CAPITOLO 34
*In questo capitolo è presente uno spoiler del gioco Final Fantasy X. Chi di voi non volesse leggerne il finale si fermi nel momento in cui viene menzionato e passi direttamente alle note dell'autore.*
Osservai il busto asciutto ma muscoloso di Jungkook e mi morsi il labbro. Quando voleva, sapeva essere dannatamente sexy e con il petto allargato e gli addominali contratti, lo era. Lo era, e lo sapeva benissimo.
Mi ritrovai a fissarlo nello stesso identico modo in cui si guarda una deliziosa torta al cioccolato. Ovvero con la voglia irrefrenabile di mangiarla e gustarsi ogni singolo boccone. Per cui, presi la bottiglia di vino e la inclinai sopra di lui.
Il liquido dorato iniziò a colare sui pettorali del ragazzo e si riversò lentamente verso il basso, andando a concentrarsi proprio a livello della sua vita stretta. Smisi di strusciarmi sul suo membro e mi portai a cavalcioni della sua coscia, prima di curvarmi verso il suo ombelico.
Con la mano sinistra ancora libera iniziai a risalire l'interno della sua gamba, fino ad arrivare a sfregare il suo pene teso sotto i pantaloni neri. Con la bocca, invece, sfiorai la sua pelle calda e bagnata e iniziai a succhiare nei punti in cui il vino si era concentrato maggiormente.
Sentii Jungkook gemere e alzai lo sguardo verso di lui. I suoi occhi neri erano fissi su di me. Mi divertii a succhiare e a leccare tutto lo Spumante, mentre il ragazzo si mordeva il labbro e socchiudeva gli occhi ad ogni mia lappata.
«Ti piace Coniglietto?»
«Si» rispose, cercando di mantenere la voce ferma.
«Perfetto, perché mi serviranno ancora molti sorsi prima di dissetarmi completamente» lo informai. Dopodiché inclinai ancora una volta la bottiglia. Osservai il vino scorrere sul suo corpo meraviglioso e tornai a berlo un istante prima che colasse lontano dalla sua pelle calda e invitante.
Succhiai e leccai ogni singolo muscolo dei suoi addominali, per poi scendere fino all'ala dell'ileo. L'incavo che si creava a livello del suo ventre ogni volta che si trovava sdraiato, mi faceva perdere la testa, soprattutto quando spariva sotto i pantaloni come in quel momento. Infatti, ne leccai ogni centimetro con perizia e attenzione, e quando mi sentii soddisfatta tornai a fissarlo.
«-Kook, tu hai ancora sete?» gli chiesi «Il vino è quasi finito e mi stavo chiedendo se ne volessi ancora un sorso».
«Non mi tiro mai indietro quando c'è del buon vino, ma se lo vuoi finire tu non mi offendo. Però non esagerare.» rispose con fare premuroso.
Ci pensai un attimo. Era decisamente meglio dividere gli ultimi sorsi con lui, o avrei rischiato di finire ubriaca ancora una volta e non era decisamente il caso.
«Penso che te ne farò bere ancora qualche sorso» risposi «Ma ho una idea» e questa volta toccò a me guardarlo con uno sguardo da predatrice.
Mi portai la bottiglia alle labbra e ne presi un grande sorso, ma non lo bevvi. Chiusi la bocca e fissai il ragazzo. Poi mi allungai fino a lui.
Jungkook capii immediatamente quello che avevo intenzione di fare e appena fui sopra il suo volto, dischiuse le labbra. Quando le nostre bocche combaciarono feci scivolare il liquido dolce oltre le mie labbra, direttamente nella sua bocca. Lo sentii deglutire, e quel suono mi eccitò da morire. Feci scorrere un altro po' di vino nella sua gola e ,quando finii, iniziai a baciarlo con passione. La mia lingua incontrò subito la sua e iniziammo una vera e propria lotta di dominanza.
Jungkook passò le sue mani sul mio corpo nudo, artigliandomi le natiche e facendomi gemere, mentre io gli stuzzicai il capezzolo, stringendolo tra le mie piccole dita e torcendolo. Ansimammo entrambi e tornai a strusciarmi vogliosa contro di lui.
«Ne vuoi ancora un po'?» gli chiesi riprendendo fiato.
