CAPITOLO 6

La luce del telefono sembrava un faro nella notte. Rimasi abbagliata per qualche secondo, mentre Nina girava lentamente il cellulare verso di me, paralizzandomi e gelandomi il sangue nelle vene.

Sul display era riprodotto in loop un breve video Sebbene non si vedessero distintamente, mi era fin troppo chiaro chi fossero le due persone riprese. Riconobbi infatti Jungkook che si muoveva sinuosamente sopra di me mentre mi teneva bloccato il bacino con la mano tatuata. Il video durava probabilmente meno di dieci secondi ma nella mia mente sembrarono un'infinità. Ogni fotogramma scorreva a rallentatore e si imprimeva nelle mie retine indelebilmente. Rimasi ferma immobile, senza sapere cosa fare. Una parte di me voleva correre contro Nina e far affondare il mio pugno nella sua faccia, mentre l'altra mi spronava a mantenere la calma. Nel turbinio di emozioni che stavo provano una però prese il sopravvento, ovvero la paura.

La ripresa che Nina continuava a mostrarmi era a tratti mossa e leggermente sfuocata, ma i deboli suoni che provenivano dagli altoparlanti non lasciavano possibilità di fraintendimento: erano una ragazza e un ragazzo che stavano facendo sesso in un parco. Per fortuna i nostri volti non sembravano distinguibili grazie all'oscurità e all'angolazione della ripresa ma non ero così sicura che, nelle mani di qualcuno dotato di molto tempo libero, non fosse possibile estrarre qualche fotogramma più nitido.

«Nina cosa hai...» non feci tempo a finire la frase che venni subito interrotta.

«Shhhhh» disse portandosi l'indice sulle labbra mimando il gesto del silenzio e traballando sui tacchi «Lo sai che questa mia storia Instagram sta raggiungendo un picco di visualizzazioni mai visto prima? Sono quasi arrabbiata, di solito non raggiungo tutti questi like in così poco tempo.» Fece finta di intristirsi prima di tornare a fulminarmi con lo sguardo. Dopodiché iniziò a leggere i commenti.

«Chi sono quei due?Ci stanno dando dentro!»

«Ci si diverte ai vostri party! »

«Vorrei farmi scopare anche io da quel tipo tatuato!Hai visto che fisico?»

«Posso farmi anche io un giro su di lei quando lui ha finito?»

«Vogliamo vedere il resto!»

Mentre Nina leggeva tutte quelle frasi mi resi conto che la paura iniziale si stava pian piano tramutando in rabbia. Come aveva potuto fare una cosa così meschina? Per quale motivo si stava accanendo così tanto contro di me? Non si rendeva conto di quello che poteva accaderci? Di quello che poteva accadere a Jungkook?

Mi ritrovai ad aprire e chiudere la mano diverse volte mentre la rabbia si stava facendo strada nel mio corpo. Stavo ponderando l'idea di scagliarmi su di lei come un gatto infuriato quando le lunghe dita di Jungkook strinsero il mio polso con delicatezza. Il suo tocco caldo distese momentaneamente i miei nervi e mi aiutò a rischiarire i pensieri turbolenti che stavano annebbiando la mia mente.

Nina camminò sempre più traballante fino a portarsi a pochi centimetri dal mio viso e poi mi guardò dall'alto verso il basso, in segno di sfida. Se pensava di farmi paura solamente perché era trenta centimetri più alta di me si sbagliava di grosso.

La ragazza fissò i suoi occhi chiari nei miei e, mentre mantenevo quel contatto visivo, lessi chiaramente tutto il risentimento che provava nei miei confronti.

«Ti sei divertita vero con il cinesino? Sembrava proprio di sì da come vi contorcevate nell'erba.» mi disse quasi sfiorandomi il volto con le labbra.

Riuscii a sentire l'odore acre e pungente dell'alcool ad ogni parola che pronunciava e feci ricorso a tutta la mia forza di volontà per non arretrare nemmeno di un passo. Non volevo dargliela vinta. Non poteva vincere dopo esser stata così meschina.

