Capitolo 49

Le parole lasciano la mia bocca e immediatamente la chiudo, il mio cuore palpita.

L'espressione di Harry si indurisce. "Scegline un'altro," dice velocemente. Interrompe il mio sguardo e guarda in basso, la sua fronte corrugata pensierosamente.

"No," dico fermamente. "No, hai detto un segreto per un segreto. Ho mantenuto la mia parte del patto, ora mantieni la tua."

Sospira, guardando in basso. I miei vecchi sensi di curiosità mi stanno mangiando di nuovo viva, anticipando ciò che sta per dire.

Rimane in silenzio per un bel po', ma alla fine parla.

"Si chiamava Violet," dice silenziosamente. "Violet Watergate." Si morde il labbro. "L'ho incontrata in un bar quando ero un po' brillo, e l'unica cosa a cui potevo pensare nel momento in cui l'ho incontrata era 'è la ragazza più bella che io abbia mai visto'."

Un piccolo sorriso adorna le sue labbra. "Aveva dei capelli biondi, davvero morbidi. Erano anche lunghi. Le cadevano a metà schiena, e li portava sempre in quelle onde che mi piacevano tanto. E--e aveva questi occhi azzurri che erano veramente chiari, come l'oceano. Erano così blu, Rose. Così blu." Vedo i ricordi annebbiarsi davanti ai suoi occhi mentre guarda verso il cielo.

Prende un respiro prima di continuare. "Mi ero appena trasferito dall'Inghilterra, ed ero un casino. Ma quando ho incontrato Violet--dannazione. Era come la nicotina, quella ragazza. Non si lasciava andare con nessuno, e lo sapevo, ma per qualche ragione continuavo ad andare dietro di lei. Potevano anche essere le tre del mattino, mi sarei alzato, e l'avrei chiamata e lei sarebbe sempre venuta. Ogni volta." Il sorriso cade dalle sue labbra. "E prima che lo sapessi, non riuscivo più a fare a meno di lei."

Incontra i miei occhi. "Ma al contrario, io non ero nulla per lei. Lo sapevo. Sapevo che mi teneva intorno soltanto perché ero pazzo di lei e lei ne approfittava. Lo sapevo, ma non mi importava."

Lui guarda in lontananza. "Per cui quando lei mi disse che si sarebbe trasferita a Los Angeles per perseguire la carriera da attrice, immagino che non ne fui tanto sorpreso. Le dissi che l'amavo quel giorno, e lei mi rise in faccia."

Fisso Harry, affascinata.

"Ricordo ogni secondo di quel giorno," dice silenziosamente. "È come se, tutto ciò che le dicevo, rimbalzasse via da lei. Quello che dicevo non significava nulla per lei. Il giorno in cui lei se ne andò, ero distrutto. Volevo urlarle e gridarle contro per avermi fuorviato per tutto questo tempo, ma mi limitai a guardarla uscire dal tuo--" Si ferma, guardando velocemente altrove.

"Cosa? Il mio cosa?"

Sospira. "Il tuo appartamento," dice lievemente. "Viveva nel tuo appartamento."

Sembra che tutto si colleghi nella mia mente. "Ecco perché mi odiavi," dico, aggrottando la fronte. "Non perché tu pensavi io fossi viziata, ma perché mi sono trasferita nel suo appartamento e tu l'odiavi."

Annuisce. "Sì." Guarda in basso. "Il giorno in cui ci siamo incontrati, e ti ho detto di non fare rumore. . .ero venuto soltanto per. . .vedere se davvero se ne fosse andata. Voglio dire, erano passati tre anni. Nessuno si era trasferito lì, avevo pensato semplicemente che sarebbe rimasto vuoto, e a me andava bene così. Ma quando tu hai aperto la porta. . .e-e avevi quei capelli scuri con quei. . .quei occhi marroni che erano l'opposto di quelli di Violet. . ." Deglutisce. "Odiavo che tu ti fossi trasferita lì, con tutta la tua roba, semplicemente. . .facendo tabula rasa di tutto ciò che c'era di Violet in quell'appartamento."

Harry incontra i miei occhi. "E mi dispiace, per questo. Sono stato un idiota."

"E' tutto okay."

Annuisce, sospirando.

"Hai mai parlato con lei da allora?" Chiedo.

Harry scuote il capo. "No. Mi ha dato il suo numero di telefono ma quando l'ho chiamata qualche giorno dopo che se n'era andata, ha risposto un ragazzo."

Lo fisso.

"Chiesi chi fosse, e mi disse che era il suo nuovo ragazzo." Mi guarda. "Se n'era andata da due giorni, Rose. Quarantotto ore dopo e aveva un nuovo ragazzo." Harry scuote la testa. "Lei non mi ha mai lasciato essere il suo ragazzo," dice con un filo di voce.

Sento l'urgenza di stringere le mie braccia intorno a lui in questo momento, per confortarlo. Per dirgli che si innamorerà di una persona nuova, e che sarà felice. Voglio che sia felice. Voglio guardarlo sorridere con le sue fossette, e vedere i suoi occhi stringersi quando ride davvero tanto. Voglio prendere la sua mano e dirgli che Violet non era abbastanza per lui, e che c'è qualcun'altro lì fuori.

Ma resto ancora seduta, a guardarlo semplicemente.

"Mi dispiace che sia accaduto," dico alla fine.

Annuisce di nuovo. "Lo so. Dispiace anche a me."

Deglutisco. "Tu. . .tu la ami ancora?"

Harry mi guarda. "No." Lambisce le sue labbra. "Non credo più nell'amore."

Sbatto le palpebre. "Non è molto ottimista."

"Non sono ottimista."

"Insisto."

"Rose, questa non è una favola. Non c'è una lieto fine, non c'è nessun principe azzurro, e certamente non c'è amore." Il suo tono è velenoso.

"Mi dispiace che tu ti senta in questo modo."

Mi guarda. "Non puoi dirmi onestamente che credi in queste stronzate, o no?"

"Ci credo."

"Rose, sei già stata molestata sessualmente una volta e abusata fisicamente due volte. Come puoi pensare che in qualche modo l'amore esista?"

Mi ritraggo alle sue parole. "Solo perché ho passato queste cose non vuol dire che non mi innamorerò mai di nessuno. Qualcuno che non mi farebbe mai cose del genere." Deglutisco. "E sono certa che arriverà la persona giusta arriverà e ti innamorerai di nuovo."

Harry mi deride. "Che stronzata."

"No, non lo è. Non devi permettere ad una ragazza di farti rovinare la tua prospettiva sull'amore."

"Lei non era soltanto una ragazza," dice Harry. "Era Violet."

Improvvisamente mi ritrovo a domandarmi cosa si provi ad essere amata da Harry. Farebbe qualsiasi cosa per me? Bacerebbe via il dolore che indugia ancora per il mio passato con Jason ed Elizabeth? Mi stringerebbe la mano quando sono giù, e mi stringerebbe più vicina a lui se non riuscissi a dormire? Farebbe di tutto per farmi sorridere?

No. Non farebbe nulla di ciò. Perché è Harry, e non crede nei lieto fine, nei principi azzurri, e certamente non nell'amore.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top