Legami compromessi. [CAPITOLO 3]
Tenta di sfuggire alla realtà, ma quest'ultima lo raggiunge con una pozzanghera.
Rossa.
Il sangue scorre di mattonella in mattonella, da una fuga a un'altra, trasformando tutto ciò che incontra in rosso.
Se gli occhi di un umano divengono bianchi... la sua anima è stata completamente divorata.
E ciò può voler dire solo una cosa.
All'interno della città, da secoli al sicuro grazie alla imponente barriera... c'è un demone.
E quel demone, si trova nella scuola per maghi.
Si trova qui.
Fra di loro.
«Una perlina? Perché mai dovrebbe dovrebbe trovarsi qui? Nessuno dei corpi ne indossa una...»
La scuola sprofonda nel baratro dell'oscurità, e le grida divengono incessanti.
Ogni studente tenta di recarsi sulla scena, quasi dubitando della veridicità della stessa.
L'insegnante di fuoco, Randall, e quello del vento, Luke, si pongono fra i corpi ormai senza vita e gli altri studenti ordinando loro di rientrare nelle proprie stanze.
La professoressa Victoria, dell'acqua, sbraita invece inorridita e la sua amica, Alexandra, tenta di tenerla a bada.
Aiden e Selene vorrebbero inoltre spiegare all'altro quanto accaduto.
Sono turbati, ma anche confusi.
Com'è successo? Non è possibile, non c'era nessuno quando sono entrati in bagno...
È assurdo.
Ed è assurdo che loro fossero lì.
Non sono stati Selene ed Aiden a parlare, pochi istanti fa.
È impossibile, non lo erano.
O forse si?
«Ascolta io... non sapevo-»
La giovane viene presto che interrotta da Aiden, stranamente pacato.
O forse è solo reduce di quanto appena accaduto.
La sua mente vortica di domande, stordito.
«È tutto ok. Nemmeno io so cosa sia successo, ricordo come mi stessi comportando ma è come se non fossi realmente io a parlare... è assurdo, non capisco nemmeno perché siamo venuti in bagno, ma so che quei cinque sono...»
Deglutisce gettando un'occhiata alle proprie spalle.
Scuote il braccio a mezz'aria, come indicando l'inquietante scenario.
Le grida di alcune ragazze, forse amiche delle cinque vittime, divengono acute e perpetue.
«Ragazzi stanno andando via tutti, andiamo?»
Tossisce Stella, con un tono decisamente più cupo degli altri tre.
Il gruppo si lancia degli sguardi d'intesa, annuendo, e in pochi istanti si ritrovano nel dormitorio delle ragazze.
Nella stanza delle due giovani.
Dei loro coetanei hanno appena perso la vita brutalmente e Selene dice loro di seguirli in camera?
La bionda non se ne capacita, ma ovviamente li segue poiché vanno nella sua stanza.
Vorrebbe solo poter riposare.
Varcata la soglia, i due amici notano come la camera sia pressoché identica alla loro, se non con la differenza che qui i colori sono il bianco e il rosa.
«Sia mai non si capisca che ci sono donne qui.»
Bofonchia sarcastico l'arancio, enfatizzando la pronuncia su "donne."
Come riesce a concepire battute in un momento simile?
Stella non concepisce neppure ciò.
Eppure lui è stato il primo ad assistere allo... sterminio.
Si siedono in cerchio sul pavimento, sotto ordine del tiranno Selene, e la bionda estrae dalla valigia un grosso e vecchio libro marrone rivestito in pelle.
«Questo è... tutto ciò che resta di mio padre, me lo diede prima di partire come mago della terra per il mondo esterno.»
Spiega, non tralasciando il sentore di malinconia nella voce incrinata che il rosso recepisce all'istante.
La comprende, nel profondo.
«Sta' tranquilla! Nel caso tu voglia piangere non c'è bisogno che ti trattenga, sfogati pure.
Hai la tua migliore amica e ora noi, giusto?»
Aiden e Selene sorridono alla sua innocenza, incappando nello sguardo dell'altro; il sorriso svanisce, sostituito da un broncio forzato.
La giovane tossisce, ergendosi ora sulle proprie gambe.
«C'è bisogno di fare il punto della situazione, quello che è successo è orribile e siamo tutti in pericolo!
Stella, felice tu mi capisca al volo. Leggi il libro per favore.»
