Chapter 21.


|Warning!non-con drug use| (tralasciamo che avrei dovuto mettere l'avviso anche allo scorso capitolo. Abbiate pazienza con me)




<< Lucy? >>

Lucy si sentì chiamare in lontananza, ma le pareva ancora tutto ovattato. Le ci volle un attimo per sentire che aveva le mani di qualcuno addosso e che la stavano scuotendo. Probabilmente cercavano di svegliarla, ma Lucy non ricordava nemmeno di aver perso conoscenza. L'ultima cosa che ricordava era che quel tipo, Mard Geer, l'aveva drogata e se n'era andato con i suoi uomini, lasciandola lì a terra. Sforzandosi attraverso il mal di testa che le stava facendo pulsare le tempie, Lucy ricordò di aver composto il numero di Natsu. Forse era lui che la stava scuotendo.

<< Natsu? >> sospirò. Le veniva estremamente difficile respirare e il nome del ragazzo le era uscito dalle labbra con difficoltà. Non credeva possibile che una droga potesse metterla fuori gioco a quel modo. Fece per aprire gli occhi, ma li sentì appiccicati, quasi collosi.

<< Lucy? Che è successo? >> Ancora quella voce. Adesso che Lucy stava cercando di mettere a fuoco i suoi dintorni, capì che forse si stava sbagliando. Quella era una voce troppo squillante e femminile per essere quella di Natsu. Cercò di rimettersi in piedi, ma le braccia le cedettero e il corpo ricadde pesantemente a terra. Si graffiò con qualche pietra e da ciò capì di trovarsi ancora dove l'avevano lasciata i membri della gang rivale.

Provò nuovamente a riaprire gli occhi e questa volta, nonostante sentisse le palpebre pesanti, ci riuscì. Venne a contatto con il volto sfocato e preoccupato della sua migliore amica. Levy aveva i capelli azzurri spettinati, quasi come se fosse appena uscita da casa senza guardarsi allo specchio. Gli occhi spiritati, pieni di preoccupazione, erano piantati su di lei ed erano lucidi: Lucy poté giurare che, se si fosse avvicinata abbastanza e avesse avuto la vista un po' più a fuoco, avrebbe potuto specchiarcisi.

<< Levy-chan, che ci fai qui? >> riuscì a chiedere. L'altra l'aiutò a mettersi seduta e le passò immediatamente una bottiglia d'acqua. Lucy la prese e ne trangugiò un bel sorso. Adesso le labbra non erano più secche e la gola non le bruciava più, ma aveva comunque un mal di testa martellante.

<< Questo dovrei chiedertelo io! >> esclamò quella. Abbassò la voce quando vide che Lucy stava stringendo gli occhi e stava cercando di ritrarsi dalla presa dell'altra. << Mi hai chiamato con un numero che non avevo mai visto. Farfugliavi cose strane. Ci ho messo un po' per rintracciare il segnale e venire qui, e appena arrivo ti trovo a terra, priva di conoscenza e- >> si interruppe, avvicinandosi di più a lei e prendendola per le spalle. << Hai le pupille dilatate, Lu-chan, ti hanno drogata? >>

Lucy fece per sedersi meglio, ma non riuscì. Si sentiva ancora estremamente debole. Non aveva previsto di sbagliare numero, Levy non doveva assolutamente essere lì. Eppure, non poteva tornare alla base da sola, non in quelle condizioni.

<< E' una lunga storia >> le disse. << Ho sbagliato a comporre il numero. >>

<< Oh lo so >> affermò quella. Cercò di aiutarla ad alzarsi, passando la bottiglia nelle mani di Lucy e cercando di caricare il corpo dell'amica sul suo più esile. << Stavi chiamando un certo Natsu. E' un membro di Fairy Tail, giusto? >>

Lucy si fermò, costringendo anche l'altra a rallentare. Lucy aveva un braccio avvolto attorno le spalle di Levy, mentre questa cercava di trascinarla via da quel posto. << Come fai a saperlo? Io non ho passato informazioni alla centrale >> chiese, un po' sorpresa da quella rivelazione.