«Io sì, e tu?» domandò a sua volta. Annuii.
Con un movimento veloce prese la mano con cui tenevo la bottiglia e la avvicinò alla sua bocca.Osservai quella scena come rapita. Jungkook bevve un lungo sorso di vino e poi mi fece posare la bottiglia. Mi afferrò per la vita e, con un gesto agile ma potente, invertì le nostre posizioni.
La mia schiena nuda toccò le mattonelle sulle quali solamente pochi attimi prima era sdraiato il ragazzo e pochi istanti dopo mi fu sopra. Le labbra del ragazzo sfiorarono le mie e io fremetti.
Aprii la bocca lentamente e, seguendo i miei movimenti, Jungkook iniziò a riversare il vino, esattamente come avevo fatto io solamente qualche attimo prima. Il liquido, divenuto tiepido, mi riempì la bocca e scese lungo la mia gola. Deglutii. Deglutii e bevvi tutto il sorso di Spumante direttamente dalla bocca del ragazzo.
«Questo...questo batte decisamente la fantasia degli addominali» sussurrai appena si scostò dalle mie labbra.
«Ti è piaciuto?»
«Oh si...decisamente sì...talmente tanto che potrei aver deciso di non voler bere più nulla se non dalla tua bocca» risposi affondando le mie mani tra i suoi capelli bagnati e guardandolo languidamente.
«Lo so...bere il vino così è decisamente interessante, non trovi?» chiese.
Annuii.
«Lo avevi mai fatto?» continuò poi il ragazzo.
«No, questa è una cosa che non ho mai fatto» gli risposi mentre iniziavo a strusciarmi come una gatta sotto di lui. Jungkook, approfittando della mia nudità, premette il suo bacino contro il mio e il suo membro si strusciò sulle mie pieghe calde e bagnate. Ansimai a quel contatto.
«Sono contento che questa tua prima volta sia stata con me...» sussurrò.
«Tu lo avevi già fatto?» chiesi, sentendo un piccolo nodo formarsi a livello del mio stomaco.
Jungkook mi fissò con uno sguardo furbo e il suo piercing guizzò verso l'alto.
«Diciamo che ad alcune feste...con alcune persone...è una cosa che capita abbastanza spesso, ma è la prima volta che lo faccio con qualcuno a cui tengo...».
Il nodo al mio stomaco si ridusse, ma rimase comunque presente, e mi resi conto di essere davvero gelosa. Ero gelosa di tutte quelle che avevano avuto la fortuna di bere da quelle stupende labbra rosse.
"Così non va bene. Non hai alcun diritto di essere gelosa di lui" pensai, e nel vano tentativo di far sparire quella sensazione mi concentrai nuovamente sulle sue labbra.
Forse l'alcool sarebbe stato in grado di farmi dimenticare quelle strane sensazione.
«Fammi bere ancora dalla tua bocca» gli domandai languida, strusciandomi con il bacino contro i suoi pantaloni «Per favore» miagolai accarezzandogli la schiena.
«Con molto piacere, Noona» rispose lui prima di prendere un altro sorso di vino e riversarlo nella mia gola.
Questa volta una piccola quantità di liquido scivolò ai lati della mia bocca e rese quel gesto ancora più eccitante. Sentii lo Spumante colare lungo il mio collo come una lieve carezza bagnata, e mi ritrovai ad affondare le unghie nei dorsali del ragazzo, che gemette sopra di me.
Il vino stava ricominciando ad obnubilarmi la mente, rendendo ogni sensazione ancora più accentuata e, a giudicare dal modo in cui Jungkook aveva cominciato a baciarmi e a mordermi le labbra, ipotizzai stesse facendo lo stesso effetto anche a lui.
Portai le mie mani verso il basso e iniziai a passare il bordo dei suoi pantaloni, facendo poi insinuare le mie dita sotto il tessuto e stringendo tra le mie mani le sue natiche sode.
Nel frattempo Jungkook mi accarezzò tutto il fianco e quando arrivò a livello della mia coscia affondò le unghie, sollevando la mia gamba verso l'alto e facendo premere la mia femminilità contro di lui.
