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Un paio di ragazzi, che surfavano su degli skateboard a razzo, oltrepassarono Loki e Azula. Il Dio degli Scherzi si sistemò i capelli spettinati dallo spostamento d'aria provocato dagli skateboard, mentre Azula agitava una mano per salutare i 2. Prima di sposare Loki, lei li aveva conosciuti. Erano i più vecchi amici di Loki e si chiamavano Aki e Dagfari. Il primo dimostrava almeno 35 anni, era alto, con i capelli rossi e adorava vestirsi con felpe di colore scuro. Il secondo era più basso e più giovane, pareva essere sui 30 anni, aveva i capelli castano scuro sempre in disordine e i suoi abiti erano simili a quelli di Aki. Azula inizialmente era convinta che fossero fratelli, ma invece erano migliori amici. Erano riusciti a sfuggire dal Ragnarok del loro originale pianeta e al momento vivevano vicino a dove abitavano Azula e Loki. -Dove andate di bello, ragazzi?- domandò il principe a gran voce. Dagfari appoggiò appena il piede su un piccolo pulsante, che fece rallentare il suo skateboard volante. Aki provò a imitarlo, ma il suo attrezzo frenò troppo bruscamente e lui rischiò di cadere da 2 metri di altezza. Azula allargò le braccia e si mise sotto di lui, nel caso in cui avesse perso l'equilibrio. Dagfari scosse la testa e si picchiettò la mano sulla fronte. -Andiamo nel bosco a divertirci. Vieni con noi o preferisci rimanere con la tua fidanzatina?- commentò il ragazzo. Azula cadde a terra insieme ad Aki, che aveva perso l'equilibrio. Il suo skateboard era ancora fermo in aria. Dagfari se ne occupò, mentre Loki agguantò Aki per il cappuccio per tirarlo su. -Accidenti, hai messo su qualche chilo. Che hai mangiato a colazione?- chiese Loki, mentre Aki si ripuliva goffamente con espressione di superbia. Azula si massaggiò il sedere. Loki aveva ragione, il suo amico si era davvero appesantito. -Solo del gelato.- rispose Aki. Dagfari gli restituì il suo skateboard. -Ti sei ingozzato di gelato stamattina. Comunque, voi 2 che fate?- Loki aiutò Azula a rialzarsi, che smise di massaggiarsi il sedere, anche se le doleva ancora. -Penso che rimarremmo qui. Non vorrete certo vedere le nostre dimostrazioni d'affetto. Non è così, mio principe?- disse Azula con tono stridulo e quasi infantile e afferrò il mento di Loki con un paio di dita per avvicinarlo alle sue labbra. Dagfari si tappò la bocca, mentre Aki fece una smorfia di ribrezzo. Loki sogghignò, ma allontanò la sua ragazza delicatamente. -Non qui, sennò i miei amici vomitano la carne che hanno mangiato mille anni fa.- Dagfari annuì e riaccese il suo skateboard. -Come volete. Loki, se per te Aki è cambiato, lo sei anche tu. Sei diventato disgustosamente dolce.- I 2 ragazzi salirono sui loro skateboard e se ne andarono in direzione del bosco, lasciando da soli i nuovi principi.