<< Ho interrogato Wendy, e Loki è venuto a parlare con me >> la informò la sua migliore amica. Lucy avrebbe dovuto aspettarsi che Wendy, una volta scoperto che quella era una gang, non sarebbe rimasta in silenzio riguardo la visita di Lucy. Ma Loki? Perché era andato in centrale a parlare con Levy? Per qualche ragione, nonostante se lo stesse chiedendo, Lucy non voleva saperlo.

<< Che casino >> mormorò tra un passo e l'altro. Quando arrivarono alla jeep nera di Levy, la ragazza la aiutò a mettersi sul sedile del passeggiero e allacciarsi la cintura. Levy fece il giro dell'auto, andandosi a mettere al posto del guidatore. Era strano trovarsi in un posto caldo e chiuso mentre aveva il corpo in preda alle vampate di calore e i brividi freddo. L'aria esterna era molto più confortevole.

<< Lu-chan, se ti hanno drogata, devi bere quanta più acqua puoi. >> Lucy riuscì a percepire la preoccupazione nella voce del capo dell'intelligence. Annuì, perché sì, era stata drogata e aprì a fatica la bottiglia d'acqua. Cercò di mettersi meglio sul sedile, ma fece un movimento fin troppo brusco per i suoi sensi, e si ritrovò con un pericoloso capogiro. << Diamine, non farlo >> le disse Levy. La ragazza sospirò e la osservò bere per un po'. Lucy era già arrivata a metà bottiglia in poco tempo. Sperò che Levy ne avesse delle altre da qualche parte. << Wendy >> pronunciò improvvisamente l'altra. << Sai che è stata rapita? >>

Lucy annuì distrattamente. Nonostante stesse bevendo, sentiva ancora un'impellente sete. Doveva essere l'effetto della droga a farla sentire in quel modo, oltre che stordita. << L'abbiamo liberata, credo sia alla base. >>

Levy sgranò gli occhi. << Wendy è con Fairy Tail? >>

Lucy strinse nuovamente gli occhi all'urlo dell'altra. Levy continuava a dimenticarsi che alcuni degli effetti collaterali dello smaltire una droga, fosse un mal di testa lancinante. Ecco perché Loki era nella sezione antidroga: non aveva mai capito perché la gente volesse procurarsi un malessere del genere solo per sentirsi leggeri per neanche cinque minuti. In tutta onestà, neanche Lucy lo capiva. << Tranquilla >> le disse, dopo un attimo. La testa le pulsava ancora e aveva la vista sbiadita. Le sembrava di trovarsi in mezzo la nebbia, senza poter vedere o sentire correttamente. << Non le faranno del male. >>

<< Beh, ovunque sia, deve aiutarti a smaltire la droga, prima che ci siano effetti ben più gravi. Chissà che cazzo ti hanno dato. >> Lucy sentiva raramente Levy imprecare, ma quando lo faceva, significava era molto preoccupata. Non poteva biasimarla. Probabilmente Lucy doveva avere un aspetto orribile. Spostando lo sguardo sul finestrino, venne a contatto con lo specchietto dell'auto e vide il suo riflesso: capelli biondi sparati in ogni direzione, alcuni graffi sulle guance e occhi rossi, quasi a sangue, con tanto di pupille dilatate. I vestiti sotto il cappotto erano sporchi e sgualciti. Le venne naturale pensare che dopo averla vista in quel modo, nessun uomo sulla faccia della terra avrebbe mai più voluto avere a che fare con lei. Chissà come avrebbe reagito Natsu.

Levy si allacciò la cintura, mettendo in moto l'auto. << Diamine, non so più per chi preoccuparmi di più tra voi due. >>

Lucy le sorrise stancamente. << Preoccupati più per lei allora: è una civile. >>

L'altra si voltò verso di lei, e sul suo volto non c'era alcuna traccia di scherzo. << Sto dicendo sul serio, Lu-chan, le cose si stanno facendo sempre più pericolose. >>

Prima che Levy potesse dire altro, Lucy scosse piano la testa. Le indicò il volante. << Ti indicherò dov'è la base di Fairy Tail, ma non dire che sei un poliziotto >> la avvisò.