I nostri corpi iniziarono a muoversi all'unisono e la voglia di sentirlo dentro di me crebbe a dismisura.
Jungkook iniziò a baciarmi il collo, scendendo poi verso il basso, mentre con le mani mi graffiava la gamba.
«La tua pelle ha ancora il gusto del vino» disse leccandomi un seno e facendomi inarcare sotto di lui.
«Non ti piace?»
«Sì, sì che mi piace.» rispose in un brontolio profondo «Ma in questo esatto momento il vino mi sta rendendo decisamente...euforico, e se non vuoi ritrovarti tutto il corpo pieno di morsi, graffi e succhiotti...» si fermò e mi fissò con un ghigno «È meglio se torni sott'acqua con me!».
Dopo quelle parole Jungkook si sollevò sulle braccia e fece un rapido movimento all'indietro. Le sue gambe scivolarono sulle mie e tornarono dentro la piscina. Nello stesso momento, con il braccio destro, mi afferrò per una gamba e mi trascinò con lui nella vasca.
L'acqua mi circondò ancora una volta ma non riuscii a fare nemmeno una bracciata che sentii il braccio di Jungkook stringermi la vita, e poi le sue labbra sfiorarono le mie in un bacio subacqueo che non mi aspettavo.
Mi aggrappai alla sua nuca, ricambiando quel bacio passionale. Poi percepii le sue gambe tendersi. Con uno slancio ci fece riemergere e, una volta in piedi, allungai le gambe, sfiorando il fondo della piscina con le punte.
Lo strinsi con forza contro di me e, ben presto, iniziammo a baciarci con più foga di prima. Jungkook afferrò i miei capelli, tirandoli verso il basso. Mugolai tra le sue braccia e con le mani iniziai a scendere lungo i suoi fianchi. Arrivai fino al bordo dei pantaloni scuri e infilai le mie piccole dita sotto al tessuto scuro.
«Direi che è arrivato il momento di togliere anche questi» sussurrai iniziando a spogliarlo di nuovo.
«Sì, ma aspetta un attimo»
Jungkook infilò una mano nella tasca posteriore e ne estrasse diverse bustine colorate.
«Coniglietto, quanti preservativi hai portato?» domandai sfilandone uno dalle sue dita.
«Mi sono fatto prendere dal panico perché mi stavi per vedere, e ne ho afferrati un po'.»
«Un po' sono cinque preservativi? Ok che è sempre meglio averne in più ma...forse hai esagerato.» dissi ridacchiando «Comunque mettiamoli al sicuro.» consigliai prima di allungarmi verso il bordo della vasca e posare la bustina a terra.
Jungkook fece la stessa cosa e poi mi aiutò a spogliarlo dai pantaloni.
«Coniglietto, sei rimasto solamente con i boxer» gli dissi portandomi davanti a lui e iniziando ad accarezzargli il pene da sopra il tessuto blu «Vediamo...Cosa posso inventarmi adesso per farti togliere anche questi?» miagolai iniziando a strusciarmi e bloccandolo contro il bordo della vasca. Jungkook posò gli avambracci sulle mattonelle bagnate e io sorrisi.
«Oh questa scena mi ricorda qualcosa...» dissi ripensando all'immagine di lui bloccato nello stesso modo contro la finestra della suite «Oggi pomeriggio ti avevo bloccato nella stessa identica posizione poco dopo essere arrivati in camera.» continuai con un ghigno avvicinandomi al suo volto «Ma ora non ho intenzione di lasciarti a bocca asciutta. È arrivato il momento di togliere l'ultimo punto della tua lista e ho appena avuto un'idea» sussurrai sulle sue labbra, mentre con la mano iniziavo a scivolare sotto l'elastico delle sue mutande.
«Quello che stai pensando me lo hanno già fatto...» mormorò lui poco prima che gli afferrassi il membro.
«Non ho intenzione di utilizzare la mano...»
«Non...no?»
«No. Voglio abbassarmi...» dissi iniziando a massaggiarlo lentamente «e prenderlo in bocca...sott'acqua...» continuai portando il suo pene oltre il tessuto dei boxer «Questo te lo hanno mai fatto Coniglietto? Un pompino sott'acqua?»
A quella domanda sentii il suo membro fremere nel mio palmo.
