Chapter 15.




Lucy non riusciva a crederci. Eppure lui era lì, davanti a lei. Non lo vedeva da qualche anno, eppure non era per niente cambiato. I suoi occhi blu erano gli stessi di allora: l'unica differenza era che non la stavano guardando con affetto, ma con incredulità.

<< Voi due vi conoscete? >> Era la voce di Gray, scioccato tanto quanto lo erano loro. Era comprensibile, si disse Lucy, lui aveva portato un informatore convinto che nessuno lo conoscesse, mentre ora si veniva a sapere che in realtà non era così.

Loki sembrò riprendersi dal breve stato comatoso in cui era caduto. Staccò a fatica gli occhi da lei, dirigendoli con ansia verso Gray. << Noi- Sì, ci conosciamo. Anzi, lei non dovrebbe essere qui. >>

Lucy sentì una stilettata in pieno petto. Il tono che Loki aveva usato sembrava freddo, quasi risentito. Era davvero così brutto averla lì? Ma soprattutto, avrebbe detto qualcosa?

<< Che intendi- >> Ma Gray non finì mai la frase.

Loki si mosse, andando immediatamente verso Lucy e prendendola per un braccio. La presa di lui era calda e gentile, proprio come lo era stata anni fa, ma non c'era nulla di confortante. Si ritrovarono fuori dalla stanza per le riunioni, fino a quando Loki non la trascinò in uno sgabuzzino dove i membri di Fairy Tail tenevano le scope. Da quel comportamento, Lucy dedusse che Loki era stato lì più di una volta e che conosceva bene la base. Appena richiuse la porta, Loki la spinse non troppo gentilmente verso il muro. Le si mise addosso, mettendo le mani ai lati della testa e bloccandole ogni via d'uscita per impedirle di fuggire.

<< Che ci fai qui? >> le chiese bruscamente.

Lucy non era terrorizzata. Non avrebbe mai potuto avere paura di Loki. Anche se per qualche strana ragione lui avesse deciso di farle del male, se lei avesse urlato, i membri di Fairy Tail sarebbero accorsi all'istante. Lucy sapeva che in quel caso, lei sarebbe stata dalla parte della ragione in ogni caso. I membri di Fairy Tail preferivano credere ai loro, anche se questi era solo una recluta.

<< Potrei farti la stessa domanda, Loki. >> Gli rispose con lo stesso tono, accertandosi che lui cogliesse bene il messaggio. Anche lei era seria e voleva spiegazioni tanto quanto lui.

<< Lo sai che sono in missione da anni >> la rimbeccò. Loki era un agente di polizia che lavorava nella sezione antidroga. Anni fa gli era stata assegnata una missione sotto copertura per sgomberare una gang che inondava di droga ogni distretto della città. Il caso però si era allargato esponenzialmente quando altre gang erano entrate nel giro, tempestando le strade di tutta Tokyo. Lucy non scherzava quando ammetteva di non vederlo da due anni.

<< Beh, anche io sono in missione >> ammise lei. La voce non le tremò e ne fu grata. Non voleva dimostrarsi debole, non davanti a Loki.

<< Ma perché? >> le chiese. Sembrava quasi disperato. << Sei un membro dell'intelligence, Lucy, non sei il tipo che prende missioni sotto copertura! >> Loki si fermò bruscamente. Non poteva alzare la voce, o la copertura di entrambi sarebbe saltata. C'erano membri di una gang nella porta accanto.

<< Non volevo farla! >> esclamò lei sottovoce. L'ultima cosa che voleva, era che qualcuno li sentisse. Poi spiegarlo sarebbe stata dura e Lucy non era certa di non uscirne senza una pallottola piantata in fronte. << Senti, un sacco di agenti sono morti in questa missione. Il dipartimento aveva bisogno di un agente che non si facesse scoprire, che non si comportasse da poliziotto, così hanno mandato avanti me. >>

Lucy sperò di averlo convinto, ma Loki stava scuotendo la testa incredulo, ridendo senza emozioni. << Non posso credere che Levy te l'abbia lasciato fare. >>

<< E' stata lei a proporlo. >> Lucy sapeva che non era andata esattamente in quel modo, ma sentiva che non aveva tempo per spiegargli bene la situazione. Anzi, si stava innervosendo.