<< Vuoi seriamente tornare da loro? >>

<< Devo. Voglio chiudere questo caso >> pronunciò con determinazione. Non sapeva neanche di avercela, ma forse era perché se avesse lasciato fare a un altro poliziotto, Fairy Tail sarebbe stata condannata per qualcosa che non aveva fatto.

Levy la guardò per un attimo sbalordita: neanche lei si era aspettata che quelle parole potessero uscire dalla bocca di Lucy. La ragazza mise in moto l'auto, e Lucy si tenne stretta alla bottiglia d'acqua che l'altra le aveva infilato in mano. << Perché Loki è venuto da te? >> le chiese. L'acqua le aveva dato un po' di sollievo, ma si sentiva ancora stordita e la testa martellava. Diamine, sperò che Erza non l'avrebbe rimproverata per la bravata. Sicuramente la rossa avrebbe subito intuito che era rimasta per raccogliere informazioni. Le era stato ordinato di non rischiare la vita, ma Lucy voleva risposte.

<< Era preoccupato per te >> le rispose Levy. Lucy la fece svoltare su una strada che le avrebbe condotte sempre più vicine alla base della gang. << Mi ha chiesto spiegazioni. >>

<< Ti ha devastato l'ufficio? >> Lucy conosceva bene il suo ex ragazzo e quando qualcosa non gli andava a genio, Loki tendeva a reagire all'estremo.

Levy sospirò. << Diciamo che ho dovuto raccogliere documenti importanti dal pavimento, quando se n'è andato. >>

Lucy fissò la strada davanti a sé, suggerendo a Levy di svoltare su un incrocio. << Mi dispiace. Non credevo di incontrarlo durante questa missione. >>

<< Nessuno si aspettava che fosse riuscito a diventare uno degli informatori di Fairy Tail, eppure eccoci qua. >>

<< Beh, in tutta onestà >> sopirò Lucy, cercando di mettersi meglio composta sul sedile. Per qualche motivo, continuava a trovare scomoda ogni posizione. << In centrale si aspettavano che morissi dopo il primo giorno. E se devo essere sincera >> continuò, dopo aver trangugiato un altro sorso d'acqua. << Me lo aspettavo anche io. Le cose sono andate diversamente. >>

Levy svoltò dove Lucy le stava indicando. La ragazza lasciò una mano sul volante e con l'altra andò a toccare il braccio dell'amica. Lucy si stupì, ma trovò quel contatto rilassante. Non che Levy non le avesse mai dimostrato affetto, ma si era stupita che in quel momento potesse provare altro oltre al malessere causato dalla droga. << Ho visto il marchio sulla tua mano >> la informò l'altra. Spostò un attimo gli occhi su di lei, per poi rivolgerli nuovamente verso la strada. Mise la mano sul pomolo della frezione, facendo poi tornare il braccio sul volante.

<< Ho dovuto farlo >> le disse con un sospiro. Ad essere onesti, Lucy aveva persino dimenticato di avercelo. Ormai era diventata la quotidianità alzare la mano destra e vedere il marchio rosa di Fairy Tail impresso sulla pelle. Non se ne sarebbe mai più andato, a meno che non avesse fatto un trattamento con il laser. Ma Lucy non sopportava bene il dolore, quindi sperava nel progredire della scienza per rimuovere il tatuaggio in futuro. Per quanto si stesse affezionando ai membri della gang, non aveva alcuna intenzione di tenere un tatuaggio che non le piaceva.

Lucy indicò all'amica di svoltare quando vide la base di Fairy Tail. Le indicò di fermarsi nel portico. Aspettò che Levy spegnesse e scendesse dall'auto. La ragazza fece il giro, per poi aprire lo sportello dalla sua parte e aiutarla a scendere. Stare in posizione eretta le fece salire la nausea e la testa tornò a vorticare incessantemente. Lucy si aggrappò meglio alle spalle dell'amica, mentre con l'altro braccio strinse la bottiglia d'acqua quasi vuota, come se la sua vita dipendesse da questa. Beh, in certo senso era così. L'aria le colpì il viso come una frustata, ma l'aiutò a smaltire un po' di vampate di calore. Era strano stare male a quel modo, con il calore da un lato e i brividi di freddo dall'altro.

