Chapter 20.




Arrivare da Rougue non fu una passeggiata, ma fortunatamente Loki aveva i suoi mezzi per trovare le persone. Chiedendo in giro favori, riuscì a trovare la saracinesca indicata. Bussò, facendo un gran fracasso di proposito. Dall'interno si sentì un urlo di frustrazione e una scarica di imprecazioni. Loki non batté ciglio, oramai era abituato a non avere troppe reazioni. Con i malavitosi era sempre così: bastava il minimo per farli andare su di giri in qualunque senso.

La saracinesca si aprì con uno stridio acuto, rivelando il volto scocciato di un giovane dai capelli corvini. << Ma questi sono orari impossibili! >> stava dicendo, palesando la sua presenza e quella di un pigiama completamente nero. Loki inarcò un sopracciglio: erano le dieci del mattino, un orario perfetto per mostrarsi operativi. Il ragazzo lo guardò male, quasi studiandolo dalla testa ai piedi. Si appoggiò stancamente contro il muro adiacente, incrociando le braccia al petto. << Sei con Fairy Tail, oppure sei un nuovo scocciatore? >>

Loki sbuffò. << Vorresti veramente farmi credere che operi solo con Fairy Tail? >> Emise una risata quando vide che non otteneva risposta da Rougue. << Ma per favore. Se sei un informatore, lo sarai sicuramente per altre gang. >>

<< Sei qui per farmi il terzo grado sulla mia fedeltà, oppure vuoi qualcosa? >> Era chiaro che Rougue operava anche con altre gang. Con la coda dell'occhio, Loki sbirciò alle spalle del ragazzo, adocchiando una pila di file malmessi sulla scrivania. Era impossibile che tutti quei rapporti appartenessero a Fairy Tail. Secondo la teoria di Loki, quasi la maggior parte di quei file doveva appartenere ad altre gang che avevano richiesto i servigi di Rougue. Un informatore non si faceva scrupoli e passava informazioni a chiunque pur di ricevere la sua dose di soldi. In quel mondo, se eri un informatore, non c'erano cose come la fedeltà, o la fiducia.

<< Fairy Tail ti ha chiesto qualcosa riguardo una nuova gang? >> chiese, evitando volutamente la domanda. Non che fosse importante rispondere equamente.

<< Dipende >> disse Rougue, facendosi un finto tonto. << Sganci soldi? >>

Loki gettò gli occhi al cielo. Quel tipo avrebbe potuto vendere chiunque. Si fece spazio nella saracinesca dell'altro, spingendolo via quando Rougue cercò di fermarlo. Davvero non aveva tempo per quelle sciocchezze. Aveva bisogno di scaricare l'informazione al più presto e purtroppo avrebbe dovuto fare affidamento su quel tipo. Rougue lo guardò male, ma abbassò la saracinesca. Un nuovo stridio e poi buio, fin quando l'altro non accese una lampadina posta sulla scrivania. Loki non aveva problemi al buio. Essendo un agente della sezione antidroga, aveva dovuto imparare ad orientarsi alle ombre, anche a sparare a un bersaglio in movimento con l'aiuto della deprivazione sensoriale. Questo perché la maggior parte degli scambi avvenivano di notte o in luoghi bui e chiusi.

<< Ti darò quanto basta >> pronunciò. << Ma ho bisogno che mi metti in contatto con Fairy Tail. >>

Rougue inarcò un sopracciglio, posandosi stancamente sulla sedia posta di fronte la scrivania, accendendo lo schermo che aveva davanti. << Perché? >>

<< Non sono affari tuoi. >>

<< Lo sono, se rischi di mettermi nei guai. Non ho alcuna intenzione di ritrovarmi una pallottola piantata in fronte >> ribatté l'altro risentito.

