Capitolo 64

I miei occhi si aprono e vedono tutto bianco.

Sbatto le palpebre un paio di volte, realizzando solo dopo di trovarmi di fronte alla finestra e che ha nevicato per tutta la notte.

"Harry," dico, scuotendolo.

Geme.

"Harry," dico di nuovo.

"Cosa?"

"Guarda fuori."

Assonnato, si tira su, girando la sua testa di capelli scompigliati per guardare la finestra. Sospira, lasciandosi cadere di nuovo all'indietro. "Cazzo, ha nevicato di nuovo."

"Dovremmo andare fuori sulla neve."

"Quanti anni hai, cinque?"

Alzo gli occhi al cielo, sdraiandomi accanto a lui. "Non mandare la festa a puttane." Borbotto.

Lo vedo trattenere un sorriso, e poi sogghigna.

Gli eventi della notte scorsa nuotano nella mia mente.

Harry mi ama.

Harry mi ama.

È ancora difficile crederci, ma di certo non lo metto in dubbio. Sono fortunata,così fortunata a possedere il suo amore.

Avvolge il suo braccio intorno a me, e lo afferro per poter ammirare i tatuaggi.

Traccio i contorni della stella, e dopo quelli del lucchetto e della chiave più in basso sul suo polso.

Si lascia sfuggire una risatina infantile.

"Mi fai il solletico," dice, i suoi occhi sono ancora chiusi ma sta sorridendo.

Sorrido e gli lascio andare il braccio, adagiando il mio corpo sul suo petto. Lui avvolge il suo braccio attorno a me, e sospira assonnato.

"Sono quasi le dieci," dico.

"Quindi?"

"Non abbiamo delle cose da fare?"

"No."

Alzo gli occhi al cielo. "Dobbiamo far semplicemente finta di non aver ricevuto quel messaggio minaccioso da parte di Alec, ieri sera?"

"Non mandare la festa a puttane, Rosalie."

Sospiro, trattenendo un sorriso. Lui se ne accorge e ride leggermente.

"Vedremo cosa fare," dice in tono più serio. "Chiamerò Zayn più tardi."

Deglutisco e annuisco.

Un attimo dopo, il telefono di Harry
vibra da sopra il comodino.

"Per l'amor di Dio," si lamenta, allontanandosi da me per prendere il telefono.

"Cosa,"sbotta al telefono, facendo scorrere una mano tra i suoi capelli.

Un cipiglio si forma sul suo viso. "Sì, abbiamo ricevuto entrambi il messaggio. . . sì lei è qui. . .no, nessuno è venuto qui. . .d'accordo, ci vediamo presto. . .ciao.

Lascia cadere il telefono sul letto, sfregandosi gli occhi per lo stress.

"Chi era?" Domando.

"Liam," dice. "Hanno tutti ricevuto il messaggio ma non ha senso tutto questo."

"Come ha fatto a saperlo Alec?"

"Non lo so," dice Harry, sedendosi. "A meno che. . ." Serra la sua mascella.

"A meno che cosa?"

"A meno che non abbiano un insider al Crystal."

Aggrotto la mia fronte. "Chi?"

"Non lo so, ma dobbiamo fare più
attenzione."

Annuisco, mordicchiandomi il labbro.

"Comunque, dobbiamo essere a casa di Zayn tra un'ora," dice Harry, uscendo dal letto.

Mi lamento e scivolo anch'io fuori dal letto. "Odio Alec," dico.

Harry ridacchia dall'altra parte della stanza. "Benvenuta nel club," dice.

Scorgo il telefono tra le sue mani. "Il tuo telefono è ancora rotto?"

L'osserva. Lo schermo è ancora graffiato dal giorno in cui gli avevo detto di amarlo e lo aveva fatto cadere a terra per lo shock. "Già," dice.

"Perché non l'hai aggiustato?"

"Non lo so, non ci riesco," risponde. "Mi ricorda ciò che mi hai detto quel giorno."

Sorrido come un'idiota e abbasso lo sguardo.