«Nina sei ubriaca.» constatai «Pensa ad Ethan. Non sarebbe felice del tuo comportamento. Cancella quel video prima che sia troppo tardi.»

Mi guardò con uno sguardo di superiorità e si voltò verso Jungkook. Lo squadrò da capo a piedi e si avvicinò sempre barcollando. Solamente quando gli arrivò davanti mi accorsi che erano praticamente alti uguali e , per questo motivo, la ragazza lo guardò dritto negli occhi senza troppa difficoltà.

Allungò l'indice ossuto verso il volto di Jungkook e percorse tutto il contorno della sua mascella con un unico gesto. Sentii il ragazzo serrare la presa sul mio polso ma la lasciò continuare. La stava fronteggiando con estrema calma, non si era scomposto nemmeno di un millimetro e stava mantenendo il contatto visivo con lei senza mai voltare lo sguardo.

Io invece stavo andando a fuoco dalla rabbia e se non fosse stato per la presa decisa di Jungkook probabilmente le avrei fatto passare dei brutti cinque minuti.

«Certo che visto da vicino sei davvero carino.» gli disse con tono lascivo «Penso di averti già visto da qualche parte ma non ricordo dove. Che ne dici se troviamo il modo di farmi tornare la memoria?» chiese avvicinando il suo viso a pochi centimetri da quello del ragazzo.

Vidi gli occhi di Jungkook diventare freddi e uno sguardo di disgusto comparve per pochi secondi sul suo viso.Nina tuttavia era troppo ubriaca per rendersene conto. Lo sguardo della ragazza si soffermò sulle labbra morbide e rosse di Jungkook e io mi tesi come la corda di un violino, pronta ad intervenire nel caso lei decidesse di colmare la distanza che li separava.
Jungkook contrasse leggermente la mascella e serrò le labbra mentre aumentava la presa sul mio polso. Senza rendermene conto avevo infatti mosso un passo verso di loro.

Nina si girò a guardarmi e le lanciai uno sguardo di puro odio e collera.

"Non provare a toccarlo ancora" pensai.

Lei mi fissò senza dire nulla ma con uno sguardo pensieroso e dopo poco tornó a prestare attenzione al ragazzo che aveva di fronte.

Jungkook mi liberò il polso dandomi un'ultima piccola stretta che interpretai come "Noona stai tranquilla, lascia fare a me" e rivolse a Nina uno dei suoi ampi sorrisi. A prima vista poteva sembrava un sorriso splendente e spontaneo, ma avendolo visto sorridere di gusto, mi accorsi di come quello fosse finto ed impostato. Non aveva infatti nulla a che vedere con i sorrisi radiosi e caldi che mi aveva dedicato quella notte.
Comunque Nina era troppo ubriaca per notarne i particolari e la vidi sciogliersi istantaneamente davanti a lui. Ammisi a me stessa che Jungkook era molto furbo e sapeva il fatto suo. Cosa c'era di meglio del suo dolce sorriso da coniglietto per far calmare qualcuno e aiutarlo a fidarsi di lui?

Jungkook parlò per la prima volta a Nina e la suo voce risultò essere calma e calda.

«Signorina, penso sia il caso di tornare alla festa e trovare qualcuno che la possa aiutare.» disse con un tono dolce «Forse ha bevuto un po' troppo e non si rende conto della situazione.» Nonostante tutto lo sforzo di farla desistere e calmare lei lo guardò con un sorriso di ghiaccio e continuò nella sua piccola commedia.

«Bel bocconcino io invece penso di voler rimanere qui. Non ti va di far assaggiare anche a me un po' di questi muscoli tonici?» e dopo averlo detto sfiorò il tessuto della camicia sopra i suoi pettorali. Con ancora la mano posata sul petto di Jungkook si girò verso di me fissandomi dritta negli occhi.