Aiden si volta sull'amico, corrucciato, e lui agita le braccia facendo spallucce, ignaro quanto lui.
Stella procede.
A quanto pare è un antico libro sui demoni; contiene difatti informazioni utili su di essi.
«Ognuna di queste creature ha delle proprie caratteristiche ben specifiche. Vengono etichettati in base ad esse fin dalla nascita, nella categoria dei demoni inferiori, di classe intermedia e poi superiore.
Ciò che li differenzia, in linea generale, è la componente magica, seguita dalla forza fisica e dall'intelletto.
Si radunano in gruppo, sono piccoli e veloci?»
Domanda la bionda, in realtà consapevole che nessuno risponderà.
Sta solo leggendo le parole riportate sul libro, infondo.
«Classe inferiore.» Inarca le sopracciglia.
«Possono assumere vari aspetti, fra cui quello umano?
Classe media, spesso i più pericolosi in assoluto. Sappiamo che molti fra loro sono contorti e pericolosi, questo poichè hanno persino abilità uniche, a discapito di quelli che invece non sono altro che agglomerati di demoni inferiori. Della stessa classe, ma più sfigati.»
Ridacchia, ma poi realizza che nessun altro stia ridendo.
«Scusate.»
Tossisce, e riprende il discorso.
«Infine, possono divorare anime, assumere aspetti umani ed apprendere l'uso di maledizioni e incanti complessi basati su formule?
Quella, senza dubbio, è la classe superiore.»
Volge così al termine la sua lettura, scossa da un brivido.
Deglutisce, un suono gutturale.
L'unico suono che spezza il silenzio dilagatosi.
È la brutta sensazione che non vorrebbe avere.
Che nessuno, avrebbe voluto provare.
«Perciò... contando che i ragazzi hanno gli occhi bianchi e di conseguenza non posseggono più un'anima...
il demone è di tipo s-superiore?»
Domanda, retorico, il rosso.
Eppure, lui non ne sembra spaventato.
Anzi.
Ne è euforico.
Schiude lievemente le labbra e lancia uno sguardo ai tre presenti, riflessivo.
La sua mente guizza da un'ipotesi a un'altra.
Incrocia le gambe.
«E se nessuno ha visto una creatura mostruosa come quella... suppongo stia assumendo l'aspetto di un umano. Quindi un alunno o magari un professore!
Presumo conti quella perlina, l'avete vista no?»
Stella deglutisce ancora, guardando il libro stretto fra le sue dita; lo avvolge in grembo.
Selene è a braccia conserte, in ascolto, ed Aiden sembra perso nel vuoto dei propri ragionamenti.
«E, ah, ora che ci penso... voi avete visto i corpi solo dopo essere usciti dal bagno, non prima. Giusto? Perciò...»
Si massaggia una tempia, grattando il capo nel tentativo di concentrarsi.
Di ignorare quell'altra emozione.
Era un fremito, o forse semplice senso di appartenenza.
Come se questo fosse un evento di cui avesse bisogno già da tempo.
Ma è sicuro di non essere stato l'unico ad avvertirla, e non è l'unico a essere sì terrorizzato, ma al contempo stesso eccitato.
«... Sono stati» Riprende invece la bionda, sospirando in un istante di pausa.
«fatti fuori mentre Aiden e Selene erano in bagno, e poi probabilmente portati lì davanti e... appesi?»
Selene tiene invece le iridi ben centrate sul cremisi, come a volerlo analizzare.
Si lascia sfuggire un sospiro divertito.
"Archer è un po' stupido, sembrerebbe, ma in fondo non è affatto male. Lo avevo sottovalutato."
«Interessante.»
Ricurva le labbra.
Aiden la nota ridacchiare, ma si corruccia e volta confuso senza curarsene troppo.
«In ogni caso temo sia sconsigliato anche parlare fra di noi. Se qui ci fosse il demone sarebbe rischioso.»
Avanza Selene, ponendosi a braccia conserte.
«Un momento, che stai dicendo?»
Archer si alza di scatto, posando il proprio sguardo duro in quello di lei.
«Io non smetterò di certo di parlare con il mio migliore amico! Mi fido di lui e so che non è un demone, lo avrei capito molto tempo fa.»
Insiste risoluto, più che sicuro delle proprie parole.
«Mah, sarà. A me sembra abbia tutte le fattezze di un demone. O di un orco.»