"Ora tu andrai a fare la doccia ed io preparerò la colazione, iniziamo questo show!" Harry batte due volte le mani ed indica il bagno, ed io rido per il suo
tono da leader.

Faccio una doccia veloce e mi cambio in una camicia di pizzo e in dei pantaloni scuri, legandomi i capelli. Incontro Harry in cucina, vestito con maglione e jeans neri. Deve essere tornato a casa sua per cambiarsi.

Mi porge un piatto con uova e toast, appoggiando il suo telefono.

Mangio velocemente, mentre guardo Harry.

"A cosa stai pensando?" Gli chiedo.

"Ai molteplici modi per uccidere Alec," risponde.

"Hmm."

"Finora quello migliore è soffocarlo con
le piante finte dell'Ivory."

"Mi piace questo."

"Anche a me."

Ridiamo e allontano il mio piatto vuoto.

"D'accordo, andiamo," dice, afferrando la sua giacca dal divano.

"Aspetta," dico. "Devo chiederti una cosa."

Si gira verso di me in attesa.

"Cosa. . .cosa siamo noi due?" Chiedo, spostando il mio peso.

"Siamo esseri umani, Rose, ora andiamo."

"No, voglio dire. . . come stanno adesso le cose tra di noi?"

"Oh." Solleva un sopracciglio. "Beh, io ti amo, e tu mi ami, quindi fino a quando tu sarai mia, io sarò tuo."

Sorrido. "Okay," dico, annuendo.

Ricambia il sorriso, avvicinandosi e avvolgendo le sue braccia attorno la mia vita, baciandomi dolcemente.

"Ora, dobbiamo davvero andare," dice, porgendomi la giacca e annuisco, sorridendo ampiamente.

Harry mette di nuovo il cd dei Panic! At The Disco in macchina, e so che sta provando ad alleggerire la situazione. Le minacce di Alec volano nell'aria e posso dire che Harry sia preoccupato, anche se non lo ammetterà. Mi sento così vicina a lui dopo la scorsa notte, e se prima non riuscivo a vederlo ferito, ora mi ucciderebbe

Infine arriviamo davanti al condominio di Zayn, parcheggiando la macchina.


Rimaniamo fermi per alcuni minuti, il silenzio sommerge la macchina.

La mascella di Harry è serrata, i suoi occhi di un verde più scuro. Lo guardo, e anche lui fa la stessa cosa, notando la mia espressione.

"Stai bene?" Domanda ed io annuisco.

Annuisce uscendo dalla macchina, ed io faccio lo stesso.

Stringo la giacca attorno a me mentre camminiamo sulla neve, la mano di Harry sulla mia schiena.

Non parliamo mentre prendiamo l'ascensore per il piano di Zayn, ed Harry bussa con il codice Morse sulla porta del suo appartamento.

Zayn la apre, un'espressione preoccupata sul suo viso mentre ci fa entrare all'interno.

Tutti gli altri sono già seduti, espressioni solenne sui loro visi.

Io ed Harry ci sediamo sul divano, i miei nervi al limite.

"Quindi abbiamo tutti ricevuto il messaggio," Louis rompe il silenzio.

"Fottuto Alec," sbotta Niall.

"Non riesco a capire come abbia fatto a scoprirlo," dice Liam.

"Ci deve essere un insider al Crystal," dice Harry. "O un insider, oppure Crystal ha affrontato Alec ed ha semplicemente ipotizzato che si trattasse di noi."

"È stato un errore far parlare Crystal con lui," dice Zayn, scuotendo la testa. "Avremmo dovuto dirgli di Alec a poco a poco invece di farlo affrontare subito."

"Concordo," dice Niall. "Avremmo dovuto essere più intelligenti riguardo questo."

"Beh, non possiamo tornare indietro nel tempo," dice Harry. "Ora abbiamo
una Wolfe Enterpises incazzata."

"Prima Alec organizza la festa per Crystal, meglio è," dice Liam. "Possiamo servirci dla festa per infiltrarci nell'azienda."