Sentii il mio stomaco contrarsi come un nodo sempre più stretto e dovetti mordermi la guancia per riuscire a distrarmi e pensare lucidamente.
"Stai calma, stai calma. Sta solo cercando di provocarti" mi dissi. Jungkook non le interessava veramente, lei era innamorata di Ethan e gelosa per non so quale motivo di me. Stava cercando un pretesto per farmi incazzare e giustamente aveva pensato che il ragazzo con cui avevo appena fatto sesso fosse una valida opzione.

"Ok pensa. Come possiamo uscire da questa situazione e farle cancellare quel maledetto video prima che sia troppo tardi?"

Nina mi stava ancora fissando malignamente quando dall'oscurità sentimmo un urlo che ci fece sobbalzare tutti e tre.

La voce nella notte stava ripetendo sempre la stessa parola ma era ancora troppo lontana per riuscire a capirla. Ci guardammo attorno a disagio cercando di capire da dove arrivassero quegli urli finché Jungkook non indicò una sagoma nell'oscurità.

Prima di poter riconoscere la persona che stava camminando a gran velocità lungo il vialetto, riuscii a distinguere chiaramente la parola che continuava ad urlare senza sosta nella notte.

«NINAAAAAA!» sentii gridare, e poco dopo scorsi Ethan venire verso di noi sorpassando la bassa siepe che costeggiava la strada del parco con una ampia falcata.
«NINA COSA HAI FATTO?» ripeté furioso.
Vidi la ragazza davanti a me fare subito un passo indietro scostandosi velocemente da Jungkook e girandosi molto lentamente verso colui che l'aveva chiamata. Il panico comparve nei suoi occhi e tutta l'arroganza che aveva dimostrato nei confronti miei e di Jungkook sparì come un fiocco di neve a contatto con il fuoco di un falò.
«Nina che cosa hai appena fatto?» sentimmo gridare ancora una volta verso la nostra direzione. Il bel volto di Ethan si stava tingendo di rosso e i suoi lineamenti erano contratti a causa della rabbia che non riusciva più a trattenere. Si avvicinò a noi con grandi falcate, le mani chiuse a pungo, i muscoli guizzanti come se dovesse scattare da un momento all'altro.

Arrivò accanto a Nina ed allungò una mano stringendola attorno al braccio della ragazza in una morsa di ferro, trascinandola a pochi centimetri dal suo viso.
«Cosa ti è saltato in mente? Cancella subito quel video dal tuo profilo! Subito!» le urlò addosso.

Vidi Nina cominciare a tremare e dai suoi bellissimi occhi iniziarono a sgorgare delle piccole lacrime che si impigliarono nelle sue lunghe e folte ciglia.
«Io non volevo...io non...ho bevuto con Dafne e Megan...abbiamo noleggiato una barca e siamo venute qui...qualcuno mi ha detto di aver visto la tua prediletta sparire nel parco con qualcuno...e non ti trovavo...e allora sono andata a cercarla...pensavo che voi...che voi...io non...» fu scossa dal pianto « Dafne mi diceva che non dovevo farlo ma ero arrabbiata con te..con lei..e non ho pensato..non...»
I singhiozzi ormai le scuotevano tutto il corpo e le sue parole ben presto non furono più distinguibili dai lamenti.

Nell'arco di pochi secondi accanto a lei comparvero contemporaneamente due ragazze che cominciarono a calmarla accarezzandole la schiena. Probabilmente erano le due amiche con cui si era intrufolata alla festa.

Ethan fece un respiro profondo e chiuse gli occhi cercando di calmarsi. Quando li riaprì i suoi lineamenti erano più distesi e la sua voce era quieta.
«Nina ora calmati.» le disse massaggiandole il braccio con un tocco delicato «Adesso passa il telefono al mio assistente, provvederà a cancellare tutto quello che hai condiviso. Nel frattempo segui Megan e tornate in hotel. Hai bisogno di una bella doccia fresca e di una lunga dormita per far passare la sbornia. Io ti raggiungo appena possibile.»