<< Beh dev'essere senz'altro impazzita. Questa è una missione suicida, Lucy. >> La voce di Loki sembrava così disperata ora. Lucy sentì il proprio cuore rompersi, ma non poteva fare altrimenti. Ormai era dentro, e uscirne sarebbe stato difficile. Pregò solo che la sua missione non prendesse una piega sbagliata come quella che aveva coinvolto Loki. Non avrebbe resistito anni in quel modo, era impensabile.

<< Senti, ormai sono qui e non potrò uscirne facilmente. Ti costa tanto darmi fiducia? >> domandò risentita. Il fatto che Loki dubitasse delle sue abilità, le metteva una strana pressione addosso. Aveva voglia di dimostrargli che si sbagliava. << E poi, sono sicura che i file si sbagliano. Sono tutti errati, sono convinta che Fairy Tail sia innocente. >>

<< Non è di te che non mi fido, ma di loro >> pronunciò risentito. << E poi, sbagliati? Ma che assurdità è? >> Loki sembrava incredulo, ma Lucy riusciva a dargliene atto. Probabilmente anche lei lo sarebbe stata se qualcuno glielo avesse detto a sorpresa durante un litigio.

<< Che strano >> ammise lei in tono volutamente sarcastico. Aveva preferito ignorare le ultime domande. << Mi sembrava che tu e Gray foste amiconi. >>

Loki digrignò i denti. << Lo sai che è lavoro. >>

Lucy scosse il capo, amareggiata. Loki si stava comportando irragionevolmente con lei. Non avrebbe saputo dire cosa fosse cambiato in quei due anni. Era vero che probabilmente era solo preoccupato. Lei stessa aveva avuto paura nell'accettare la missione la prima volta, ma ora si poteva dire che avesse tutto sotto controllo. Loki doveva solo capirlo.

Lucy gli spostò le mani e quasi come se Loki avesse perso qualsiasi energia, queste gli ricaddero lungo i fianchi come a una marionetta a cui avevano staccato i fili. Lucy si fece spazio nel ripostiglio, aprendo la porta. Prima di andarsene, lanciò un'ultima e triste occhiata a Loki.

**

Quando Lucy tornò nella sala riunioni, vide che Erza era già davanti alla mappa che mostrava i territori di ogni gang. Non stava parlando a tutti, ma stava mostrando qualcosa alla ragazza dai capelli rossi proveniente da Raven. Quest'ultima sembrava tranquilla, come se non si trovasse nel territorio nemico e con persone che avevano cercato di ucciderla. Lucy non avrebbe mai compreso quella velocità di recupero che tendeva ad avere quasi ogni malavitoso.

Si sentì toccare il braccio. Quando si voltò, vide che Natsu era accanto a lei. Venne trascinata in un angolo della stanza e quando Natsu la lasciò andare, Lucy riuscì a vedere che sembrava quasi agitato. Che fosse successo qualcosa mentre era via? << Natsu, è successo qualcosa? >>

Lui parve sorpreso per un attimo, poi scosse la testa. << No, cosa sarebbe dovuto succedere? >> Poi, quasi come se si fosse risvegliato da un breve sogno ad occhi aperti, le toccò nuovamente il braccio. << Come fai a conoscere quel tipo? >> le chiese.

Lucy non sapeva come rispondergli. Non poteva dirgli la verità, era impensabile! Puntò lo sguardo a terra, non riuscendo a sostenere lo sguardo di fuoco dell'altro. Non avrebbe mai pensato che Natsu tra tutti le avrebbe chiesto spiegazioni. Certo, era quello che apparentemente si fidava di meno, ma Lucy si era aspettata che, semmai qualcuno avesse dovuto metterla sotto torchio, ci avrebbe pensato Erza o Laxus.