"Ha ragione," dice Harry. "La festa
potrebbe essere la chiave."

"Dobbiamo scoprire costa sta pianificando Alec," dice Louis. "Ma nessuno di noi può, perché Alec ci sta cercando tutti."

Harry sogghigna. "Allora dobbiamo trovare qualcuno che possa farlo," Tira fuori il suo telefono e compone un numero, portando il telefono al suo orecchio.

"Ed," dice nel ricevitore. "Un favore."

**

Venti minuti dopo, un colpo modellato bussa alla porta e Zayn la apre rivelando il ragazzo dai capelli rossi che ho incontrato quando Harry mi ha portato a giocare a poker. Annuisce a tutti ed Harry si alza per stringergli la mano.

"Grazie per essere venuto, amico," dice Harry e Ed si accomoda su un poltrona.

"Figurati, non è come se io avessi una vita," dice Ed sarcasticamente.

"Lui fa parte. . ." Inizio a chiedere ad Harry e Zayn spiega tutta la situazione ad Ed.

"No, ma suo padre è amico di Alec, e la Wolfe si fida di lui." risponde Harry.

"Sì l'ho incontrato in un bar mezzo ubriaco quando avevo ventun anni," dice ridacchiando. "Odia Alec quanto noi."

Annuisco.

"Merda," dice Ed, scuotendo la testa quando Zayn finisce di parlare. "Questo non promette bene."

Ed si appoggia sui suoi gomiti mentre tutti annuiscono, concordando.

"Cosa dovrei fare?" Domanda.

"Scoprire cosa sta pianificando Alec," dice Louis. "Dobbiamo stare un passo avanti a lui."

"Come cavolo riuscirò a fare questo?"

"Vai all'Ivory e attacca una conversazione con lui, o qualcosa del genere," dice Liam. "Comportati come se stessi dalla sua parte, ma non fare troppe domande."

"Non so come entrare all'Ivory."

"Chiama tuo padre, lui lo sa," dice Harry. "Dì ad Alec che tuo padre ti ha mandato lì per vedere come se la stesse
passando."

"Okay, va bene. Cosa otterrò in cambio?"

"Rose ha un'amica sexy che ti presenterà," dice Harry e lo guardo.

"Cosa? No, non è vero," dico ed Harry mi schiaccia il piede.

"Sì, invece," dice, guardandomi. "Non ti ricordi?"

Non ho la più pallida idea di chi dovrei presentargli, non ho stretto nessun'amicizia a parte con quelli del lavoro, da quando mi sono trasferita qui. Annuisco comunque.

"Giusto," dico.

"Com'è lei?" Domanda Ed.

"Oh, è fantastica, l'adorerai," dice Harry. "Quindi lo farai?"

Ed sospira. "Va bene."

Tutti annuiscono e sospirano di sollievo.

"Beh, allora io vado," dice Ed, alzandosi.

"Ecco, prendi questo," Zayn rovista in un cassetto della cucina, porgendogli un piccolo dispositivo, simile a quello che ho trovato nel mio appartamento. "Ma non lasciare che Alec lo veda."

Ed infila il dispositivo nella sua tasca e annuisce. "Ci incontriamo qui tra circa un'ora," ci dice e annuiamo tutti.

La porta si chiude e nell'aria è percepibile la tensione. Harry accavalla le gambe ansiosamente accanto a me, e Zayn si mordicchia il labbro. Louis inizia a fare su e giù e Niall scocchia le nocche.

"Cosa facciamo ora?" Domanda Liam.

"Aspettiamo e ascoltiamo," risponde Harry.

Improvvisamente il mio telefono vibra, e lo caccio fuori dalla mia tasca.

Congelo quando leggo il messaggio da parte di Aaron.

Incontriamoci nel vicolo dall'altra parte della strada da dove ti trovi ora. Vieni da sola.

Deglutisco.

Un secondo dopo, arriva un altro messaggio.