Loki schioccò la lingua alle parole dell'altro. Come poteva Lucy dire che Fairy Tail era innocente, quando il loro stesso informatore temeva di essere ucciso? C'era qualcosa che non andava in quella storia, e ora più che mai, Loki aveva intenzione di avvicinare quella gang. Fairy Tail non era nel suo raggio d'azione, era una missione affidata all'intelligence, ma Loki voleva comunque che lo coinvolgessero. Non voleva lasciare Lucy da sola.

Tirò fuori la sua calibro 38, puntandola direttamente contro Rougue. Non lo avrebbe ucciso, non poteva, o l'indagine in centrale si sarebbe spostata su di lui, ma Rougue non doveva necessariamente saperlo. Il ragazzo scattò sulla sedia, in allerta. << Decidi pure se invece vuoi queste pallottole >> pronunciò, cercando di scaricare veleno su ogni sillaba.

<< Devo mettermi un cazzo di sistema di sicurezza >> borbottò l'altro. In effetti, Loki ragionò che fosse strano che Rougue non avesse una sicurezza di rimanere vivo dopo ogni scambio. Non ci fece molto caso, tornando a concentrarsi sulla possibilità che aveva davanti.

<< Voglio che mi metti in contatto con Gray di Fairy Tail. >>

Rougue sbuffò, ma si voltò verso il computer. Loki controllò che non facesse scherzi con qualche codice che inseriva. Aveva visto fin troppe volte Lucy farlo, ormai aveva memorizzato ogni più piccola mossa che Rougue avrebbe potuto usare al computer per chiamare qualcuno di diverso, o mandare un messaggio.

Rougue inserì il numero e Loki lo memorizzò, ma lasciò che l'altro chiamasse. Gli speakers emisero un rumore, e poi sentì la linea libera. Dopo qualche squillo, Gray rispose. Non sembrava troppo contento, ma non aveva importanza.

<< Sto facendo qualcosa di importante, adesso >> pronunciò il ragazzo. Gli speakers rendevano la voce di Gray più pesante e roca del previsto.

<< Io penso che invece tu voglia ascoltarmi >> disse Loki.

Gray emise un sospiro, chiaramente non aspettandosi Loki dall'altro lato del telefono. << Ti ascolto allora. >> Loki sorrise. Finalmente stava dando il suo contributo. Si sarebbe ingraziato Fairy Tail e lo avrebbe fatto per Lucy.

**

Lucy arrivò nel luogo prestabilito accompagnata da Gajeel. Quando avevano deciso il piano, era risultato facile predisporre così l'organizzazione. Il tizio strano al telefono le aveva detto di andare da sola, ma i membri di Fairy Tail si erano rifiutati di ascoltare quel piano folle. Natsu era stato quello più contrario ovviamente, ma quando aveva proposto di andare con lei, c'era stato un coro di proteste. Natsu era sentimentalmente coinvolto, avrebbe potuto, seppur indirettamente, far saltare l'operazione.

Gray aveva ricevuto una chiamata da Rougue proprio mentre delineavano il piano. Era dovuto scappare di fretta e furia, ma Erza non si era fidata a mandarlo da solo, così gli aveva messo Natsu dietro. Avevano tutti concordato sul fatto che Natsu dovesse tenersi impegnato, altrimenti avrebbe fatto una sciocchezza. Tutti si aspettavano che avrebbe seguito Lucy alla prima occasione. Sfuggire allo sguardo di Gray sarebbe stato difficile, ma la ragazza non credeva che fosse impossibile.

Laxus era stato incaricato di accompagnarli con il furgone sul luogo del ritrovo, ed Erza era andata con loro. Non avevano delle cimici addosso, era troppo pericoloso. Erza le aveva detto di prendere Wendy e andarsene subito. Non dovevano assolutamente cercare di trattenerli o attaccarli. Erano in un luogo sconosciuto e non sapevano quanti uomini avrebbe potuto portare quel tizio.