Azula e Loki ridevano, mentre commentavano le espressioni schifate di Aki e Dagfari. -Mi sa che sono gelosi di te, principino.- disse la ragazza, dopo aver imitato la smorfia di disgusto di Aki. Loki rise e scosse la testa. -No, non credo. Sai, preferivano che rimanessi sempre con loro.- Azula fece un sorrisetto. -Quei 2 sono l'equivalente di Ida e Marinette. Sei il loro migliore amico, ti stanno vicino, ma non vogliono che ti impegni con qualcuno. E quando succede, organizzano scherzetti che non si dimenticano facilmente.- Loki spalancò gli occhi. Di certo, non si aspettava che Azula paragonasse le sue amiche ai suoi. -Ida e Marinette però non stanno insieme. Oh, lupus in fabula.- Loki fissò un piccolo cortile, all'interno del quale c'erano Marinette e Pancrazio insieme a un gruppo di una decina di bambini, i quali ascoltavano con aria annoiata una persona più anziana. Azula pensò che doveva essere una lezione di scuola, a giudicare dagli sbadigli e dalle facce quasi spente. Ciononostante, Marinette adorava imbucarsi alle lezioni, infatti era l'unica che non si stava annoiando, mentre Pancrazio era la mascotte dei bambini. Azula guardò Loki con un sorriso furbo sul viso. -Che dici se diventiamo professori per un giorno?- Il principe si morse il labbro inferiore dal nervosismo ma Azula non voleva cedere. -Dai, le nostre lezioni sono molto meglio. Marinette starà ancora più attenta.- Loki sospirò. -Non so dirti di no, principessa. Ma solo 5 minuti.-
Loki guizzò una mano in direzione del professore, che venne avvolto dalla nebbia e si addormentò, cadendo lungo disteso sull'erba. I bambini ne rimasero confusi, mentre Marinette si alzò. -Loki!- Il Dio degli Scherzi fischiettò, facendo finta di nulla, mentre Azula spostò l'insegnante per sedersi al suo posto. -Abbiamo visto che vi stavate annoiando, ora io e Loki rallegreremo l'atmosfera.- dichiarò la principessa. Pancrazio si accomodò meglio sull'erba e si appoggiò sui gomiti. Un paio di bambini salirono sulla sua schiena, ma il Bigfoot non ne fu infastidito. Loki si sedette di fianco ad Azula e punzecchiò l'insegnante addormentato. Quello non reagì. -Vedete, ragazzi, questo si chiama karma. Fai una lezione noiosa e finisci per addormentarti tu stesso.- Tutti i presenti si misero a ridere. Marinette si sistemò in prima fila, di fronte ad Azula e Loki. -Avanti, prof, vi sfido a raccontare qualcosa che non ci farà dormire.- Il principe inarcò un sopracciglio. -Ma tu non ti stavi annoiando.- Marinette alzò le spalle. -La lezione era interessante, ma scommetto che la vostra sarà migliore.- Azula sorrise compiaciuta e le venne in mente di parlare degli Dei dell'Olimpo, con i quali gli asgardiani avevano contatti nel momento del bisogno e viceversa. Ma Azula intendeva raccontare una storia singolare, ispirata da uno dei film preferiti di sua madre. -Chi di voi conosce Dionisio?- chiese la ragazza a tutta la classe. I piccoli si scambiarono occhiate perplesse, poi alzarono le mani, inclusi Pancrazio e Marinette. Persino Loki alzò la mano, ricevendo una gomitata da parte di Azula. -Dai, smettila! Vedo che Dionisio non ha bisogno di presentazioni, per cui posso cominciare.-
Trascorse un'ora da quando Azula aveva iniziato a parlare del Dio del Vino greco e nessuno dei bambini aveva accennato a sbadigliare o a farsi una dormita sull'erba. Loki fece l'occhiolino alla sua ragazza. -Sei stata brava, principessa.- le disse dolcemente. Marinette alzò la mano. -Avrei una domanda. Perchè Zeus ha fatto tutto quel casino, alla fine? Era geloso di suo figlio?- Azula si picchiettò il mento con un dito, prima di rispondere. -Diciamo di sì. Era geloso della popolarità che Dionisio aveva. Zeus ha pensato: "Ma come, fanno una festa in onore di mio figlio e non in mio onore? Che oltraggio!", così ha spaventato gli abitanti e creato quella tempesta con l'aiuto di Nefesto.- Un bambino seduto di fianco a Marinette smise di prendere appunti. -Questa è la lezione di storia più bella che abbia mai sentito!- Azula sorrise e, in quel momento, il professore si svegliò. -Che sta succedendo? Chi ha osato prendere il mio posto?- Loki si girò verso di lui e sogghignò. L'insegnante fece una goffa riverenza e i bambini si misero a sghignazzare. -Vostre Maestà. Capisco che ogni tanto volete sostituirmi, ma potevate dirmelo, anziché farmi dormire.- Azula si sporse in avanti per farsi vedere meglio dal professore. -Lo sa che Loki fa sempre i dispetti agli insegnanti, signor Arfast. E comunque, guardi il lato positivo. Ora i suoi allievi sono belli arzilli, pronti ad ascoltare altre lezioni.- Il professore si mise seduto e si stirò la schiena, provocando degli scricchiolii. -In effetti, è così. Grazie, Vostre Maestà.- Loki ed Azula si alzarono. -Oh, di niente.- dissero in coro, per poi uscire dal cortile della scuola.