Se non vieni, manderò dei rinforzi.

Mi alzo di scatto dal divano, tutti gli occhi sono su di me. Mi schiarisco la gola goffamente.

"Mia madre vuole che la chiami, torno subito," balbetto.

"Dove vai?" Mi domanda Harry.

"Ho. . .ho bisogno di un po' di spazio, solo per parlare con lei," mento, prendendo la mia giacca.

"Torna subito," mi dice ed annuisco.

Sono un'idiota per aver fatto questo. Se Aaron avesse dei rinforzi, potrebbero facilmente farmi del male. Ma preferirei che lo facessero a me piuttosto che ad Harry.

Esco fuori dall'ascensore col cuore in gola. Cosa potrebbe volere Aaron da me, questa volta?

Attraverso la strada ed entro nel vicolo buio, i capelli ritti dietro il mio collo per il nervosismo.

"Rosie, Rosie."

La sua voce manda dei brividi nel mio sangue mentre mi fermo davanti a lui. Appare sempre lo stesso, ma dei riflessi malvagi brillano nei suoi occhi azzurri.

"Cosa vuoi?" Chiedo, cercando di mantenere la mia voce calma.

"Sembra che tu sappia di più rispetto a ciò che fai vedere," dice, incrociando le sue braccia al petto. "E io e mio zio siamo d'accordo sul fatto che devi pagare."

"Bene," dico. "Cosa vuoi?"

"Informazioni."

"Non ne ho."

"Per una ragazza intelligente, sei molto brava a fare la finta tonta."

"Non ho bisogno di fare la finta tonta quando non possiedo nessuna informazione che tu desideri."

"Quali sono gli obiettivi della vostra piccola ribellione?"

"Non so di cosa tu stia parlando."

Aaron afferra il mio polso e mi spinge contro il muro di mattoni duro. "Sai esattamente di cosa sto parlando, Rosie. Posso farti parlare con le buone o con le cattive maniere. Decidi tu."

"Non parlerò in nessun modo, lasciami andare." Mi contorco sotto la sua presa. Sono stata così idiota a venire qui.

"Quali sono i progetti di Harry per la Wolfe?"

"I progetti di Harry?"

"Sì, quello con cui sei stata a letto."

I miei occhi lampeggiano e lo spingo ma rimane fermo. "Non so di cosa stai parlando."

"Oh, andiamo, Rosie. Stai proprio persa per lui," dice Aaron meschinamente. "Così tanto che non starai intorno a lui per molto ancora."

"Di cosa stai parlando?" Il mio battito cardiaco accelera.

"Harry non è mai stato fedele alla Wolfe," dice Aaron. "Ci ha sempre sfidato, e ha sempre saltato le riunioni. Lui rappresenta una minaccia e qualsiasi minaccia per la Wolfe Enterprises deve essere eliminata." Un ghigno maligno attraversa il viso di Aaron.

"Non fategli del male," dico.

"A lui? Chi ha detto che avremmo fatto del male a lui?" Aaron stringe la presa sul mio polso.

"Lì! È laggiù!"

Riconosco la voce di Niall e giro la mia testa per guardarlo, Louis e Harry entrano nel vicolo. Approfitto della distrazione di Aaron e lo spingo via da me, andando verso gli altri tre.

"Rose, stai bene?" Harry mi chiede senza fiato, prendendomi dalle braccia e forzarmi a guardarlo.

"Sto bene," mormoro, sapendo che non appena usciremo di qui esploderà di rabbia.

"Bene, bene, sembra che sei arrivato giusto in tempo per salvare la situazione," Aaron ghigna ad Harry.

"Dove sono i tuoi rinforzi, Aaron? Nascosti nei cassonetti dove loro appartengono?"

Aaron serra la sua mascella e in quel momento capisco.

Non ha nessun rinforzo con lui.

È da solo.

Se lo dicessi ad Harry, questa potrebbe essere una buona opportunità per ottenere delle informazioni da parte sua, ma Aaron non può sentirmelo dire. Se mi sente, scapperà sicuramente.