Nina passo con mani tremanti il telefono al ragazzo che si materializzo istantaneamente alla sua sinistra. Era alto e magro, con i lineamenti scavati, i capelli neri portati con un taglio corto e degli occhiali da vista che gli davano un tocco da vero nerd. Vidi le sue lunghe agili dita prendere il telefono di Nina e premere veloce sullo schermo. Lo sguardo attento e concentrato e dopo qualche secondo, ridiede il telefono alla proprietaria.
«Ho cancellato il video originale cosicché le varie condivisioni non siano più possibili ma se qualcuno ha salvato il video sul proprio telefono potrebbe circolare ancora. Farò in modo di contattare il servizio clienti delle varie applicazioni per segnalare il video e bloccarne possibili condivisioni e upload futuri.» e detto questo sparì altrettanto velocemente dietro le spalle di Ethan.

Una volta ripreso il telefono tra le mani Nina si adagiò al petto del suo uomo che la abbracciò sussurrandole qualcosa all'orecchio. Lei annuì sommessamente più e più volte e lentamente le sue lacrime smisero di rigarle il volto.

Ethan nel frattempo prese il cellulare dalla tasca dei pantaloni, lo controllò e poi si rivolse a me e Jungkook.

«Mi dispiace davvero tanto per tutto quello che è successo stasera. Cancelleremo ogni traccia di quel video e vi prometto che farò in modo di calmare le acque il prima possibile ma non sappiamo ancora quante persone hanno visualizzato la storia.» disse girandosi poi verso di me « Mentre venivo a cercarvi mi hanno riferito che tu non sei riconoscibile e che puoi stare abbastanza tranquilla. Nemmeno il viso di Jungkook si vede ma potrebbero riconoscere i suoi tatuaggi, sai sono abbastanza particolari.» disse guardando il ragazzo «Faró in modo di negare che lui sia stato qui questa sera facendo un comunicato stampa il prima possibile e lo cancellerò dalla lista invitati. Spero che questo basti.»

Guardai Jungkook con uno sguardo colmo di tristezza e lui mi abbracciò cominciando ad accarezzarmi la schiena. Era lui quello che rischiava un enorme scandalo a causa mia eppure, in quel momento, era proprio lui che mi accarezzava cercando di calmare il turbinio di sensazione che mi stava sopraffacendo.

«Noona stai tranquilla. Non è la prima volta che io, o qualche altro idol, veniamo colti in flagrante mentre facciamo qualcosa...diciamo di non adatto alla nostra immagine. Siamo sempre riusciti, o meglio la Hibe è sempre riuscita a fermare i vari rumors prima che diventassero dei veri e propri scandali. Vedrai che lo farà anche questa volta. Hanno una squadra dedicata.»

Abbassai lo sguardo sentendo gli occhi appannarsi a causa delle lacrime che minacciavano di sgorgare da un momento all'altro. Ma non potevo piangere. Non adesso. Dovevo essere forte. Per cui le ricacciai indietro sbattendo più volte le palpebre e strinsi forte il ragazzo accanto a me. Rimanemmo così per un po' di tempo mentre Ethan accanto a noi impartiva molteplici ordini ai suoi numerosi assistenti.

Io e Jungkook ci sciogliemmo da quell'abbraccio solamente perché il telefono del ragazzo cominciò a vibrare senza sosta annunciando molto probabilmente una chiamata in arrivo. Lo vidi guardare il display e scusandosi mi disse che doveva assolutamente rispondere. Poco dopo lo sentii parlare velocissimo in coreano. Se lo stavano chiamando proprio in quel momento significava solo una cosa. Quel video era arrivato persino in Corea e qualcuno poteva averlo riconosciuto. Cazzo.

Mi girai a guardare Ethan che stava parlando animatamente con il suo piccolo gruppetto di assistenti e vidi alcuni di loro prendere appunti su dei tablet.
Ero distratta nel pensare ad un modo per sistemare tutto quel casino quando Nina mi si avvicinò e mi toccò un braccio facendomi trasalire.
Questa volta fui io a fulminarla sebbene i miei occhi fossero ancora lucidi per le lacrime non versate.

