È Reale?

Jordan stava camminando nel parco. Era il tramonto, e lui doveva tornare alla Alius.

Posso andarmene... Posso abbandonare questo progetto folle e andarmene...

Ma qualcosa, o meglio, qualcuno, lo spingeva a restare. Xavier Foster. Xene. Capitano della Genesis e sua cotta segreta da ormai cinque anni.

Peccato che lui non lo avesse mai minimamente guardato. Sospirò, pensando ai suoi occhi verdi, ai suoi capelli rossi e a quelle labbra... Bhé, quelle labbra che Jordan avrebbe voluto baciare.

Senza accorgersene, i suoi piedi lo portarono alla Alius. Entrò, ma era così perso nei suoi pensieri che sbagliò strada e si ritrovò nell'aula della Genesis.

Proprio in quest'ala dovevo capitare? Aiuto, spero di non incrociare...

"Xavier, aspetta!". "Cosa vuoi, Bellatrix?".

Porca miseria.

Jordan sarebbe voluto scappare, sapeva che non era carino origliare, ma la curiosità era troppo forte. Si sporse, e quello che vide lo gelò sul posto.

Xavier... Xavier stava... Stava baciando Bellatrix! Nel suo cuore si fece strada un pungolo duro come il diamante, che lacerò tutto il resto. Un singhiozzo gli sfuggì dalle labbra, sottile. Quasi inudibile.

Ma due occhi verde smeraldo incontrarono quelli di Jordan. Il verde non riuscì a sopportare oltre. Scappò via, incurante dei ragazzi che urtava correndo. L'amore della sua vita stava baciando un'altra. E i suoi sentimenti erano stati calpestati.

Uccisi. Strappati in tanti minuscoli pezzi.

Si rifugiò sul tetto e si lasciò andare a un pianto disperato. Dopo quelle che gli sembrarono ore, una mano toccò la sua spalla. "Jordan".

Quella voce.

"Che vuoi, Xavier? Lasciami stare e torna dalla tua ragazza". "Non è la mia ragazza". "Sbaglio o te la stavi limonando in corridoio?".

Il rosso sospirò e si sedette accanto a Jordan. "Lei non mi piace. Anzi, se devo dirti la verità, mi fa proprio schifo. Mi ha baciato lei, io non volevo". "Come faccio a crederti? Come faccio a sapere che non stai mentendo?".

"Io amo un altro".

Ecco. Oltre al danno, la beffa. Xavier è gay, ma è innamorato di un altro.

"Chi?". "Una persona che di sicuro non mi guarderà mai in faccia. Qualcuno che, a quanto pare, riesco solo a far soffrire". La mano del rosso incontrò quella del verde.

Il cuore di Jordan fece una capriola. "Bhé... Secondo me dovresti dirlo. A quella persona, intendo. Dirle che ti piace". "Sei sicuro?".

Adesso le loro mani si stavano stringendo. "Sicurissimo". "Bene".

Xavier prese il viso di Jordan fra le mani e lo baciò. "Ti amo, Jordan". E poi lo baciò ancora. Il verde dapprima rimase inerte, poi schiuse le labbra e assaporò la bocca del ragazzo che aveva sempre amato, mettendosi a cavalcioni su di lui.

"Ti amo anche io. Da sempre, e per sempre".

Si staccarono, ansimando per l'eccitazione e per il poco ossigeno. "Tutto questo è reale?". "Spero di sì, Jor. Ma se è un sogno, ucciderò chiunque proverà a svegliarmi".

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