Non sentendo arrivare risposta, Natsu le scosse di poco il braccio. Fece scivolare la mano, andando a toccare la sua e stringendole le dita nelle proprie. Lucy ne rimase sorpresa. Che diamine stava facendo? Non riuscì a fermare il calore che si espanse immediatamente lungo il viso. Ringraziò mentalmente l'illuminazione scarsa che da sempre popolava quella stanza. << Lucy? >> insistette ancora.

Il suo tono non era brusco come quello usato da Loki poco prima. Parlando del ragazzo, con la coda dell'occhio lo aveva appena visto rientrare nella sala. Le rivolse una breve occhiata rammaricata che cambiò all'istante in una incredula quando la vide in un angolo con Natsu. Diamine, dall'esterno dovevano sembrare una coppia appartata. Lucy si schiaffeggiò mentalmente: non poteva lasciare che certi pensieri le offuscassero la mente, non adesso. Tornò a concentrarsi sul viso di Natsu, vedendo quanto ora fosse serio.

Prese un respiro profondo e disse la prima cosa che le venne in mente. << Lo conosco perché è il mio ex ragazzo. >> Ed era vero. I due avevano avuto una relazione durante gli anni del liceo, quando tutto sembrava magico e le relazioni destinate a durare per sempre. Lucy aveva capito che non era così quando Loki l'aveva lasciata per inseguire il suo sogno: sgominare cartelli antidroga. Le aveva detto che non voleva metterla in pericolo, ma Lucy aveva sempre creduto che fosse perché il sentimento in lui era scemato. Dopo lei era entrata in accademia e lui aveva accettato una missione apparentemente semplice, ma che l'aveva portato lontano dalla centrale per quasi due anni.

Lucy era a conoscenza del fatto che, quando Loki voleva passare delle informazioni in centrale, faceva finta di farsi arrestare. Era un metodo che Lucy aveva sempre trovato geniale, ma che non aveva potuto usare. Non c'erano state le opportunità essendo rimasta chiusa nella base per la maggior parte del tempo.

<< Venite tutti qui >> li chiamò improvvisamente Erza. Lucy rivolse un attimo lo sguardo verso Natsu e vide che lui aveva un'espressione scioccata. La presa sulla sua mano divenne sempre più leggera, fino a quando non sparì. Era davvero così assurdo credere che lei avesse avuto una relazione? Aveva diciannove anni! Lucy non sapeva che fare, così decise semplicemente di seguire gli ordini e andare verso il tavolo dove gli altri si erano già seduti. Poco dopo, Natsu prese posto accanto lei e le rivolse un breve sorriso tirato, esattamente come se non fosse successo nulla.

<< Lei è Flare, un ex membro dei Raven >> presentò Erza. La ragazza fece un cenno verso il tavolo, quasi come se fosse una studentessa appena trasferita in una nuova scuola. << E questa è l'immagine che Lucy è riuscita a ricavare dalle telecamere di sorveglianza. >>

Laxus colse il segno, voltando lo schermo del computer in modo che tutti potessero vedere. L'immagine era ferma e un gruppo di uomini incappucciati era dietro la base di Raven, il volto coperto da mascherine nere. Uno di loro aveva una manica sollevata e lì si poteva vedere spiccare un marchio che nessuno aveva mai visto.

<< Pensavo fossi tu quello che si occupava dei sistemi di sorveglianza >> fece notare Loki, rivolgendosi a Laxus.

L'uomo fece un breve sorriso. << Beh, se la ragazzina sa fare qualcosa, è meglio che lo metta in pratica. >>

Lucy tirò un sospiro di sollievo. Non sapeva il perché Loki la stesse attaccando così di fronte ai membri della gang, ma era felice che qualcuno di loro prendesse le sue parti.