«Mi dispiace.» mi sussurrò « Io non...» cercò le parole per continuare «Ho bevuto troppo...ed ero gelosa...io pensavo...volevo venire ad urlarti contro la mia rabbia e quando poi vi ho visti...ho pensato di...ma non volevo veramente...»
Scoppiò in lacrime ancora una volta e lentamente si piegò sulle ginocchia cingendomi la vita e nascondendo il viso nella mia gonna, continuando a singhiozzare rimanendo in quella posizione scomoda. Restai ferma e sbigottita per un lungo periodo, non sapendo bene cosa fare.

Una parte di me la odiava per quello che aveva fatto mentre l'altra cominciava ad aver pena per quella povera ragazza.
Alla fine decisi di abbassarmi alla sua altezza e di abbracciarla cercando di farla calmare. Megan e Dafne cercarono di convincerla a staccarsi da me e tornare composta ma la ragazza le ignorò, continuando a singhiozzare e stringendo sempre più forte il tessuto del mio vestito nelle sue piccole mani.

Quando Jungkook finì la telefonata mi passò accanto e vedendo quella scena mi lanciò uno sguardo dolce prima di superarmi e andare a parlare direttamente con Ethan.
Li vidi discutere per qualche minuto tra di loro, interpellando ogni tanto anche gli assistenti, finchè il meraviglioso ragazzo coreano non si girò a fissarmi con gli occhi lucidi. Ancor prima che arrivasse a parlarmi capii cosa avremmo dovuto fare.
Avevo infatti pensato per interi minuti ad un modo per risolvere la situazione in cui eravamo finiti ma alla fine la strada risultava essere sempre la stessa.

Mi chiamò per nome tendendomi la mano e io gliela strinsi come se quella mano fosse l'unico salvagente in tutto l'oceano che potesse impedirmi di annegare. Mi alzai in piedi facendo finalmente staccare Nina dal mio corpo.
Jungkook mi fece spostare di qualche metro e poi passò la mano tatuata sul mio volto fermandosi a livello del mento.

«Noona...» fece un forte sospiro e poi riprese a parlare «Purtroppo l'unico modo per calmare le acque è quella di separarci.» mi disse guardandomi con uno sguardo affranto che fece tornare i miei occhi ancora una volta lucidi.

«Lo so Jungkook, ci ho pensato anche io e non vedo altri modi per poter sistemare la cosa. Negherò di averti incontrato e ovviamente negherò qualsiasi cosa di quel video.» dissi mentre il mio cuore si contraeva in una morsa dolorosa, ma sapevo che era la cosa giusta da fare per cui bloccai ancora una volta le lacrime e lo fissai con uno sguardo serio e convinto.

«Purtroppo la nostra dolce serata dovrà finire qui. Mi dispiace, avrei tanto voluto passare più tempo con te. Per pochi minuti su quella terrazza mi hai fatto sentire come un ragazzo normale. Non lo dimenticherò mai.» mi disse prima di abbracciarmi forte ancora un un'ultima volta e , per la prima volta in quella notte, mi sentii piccolissima e fragile tra le sue forti braccia.

Dopodiché mi baciò appassionatamente ed annusò ancora una volta la mia pelle.

«Non ti dimenticherò» sussurrò a pochi centimetri dalla mia pelle.

«Nemmeno io Jungkook, con te ho passato la serata più bella della mia vita. Grazie.» risposi e provai a rivolgergli un timido sorriso «Chissà magari il destino ci farà incontrare ancora in futuro» dissi prima di baciarlo ancora una volta. Volevo portare con me il ricordo delle sue labbra morbide e il suo dolce profumo così delicato.

Separarmi da lui fu stranamente doloroso. Avevamo passato solamente poche ore assieme ma avvertivo comunque una sensazione di perdita che non mi sapevo spiegare.
Mi incamminai verso il limitare del prato seguita da Nina e le sue amiche mentre Jungkook tornava accanto a Ethan.