Il luogo dell'incontro era un vecchio stabilimento abbandonato. Ai muri c'erano graffiti vecchi di anni e alcune saracinesche erano corrose e piene di ruggine. L'aria era fredda e i capelli di Lucy si muovevano portati dal vento. Il luogo era stranamente silenzioso e un po' terrificante, ma sapere di avere Gajeel accanto, e Laxus e Erza poco distanti nel furgone, metteva in Lucy uno strano senso di sicurezza. Era ormai certa che le avrebbero coperto le spalle. L'unica cosa di cui aveva paura, era che quel tipo si fosse accorto del loro imbroglio e uccidesse Wendy.

<< Mi sembrava di averti detto di venire da sola. >> La voce proveniva dai magazzini. Uno di questi si aprì, rivelando la figura di un uomo dai lunghi capelli neri, vestito del medesimo colore. Wendy era vicino a lui e sembrava spaventata. La ragazza aveva il labbro spaccato e sanguinante; c'erano tracce di lacrime sulle guance e gli occhi erano lucidi, come se stesse per mettersi a piangere da un momento all'altro.

Lucy fece per andare da lei, ma si sentì tirare per un braccio. Voltando lo sguardo, vide che era Gajeel. Il ragazzo aveva il viso rivolto in alto, ed era estremamente serio. Quando Lucy seguì lo sguardo del compagno, notò che sui tetti dei magazzini adiacenti, era pieno di uomini che imbracciavano delle pistole. Voltandosi indietro al suono di pesanti passi, vide altri malviventi. Erano circondati.

<< Cazzo >> imprecò Gajeel sottovoce. Fece per prendere la pistola che aveva nella cintura, ma qualcuno sparò, e il proiettile si piantò nel terreno, proprio vicino ai piedi del membro di Fairy Tail.

<< Non ci proverei, se fossi in te >> commentò l'uomo. Teneva Wendy stretta a sé, quasi come se stesse cercando di usarla come scudo umano. << I vostri rinforzi non potranno venire >> li informò agitando una pistola per aria. << I miei uomini li stanno tenendo impegnati. >> L'uomo posò la pistola sulla tempia di Wendy, e Lucy vide delle lacrime sfuggire dagli occhi della sua amica.

Strinse i pugni. Voleva che tutto ciò finisse in fretta. Non era brava nelle negoziazioni, quello non era un compito che spettava a lei, nemmeno in polizia. Di solito, almeno nell'intelligence, chi si occupava delle negoziazioni era Minerva, la psicologa del dipartimento. Lucy non ci aveva mai parlato direttamente, ma in quel momento avrebbe tanto voluto averlo fatto prima, avrebbe potuto chiederle una dritta o due.

<< Cosa vuoi, allora? >> chiese Lucy. Con gli occhi scansionò la situazione. Non c'erano via d'uscita, erano circondati e sotto tiro. Lo svantaggio era troppo grande, ma poteva sempre usare la furbizia.

<< Solo parlare con te, Lucy. >>

<< E noi dovremmo crederti? >> domandò sarcastico Gajeel. Il ragazzo stava facendo esattamente come aveva detto che avrebbe fatto prima di arrivare lì: la stava proteggendo. Natsu aveva fatto promettere a tutti di ritornare sani e salvi, e in particolare di proteggere Lucy per lui. Lucy credeva che Gajeel non lo stesse facendo per quello, quanto più perché sia lei che Wendy erano state un contributo alla sua guarigione e salvezza tempo prima.

<< Dovrai farlo se non vuoi che la uccida >> li canzonò l'uomo. Spostò meglio la pistola sulla tempia di Wendy, togliendo la sicura. La ragazza emise un breve lamento spaventato e nuove lacrime le scivolarono lungo il viso.

Lucy si sentì impotente, ma questo durò solo un attimo. Se si fosse offerta come ostaggio al posto di Wendy, le sofferenze della sua amica sarebbero terminate. Wendy era solo un medico, il suo lavoro era salvare vite; mentre Lucy era un poliziotto, era il suo lavoro sacrificarsi per cittadini innocenti. << Parliamo allora, ma lasciala andare. >>

<< Lucy. >> Gajeel cercò di fermarla, ma non ottenne risultato. C'era una nuova forza in lei che la stava spingendo a farsi avanti. C'era la consapevolezza che avrebbe potuto salvare qualcuno, che i suoi sforzi non sarebbero andati in fumo.