Quando Levy la condusse all'entrata, si voltò un attimo verso di lei. << Hai le chiavi? >> le chiese. C'era speranza negli occhi dell'altra. Lucy pensò fosse normale e completamente ragionevole: doveva essere pesante da trasportare.

Scosse di poco la testa. << Di solito esco sempre con qualcuno di loro >> la informò. Voleva bussare, ma non aveva forze. Levy capì il messaggio e lo fece al posto suo. Il suono delle nocche che venivano a contatto con il legno della porta si espanse per tutto il vicinato. Lucy riuscì a cogliere Levy che si guardava attorno. Probabilmente anche lei era rimasta stupita di non trovarsi nel solito quartiere malavitoso.

Quando la porta si aprì, le ragazze vennero a contatto con una pistola puntata verso di loro. Lucy non aveva nemmeno la forza per irrigidirsi dalla paura. D'altro canto, accanto a lei, Levy si era bloccata. Lucy le aveva fatto lasciare la pistola in macchina quando erano scese, pregando con tutta se stessa che i membri di Fairy Tail non uscissero a perquisire l'auto. Era chiaro che in quel momento la ragazza rivoleva la sua arma, e non le sarebbe nemmeno riuscito facile difendersi, dovendo sorreggere Lucy.

L'agente vide un lampo di capelli rossi e si rilassò: era Erza. Probabilmente stava controllando il perimetro e aveva visto un veicolo sconosciuto approcciare la casa e si era insospettita. Di fatto, quando il capo della gang la riconobbe, buttò in aria la pistola, quasi dimenticandosi che non era esattamente il massimo gettare un'arma a quel modo. C'erano alte probabilità che potesse partire un colpo. << Lucy! >> esclamò la rossa. Si avvicinò alle ragazze, prendendo la bionda tra le braccia con forza e quasi stritolandola in un abbraccio. Lucy rischiò di perdere l'equilibrio per la violenza, finendo per aggrapparsi a Erza con le poche forze che aveva.

Il capo la allontanò un attimo da sé, guardandola con sospetto. Le tenne il viso con le mani, assicurandosi con lo sguardo che non avesse altre ferite oltre i graffi sulle guance. Lucy riusciva a vedere che Erza la stesse scannerizzando alla ricerca di qualche evidenza che le permettesse di capire il motivo per il quale la bionda fosse così priva di forze. << E' successo qualcosa? >> le chiese seriamente. Erza le passò un braccio sulla vita, mettendosi quello di Lucy attorno le spalle per sorreggerla.

<< Droga >> farfugliò l'agente.

Erza sgranò gli occhi, ma poi il suo viso si indurì. Sembrava essere pronta a rimproverarla, quando improvvisamente sembrò accorgersi della presenza di un'altra persona. Levy le stava osservando stranita, quasi con stupore nel vedere che la sua amica avesse effettivamente fatto amicizia con dei membri di una gang.

<< Tu sei? >> chiese, rivolgendosi a Levy.

L'altra sorrise. << Sono Levy, un'amica di Lucy. >>

Erza si voltò verso la diretta interessata alla ricerca di conferme, e quando la ottenne, sorrise radiosa. << Gli amici di Lucy sono ben accetti, qui. Prego, entra pure. >>

Erza si fece un po' da parte per lasciar passare Levy prima di loro. La ragazza parve incerta e sospettosa prima di camminare, ma Lucy le lanciò un sorriso di incoraggiamento. L'ingresso era esattamente come l'avevano lasciato quella mattina, pieno di scarpe e oggetti di vario tipo, tra cui la pistola che Erza aveva appena lanciato. Lucy sorrise nel vedere che c'erano anche le scarpe di Wendy, però mancavano ancora quelle di Gray. Corrugò la fronte: era sicura che Natsu e Gray fossero usciti insieme.