«No, Noona...no...non mi hanno mai fatto un pompino sott'acqua.»
«Perfetto...allora mettiti comodo» risposi e iniziai ad abbassarmi «Sarà una cosa veloce, ma ti assicuro che ti piacerà ugualmente».
«Non ne dubito...ogni volta che lo prendi mi devo concentrare per non finire prima del previsto» rispose lui osservandomi mentre mi inginocchiavo.
Sorrisi languida a filo dell'acqua.
«Allora dopo mi dovrai dire se ti sei dovuto concentrare anche questa volta» gli dissi prima di fare diversi respiri profondi e immergermi.
Mi piaceva rimanere in apnea sott'acqua, ma sapevo di avere una resistenza di circa un minuto e ,contando quello che avrei dovuto fare al ragazzo, forse sarei durata anche meno. Per cui, non avendo il tempo per lappate o giochetti vari, avvicinai le mie labbra alla sua punta e lo feci entrare velocemente dentro di me.
Iniziai a succhiare con vigore e con la mano destra corsi subito a giocare con la pelle lassa che ricopriva i suoi testicoli. Dovevo farlo arrivare vicino al limite. E dovevo farlo in fretta. Mossi la mano sinistra sulla sua coscia e, una volta arrivata a livello della sua natica, affondai le unghie nella sua pelle morbida. Contemporaneamente tirai lievemente i suoi testicoli verso il basso e il membro di Jungkook fremette nella mia bocca. Gli era piaciuto. Così ripetei quel movimento con un po' più di vigore e, nonostante l'acqua attutisse quasi ogni suono, riuscii a percepire un debole gemito provenire dal ragazzo.
Continuai a succhiare e a stimolarlo per tutti i secondi rimanenti finché, arrivata quasi al limite, non lo feci affondare completamente nella mia bocca. Lasciai ai muscoli della mia gola concludere il lavoro e sentii la coscia di Jungkook contrarsi sotto la mia mano. Mi godetti quel momento. Poi gli diedi un'ultima energica succhiata e lo liberai, risalendo a respirare.
Quando la mia testa emerse dall'acqua percepii distintamente il respiro affannato di Jungkook e, dopo essermi portata i capelli di lato, riaprii gli occhi.
«Ti è piaciuto Coniglietto?» mormorai mentre mi alzavo lentamente, strusciandomi sul suo corpo caldo e invitante.
«Aish Noona. Per fortuna ti sei fermata, perché se fossi stata là sotto ancora qualche altro secondo avrei sicuramente avuto serie difficoltà a resistere.» disse il ragazzo con il fiato corto.
«Se ti è piaciuto così tanto allora potrei fare il bis» proposi leccandomi le labbra.
«Oh no...se lo rifai vengo sicuramente, e non voglio...» mormorò.
«Allora cosa vuoi fare, Coniglietto?»
«Hai mai fatto l'amore in una piscina sul tetto di un hotel?»
«Anyo» gli dissi e gli occhi del ragazzo si illuminarono «A dir la verità non ho mai fatto l'amore in nessuna piscina, di nessun posto. Se escludiamo ovviamente il mini Onsen della mia vecchia suite».
«No, quella non era una vera piscina...era più una vasca molto grande. Questa è una vera piscina...» disse con un sorriso prima di tornare serio tutto ad un tratto.
«Che ne dici di rimediare a questa tua mancanza inammissibile?» chiese poi togliendosi i boxer e rimanendo nudo davanti a me. Osservai il suo corpo illuminato dai faretti subacquei della piscina e posai il mio sguardo sul suo membro teso sotto l'acqua.
«Direi proprio di sì» risposi languida, prima di tornare a sfiorare il corpo di Jungkook con il mio «Sii il primo ragazzo con cui faccio l'amore in una piscina Jungkook...sii il primo...» sussurrai sulle sue labbra.
«Questa serata è piena di prime volte...e comunque non voglio essere solo il primo...voglio essere anche l'unico...l'unico con cui farai l'amore...l'unico che penserai di notte...l'unico che non riuscirai mai a toglierti dalla testa...» disse intervallando ad ogni frase un bacio passionale «Voglio essere il tuo unico» ripeté ancora una volta prima di attirarmi possessivamente contro di lui.