Selene sorride e scrolla le spalle, avvertendo il sospiro di Aiden senza neppure doverlo guardare.
Dev'essere sicuramente accigliato.
Magari con gli occhi elevati al soffitto.
Gli getta un'occhiata, curiosa.
'Ecco, appunto. Prevedibile.'
«E noi invece? Ci conosci appena.»
Inarca le sopracciglia, riprendendo lei il discorso trattato poc'anzi.
«È vero, vi conosco da pochissimo, ma tu eri con Aiden e Stella con me no? Quindi è impossibile, non è nessuno di noi! E poi... non mi sembrate così malvagie.»
Conclude conducendo lo sguardo altrove, arrossendo lievemente già conscio che si affezionerà a entrambe.
«L'ultimo era forse un goffo complimento?»
Gli sorride Selene.
«Il punto é che non ignorerò il mio amico o voi solo per quel demone! Siamo innocenti noi.»
L'arancio incrocia le braccia al petto, osservandolo beffardo ancora seduto.
«Non puoi proprio resistermi vero?»
«La fai finita?!»
Gli inveisce contro il cremisi, ormai in viso dello stesso colore dei propri capelli.
La bionda li osserva silenziosa, soffermandosi su come Archer abbia minimizzato il problema a "solo per quel demone".
Sono pazzi, non c'è altra spiegazione.
Archer nota il suo sguardo come perso e le sorride, voltandosi poi verso gli altri del gruppo.
«Da domani faremo attenzione a ogni minimo dettaglio e ce lo riferiremo, quindi facciamo del nostro meglio a lezione così da essere presto pronti ad affrontare il demone!»
Anche i restanti si alzano, poggiano tutti la mano su quella del rosso che attende ansioso di fare una promessa del genere da anni, avendolo spesso letto nei fumetti.
Tutti e quattro giurano di fidarsi solo ed unicamente delle persone presenti in questa stanza.
La promessa è fatta.
Ora, i loro destini sono legati.
Aiden china il capo, e sussurra.
«Scusate ma questo stupido del mio amico è così, pensa già a come affrontare il demone e si farebbe anche probabilmente uccidere per voi che a stento conosce.»
Le due sorridono.
«È un vero idiota insomma, lo so. Ma non vi illudete, per fortuna ha buon gusto quindi preferisce me.»
Archer, stanco di essere preso di mira, non coglie il sentore di orgoglio dietro le parole dell'altro e decide di controbattere.
«"A stento le conosciamo"»
Scimmiotta, emulando una sottile vocina maliziosa.
«Ma tu mi sei sembrato essere piuttosto intimo con Selene o sbaglio?»
La violacea, intenta a legarsi i capelli in una coda, si volta di scatto arrossendo violentemente.
Il viso corrucciato; gli occhi sgranati.
«Prego?» Domanda l'amico fingendo di non capire.
Il povero Archer non fa in tempo a rispondere che viene immediatamente assalito da Aiden.
Finita la più o meno strategica riunione, i due percorrono l'angusto corridoio, udendo delle voci provenire dal piano di sotto.
L'aria è ancora cosparsa di sangue e morte e putrefazione.
Sono stati come spediti frettolosamente tutti nelle proprie camere, ma poi hanno udito solo trambusto e grida su grida.
Sembrava giunto l'inferno.
E forse lo era.
Le attuali urla, invece, provengono dalla professoressa di acqua e ghiaccio, Victoria.
«Con chi sta litigando?»
Chiede Archer, sporgendosi lievemente dalle scale.
«Non riesco a vedere l'altra persona, ma lei sembra nervosa. Penso sia per quello che è successo, immagino abbiano ripulito tutto mentre noi eravamo in stanza?»
Fa spallucce Aiden, sporgendosi a sua volta.
«Non credo dovessero occuparsene loro, ma-»
Si interrompe, rendendosi conto che sia proprio quello l'argomento di discussione della donna.
«Noi siamo insegnanti, Randall, non membri dell'esercito. Mettitelo in testa, fatelo tutti!»
I due giovani si lanciano un'occhiata, avendo capito che l'altro sia il professore di fuoco avvistato durante la festa; lo stesso che ha ordinato a tutti gli studenti di rientrare nelle proprie camere.
All'apparenza era sembrato taciturno ad entrambi.