<< Lucy! >> Un urlo provenì dalla cucina e Lucy strinse gli occhi per la pulsazione alla tempia che le aveva dato. Purtroppo, riconobbe anche fin troppo bene quella voce: era Natsu. Il ragazzo uscì dalla cucina come un treno in corsa ed Erza fece in tempo a scansarsi di lato, prima che venisse travolta insieme a Lucy. L'agente si ritrovò stretta in un abbraccio confortante e inspirò a boccate il profumo di muschio emesso dal ragazzo: in qualche modo, la stava facendo rilassare.

Con la coda dell'occhio, riuscì a vedere Gajeel che usciva dalla cucina con uno sguardo annoiato, ma in qualche modo si risollevò vedendo Lucy. Era chiaro che doveva essere preoccupato. Aveva dovuto lasciarla da sola con una gang nemica senza protezioni o supporto, chiunque si sarebbe sentito in colpa al pensiero.

Natsu le tirò di poco indietro il viso e Lucy chiuse gli occhi d'istinto, sentendo il mondo attorno a lei che aveva preso a girare. Natsu la osservò preoccupato, ma le tenne il corpo attaccato al proprio. Se non l'avesse fatto, probabilmente le gambe di Lucy non avrebbero retto. << Hai le pupille dilatate >> constatò lui. Doveva essere proprio qualcosa di strano da vedere, se tutti glielo stavano facendo notare da quando si era svegliata.

<< L'hanno drogata >> li informò Levy. Parlando, aveva in automatico attirato l'attenzione dei nuovi arrivati su di sé. Natsu la guardò per un attimo, prima di lanciare uno sguardo carico d'ansia e preoccupazione su Lucy. In qualche modo, subito dopo quello sguardo cambiò in uno di carico di rabbia.

<< Cazzo, Gajeel. Ti avevo detto di non lasciarla da sola >> urlò. Una vena sulla tempia di Lucy pulsò per il mal di testa. Fece per ritrarsi, ma Natsu la tenne stretta a sé. Forse non sapeva che la droga causava mal di testa lancinanti? Ma trattavano costantemente con quella roba, avrebbero dovuto essere a conoscenza almeno dei sintomi di base! Lucy non riusciva a crederci.

Il diretto interessato sbuffò. << Eravamo circondati da uomini armati e pronti a spararci, e quel buffone non la lasciava andare. Che cazzo potevo fare? >> ribatté risentito l'omone. Andò accanto ai due, spostando completamente lo sguardo su Lucy, mentre Natsu lo fulminava col proprio. << Diamine biondina, se all'inizio le tue manie suicida mi facevano gasare, adesso sono arrivato al limite. >>

Lucy buttò gli occhi al cielo. Puntò lo sguardo su Levy, notando disappunto sullo sguardo dell'altra. Lucy sapeva che una volta che avrebbero avuto un attimo di privacy, Levy avrebbe chiesto spiegazioni riguardo quelle presunte "manie suicida". << A proposito >> continuò Gajeel << Il gamberetto chi è? >>

Levy fece un verso risentito. << Ma che buzzurro! >>

Lucy sorrise alla piccola interazione tra i due. << E' una mia amica, si chiama Levy >> cercò di specificare, sperando che Gajeel cogliesse il messaggio. Levy odiava che qualcuno le facesse notare che era bassa.

Natsu le piantò un bacio sulla fronte all'improvviso. Lucy si ritrovò ad arrossire mentre questo l'aiutava a sedersi sul divano. Quel mobile non le era mai parso più morbido come in quel momento. Lucy cercò di sprofondare meglio tra i cuscini, poggiando il capo sulla spalla di Natsu. Con la coda dell'occhio, Lucy riuscì a notare che Levy la stava guardando con sospetto, ma anche con consapevolezza. Levy l'aveva già vista durante una relazione, sapeva come tendeva a comportarsi e Lucy era certa che l'altra avesse già capito. Una cosa in più da spiegare.