Iniziammo a baciarci, a morderci, a graffiarci e ad assaporarci, finché i nostri respiri divennero accelerati e la voglia che avevamo l'uno dell'altro divenne impossibile da gestire.
« -Kook prendi il preservativo...ti voglio...ti voglio come non ho mai voluto nessuno prima d'ora» confessai mentre il ragazzo succhiava la base del mio collo e lasciava un nuovo marchio sulla mia pelle.
«Dillo un'altra volta, Noona» mormorò prima di tornare a succhiare.
«Ti voglio»
«No, non quello...dimmi ancora che mi vuoi come non hai mai desiderato nessun altro».
Un brivido mi attraversò la spina dorsale. Il vino aveva finalmente fatto sparire le mie ansie, ma mi aveva resa ancora una volta fin troppo loquace. Tuttavia non riuscii a mentirgli. In fondo, quella era la verità. Non avevo mai voluto nessuno come lui. Non mi ero mai abbandonata con nessuno nello stesso modo. Non avevo mai permesso a nessuno di farmi tutto quello che lui mi aveva fatto e, dopo avergli permesso di fare l'amore con me, forse era giusto confessargli anche quel piccolo segreto.
«Ti voglio come non ho mai voluto nessun altro, Jungkook» ripetei, inebriata dai suoi baci e dall'alcool «Non ho mai desiderato nessuno come te...non mi sono mai lasciata andare con nessuno nello stesso modo...» continuai, non rendendomi però conto di quello che le mie parole avrebbero poi scatenato nella mente del ragazzo «Fammi ricordare le tue mani, le tue labbra, il tuo corpo...fai in modo che nelle notti in cui ti penserò, il ricordo di te torni talmente vivido da farmi credere che tu sia ancora lì, sopra di me, mentre facciamo l'amore assieme. Fammi provare tutto questo -Kook. Perché non voglio lasciarti domani...non voglio.»
«Nemmeno io voglio lasciarti Noona» disse il ragazzo mordendo la mia pelle chiara e facendomi gemere il suo nome «E voglio farti ricordare di ogni mio bacio, di ogni mio morso, di ogni mio succhiotto e di ogni mia spinta.» e così dicendo mi rigirò nelle sue braccia e, dopo aver scambiato ancora una volta le nostre posizioni, mi spinse con il busto contro il bordo della piscina.
Il ragazzo fece aderire il suo corpo contro la mia schiena e iniziò a strusciare il suo membro tra le mie natiche tonde, mentre con una mano mi strizzava il seno e con l'altra si allungava a prendere il preservativo. Ne strappò l'involucro con i denti e, dopo aver affondato ancora una volta le unghie nella mia pelle, mi lasciò andare. Mi accasciai ansimante davanti a lui e mi piegai in avanti, sollevando le cosce ed esponendo all'aria la mia intimità gonfia e bagnata.
«Ti voglio -Kook» miagolai come una gatta in calore. Poi voltai il mio sguardo verso di lui.
Il ragazzo si stava infilando il preservativo aiutandosi con entrambe le mani, ma non staccava gli occhi dal mio corpo. Strofinai le cosce tra di loro e Jungkook si morse il labbro.
«Dannazione Noona, stai ferma» ordinò «Devo fare attenzione ad infilare il preservativo in acqua o rischia di sfilarsi... e nessuno dei due lo vuole, giusto? Quindi vedi di stare ferma per due secondi perché mi risulta difficile concentrarmi se ti muovi in quella maniera».
«Va bene...farò la brava» promisi arricciando le labbra, ma iniziando ad accarezzargli l'interno della gamba con il piede.
Il ragazzo chiuse gli occhi un istante e quando li riaprì mi fulminò con lo sguardo.
«Questo non è fare la brava...» disse quasi in un brontolio «Dannazione non so quante volte ho ripetuto questa frase da quanto ti conosco...Non costringermi ad usare le maniere forti Noona...lo sai che quando bevo faccio fatica a controllarmi e non voglio lasciarti altri segni sulla pelle».
«E se io invece volessi qualche altro marchio che mi ricordi di te? Da guardare nei prossimi giorni per assicurarmi che non sia stato tutto solo un bellissimo sogno e per sentirmi ancora tua?» gli domandai.