L'uomo sorrise e in un attimo fu tutto un caos, troppo per poter capire al primo sguardo. Wendy venne spinta in avanti, tra le braccia di Gajeel, e Lucy si sentì tirare per i capelli, fino a quando non sentì un braccio attorno al collo e un caricatore puntato alla testa. Adesso era lei l'ostaggio.

<< Vi concedo un accordo >> pronunciò l'uomo sopra la sua testa. Il tizio odorava di polvere da sparo e cenere. Lucy arricciò il naso, completamente presa alla sprovvista. Wendy stava cercando di andare verso di lei, ma fortunatamente Gajeel le stava bloccando la strada. << Voi mi lasciate parlare con Lucy in santa pace, e intanto voi ve ne andate. Vi concedo di raggiungere il vostro furgone e tornare alla base. >>

<< Non ci penso nemmeno >> pronunciò Gajeel risentito. Non poteva nemmeno raggiungere la pistola, altrimenti qualcuno avrebbe sparato. Era un casino sotto ogni aspetto.

<< Gajeel, fa come ti dice. Porta Wendy al sicuro! Io me la caverò >> gli urlò Lucy.

Gajeel scosse la testa. << Chi ci dice che ci lascerà veramente arrivare al furgone? Siamo circondati. >>

L'uomo emise una risata senza sentimenti. << Io mantengo le mie parole e posso anche dirti che Lucy vi raggiungerà. >>

Gajeel ghignò. << Oh non è di me che dovresti avere paura. Se la biondina non torna a casa come hai promesso, ti ritroverai uno dei nostri attaccato al culo, e non sarà piacevole. >>

Lucy capì immediatamente che Gajeel si stava riferendo a Natsu. Ma il ragazzo l'avrebbe fatto davvero? Sarebbe andato a riprenderla se non fosse tornata in tempo? Lucy voleva davvero crederci. Ma rimase sconcertata per un altro riferimento, oltre che a quello. Gajeel aveva detto "casa" riferendosi alla loro base. Non solo i membri di Fairy Tail tenevano al loro nascondiglio facendo intendere di essere una famiglia, ma aveva appena fatto riferimento al fatto che Lucy ne facesse parte. La ragazza si lasciò sfuggire un sorriso, che venne subito bloccato sul nascere dall'uomo che la stava trattenendo. << Se non te ne vai in fretta, non sono certo di poter mantenere la mia parola. Magari potrei riconsegnarvela, ma non esattamente intera. >>

<< Che bastardo >> borbottò Gajeel a mezza voce.

L'uomo aumentò la presa sulla pistola, spingendola più forte contro il capo di Lucy. Ma lei si sentiva stranamente calma. Se doveva morire, almeno voleva farlo con la certezza che Wendy sarebbe stata al sicuro. La sua amica stava piangendo e aveva il volto pallido. Lucy notò ora che aveva ancora il camice da medico: dovevano averla rapita dopo il turno lavorativo.

<< Andatevene, prima che cambi idea. >> L'uomo fece un cenno ai suoi uomini e Lucy sentì un colpo di fiato caldo posarsi sul suo capo. Non era piacevole come invece lo era quello di Natsu. Lucy si sentiva nauseata. Gli scagnozzi si fecero spazio e abbassarono le armi, segno che si fossero arresi, ma non esattamente. Gajeel le lanciò un'occhiata, come per chiederle con lo sguardo se le andasse davvero bene. Ovviamente non le andava bene restare lì, ma forse avrebbe potuto carpire qualche informazione. Sul perché volessero mandare giù Fairy Tail, o anche come faceva a conoscere il suo nome. Lucy era convinta di non essere esattamente famosa nel mondo della criminalità. Del resto, era entrata a farne parte solo qualche mese prima, e aveva iniziato a dare del suo solo recentemente.