Erza sbuffò, mandando gli occhi al cielo. Era chiaro che fosse irritata perché l'avevano interrotta. << Flare >> disse, rivolgendosi alla ragazza << hai mai visto questo marchio? Sai se il tuo capo avesse contatti con gente del genere? >>

Flare scosse la testa. << Non ho mai visto quel tatuaggio prima d'ora. >>

Loki si sistemò sulla sedia, incrociando le braccia al petto. << Ho sentito parlare di gente con un marchio simile a questo, ma non l'avevo mai visto. Forse posso chiedere informazioni in giro. >>

Gray gli lanciò un'occhiata. << Specifica il tuo metodo, prima che qualcuno mi salti al collo per averti portato qui. >>

Natsu sospirò. << Vorrei già saltarti al collo >> sussurrò, ma fortunatamente Gray non lo sentì. Lo aveva pronunciato a voce così bassa, che forse solo Lucy era riuscito a sentirlo. Voltandosi verso Erza, l'agente capì che anche il capo lo aveva sentito.

<< Chiederò informazioni senza farmi scoprire, discretamente. Magari mi inventerò qualche storiella. >> Si alzò dalla sedia, puntando lo sguardo sulla piantina spiegata sul tavolo. << E poi su questa mappa non c'è traccia del loro territorio. >>

Gajeel, che fino a quel momento era rimasto in silenzio, indicò la mappa mettendo il dito nel punto in cui c'era il territorio di Raven. << Il vostro territorio, qualcuno l'ha preso? >> chiese, rivolgendosi alla ragazza. Tutti sapevano che appena decaduta una gang, c'era subito qualcuna che prendeva immediatamente il territorio. A volte ne nascevano delle guerre tra gang per una disputa, ma da quello che Lucy sapeva, a Fairy Tail non era mai successo.

<< Il nostro capo è morto. Il suo secondo aveva conoscenze in una gang chiamata Sabertooth, così il nostro territorio è stato ceduto a loro. >>

Lucy aveva sentito parlare di questa gang nella polizia. Non era comparabile a Fairy Tail in quanto danni, ma anni prima lo era stata. Si diceva che all'epoca Saber avesse un capo spietato che facesse uccidere chiunque anche per le più piccole bravate. Da qualche tempo, invece, all'incirca da quando avevano cambiato capo, Saber era sparita dalla bocca dei poliziotti. Non sembrava più molto problematica.

<< Qualcuno sa qualcosa a riguardo? >> chiese Erza, il volto attraversato dalla pura confusione. Lucy non avrebbe potuto aprir bocca. Era appena entrata nel giro, se avesse conosciuto un'altra gang quando a malapena sapeva della storia dei marchi, la cosa sarebbe diventata sospetta. Non poteva rischiare.

<< Conosco Sabertooth >> annunciò Loki. Puntò il dito sulla cartina, andando a indicare un territorio confinante con quello di Raven. Il simbolo a prima vista sembrava un diamante. << Diciamo che sono amico di Sting, il loro capo, e lui non attaccherebbe mai così solo per prendersi un territorio che sarebbe stato suo in ogni caso. >>

<< Che intendi dire? >> gli chiese Laxus. Era rimasto dietro al computer, a volte confabulando con Erza, altre annotando cosa avrebbe dovuto cambiare nella cartina dopo quell'incontro. Era un bene rimanere aggiornati con i cambiamenti dei confini dei territori, altrimenti si finiva per creare inutili guerre.

<< Saber aveva un contratto con Raven. Raven non stava più facendo affari come una volta, sarebbe presto caduta in ogni caso. Il loro territorio sarebbe presto passato a Saber >> li informò Loki. << Sting non è un tipo impaziente, né irragionevole. >>

Erza sospirò. << Così non ne usciremo più. >>

Gray si rivolse a quello che si presupponeva fosse il suo amico. << Puoi scoprirlo? >>

Loki sorrise. Lucy conosceva bene quello sguardo: era il tipo di occhiata che Loki lanciava quando accettava una sfida, e di certo il lavoro non sarebbe andato perduto. Anche alla polizia avrebbe fatto comodo sapere chi era questa nuova gang che andava in giro a terrorizzare le altre. Il fatto che nessuno ne fosse a conoscenza, era alquanto sospetto. Ma come si potevano trovare degli indizi che all'apparenza erano invisibili? Quei tipi saranno anche stati furbi, ma erano umani, e gli umani tendevano sempre a commettere errori.