«Non mi interessa quali motivazioni abbiano, devono venire e in fretta. Il governo non ci ha neanche fornito di collaboratori per le pulizie quest'anno, quantomeno venire a portar via i poveri... corpi, voglio dire è il minimo! Guzman sta esagerando, è troppo.
Mi aspettavo di tutto da quel bastardo ma questo...
ha superato ogni limite.»
«Guzman?»
Smuove le labbra Archer, non emettendo però voce.
L'altro gli legge il labiale.
«È il Capo del Governo.»
Sussurra Aiden.
«Aah!» Schiude le labbra il rosso.
L'amico eleva gli occhi al cielo per la sua ignoranza.
«Per quale motivo poi prima hai fatto subito andare via i ragazzi? Temevi potessero rovinare la scena del crimine, agente?»
È una saetta, indubbiamente.
«Cosa volevi che facessi? Che senso aveva lasciarli lì, si sarebbero solo spaventati.»
«Ed è proprio per questo che dovrebbero tutti essere nelle proprie case, compresi noi. Cosa ci facciamo ancora qui? Dove diamine è l'esercito?!»
Alza forse un po' troppo il tono la donna, scostando le proprie ciocche blu alle spalle.
«Capisci che non ha senso che ancora non sia venuto nessuno? Come dovremmo dormire sapendo che sotto di noi sono stati uccisi dei ragazzi da un... demone, dannazione, perlopiù sicuramente superiore! E poi che inumanità é telefonare ai genitori e riferir tutto così?
Tutto ciò non ha senso.»
I due giovani si lanciano un'altra occhiata, realizzando che anche gli insegnanti siano giunti alle loro medesime conclusioni.
O perlomeno, Victoria.
«Aspetta, dove vai!»
Esclama la donna, tentando fallimentare il sussurro, a Randall che si volta e fa invece per salire le scale.
«A dormire.»
Fa spallucce, allontanandola con un gesto della mano noncurante.
Archer ed Aiden capiscono che il professore stia per salire quelle stesse scale su cui ora poggiano, e decidono di dileguarsi nelle proprie camere.
Randall nota con la coda dell'occhio due figure nella penombra, e corruccia la fronte.
«Smettila di pensarci o lo sognerai, smettila di pensarci o lo sognerai!»
Insiste Archer a ripetizione, sprofondando con forza nel cuscino sperando di sopprimere i pensieri, che sembrano non volerlo abbandonare alla notte.
L'alba presto cederà il passo ad un nuovo giorno, che porterà con sé la prima lezione di magia.
La notte cala, ma... qualcuno si intrufola silenziosamente nella stanza di Aiden ed Archer.
Qualcuno che ha accesso alla chiave.
La soffusa luce riflessa della luna penetra nella stanza, rischiarendo la figura nella penombra.
Chiunque sia entrato, è qui per Archer.
Si avvicina al suo letto e, con estrema cautela, affianca al braccio destro che fuoriesce dalle lenzuola una siringa.
Contiene uno strano liquido nero, che inietta nelle vene del rosso.
Il giovane geme lievemente, avendo inoltre impercettibili scatti.
Eppure, non si sveglia.
D'ora in poi starà a lui scegliere di chi fidarsi, ma dovrà porre non poca attenzione.
Nella scuola c'è l'unica persona in grado di condividere il suo stesso fardello, l'unica che può comprenderlo.
Ma anche l'unica che può distruggerlo.
Un futuro tradimento potrà costare cara la vita a molte persone... o addirittura a quella di tutti gli abitanti della città.
Il fato è crudele, e non sapere quale peso gravi sulle sue spalle lo sarà ancora di più.
La notte scorre ora tranquilla, e l'alba giunge timorosa; la prima lezione di magia è alle porte.
SPAZIO AUTORE.
Spero vivamente che questo introduttivo terzo capitolo vi sia piaciuto!🫧
Cosa pensate succederà da adesso ad Archer?
Chi è la misteriosa figura?
Inoltre, il gruppo riuscirà a rimanere unito o finirà con il disgregarsi?
Lascia un voto al capitolo se ti va e qui sotto, nei commenti, un qualsiasi commento!🧚♀️🧚♀️🧚♀️
Mi farebbe davvero moooolto piacere♡
Se siete qui dopo la revisione, doppio grazie per la pazienza! Vi voglio un mondo di bene.❤️🩹🫧
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A presto!❤️🩹🫧
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