Mi schiarisco la gola ed Harry mi guarda confusamente.

"Harry quando andiamo a casa oggi dovremmo guardare The Office," dico, mantenendo i miei occhi su Aaron. "Da soli, dovremmo guardare The Office, da soli."

"Rose, non ora," Harry ritorna a guardare Aaron.

"Ma fai sempre le migliori battute quando siamo da soli."

"Rose--"

"E ti ricordi quando siamo andati allo zoo, e i serpenti erano da soli nei loro habitat separati? Da soli?"

Finalmente capisce, un sorrisetto appare sul suo viso. "Sì, me lo ricordo."

"Cosa diavolo sta dicendo?" Scatta Aaron.

"Niente," dice Harry, guardando di nuovo Aaron.

Anche Niall e Louis sembrano aver capito, ed indossano dei sorrisi che indicano che stavano aspettando questo momento da molto tempo.

"Aaron, amico," dice Louis.

"Ricordi quella volta che hai colpito Rose?"

Aaron fa un passo indietro. "Cosa?"

"E quando hai picchiato Harry e Zayn?" Continua Louis.

"Cosa sta pianificando tuo zio?" Domanda Niall.

"Non ve lo dirò," ghigna Aaron.

"Sei sicuro di questo?" Chiede Harry.

"Positivo." sputa Aaron.

Louis, Niall e Harry si scambiano un'occhiata.

"Hai sentito cosa ha detto l'uomo," dice Harry.

Niall ricerca qualcosa nella sua tasca, e vedo che si tratta di un rotolo di nastro--nastro adesivo. Lancia un altro rotolo a Louis e lo aprono, il suono del nastro che viene strappato riecheggia nel vicolo.

Si avvicinano ad Aaron, e l'ultima cosa che so, è che Aaron è fissato alla parete, coperto di nastro. I suoi piedi penzolano ed indossa una delle espressioni più arrabbiate che io possa mai immaginare.

"Oh mio Dio," ridacchio.

Louis e Niall si danno il cinque, scoppiando a ridere, Harry sogghigna.

"Ora vuoi dircelo?" Domanda.

"Oh, pensate di essere così divertenti," sbotta Aaron. "Beh, non lo siete."

"Non siamo noi quelli attaccati con un nastro adesivo ad una parete," faccio notare ed Harry scoppia a ridere dopo di me.

È una forma così strana di vendetta, attaccare Aaron ad una parete--e devo ancora scoprire come ha fatto Niall ad avere due rotoli di nastro adesivo nelle sue tasche, ma è assolutamente divertente vederlo bloccato contro una parete fredda di mattoni.

"Quando farà la festa Alec?" Domanda Louis, ritornando agli affari.

Aaron sbuffa, distogliendo lo sguardo. "Il venti Dicembre."

"Il prossimo weekend," dice Niall.

"Crystal lo sa?"

Aaron annuisce lentamente.

"E quali sono i piani di Alec riguardanti noi?" Domanda Louis.

Aaron distoglie lo sguardo.

"Vuole Rose," dice. Mi gelo.

"Vuole lei?" Sibila Harry.

"Sa che è un punto debole per te, e facendo del male a lei, lo farà anche a te," dice Aaron.

"Bene, allora," dice Harry e riesco a capire che sta analizzando le informazioni che Aaron ci ha detto. "Grazie del tuo aiuto, Dottore."

"Non mi libererete?" Piagnucola Aaron.

"Sono sicuro che i tuoi rinforzi possano occuparsi di questo." Sogghigna Harry e poggia una mano sulla mia schiena, guidandomi fuori dal vicolo.

Ci diamo tutti il cinque nell'ascensore.

"Niall, perché avevi del nastro adesivo, così a caso?"

"Lo tengo in tasca per sicurezza," risponde, come se fosse una cosa del tutto normale

"Certamente," dico.

Tutti ritornano nell'appartamento di Zayn, Liam e Zayn ci assaltano di domande, ma Harry afferra il mio polso, riportandomi nel corridoio.