Mi ritrovai subito circondata da diversi assistenti che cominciarono a parlare velocissimi e mi dovetti concentrare per riuscire ad ascoltarli chiaramente. Mi istruirono su come comportarmi una volta tornata alla festa, nei giorni seguenti e nel caso mi chiedessero informazioni su quel video divenuto ormai virale.
Ammetto che non riuscivo molto a concentrarmi e uno di loro se ne accorse più di una volta.

«Capisco sia ancora sotto shock signorina ma queste cose sono molto importanti. Se vogliamo impedire alle chiacchiere e allo scandalo di diffondersi deve seguire pedissequamente le nostre istruzioni.»
Annuì meccanicamente mentre ripetevo ancora una volta tutto quello che avrei dovuto fare di lì a poco e osservai i ragazzi intorno a me annuire soddisfatti.

Finito di elencare la lunghissima lista di raccomandazioni non riuscii a resistere e mi girai un'ultima volta ad osservare Jungkook. Lo vidi parlare animatamente con Ethan mentre quest'ultimo assentiva serio. Nonostante la discussione ancora in atto non so come ma Jungkook si accorse del mio fugace sguardo e si voltó nella mia direzione. Rimanemmo a fissarci per alcuni secondi che sembrarono interminabili finché una assistente di Ethan non si mise davanti il mio volto e interruppe quell'ultimo contatto visivo.

Fui scortata fino al giardino principale dove la festa stava proseguendo come se nulla fosse successo.
Nessuno infatti sembrava essersi accorto del video pubblicato da Nina e la tensione che si era formata alla bocca del mio stomaco si sciolse lentamente. Mi imposi di sorridere e dimostrarmi cordiale con tutti anche se volevo solamente tornare a casa ma, come mi era stato detto mille volte, dovevo attendere pazientemente il ritorno di Ethan.

L'uomo mi raggiunse dopo circa mezz'ora.
«Mi dispiace davvero tanto. Non volevo andasse a finire così. Abbiamo quasi risolto tutto e penso tu possa stare abbastanza tranquilla anche in futuro.» fece una pausa « Anche per Jungkook non sembrano esserci grossi problemi. I suoi responsabili si sono già messi all'opera per bloccare qualsiasi informazione su quanto sia successo ma gli hanno ordinato di andarsene subito dalla festa. Probabilmente non vogliono che qualcuno lo riconosca.»

«C'è stata una ragazza prima...Sophia diceva di essere tua cugina, gli ha chiesto l'autografo. Lei potrebbe parlare!»

«Sophia?» chiese.

«Si»

«David vieni qui, trova subito Sophia e portala da me.»

Osservai il ragazzo sparire tra la folla in fretta e furia.

«Comunque il tuo Jungkook è davvero un ragazzo d'oro. Mi ha fatto giurare che mi sarei preso cura personalmente di te per il resto della nottata. Lo hai veramente conquistato.»

Gli sorrisi tristemente. « Si è veramente un golden maknae» gli dissi.

Mi guardò senza capire ovviamente a cosa mi stessi riferendo ma poi mi disse:

«Forza dai, non fare quella faccia triste. Vedrai che si risolverà tutto nel migliore dei modi, fidati di me.»
Mi prese sottobraccio e mi scortò verso il gruppetto di persone che lo avevano appena chiamato.

Rimasi alla festa fino a notte fonda ed Ethan non mi perse d'occhio nemmeno un attimo. Cercò di farmi parlare con più persone possibili e provò a distrarmi ogni volta che la tristezza si faceva strada sul mio volto ma, quando si rese conto che ero davvero stanca, mi lasciò riposare su un morbido divanetto nel giardino.
Avevo infatti le gambe indolenzite e i piedi chiedevano pietà dopo un'intera nottata sui tacchi alti. Chiusi gli occhi un attimo ripensando a quella folle serata. Era davvero successo tutto quanto o me lo ero solo immaginata? Avevo davvero incontrato Jungkook o era tutto frutto di un sogno ad occhi aperti?