**

Loki era appena stato accompagnato a un punto comune. Era lì che Gray lo lasciava dopo che lo portava via dalla base di Fairy Tail. Non gli era concesso vedere la posizione della base per ragioni di privacy e non poteva pretendere nulla, altrimenti non si sarebbero più fidati di lui. Loki era convinto che invece Lucy sapesse la posizione della base in quanto membro della gang, ma non poteva chiederglielo.

Non l'avrebbe messa in pericolo, e Loki sapeva che se si fosse venuto a sapere che lui in qualche modo aveva scoperto il punto esatto, le colpe sarebbero ricadute su Lucy o su Gray. Loki era convinto che le colpe su Gray sarebbero cadute subito: era uno dei membri anziani, o almeno così gli aveva detto. Gray sosteneva che Fairy Tail avesse numerosi membri in grado di sbaragliare qualsiasi gang, ma Loki non aveva mai visto più di sei membri in una stessa stanza. Certo, uno di loro cambiava ogni volta, ma era sempre un nuovo poliziotto sotto copertura.

Loki non era sul caso, quindi immaginò che la polizia avesse mandato più di un agente per tenere sotto controllo quella gang problematica. O almeno, era quello che aveva creduto fino a quella mattina, quando Lucy lo aveva informato che molti agenti, prendendo quella missione, erano morti.

Ecco perché cambiavano ogni volta. Non erano molti agenti su un caso, erano sostituti. L'ansia che Loki sentì nel petto, era cresciuta esponenzialmente. Come potevano lasciare Lucy in quella banda di scalmanati? Se fosse finita uccisa, Loki avrebbe dato di matto e se la sarebbe presa con Levy e con il capo della centrale. Le missioni passavano sempre sotto lo sguardo dei due capi: quello che dirigeva la centrale, e quello del dipartimento.

Pensando alla centrale, Loki aveva finito per usare il suo solito trucco: si era fatto arrestare. Appena Gray lo aveva mollato per strada, il ragazzo era andato immediatamente alla ricerca di guai. Aveva beccato due gang che facevano scambi esponenziali di droga e si era infilato come conoscente di qualcuno di loro. In quel mondo, tutti lo conoscevano. Ci aveva messo un bel po' per creare quel personaggio, ma alla fine ce l'aveva fatta.

Lo scambio non era andato a buon fine quando qualcuno aveva allertato la polizia a riguardo. Loki aveva solo dovuto fingere di inciampare mentre scappava con gli altri, e poi gli agenti gli erano andati addosso. Avevano finto fino all'arrivo alla macchina, dove, una volta dentro, gli erano state tolte le manette.

Tutti gli agenti di qualsiasi dipartimento erano a conoscenza della sua missione sotto copertura. Nessuno avrebbe mai potuto scambiarlo per un malavitoso. Anche perché tra i malavitosi lui era conosciuto come un precario, uno che non stava mai fermo e che andavi a trovare solo quando avevi bisogno di sapere qualcosa. Sapeva che c'era un ragazzo che faceva le stesse cose che faceva lui: un certo Rougue. Questo però ricavava le informazioni dalle telecamere di sorveglianza, mentre a Loki venivano dette attraverso una rete di conoscenze lunga quanto Tokyo stessa.

La macchina di pattuglia si fermò davanti la centrale e Loki fu costretto, per scena, a mettersi nuovamente le manette. Erano allentate ovviamente, ma da lontano potevano sembrare strette. Appena entrato in centrale, Loki gettò un sospiro di sollievo. Gli levarono quegli oggetti infernali dai polsi e lui si diresse spedito verso l'ufficio del suo capo.