Con il piede iniziai a sfiorare la pelle delicata del suo inguine e il ragazzo srotolò con un colpo unico il preservativo sulla sua lunghezza.
«Allora verrai accontentata, Noona.» e con un colpo secco mi aprì le gambe. Poi mi afferrò la vita e portò il mio bacino sott'acqua facendomi calare di colpo su di lui. Urlai il suo nome e mi inarcai, mentre Jungkook mi afferrava per il busto e mi alzava.
«Rimani in punta di piedi» ordinò prima di spostarmi i capelli di lato e bloccarmi contro di lui. Fece scorrere il braccio tatuato lungo il mio fianco e lo fermò a livello del mio seno. Con le dita iniziò a stuzzicarmi il capezzolo e l'unica cosa che riuscii a fare fu gemere e aggrapparmi al suo avambraccio. Contemporaneamente, con l'altra mano, mi afferrò il mento e mi spostò la testa dallo stesso lato dei capelli, esponendo così il mio collo delicato alla sua bocca.
«Noona, quando domani ti sveglierai piena di succhiotti sul collo ricordati che te la sei cercata» mi disse fissandomi con i suoi occhi neri pieni di desiderio.
«Vedrai che non mi lamenterò, ma ora...marchiami come tua» mormorai fremendo tra le sue braccia «E fammi sentire quanto mi vuoi».
A quelle parole dalla gola del ragazzo si liberò un ringhio ferino che mi fece accelerare istantaneamente il battito cardiaco e, pochi secondi più tardi, iniziò a muoversi senza sosta dentro di me.
Il suo bacino si unì al mio con violenza, mentre la sua bocca succhiava e mordeva ogni minimo centimetro della mia pelle. Provai ad assecondare le sue spinte ma, bloccata com'ero, l'unica cosa che riuscì a fare fu ansimare senza sosta e chiamare il suo nome, finché il ragazzo non spostò la mano con cui mi teneva fermo il collo e mi infilò tre dita in bocca.
«Noona, se urli ancora un po' tutta Venezia saprà che sono qui con te» soffio nel mio orecchio «E noi non vogliamo che ci scoprano vero?» domandò stringendo il mio capezzolo tra le mie dita e assestandomi un potente colpo di reni.
«No» sbiascicai tra le sue dita.
«Cosa hai detto?» chiese estraendo di qualche centimetro le sue falangi dalla mia bocca.
«No» ripetei «Non voglio che ti scoprano» dissi gemendo «Starò attenta...e non urlerò».
«Brava piccola tigre...» sussurrò nel mio orecchio facendomi venire la pelle d'oca «Ma questo non ti impedirà di assaggiare il gusto delle mie dita ancora per un po'» e così dicendo tornò ad infilare la sua mano nella mia bocca mentre mordeva il lobo del mio orecchio.
Il suo membro iniziò a spingersi sempre più profondamente e, a causa dell'acqua che avvolgeva i nostri corpi, ogni colpo che mi dava sembrava forte e potente come il primo. Mi sciolsi tra le sue braccia e, impossibilitata a compiere qualsiasi movimento, iniziai a succhiare le sue dita con vigore. Jungkook ansimò e poi strinse il mio capezzolo, torcendolo subito dopo. Una scarica di dolore partì dal mio seno e provai a dimenarmi nella sua stretta, ma fu tutto inutile. Più mi muovevo, più il ragazzo aumentava la sua presa. E più aumentava la presa su di me, più io mi eccitavo.
Ad un tratto il suo membro si strusciò prepotentemente contro il punto più sensibile delle mie pareti e la mia femminilità si contrasse attorno alla sua lunghezza. Il ragazzo lo percepii e migliorò l'inclinazione. Mi alzò qualche centimetro più in alto e si inarcò, prima di iniziare a colpire con precisione e coordinazione proprio il mio punto G. L'orgasmo montò lento e denso dentro di me fino ad arrivare vicino al punto di non ritorno. Mi sarebbero bastate poche altre scoccate ben assestate per liberare il mio piacere ancora una volta, ma Jungkook mi precedette.