«Ti sei addormentata?» sentii chiede da Ethan con estrema dolcezza.
A quelle parole mi svegliai di colpo rendendomi conto solo allora di essermi assopita sul divanetto.

L'uomo mi guardò con un sorriso dolce.
«Forse è meglio se ti accompagno a prendere le tue cose e ti faccio tornare in hotel. Effettivamente sono quasi le quattro di notte e hai passato una serata abbastanza impegnativa.» disse aiutandomi ad alzarmi.

Mi diressi verso l'interno della villa e recuperai borsa e scialle dalla cassaforte, poi camminai fino al molo con la testa sempre più pesante. Avevo decisamente bisogno di dormire.

«Io rimango ancora un po' ma ho già chiamato un taxi che ti porti fino all'hotel una volta che toccherai la riva. Spero che nonostante tutto tu abbia passato una bella serata. In fondo sei riuscita nel tuo intento e hai conosciuto il bel ragazzo asiatico. E forse più affondo di quanto ti saresti aspettata.» disse facendomi l'occhiolino e sentii il calore salire sulle mie guance. Il mio volto si tinse di rosso dall'imbarazzo. Cavolo Ethan doveva aver visto per forza quel video, perchè non ci avevo pensato prima? Lo sentii ridere al mio fianco mentre mi aiutava a salire sull'imbarcazione.

Quando la nave partì lo vidi continuare a sorridere mentre mi salutava con la mano dal pontile.
Ben presto divenne solo un piccolo puntino mi trovai a guardare ipnotizzata le onde e ripensai a quella folle serata.

Sognavo di incontrare Jungkook da anni e in questa folle notte non solo ero riuscita a parlare con lui ma lo avevo anche baciato. E avevamo fatto sesso in mezzo ad un parco. Era molto più di quanto avrei mai potuto sperare. Allora perché mi sentivo così triste e vuota?

Il dondolio delle onde sotto lo scafo della nave mi fece cadere in un lieve sonno e mi riscossi da quel torpore solamente quando la nave attraccò nel piccolo molo.
Salii nel taxi che mi aspettava poco distante e combattei con il sonno per tutto il viaggio di ritorno. Arrivai in hotel che erano passate da poco le quattro e mezza di mattina e mi diressi come una sonnambula fino all'ascensore.

Una volta arrivata alla suite lanciai i tacchi in mezzo al piccolo soggiorno e mi trascinai fino alla camera da letto. Mi lanciai sulle coperte ancora vestita e mi addormentai abbracciando il cuscino troppo esausta per poter star sveglia solo qualche attimo in più.

Ero così stremata che dimenticai persino di guardare il telefono.

Ore 2:10 Lisa : Emily dimmi che sei ancora sveglia! Twitter sta impazzendo! Sembra che Jungkook sia stato ripreso mentre si faceva una tipa in un parco.

Ore 2:20 Emily: Ma no dai non puó essere lui.

Ore 2:21 Lisa: Non lo so!! C'è chi dice sia lui chi invece dice sia solo un tipo tatuato in maniera simile.

Ore 2:21 Emily: No impossibile dai. Saranno le solite pazze che vedono Jk ovunque.

Ore 2:23 Emily: Oh cazzo. Ooh cazzo!! Ho beccato il video!!

*video23452.mp4*

Ore 2:25 Emily: Oh cazzoooooooooo!! Guarda la ragazza !! Guarda quella maledetta ragazza!!

Ore 2:26 Lisa: Oh

Ore 2:26 Lisa: Cazzo

Ore 2:26 Lisa: Non può essere chi penso che sia

Ore 2:26 Emily: Eeh...guarda le scarpe di lei e il vestito...

Ore 2:27 Lisa: Dai il video è scuro. Non può essere lei!!

Ore 2:27 Emily:...

Ore 2: 28 Lisa: CAZZO È LEI!!!

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top