Gajeel sbuffò, ma fece per trascinare Wendy con sé. La ragazza continuava a piangere, chiedendo a Lucy di non farlo, che era troppo pericoloso. Lucy scosse la testa, mimando a Gajeel di portare via l'altra. Il ragazzo colse il messaggio, perché sollevò Wendy in un attimo, come se non pesasse nulla, e se la caricò sulle spalle. Rivolse un'ultima occhiata a Lucy e poi corse via, lasciando che i membri della gang rivale gli facessero spazio appena passava. Era una situazione critica ed erano circondati. Solo sui tetti, Lucy riusciva a contare almeno una ventina di uomini, mentre loro erano solo in quattro e senza via di uscita. Senza contare che ce n'erano altri nascosti o a tenere impegnati – proprio come aveva detto il tizio – Erza e Laxus dall'altra parte.

Lucy sentì un movimento sopra di sé, esattamente appena vide Gajeel e Wendy svoltare l'angolo. Non fece in tempo a rendersi conto di cosa stesse succedendo, che sentì una puntura alla base del collo. L'uomo la spinse in avanti e Lucy cadde sulle ginocchia pesantemente. Fece per rialzarsi, ma un improvviso capogiro la costrinse a terra. Sentì delle vampate di calore e dei brividi di freddo attraversarle il corpo insieme. Lucy non poté fare a meno che essere percorsa dal panico. All'accademia aveva sviluppato una piccola resistenza al cloroformio che le permetteva di restare sveglia più a lungo di una persona comune, ma non aveva alcuna resistenza contro le droghe. Lucy era certa che quella che aveva in circolo stesse già facendo effetto. Indignata, fece un gesto che non si sarebbe mai aspettata di fare: sputò sulle scarpe del suo "rapitore".

<< Guarda che sono nuove, non costringermi a spararti, stronza >> ringhiò quello. Lucy quasi non lo sentì. La droga le faceva vedere tutto come se fosse dietro l'oblò di una nave. Si sentiva scombussolata e nauseata.

<< Cosa vuoi da me? >> si costrinse a dire. Non riusciva neanche a mettersi in piedi. Tutto ciò le parve frustrante: non voleva sentirsi sottomessa a un essere simile.

<< Vogliamo buttare giù Fairy Tail e tu ci aiuterai >> disse con un ghigno. Si inginocchiò accanto a lei, prendendola dai capelli e tirandole con forza la testa indietro, in modo che lei lo guardasse in viso. << Sembri davvero patetica. >>

Lucy lo guardò con occhi carichi d'odio. << Cosa ti fa credere che ti aiuterò? >>

<< Se non vuoi che provi nuovamente a uccidere la tua amichetta, dovrai aiutarci. >> Poi l'uomo sorrise, mostrando una fila di denti perfettamente bianchi. << Certo, non dimentichiamoci del tuo amichetto dell'antidroga che se ne va in giro a raccogliere informazioni. >> Lucy sentì il sangue gelarsi nelle vene. Loki era stato scoperto? Ma Lucy non ebbe il tempo di pensare ad altro, che i suoi capelli vennero tirati nuovamente e il viso dell'uomo si fece più vicino. La puzza di cenere e polvere da sparo divenne più forte e Lucy ebbe solo voglia di vomitare. << Oppure parliamo di te, un poliziotto che ha più informazioni di chiunque altro. >>

Il cuore di Lucy si fermò. Non era possibile che lo sapesse. Lucy era stata attenta, era certa di esserlo stata. Come poteva quell'uomo sapere di lei e di Loki? Com'era possibile che avesse certe informazioni?