Il ragazzo infatti mi morse violentemente la spalla e con un colpo secco di reni si riversò dentro di me. Quel morso, mescolato ai suoi ultimi movimenti, mi fece raggiungere il culmine. Mi irrigidì e gemetti il suo nome, sebbene la mia bocca fosse ancora occupata dalle sue dita. Assieme al ragazzo mi riversai in avanti, sommersa da una miriade di veloci scariche di piacere.
Sentii la presa di Jungkook farsi meno ferrea e le sue dita scivolarono fuori dalle mie labbra, sebbene il mio corpo fosse ancora scosso dalle ultime flebili onde di quel potente orgasmo.
Respirai pesantemente e, quando il ragazzo mi liberò, dovetti appoggiarmi con le mani al bordo della piscina per non scivolare.
Contemporaneamente il giovane idol mi accarezzò dolcemente il fianco e con un ultimo lento movimento si sfilò, provocandomi un ultimo intenso spasmo.
«Come farò senza di te, Noona?» chiese, prima stringermi dolcemente contro di sé e lasciarmi una scia di dolci baci su tutta la pelle che fino a pochi secondi prima aveva morso e succhiato.
«Come farò a tornare in Corea?» continuò, e sentendo quelle parole la strana morsa che aveva abbandonato il mio stomaco mentre ci univamo ferocemente tornò.
«Come farò a continuare la vita di sempre senza te?» proseguii iniziando ad accarezzarmi le braccia.
Mi adagiai contro il suo petto, mentre sentivo il mio battito cardiaco rimbombare nelle orecchie.
Cosa dovevo fare?
«Non voglio partire domani» confessò affondando il naso nei miei capelli bagnati.
«Non voglio lasciarti qui» proseguii e percepii la sua voce incrinarsi.
« -Kook, devi partire...» gli dissi in un sussurro e quando pronunciai quelle parole la stretta nel mio addome si fece dolorosa.
«Non voglio»
"Lo so...per me è lo stesso" pensai " Ma almeno uno di noi deve stare con i piedi per terra e non lasciarsi coinvolgere troppo dalle emozioni" mi dissi prima di fare un leggero respiro e tornare a parlare.
« -Kook nemmeno io vorrei lasciarti» confessai stringendogli gli avambracci che nel frattempo aveva stretto attorno alla mia vita. «Sei riuscito a farmi provare delle emozioni che non pensavo di riuscire più a sentire, e ti sarò per sempre grata di avermi risvegliata dal limbo in cui mi trovavo, ma lo sapevamo...lo sapevamo fin dall'inizio che sarebbe andata così. Sapevamo che sarebbe arrivato il giorno in cui saresti dovuto partire per tornare a casa, e io sarei rimasta qui. Era un finale già scritto.» dissi cercando di mantenere un tono di voce calmo e sicuro, sebbene sentissi fin troppo chiaramente qualcosa nel profondo della mia anima iniziare a frantumarsi.
«Possiamo cambiarlo.» disse lui speranzoso «Il nostro finale non è ancora stato scritto, Noona.»
«Mi piacerebbe tanto Coniglietto...davvero...» gli confidai «Ma noi questa sera siamo come Yuna e Tidus nel lago di Macalania, hai presente quella scena di Final Fantasy X?»
Lo sentii annuire contro la mia testa.
«Tidus capisce finalmente qual è il destino di Yuna e decide di andare a parlarle, per farla desistere. Le dice che gli piacerebbe portarla con lui nella sua Zanarkand, le dice che vorrebbe portarla a vedere una sua partita, passare le notti insieme a lei e perché no, vivere assieme a lei in quel luogo lontano e magnifico, ma poi...poi si rendono conto che è impossibile» gli dissi prima di rigirarmi nel suo abbraccio e incontrare i suoi grandi occhi scuri.
«Ma noi possiamo...io ti voglio portare...»
«-Kook viviamo al meglio l'ultimo giorno che ci rimane.» dissi prendendogli il volto tra le mani «Ti ricordi? Alla fine, sebbene Yuna e Tidus volessero stare assieme, non ci riescono...il destino aveva scelto una fine diversa per loro...»
«Ma...forse noi....se tu.... » iniziò a balbettare e i suoi occhi si fecero lucidi.
