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-Marinette, non pensare a me! Vai a prendere le fate!- ordinò Azula, che si reggeva su un ginocchio. La più giovane esitò, poi obbedì all'amica, conducendo il Pegaso dove dovevano essere i nascondigli delle fate. La principessa si alzò a fatica e infilzò varie bestie con le lame del suo bastone. Aki e Dagfari si davano un gran bel daffare con altri mostri, che a un tratto avevano preso le sembianze di enormi ragni. Dagfari ne era talmente spaventato che mandò avanti l'amico. -Avanti, fatti sotto, io ti proteggo le spalle.- Loki e Thor combattevano rispettivamente con la magia e con Stormbreaker, mentre Pancrazio masticava e sputava la crema delle brioche contro gli avversari. Azula dovette abbassarsi di scatto per evitare che un artiglio, lungo quanto il suo braccio, le squarciasse la gola. E fu allora che vide una luce familiare. -La rivolta ha finalmente inizio!- Azula fu sorpresa, ma molto felice di vedere Ida, apparentemente sana e salva, fare la sua parte contro i mostri. -Non potevi farlo prima?- domandò scherzosamente la ragazza. La fata alzò le spalle. -Da sola mica potevo fare una rivoluzione. Ma il vostro arrivo ha dato speranza a tutti e siamo riusciti a rompere la bolla che ci imprigionava.- Azula sorrise, soprattutto quando vide Marinette difendere le fate più giovani, usando la sua cintura come frusta, al posto del pugnale che le aveva dato Loki. Il Pegaso scalciava e dava forti zoccolate ai nemici, volando di tanto in tanto. Dagfari trapassò con la spada un mostro che stava per travolgere Aki. Invece, Thor allontanò di scatto il fratello e decapitò una bestia. -Ma dov'è il bastardo?- chiese Azula, non vedendo traccia di Gorr. La ragazza si diede la risposta da sola, quando vide l'alieno dalla pelle bianca intrappolare Thor e Loki con le pietre. -Chi ha iniziato la festa senza di me?-

-Maledetto! Lasciali andare!- Azula si lanciò come una furia contro Gorr, che alzò la sua spada per uccidere i fratelli. Ida volò a chiamare James, poiché le era venuta un'idea. Pancrazio aveva esaurito le brioche alla crema e gli venne mal di pancia. Azula si mise davanti a Thor e Loki, dopo aver fatto sbilanciare il Macellatore. -Perchè non te la prendi con quelli come te? Che mai ti avranno fatto di male gli Dei?- gridò lei. Per tutta risposta, Gorr intrappolò anche lei con i massi. -Mi hanno lasciato solo quando avevo più bisogno di aiuto. Per colpa loro, mia figlia è morta!- Azula sentì una parvenza di pietà, ma non volle falla vedere. Gorr puntò la spada alla gola di Loki, che cercava di liberarsi con la magia invano. -Ho giurato di uccidere tutti gli Dei e non potrai fermarmi, come non sei riuscita a impedire il tradimento della tua prima ragazza. Avevi pregato gli Dei anche allora? E loro che hanno fatto? Nient'altro che denigrarti e compatirti.- Azula tremò dalla rabbia e dalla tristezza al ricordo della sua ex, che l'aveva abbandonata senza motivo diversi anni prima. A volte lei ci pensava ancora tra le lacrime, ma ciò non le aveva impedito di farsi una nuova vita con Loki. -Non ascoltarlo, Azula! Ti sta solo provocando!- urlò Marinette, che aveva sentito tutto. Aki e Dagfari si girarono un momento, non avendo idea di cosa stesse succedendo al loro amico. Azula digrignò i denti e tentò di mordere Gorr al naso. -Come osi parlarmi di lei?! Come cazzo fai a saperlo?!- Thor e Loki, infuriati a loro volta, riuscirono a liberarsi, anche se si ferirono quasi dappertutto. Gorr usò la sua spada per proteggersi dai 3, ma dovette cedere abbastanza presto, sebbene fosse riuscito a infilzare Thor a una gamba. Ida e James ne approfittarono per gettare della colla sulla testa di Gorr, il quale si infuriò con le fate e si mise una mano sopra la testa, che rimase appiccicata. All'improvviso, una ventata dall'odore molto sgradevole costrinse tutti ad appendersi a qualcosa per non volare via. Ida e James girarono su sé stessi, Loki e Thor si scontrarono, Aki e Dagfari corsero controvento, il Pegaso fu abbastanza furbo da sollevarsi da terra e almeno Marinette non venne travolta dalla raffica di vento. Azula si ritrovò seduta su un masso e, a fine ventata puzzolente, ridacchiò. -Sì! Questo è il mio Bigfoot!- urlò Ida, che sollevò le mani a mo' di vittoria. Thor, che si era staccato da Loki, approfittò della distrazione di Gorr per metterlo al tappeto. -Arrenditi adesso. Non ti servirà a nulla uccidere gli Dei per vendetta.- disse il Dio del Tuono, che puntò il manico di Stormbreaker alla gola dell'avversario. Ma, nonostante la mano bloccata e la raffica nauseabonda, Gorr riuscì ad afferrare l'ascia e si teletrasportò con i fratelli ed Azula altrove. Successe così in fretta che nessuno ebbe il tempo di reagire.