Marinette allungò una mano verso Azula e Loki, quando oltrepassarono il cancello. -Ve ne andate già?- Il principe si mise le mani sui fianchi e sul viso si formò una smorfia apparentemente severa. -Noi abbiamo impegni super noiosi da fare e tu dovresti farti gli affari tuoi.- Marinette abbassò la testa, chiaramente offesa, e Loki ricevette un'altra gomitata alla pancia. -Scegli tu cosa fare, Marinette. Se continuare le lezioni o venire con noi.- disse Azula, che fulminò il suo principe con lo sguardo. La più giovane si raddrizzò subito, come se Loki non avesse detto niente. -Dipende da cosa andate a fare.- rispose Marinette. Il Dio aprì bocca ma Azula gliela tappò, posando sulle sue labbra un paio di dita. -Magari potremo andare ad aiutare i pescatori o i fabbri. O più semplicemente ce ne torniamo a casa a leggere e farci gli affari nostri.- Marinette optò per la seconda proposta. Loki scosse la testa. -Lo sapevo.- Azula gli rivolse una smorfia di disappunto. -Non fare l'asociale, dai. Pensavo che ormai anche tu fossi diventato amico di Marinette.- Quest'ultima fece il segno della croce sul suo petto. -Farò la brava, promesso.- Loki fece un sorrisetto e arruffò i capelli di Marinette, che si limitò ad aggrottare la fronte. -Stavo scherzando! Ci siete cascate entrambe! Sei più che benvenuta a casa nostra, giovanissima francese.- Loki abbracciò Marinette, che lo ricambiò, sotto lo sguardo compiaciuto di Azula. La principessa rise piano. Gli scherzi del suo compagno dovevano essere ancora efficaci, se continuava a crederci. Ida sicuramente non ci sarebbe cascata. -Dai, piccoletta, per sdebitarmi ti farò vedere alla tv tutto quello che vuoi.- disse Loki, quando sciolse l'abbraccio. Marinette annuì. -E voglio anche le patatine fritte.- Azula incrociò le braccia, senza smettere di sorridere. Il Dio degli Scherzi creò un vassoio pieno di patatine fritte, che Marinette tenne a stento in equilibrio. -Speriamo che non arrivi Pancrazio a rubarle.- commentò Azula, che aiutò la sua amica a portare il vassoio. Loki quasi saltellava in testa al gruppetto.
La giornata passò piuttosto in fretta. Aki e Dagfari erano tornati a casa loro a ricaricare gli skateboard volanti e Loki li aveva invitati a prendere una pizza per cena. Marinette e Azula, invece, guardarono per ore una serie al mega schermo, che aveva comprato Thor come regalo al fratello, mentre Pancrazio era rimasto all'aperto tutto il tempo a giocare con le fate e i bambini. Azula era riuscita a distrarsi dai suoi sogni. Nessuno avrebbe notato che lei aveva trascorso notti insonni. Quando giunsero Aki e Dagfari, Marinette disse che per lei era il momento di andare e salutò Azula e Loki. I 2 amici del Dio ricambiarono il saluto, alzando una mano e urlando qualcosa in tedesco, cosa che spaventò Marinette. Azula incrociò le braccia. -Ma dovevate proprio?- Dagfari rise. -E' stato divertente, dai. Ora abbiamo la tv tutta per noi. Oh, abbiamo portato le pizze.- Loki, che per tutto il tempo era rimasto seduto a tavola a bere un tè, usò i suoi poteri per apparecchiare e disporre bicchieri e posate. Lui tagliò prima la pizza per Azula, poi passò alla sua, suscitando sguardi contrariati in Aki e Dagfari. I 4 sentirono uno scampanellio e si voltarono verso la porta. Da una piccola apertura in alto, che aveva creato Azula per le fate, passarono Ida e James, poi entrò Pancrazio, che spinse la porta con la mano. -Ma come, mangiate la pizza senza di noi?- si lamentò Ida, che si posò a tavola e si mise un tovagliolo sulle gambe. Dagfari ridacchiò. -Bella la tua nuova coperta, Ida.- La fata rispose con un cenno e diede parte del tovagliolo a James, che si sistemò accanto a lei. Azula tagliò delle piccole fette di pizza per i 2, tenendo d'occhio Loki. Pancrazio si accomodò sul divano e si fece toiletta, come se fosse stato un gatto.