<< Erza >> chiamò. La rossa si voltò verso di lei, quasi come se fosse pronta a regalarle il mondo solo perché stava male. << Dov'è Wendy? >>

<< Oh è di là con Laxus, ma ora vado a chiamarla. Deve darti un'occhiata. >>

Lucy non fece in tempo a protestare, che la donna era già sparita in una delle tante stanze della base. Tornò subito dopo con Wendy al seguito. La blu la guardò scioccata prima di correre verso di lei. Lanciò un'occhiata a Natsu, ma non disse nulla. << Lucy! Ero preoccupata >> esclamò. Poi strinse gli occhi con sospetto quando la vide saltare per la nota troppo alta che aveva emesso. Si avvicinò di più a lei, controllandole gli occhi. << Ti hanno drogata? >> le chiese.

Levy si fece avanti, andando a mettersi accanto a Wendy sul divano. << Mi ha chiamata per sbaglio, e quando sono arrivata era svenuta. Credo abbia un forte mal di testa al momento, oltre che la faccia di qualcuno che vuole vomitare. >>

Wendy prese appunto di ogni sintomo che le era stato citato, rivolgendosi subito dopo verso Lucy. << Sarebbe ottimo se vomitassi sul serio, la droga uscirebbe dal tuo sistema in fretta. >> Lucy fece per protestare, ma Wendy la stroncò sul nascere. << Ma so che l'idea non ti va a genio e io non ho con me alcun mezzo migliore. L'unica soluzione è bere molta acqua, ma sappi che ci vorrà molto più tempo per smaltirla. >>

Lucy sospirò. << Non fa niente, preferisco bere litri d'acqua che qualsiasi altra cosa tu voglia darmi. >>

Laxus era appena arrivato, ma in qualche modo aveva sentito tutto, perché le lanciò una bottiglia d'acqua. Natsu la prese al volo e gliela passò gentilmente, con un sorriso sulle labbra. In qualche modo, sapere che prima o poi quella robaccia se ne sarebbe andata dal suo corpo, la faceva stare meglio.

La porta di casa si aprì con un fracasso e sia Wendy che Levy saltarono sul posto, quasi intimorite. Lucy incassò la testa nella spalla di Natsu, ben conscia che fosse solo Gray con una profonda incazzatura. << Chi cazzo ha parcheggiato sul vialetto in quel modo? Diamine, da ritiro di patente >> esclamò adirato, facendo il suo ingresso in casa sbattendo i piedi con forza e lanciando le chiavi sul tavolino, che produssero un frastuono.<< E tu >> disse, rivolgendosi a Natsu << qual è il senso di venire con me, se mi abbandoni in mezzo la strada dopo cinque minuti? >> Il diretto interessato ignorò la lamentela. Era come se Lucy fosse l'unica persona che Natsu riusciva a vedere. La bionda arrossì ulteriormente.

<< Stai decidendo di cambiare professione da "ricercato della polizia" a "vigile urbano"? >> scherzò Gajeel. Gray gli lanciò un'occhiata di fuoco.

<< E' la mia auto, quella. Spero tu non l'abbia graffiata >> specificò Levy.

<< Il gamberetto ha combinato un danno sin dal primo giorno! >> esclamò nuovamente Gajeel.

<< Taci, buzzurro. >>

Lucy buttò gli occhi al cielo. Sperò che la casa non fosse invasa da gente che urlava mentre lei aveva quel martellante mal di testa. Affondò di più il capo nella spalla di Natsu alla ricerca di conforto e questo le posò un bacio tra i capelli, prima di iniziare ad accarezzarle il capo con una mano. In qualche modo, quel gesto fu abbastanza confortante, perché Lucy si rilassò all'instante. Si stava abituando fin troppo alle attenzioni di Natsu, e tutto troppo in fretta. Non era da lei reagire a quel modo, ma doveva essere senz'altro anche colpa della droga che aveva in circolo.