Non era andato lì per quello, ma era la prassi: doveva prima rilasciare le informazioni al suo capo e poi avrebbe potuto fare quello che voleva fintanto che rimaneva in centrale, e non poteva uscirne subito o qualcuno lì fuori si sarebbe insospettito. Nessuno veniva rilasciato dopo cinque minuti se era sospettato di spaccio.

E Loki non aveva alcuna intenzione di andarsene, aveva una chiacchierata da fare. Dopo aver compilato un modulo di dichiarazioni con tutte le nuove informazioni raccolte, Loki, evitando abilmente qualche collega che avrebbe potuto tenerlo fermo a parlare per ore, salì di due piani più su. Il dipartimento dell'intelligence gli si parò davanti come uno stendardo.

In quegli anni, per tenere al sicuro Lucy, non era mai salito a vederla. Si era reso conto di aver commesso uno sbaglio quando l'aveva vista in quello sgabuzzino, chiaramente terrorizzata all'idea di essere scoperta. Se mesi fa o anche prima lui avesse mantenuto il rapporto come lo era stato un tempo, forse avrebbe potuto evitare che Lucy venisse mandata in missione sotto copertura.

Stringendo i denti tra loro e chiudendo le mani a pugno, improvvisamente si ritrovò davanti l'ufficio della persona che stava cercando: Levy McGarden.

Non bussò nemmeno. Semplicemente spalancò la porta, precipitandosi al suo interno. Levy era seduta alla scrivania, la mano sul cuore per tenersi a terra dato lo spavento. Nessuno entrava nel suo ufficio a quel modo.

<< Come hai potuto mandare Lucy sotto copertura? >> esclamò infervorato. Sbatté la mano sulla scrivania, facendo volare alcuni dei fogli che la ragazza stava compilando poco prima che lui entrasse.

<< Datti una calmata, Loki. Lucy è un agente addestrato, esattamente come me e te >> tentò di ragionare la ragazza, ma Loki non voleva ascoltare. In quel momento vedeva tutto rosso davanti a sé.

<< Come cazzo puoi dirmi di calmarmi se hai mandato la tua migliore amica nelle braccia del nemico? >>

Loki vide Levy sgranare gli occhi, cogliendo ciò che veramente le stava dicendo. In teoria, nessuno eccetto Levy, il capo, chi aveva addestrato Lucy e l'intelligence stessa dovevano essere a conoscenza della missione. Per tutto il resto della centrale, era un'informazione per il momento riservata. << Hai visto Lucy? >> chiese lei con un filo di voce.

<< Sì >> rispose lui. All'improvviso la rabbia era scemata e lui si afflosciò contro la sedia davanti la scrivania di Levy, improvvisamente stanco. << I membri di Fairy Tail sono stati attaccati da Raven Tail, che a sua volta è stata attaccata da una gang sconosciuta. Lucy si è infiltrata in una telecamera di sorveglianza e ha rilevato un marchio che non ho mai visto. >>

Levy sembrava scioccata. Era chiaro che stesse pensando a come la sua amica fosse stata vicina alla morte durante un attacco del genere. << Lucy ha usato il computer? E il marchio? Te l'hanno fatto vedere, giusto? Potresti disegnarlo? >>

Loki non gradì la scarica di domande con cui lo investì Levy, ma prese comunque blocco e penna per disegnare ciò che aveva visto. Memoria eidetica: avrebbe potuto ricordarsi piccoli dettagli rilevati anni prima senza alcuno sforzo. << I membri di Fairy Tail si fidano di lei >> le disse. Levy inspirò e sul viso si aprì un sorriso. Era uno di quei sorrisi che i genitori rivolgevano ai figli quando erano orgogliosi di loro. << Ciò non toglie che è fottutamente pericoloso. La voglio fuori di lì. >>

Levy scosse la testa. << Non possiamo intercettarla, la scoprirebbero e la ucciderebbero. >>