<< Ti starai certamente chiedendo come faccio a saperlo, ma vedi >> aggiunse, tirando nuovamente fuori la pistola e puntandogliela alla tempia << sono informazioni necessarie e ho intenzione di fruttarle. Raven Tail non ha voluto aiutarmi e ha ottenuto ciò che meritava. Saltati in aria come petardi. >> L'uomo emise una risatina malefica e Lucy sentì lo stomaco sottosopra. Erano davvero loro quelli che avevano cercato di uccidere Raven. Lucy stava sudando copiosamente, segno che la droga stesse iniziando a fare ancora più effetto rispetto a prima. Entro pochi minuti, Lucy non sarebbe più riuscita a gestire l'interrogatorio.

<< Cosa vuoi, allora? >> si ritrovò a chiedere per l'ennesima volta.

<< Voglio che mi aiuti a distruggere Fairy Tail, e lo farai dall'interno. Tanto è già il tuo compito, dico bene? Non cambierà nulla, ci saranno solo più spargimenti di sangue di quanto ne intendesse fare la polizia. >>

Quando l'uomo disse "polizia" Lucy capì che lui non sapeva esattamente in che ramo si trovasse la sua giurisdizione. Forse poteva sfruttarlo a suo vantaggio. Eppure non riusciva a pensare lucidamente. La droga stava arrivando al suo punto di massimo effetto, e Lucy non era certa di poterla reggere. Sarebbe morta?

<< Perché proprio Fairy Tail? >> si ritrovò a chiedere. Era il massimo che potesse fare. Lucy si pentì di non essersi addestrata a dovere. Se solo lo avesse voluto, avrebbe potuto sviluppare una resistenza alle droghe più comuni, esattamente come Levy e Loki.

Quello si fece più vicino, ma rimise la sicura sulla pistola, segno che non voleva più spararle. << Non è solo Fairy Tail >> le disse con una risata che Lucy trovò inquietante. << Vogliamo distruggere tutto e tutti quelli che si pareranno sulla nostra strada. Ma vedi >> continuò poi, cercando di farsi più vicino. Lucy dovette trattenere un conato. I suoi capelli erano ancora tirati indietro. Sentiva un dolore sordo alla testa, ma era nulla in confronto alla sensazione di disagio e la forte nausea. << se Fairy Tail cadrà, tutte quelle insignificanti gang più deboli cadranno insieme a loro. E tu, Lucy, cadrai con loro anche tu. >>

Lucy era certa che sarebbe caduta insieme ai membri di Fairy Tail. Ormai lo aveva promesso a se stessa. Ci credeva in quella missione e ormai credeva alla loro innocenza. Per questo aveva un piccolo registratore in tasca. Non aveva detto a nessuno di avercelo, lo aveva semplicemente nascosto nel retro dei pantaloni in parte coperti dal cappotto pesante. Anche se se lo fosse tolto per il troppo caldo che stava provando, nessuno lo avrebbe visto. Era una cimice usata dalla polizia che Lucy era riuscita a portare con sé mesi fa. Non era mai riuscita ad usarla, non c'era stato nulla di importante da registrare. Ma quella era la confessione che Fairy Tail non c'entrava nulla con la recente esplosione ai magazzini di Raven, ed era quindi un'accusa di omicidio in meno. Era pur sempre qualcosa che un giorno avrebbe potuto esibire in tribunale.

L'uomo l'aveva perquisita appena l'aveva trattenuta. Lucy lo aveva sentito scorrere le sue sporche mani sui suoi vestiti e aveva dovuto trattenere la nausea che le era salita in gola. Le uniche cose che aveva portato, erano state una cimice e un telefono. Gajeel era l'unico ad essersi portato una pistola, ma Lucy aveva già capito che era inutile portarsela dietro: non avrebbero potuto usarle in ogni caso. Forse era stata irresponsabile ad affidarsi completamente su una sensazione e sui membri di Fairy Tail, ma era tutto esattamente come aveva previsto. Meno la scarica di droga in circolo, ovviamente.

E a proposito di quella, Lucy sentiva la nausea sempre più forte. La testa le girava e ormai non era più certa se l'uomo fosse accanto o davanti a lei. Si sentiva stordita, ma era ancora in grado di ragionare.