Lucy sgranò gli occhi quando Loki fece il suo ingresso dietro Gray. Il ragazzo rimase sorpreso quando vide Levy e Wendy in quel posto. Decisamente non si aspettava di trovarle lì insieme. << Levy? >> chiese, scioccato. Lucy poté giurare che a momenti gli occhi gli si sarebbero staccati dal cranio.

Alla vista di Loki, Natsu aumentò la sua presa su Lucy, ma alla ragazza non dispiaceva. Loki era vestito completamente di nero ed era chiaro che avesse una pistola incastrata nella cintura dei pantaloni, ma nessuno gli disse nulla. Eppure era chiaramente visibile, non passava di certo inosservata.

<< Che succede qui? >> chiese Gray, ancora più stranito dell'altro. Rientrare a casa e trovare sconosciuti, più una situazione particolare non era il massimo. Era entrato proprio mentre Gajeel e Levy si stavano urlando contro.

<< In sintesi: per poco la biondina non si faceva ammazzare >> stabilì Laxus senza mezzi termini. Puntò un braccio verso Levy. << Quella è la sua amica che l'ha riaccompagnata qui. >>

Loki sgranò gli occhi. Superò Gray e si portò davanti a Lucy con uno sguardo preoccupato. La ragazza vide che la stava squadrando in cerca di ferite o un segno di malessere, ma in qualche modo quelle attenzioni non le facevano piacere. Aveva apprezzato quando Erza e Natsu lo avevano fatto, ma che Loki facesse lo stesso... in qualche modo le stava creando fastidio. << Sto bene >> annunciò.

<< Gray, avete raccolto informazioni? >> Chiese Erza, quasi facendo finta di non aver visto la scena davanti ai suoi occhi. Lucy sapeva che prima o poi avrebbe dovuto parlare anche con lei. Al solo pensiero, le aumentava il mal di testa. Non si era mai sentita a quel modo, come se dovesse costantemente spiegazioni a qualcuno. Nemmeno quando abitava con i suoi genitori aveva dovuto descrivere ogni rapporto che aveva con le persone, ma qui era diverso. Lucy capiva che era ben diverso dalla vita comune. Qui tutti dubitavano dei nuovi arrivati, e questi dovevano cercare di guadagnarsi la loro fiducia. Si stavano tutti preoccupando per lei, che era al centro di ogni collegamento presente in quella stanza.

Gray si voltò verso Erza, dopo aver lanciato una breve occhiata preoccupata verso Lucy. << Loki ha scoperto che il nome della gang che sta cercando di buttarci giù, è Tartaros. >>

Levy corrugò la fronte, chiaramente estranea a quegli argomenti e fintanto che qualcuno credesse che facesse un lavoro comune in città, andava bene. Nessuno avrebbe mai dovuto sapere che era il capo dell'intelligence.

<< Ben fatto >> annunciò Erza, andando verso Loki e sbattendo il capo del ragazzo contro il suo petto. Loki non sembrò gradire il gesto, ma a Lucy scappò una risata.

Improvvisamente la consapevolezza di avere un nuovo indizio, la colpì come una secchiata di acqua gelida. Forse con le nuove informazioni, l'aiuto di Levy e un portatile, avrebbe potuto risalire a quella gang. Fece per alzarsi, ma un capogiro la colpì. Si sentì immediatamente sorreggere da Natsu, quando questo avvolse le braccia attorno a lei per sostenerla. Lucy le rivolse un sorriso grato, che lui ricambiò all'instante. << Forse posso rintracciarli >> annunciò.