Loki buttò giù una risata amara, quasi stridula alle sue stesse orecchie. Sbatté il block notes sulla scrivania e la penna rimbalzò, finendo a terra. << Tu non capisci. Lucy è convinta che i file che abbiamo su Fairy Tail siano sbagliati. Crede che siano innocenti. >>

Levy sgranò gli occhi. Tra tutte le notizie che si era aspettata, quella era certamente tra le ultime prevedibili. << Wendy è venuta da me qualche settimana fa >> lo avvisò. << Mi disse che aveva visto Lucy in compagnia di cinque tipi: quattro ragazzi e una ragazza. Mi disse che Lucy l'aveva convinta a nascondere una sparatoria alla polizia. >>

Loki buttò gli occhi al cielo. Era chiaro che lì stava succedendo qualcosa di strano. Lucy si stava comportando irragionevolmente. Non era da lei non analizzare con cura una situazione e non era da lei agire impulsivamente. << E osi ancora dirmi che non c'è qualcosa di strano? >> la rimbeccò.

Levy sbatté le mani sulla scrivania, alzandosi di scatto. << Wendy mi disse che la trattavano con gentilezza. Che se non avesse saputo che era lavoro e non ci fosse stata una sparatoria, avrebbe pensato che erano amici. Mi fido delle abilità di Lucy e delle sue sensazioni.>>

<< E tu lei hai creduto? >> le disse Loki incredulo. << E' un'infermiera*, Levy! Cosa può saperne di indagini di polizia? >>

<< Cosa diamine potevo fare? Era l'unica che avesse visto Lucy dopo mesi. >>

Loki scosse la testa, ormai certo che anche Levy avesse perso la ragione. Si alzò di scatto, ignorando le proteste della ragazza che cercava di fermarlo, di farlo restare. Ma nulla avrebbe potuto farlo restare.

<< Ti comporti così solo perché sei ancora innamorato di lei >> sputò acida il capo dell'intelligence.

Quella fu l'ultima goccia. Loki uscì dall'ufficio tra le urla di Levy che cercavano altre spiegazioni. Sbatté la porta e per un attimo il fracasso coprì le parole della ragazza e Loki ne fu grato. Se Levy non voleva ascoltarlo, allora avrebbe fatto tutto da solo. Ci avrebbe pensato lui a proteggere Lucy.



*Loki ha volutamente sbagliato la professione di Wendy per far comprendere meglio che la ragazza non potesse intendersi di indagini di polizia.

*E' da qualche giorno che vedo la storia aggirarsi tra il 2° e il 3° posto della classifica NaLu! Grazie mille per averlo reso possibile, siete fantastic*!




*Angolino di un'autrice emozionata*

Salve salvino vicini!

Prima di iniziare, non uccidetemi, per favore! Quella Lolu, o Locy o come diamine si chiama, è una relazione passata che nella storia mi serviva a mandare avanti alcuni punti. Non ci saranno scene tra Loki e Lucy, o almeno non romantiche. Questa storia è una NaLu. Ci tenevo un attimo a precisarlo prima che mi arrivassero pomodori XD

La scena che più mi sono divertita a scrivere, stranamente, è stata proprio quella tra Loki e Lucy. Si è praticamente scritta da sola! E' la sua prima entrata in scena, ma Loki ha già litigato con un paio di persone. Avete qualche idea su cosa succederà dopo?

Piccola curiosità: il capitolo originariamente terminava con Loki che entrava in centrale. La scena dove litiga con Levy, sarebbe dovuta essere la scena iniziale del capitolo 16, ma per ragioni di intonazioni e per il fatto che mi avete detto che preferite capitoli lunghi, ho modificato la scaletta.

Altro annuncio: la storia verrà aggiornata ogni 3 giorni! Ho preso questa decisione sia per non farvi aspettare troppo, sia perché mi sento pronta a scrivere molto. Non ho scritto per un anno, quindi ho un sacco di idee che non vedono l'ora di essere messe su carta :)

Detto questo, ci vediamo tra qualche giorno!

Un bacio,

Gaia*

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