Avvertenza: scena di sesso, se siete sensibili, saltate il paragrafo e andate direttamente alle note dell'autrice
Anche se Aki e Dagfari avevano deciso di fermarsi per la notte, Azula non aveva intenzione di mettersi subito a dormire. Voleva fare una cosa con Loki, ma non era sicura se lui fosse stato in vena. Azula lo aspettava a letto, con solo le mutande a coprirla, e ammazzava il tempo, leggendo un libro di psicologia sui sogni. Loki arrivò nell'esatto momento in cui Azula aveva sfogliato la terza pagina del libro. Proprio come la ragazza, le mutande erano l'unica cosa che lui indossava. Azula sorrise nel modo più seduttivo che le riusciva, ma il risultato fu una risatina del principe. Ipotizzò che non doveva esserle venuto bene. -Facciamo piano, però. Di sotto ci sono Aki e Dagfari.- sussurrò Loki, che si mise a letto, di fianco ad Azula. Lei posò il libro sul comodino e si appoggiò al Dio, iniziando a baciarlo. Per fortuna, Ida e Marinette se ne erano andate da ore. -Mi avevi promesso che avresti parlato dei tuoi sogni, principessa.- disse lui, ridacchiando per il solletico. Azula lo baciò sulla linea della mandibola, poi sul collo, poi sul petto. -Non voglio pensare ai miei sogni, principino, e questo è il miglior modo per farlo.- rispose lei, tra un bacio e l'altro. Loki sorrise e fece cambiare le posizioni. Stavolta, lui era sopra di lei e le sue labbra toccavano qualsiasi lembo di pelle che riuscivano a trovare. Azula si sentì bagnare le mutande e individuò l'erezione del suo principe, che pulsava sempre di più. Con movimenti veloci, si tolse le mutande e si aggrappò alla schiena di Loki, ma senza graffiarlo. Azula chiuse gli occhi e si trattenne dall'urlare per l'orgasmo. Non doveva farsi sentire da Aki e Dagfari, che forse stavano dormendo. La ragazza gemette piano, mentre Loki la baciava. -Non ti ho fatto male, vero?- domandò lui, interrompendo il bacio. Lei scosse la testa, anche se le vennero le lacrime agli occhi. -No, per niente. Loki, non avrei mai pensato di amare questi momenti intimi con te. Sei il mio principe e ti amerò finché avrò vita.- Il Dio degli Scherzi abbracciò la sua ragazza, che percepì ancora l'erezione, ma era meno forte. -Lo so, principessa. Sei tutto ciò che ho sempre desiderato.- rispose lui, in lacrime. Nessuno dei 2 era realmente triste, ma ogni volta che facevano l'amore finivano per piangere e non ne sapevano il motivo. Poteva essere per il piacere o per il loro passato. Loki si sdraiò sul letto e Azula si appoggiò al suo petto, dandogli ancora qualche piccolo bacio. -Sono pronta a parlarti dei miei sogni.-
Nota dell'autrice: buona Domenica delle Palme ^^ esattamente come avevo anticipato qualche giorno fa, questo capitolo è molto più lungo del prologo. Infatti, sono all'incirca 2310 parole. E solo per parlare della giornata tipo di Azula e Loki nella Nuova Asgard.
Nel primo paragrafo vengono introdotti nuovi personaggi, che saranno presenti in altri capitoli della storia e anche nella prossima, e sono l'equivalente di mio fratello (Dagfari) e del suo personaggio preferito di Star Wars, Armitage Hux (Aki). Mio fratello ha insistito affinché io inserissi lui e Hux in queste storie, come figure sia comiche che un po' burlone.
Quando Azula parla di Dionisio fa riferimento al classico Disney Fantasia, più precisamente al segmento della Sinfonia Pastorale, nonché la parte preferita sia mia che di mia mamma.
Passando ad altro, era da parecchio che non scrivevo scene esplicite, spero solo di non aver scioccato nessuno. Credetemi, 2 anni fa ero anche più dettagliata 🤣🤣
Martedì o mercoledì pubblicherò il capitolo 2, che forse sarà lungo quanto questo, ma non ne sono sicura al 100 percento. Se avete domande, chiedete pure. Intanto, buona lettura e a presto ^^
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