Levy sgranò gli occhi. La ragazza era a conoscenza delle abilità dell'amica, ma la stupiva sempre con quanta velocità riuscisse a carpire informazioni e indizi. Eppure, Erza scosse il capo. << Devi ancora riprenderti dalla droga che hai in circolo. >>

<< Ma Erza- >>

Il capo le rivolse un'occhiata di fuoco. << Per questa sera ti riposerai. Per quanto io voglia prendere quei bastardi, la tua salute è più importante. >>

Lucy si afflosciò sul divano, direttamente nelle braccia di Natsu. Questo le lasciò un piccolo bacio sulla tempia senza farsi vedere, sussurrandole che Erza aveva ragione. Lucy sapeva che lo facevano per il suo bene, ma avrebbe voluto sfruttare le informazioni che erano riusciti a ricavare. << Per questa sera rimarrete tutti qui. Ho intenzione di sfruttare ogni singolo indizio che siete riusciti a raccogliere >> annunciò senza mezzi termini la rossa. << Levy, Wendy, penso non troverete problemi a restare in camera di Lucy. Possiamo far portare un materasso. Ho intenzione di tenervi al sicuro. >>

Natsu emise un verso di disappunto. << E io dove dormo? >>

Loki gli lanciò un'occhiata sospettosa e piena di veleno. Lucy sospirò, certa che Natsu l'avesse messa nei guai. Altre spiegazioni da dare e un nuovo mal di testa per lei.

Gray sbuffò. << Si presuppone che tu abbia una stanza tua. >>

Gajeel ghignò, quasi come se fosse consapevole di qualcosa. << Tanto lo sappiamo tutti che sei un maniaco. >>

Lucy arrossì. Sentì il viso andarle in fiamme a ciò che stava implicando Gajeel. Diamine, avrebbe dovuto dare un botto di spiegazioni. Lucy avrebbe tanto voluto che il pavimento la inghiottisse.

<< Che hai detto, bastardo? >> esclamò Natsu risentito.

Erza lanciò uno sguardo di fuoco a tutti i presenti nella stanza. << Finitela! Fin quando rimarrete sotto lo stesso tetto, dovrete cercare di andare d'accordo. >>

I presenti gelarono sul posto al tono autoritario della ragazza, ma non li fermò dal lanciarsi frecciatine con gli occhi. Lucy sospirò, ormai completamente priva di forze al pensiero di quello che sarebbe potuto succedere. Era un casino. Avere Loki e Natsu sotto lo stesso tetto, avrebbe potuto creare una marea di problemi, se poi c'erano anche Levy e Wendy, la situazione andava peggiorando. Lucy chiuse gli occhi, sperando solo che quella nottata passasse al più presto.






Angolino*

Salve ragazzi!

Prima di tutto, mi scuso per il leggero ritardo. Di solito nel fine settimana tendo ad aggiornare di mattina, ma oggi ho avuto un piccolo problema. Mi è scaduta la licenza del pacchetto Office e non ho idea di come rinnovarla. Per favore, se qualcuno di voi ha una soluzione o sa come risolvere il problema, potrebbe contattarmi nei dm di watty? Grazie in anticipo se lo farete!

Per via di questo problema e del fatto che ho problemi a scrivere (di fatto, Word non mi fa più entrare, quindi non posso né scrivere, né editare il documento. Ho dovuto correggere il capitolo nelle bozze di watty), credo di dover revisionare la maniera in cui pubblico. Non so se riuscirò a far uscire un capitolo entro 3 giorni come stabilito e mi dispiace tanto :( Non avrei mai voluto interrompere la routine che abbiamo intrapreso, ma al momento non so come risolvere il problema :(

PARLIAMO DELLA STORIA PERO'. Lucy era convinta di aver chiamato Natsu, ma la droga le ha così annebbiato la mente che ha chiamato Levy per sbaglio, coinvolgendo anche lei. E rullo di tamburi... Sono tutti sotto lo stesso tetto! Avete notato la piccola interazione GaLe? Spero di sì e che vi sia piaciuta! Cosa pensate che succederà ora? E soprattutto, vi aspettavate questa entrata in scena da parte di Levy? In qualche modo voleva essere invischiata nel caso, ma nessuno di loro si sarebbe aspettato che ci finisse in mezzo.

Ora vi propongo una cosa: se volete potete mandarmi un messaggio privato, oppure pubblicare un post sulla mia bacheca, magari potremo fare amicizia o semplicemente potete chiedermi qualche curiosità! Sono sempre aperta a chiacchierare un po'!

Detto questo, vi saluto!

Spero di risentirci presto!

Un bacio,

Gaia*

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