Merda.

La porta si chiude e lascia cadere il mio braccio, incrociando le sue braccia al petto.

"Mi dispiace," dico.

"Non l'avevi già imparata la lezione?" Chiede, una vena pulsa sul suo collo mentre cerca di mantenere la sua compostezza.

Guardo in basso.

"Cosa ti ha detto?"

"Solo. . .voleva solo delle informazioni riguardo l'alleanza, ma non gliele ho date. E ha detto. . . ha detto che tu sei sempre stato una minaccia per la Wolfe e che devi essere eliminato." La mia voce si spezza alle ultime parole.

"Questo è tutto?"

Annuisco.

"Vieni qui," sospira Harry, tirandomi in un abbraccio. "Da ora in poi, devi dirmi quando ti manda dei messaggi, Rose. Dico sul serio. Specialmente. . .specialmente dopo ciò che ci ha appena detto Alec."

Annuisco di nuovo contro il suo petto. "Lo farò."

Essere coinvolti con la Wolfe è troppo snervante. Mi spaventa pensare che Alec arriverebbe al punto di uccidere qualcuno solo per proteggere la sua preziosa attività segreta.

Harry si allontana da me, aprendo la porta dell'appartamento di Zayn e conducendomi all'interno.

"Ed è all'Ivory," ci informa Liam quando ci sediamo.

"Cosa è successo?" Chiede Harry.

"Niente di che, solo qualche piccola conversazione tra lui ed Alec."

Zayn alza il volume dell'altoparlante, così che possiamo sentire il dialogo che sta avendo luogo tra Ed e Alec.

"Mi sembra di aver perso i contatti con tuo padre, Edward," sta dicendo Alec. Niall arriccia il suo naso divertito dall'uso del nome completo di Ed, e mi lascio sfuggire una risatina.


"Si è trasferito recentemente," dice Ed. "Mi assicurerò di dirgli di chiamarti."

"Bene," dice Alec. Si tocca la barba prima di continuare. "Allora, come te la stai passando?"

"Abbastanza bene, e tu?"

Alec sospira. "Non bene come vorrei."

"Qualcosa non va?"

"Tematiche aziendali, tutto qua."

Harry rilascia un respiro acuto.

"So che stai organizzando una festa."

"Sì, per Robert Crystal."

"Dove si terrà? Mi piacerebbe venirci," dice Ed, e dopo si blocca. "Se tu vuoi che venga."

"Nella sala del Crystal nel parco commerciale," dice Alec e Liam prende una penna e un blocco di carta. "È una grande sala da ballo, l'ho già usata una volta. Mai per Crystal, ovviamente." Aggiunge l'ultima parte con cattiveria.

"Qualcosa non va con Crystal?"

"Si è comportato difficilmente, a causa di alcuni dei mie adorabili soci," sospira Aaron. "Comunque, basta parlare di queste cose. . .c'è qualcosa che non va con il tuo cappotto?"

Delle inferferenze si sentono insieme alla voce di Ed. "No niente. Le mie scuse."

Si sentono altre interferenze e improvvisamente la voce sparisce.

"Merda, ho perso il segnale," maledice Zayn.

"Puoi riaverlo?" Domanda Louis.

Zayn armeggia con l'attrezzatura, scuotendo la testa. "Penso di no."

"Cazzo," dice Niall.

Per qualche ragione, questa cosa mi sta spaventando a morte. Mi mordicchio il labbro mentre osservo Zayn combattere con il dispositivo.

Di colpo, il mio telefono vibra sul mio grembo, insieme a quello di Harry, Liam, Zayn, Niall e Louis.

Non c'è nessun dubbio nella mia mente che abbiamo ricevuto tutti lo stesso messaggio terrificante.

Siete tutti invitati ufficialmente ad un evento organizzato per il 20 Dicembre 2013 nella sala del Crystal. Siete pregati di venire, noi vi aspetteremo.

--A. W.

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