-Dove ci hai portati?- esclamò Azula, che si era ritrovata di nuovo in ginocchio. Sotto di lei c'era solo acqua. Era come essere in mare aperto, ma l'acqua non era salata. Pochi metri più avanti stava una grossa arcata, simile a un portale. La ragazza si rialzò il più velocemente possibile e scosse la testa. Loki era di fronte al fratello, che era lungo disteso e respirava affannosamente. Gorr sollevò l'ascia, ma qualcosa lo costrinse a mollare la presa. Azula notò che Thor era stato infilzato allo sterno dalla spada di Gorr, della quale erano rimaste l'elsa e una parte della lama. Tutti si voltarono verso l'arcata, che mostrava una ragazzina sui 12 anni simile a Gorr in lacrime. -Papà, no... Non è giusto...- disse la ragazzina. Il Macellatore degli Dei cadde sulle ginocchia e si ritrovò sdraiato su un fianco. Era fortunato che l'acqua era bassissima, arrivava a malapena alle caviglie. -Ho fatto tutto questo per te, Love. Ti rivoglio con me.- sussurrò lui. Loki ed Azula si guardarono e abbassarono la testa dispiaciuti, poi la principessa parlò, avendo capito il motivo delle sue azioni. -Tu non hai mai voluto uccidere gli Dei, Gorr. Volevi solo che tua figlia vivesse. Che rimanesse con te.- Gorr la guardò e sospirò. Era in agonia, proprio come Thor. -L'ascia di tuo fratello è stato più efficace della magia delle fate.- disse Gorr, rivolgendo lo sguardo a Loki, il quale era troppo triste per ribattere. -Mi ha permesso di arrivare qui a Eternità ed esprimere il mio desiderio, ma ha trascinato anche voi e io dovevo pur difendermi.- concluse il Macellatore degli Dei, che lasciò cadere la testa sull'acqua. Sua figlia uscì dall'arcata e resse il padre tra le braccia. Anche se quell'alieno aveva quasi ucciso Thor, Azula non poté non commuoversi. Loki si chinò e formulò più incantesimi guaritori possibili per salvare il fratello, ma fu inutile. La spada aveva colpito troppo in profondità e non c'era più nulla da fare. Persino lo stesso Dio del Tuono lo sapeva. -Gorr... ti perdono.- sussurrò Thor, prima di chiudere gli occhi e ricevere un ultimo disperato abbraccio dal fratello. Gorr fece un lieve cenno, poi si rivolse a Loki ed Azula. -Avete combattuto bene... ma sto morendo per via della spada. E' stata lei a farmi sapere le vostre storie passate... e a creare i miei mostri d'ombra... Ma ora non c'è nessuno che possa prendersi cura di Love al mio posto.- Azula si fece avanti e mise una mano sulla spalla della ragazzina. -Ci penseremo noi. Io e Loki adotteremo tua figlia e la cresceremo come se fosse nostra.- Loki sussultò. -No! Non puoi farlo, Azula!- Thor picchiettò il fratello sul braccio per quanto poteva. -Va tutto bene, Loki. A me non dispiace. Lei non ha nessuna colpa e non deve pagare di nuovo per un crimine che non ha commesso.- Gorr accennò un sorriso e mormorò un grazie, prima di spirare. Azula si voltò verso i fratelli e spalancò gli occhi dalla meraviglia. Thor si era trasformato in polvere dorata, che si stava disperdendo al vento. Invece, il corpo di Gorr rimase dov'era. Loki stringeva i pugni e, a denti stretti, piangeva. Azula lo abbracciò e gli accarezzò la schiena. -Non possiamo restare qui. Bisogna andare a prendere gli altri e tornare a casa.- La bambina prese l'ascia di Thor e la porse ai 2. Loki afferrò forte il manico e i 3 vennero teletrasportati nel Regno d'Ombra, dov'erano ancora gli altri. I mostri erano scomparsi. 

Nota dell'autrice: buongiorno ^^ lo ammetto, questo capitolo è venuto più breve di quanto pensassi, se consideriamo che si tratta della battaglia finale. Sono "solo" 1380 parole, più o meno. 

Per alcune parti, ad esempio come combattevano Aki e Dagfari o la raffica di vento puzzolente provocata da Pancrazio, mi sono ispirata da alcuni vecchi film Disney, come la carica dei 101 e Biancaneve e i 7 nani. Invece, per l'ultimo paragrafo (ma anche quando Gorr parla della prima ragazza di Azula), è proprio ispirato da Thor: Love and Thunder, anche se ho cambiato un po' di cose. In ogni caso, per i prossimi 2 capitoli e per la storia successiva, ricordatevi della bambina, figlia di Gorr. 

Altra confessione; mi è dispiaciuto molto fare che Thor venga ucciso, ma ho pensato che purtroppo serviva, dato che nei film è sempre Loki a morire e non si sa come avrebbe reagito se fosse successo l'opposto. E' una cosa che pensavo da anni, anche vedendo delle fanart qua e là sul web. Ecco perchè nella nota dell'autrice del capitolo precedente ho messo l'avviso di preparare i fazzoletti. 

Dato che mancano solo 2 capitoli alla fine, cercherò di pubblicarli in questi giorni. A presto ^^

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