<< Ora puoi scegliere: dire a Fairy Tail di questo piano rischiando comunque di essere scoperta ed essere uccisa sia da loro che da noi, oppure tradirli come dovresti fare e avere solo il rischio che loro ti uccidano. Qualunque scelta farai, ne rimarrai uccisa, che i responsabili siano loro o noi. >> L'uomo rise e si sollevò. Lucy provò a seguirlo con lo sguardo, ma ebbe un forte capogiro che la costrinse a terra. Se da un lato aveva le prove per incastrarli, dall'altro era fottuta. << Ricordati di Mard Geer, quando ti porterai Fairy Tail all'inferno. >> L'uomo fece un gesto ai suoi uomini e quelli abbandonarono le file, scomponendosi e seguendolo.

Lucy sentì degli sportelli sbattere e poi delle sgommate di più macchine. Se n'erano andati e l'avevano lasciata lì a terra, con la droga ancora in circolo e completamente esausta. Sentiva il sudore ovunque, ma in particolare sulle mani. Lo stomaco stava facendo capriole indicibili e Lucy non era certa di potersi trattenere dal vomitare ancora a lungo.

A fatica cercò di raggiungere il cellulare che le aveva dato Erza in caso di emergenza. Il telefono personale di Lucy non era ancora stato riconsegnato a causa degli eventi accaduti. Quando lo afferrò, sentì le braccia farsi pesanti. Diamine se si trovava nei guai ora. Lo spinse in avanti con tutta la poca forza che aveva, facendolo atterrare davanti a sé. Si trascinò un po' sul terreno frastagliato, sentendo alcune pietre lacerarle la pelle delle mani e sollevandole il maglione. Lo schermo sembrò muoversi e i numeri galleggiare sullo sfondo. Lucy strinse gli occhi, cercando di mettere a fuoco e ricordarsi il numero di telefono di Natsu che aveva memorizzato.

Ma la sensazione di malessere si fece sempre più forte e la colpì come un'ondata, trascinandola giù in una spirale. Lucy fece in tempo a schiacciare sul tasto di chiamata, prima che il mondo cominciasse a farsi sempre più sfocato e i suoni ovattati, fino a quando non divenne tutto nero e i suoi dintorni silenziosi.






*Angolinoooooooo

Salve a tutti! Ecco a voi il nuovo capitolo!

Questo è stato in assoluto uno dei capitoli più difficili che abbia mai scritto. Non ero certa di riuscire ad arrivare con questo risultato, ma ce l'ho fatta e non credo di poter ambire a qualcosa di meglio per quanto riguarda la scrittura di certe scene. Magari con la pratica, un giorno riuscirò :)

Lucy e gli altri sono riusciti a liberare Wendy, ma ora Lucy si trova nei guai al posto suo! Gli effetti descritti, possono realmente accadere durante l'uso di droghe. Ovviamente non ne ho mai fatto uso, non sapendo che questi sono i sintomi XD Credo di aver dato una scusa a chiunque segua questa storia per non farne uso. Prego ragazz*, è stato un piacere salvare il vostro organismo ;)

Piccolo annuncio che non c'entra nulla con questa storia: è in fase di scrittura una nuova NaLu! Ho avuto un lampo di genio in uno dei miei sogni e ho immediatamente buttato giù trama e prologo in un colpo. Probabilmente questa nuova NaLu verrà pubblicata più avanti, almeno dopo che avrò scritto qualche capitolo per avere la certezza di finirla e pubblicarla con regolarità. Non sarà lunga come HT, ma sarà presente l'angst. Ormai questo genere popola le mie storie in maniera fin troppo drastica. Nulla, volevo solo sapere se vi piacerebbe leggere altre mie storie :)

Questa settimana sarete fortunati, perché verrà pubblicato un altro capitolo domenica, facendone il terzo capitolo in una settimana. Che qualcuno mi aiuti ç.ç

Ci sentiamo presto!

Un bacio,

Gaia*

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