«Mi piacerebbe tantissimo venire con te nella tua Zanarkand ,stare con te sotto un milione di luci...ma come possiamo? Non mi posso permettere di seguirti...io....non ...»
«Se trovassi un modo?»
«Come...»
«Noona, se Tidus avesse trovato un modo per portare Yuna alla sua Zanarkand?» chiese speranzoso.
Rimasi in silenzio senza sapere cosa dire e lui continuò.
«Se Tidus avesse trovato il modo lei lo avrebbe seguito! Ne sono sicuro! Lei lo avrebbe seguito e avrebbero potuto vivere una vita felice assieme!» dichiarò.
«Forse sì...forse lo avrebbe seguito» dissi con un lieve sorriso mentre notavo la fermezza del suo sguardo «Se Tidus avesse trovato il modo di portarla via con sé...forse lei lo avrebbe seguito...».
Rimasi in silenzio diversi secondi, sentendo la tensione nel mio ventre farsi sempre più intensa. Tuttavia diedi la colpa all'alcool e cercai come sempre di non pensarci.
«Questi sono argomenti troppo complessi e profondi da fare quando si è mezzi ubriachi, Coniglietto» conclusi scompigliandogli i capelli e cercando di sorridere.
Una strana luce passò nei suoi occhi e pochi istanti dopo il ragazzo tornò a sorridere.
«Forse hai ragione... forse sono argomenti troppo complessi da fare adesso, ma Noona ricordatelo. Yuna avrebbe seguito Tidus.»
«Forse sì...»
«Lo avrebbe fatto, ne sono sicuro!»
«Tu sei sicuro di un sacco di cose -Kook»
Lui mi guardò con un sorriso sincero.
«Lo so...e non sbaglio mai!» affermò convinto.
«Ma ora, non voglio più che mi fissi con quello sguardo serio. Lascia che mi sistemi, e poi facciamo finalmente una bella nuotata nella piscina... che ne dici? Possiamo rimanere anche nudi, tanto ci siamo solo noi fino alla chiusura».
«Fino a che ora hai prenotato?»
«Fino alle tre di notte» rispose.
«Lo sai che la tua Noona non riuscirà a resistere fino alle tre di notte, vero?» gli domandai «Lo sai che crollerà molto prima, e ti chiederà di tornare in camera, a dormire su quel letto morbido e profumato che aspetta solo noi.» aggiunsi.
«Allora dobbiamo sbrigarci...abbiamo ancora quattro preservativi da usare e le ore stanno passando troppo veloci...ma prima...prima c'è una cosa che devi ancora fare.» affermò sorridendo.
«Che cosa?» chiesi curiosa.
«Tornare sott'acqua, Noona!» e così dicendo mi afferrò per la vita lanciandomi nuovamente al centro della piscina.
«Troverò il modo, Noona...troverò il modo per far rimanere Tidus e Yuna assieme!» urlò poco prima che toccassi la superficie dell'acqua.
"Sei sempre più stupido Coniglietto" pensai, ma nell'esatto momento in cui la mia testa venne sommersa dall'acqua sorrisi.
☆Nota dell'autore☆
Buongiorno a tutti!
Come ogni settimana anche oggi è uscito un nuovo pezzettino della mia storia.
In questo capitolo ho mescolato la parte smut a una super romantica. Come vi è sembrato?
Jungkook ormai ha deciso che vuole trovare un modo per portare Noona nella sua Zanarkand (per chi non avesse letto l'ultima parte o non avesse mai giocato a Final Fantasy X sappiate che è la città natale del protagonista che per l'appunto si chiama Tidus). Tuttavia la nostra cara protagonista come sempre si rivela cocciuta come un mulo e non ha alcuna intenzione di uscire dalla storia che ormai si è già scritta in testa. Povero Coniglietto.
Secondo voi prima o poi farà a Noona la grande proposta? O alla fine desisterà e partirà lasciandola in Italia?
Come sempre vi ringrazio per tutto il sostegno, i commenti e i messaggi che mi mandate in privato. Non pensavo che la mia storia potesse piacere così tanto e invece guardando le statistiche poco prima di aggiornare ho notato che è già arrivata a quasi 4K letture e davvero, non so spiegarmi come sia possibile.
Grazie a tutti!
A presto.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top