CAPITOLO 32

«Non ci credo...Jungkook hai veramente prenotato l'ultimo piano solo per noi...per tutta la sera? Ma tu sei pazzo!» esclamai osservando l'enorme terrazza lievemente illuminata davanti a me.

«Sono pazzo di te.» rispose il ragazzo guardandomi con gli occhi neri luminosi «Ho pensato che sarebbe stato un modo stupendo per rilassarsi e godersi la serata, visto che oggi avremmo camminato quasi per tutto il giorno. Ho fatto bene?»

«Se hai fatto bene?» ripetei osservandolo con un sorriso smagliante «Ma se sei sempre così io ti sposo signor Jeon!» esclamai, pentendomi subito dopo di quella frase.
«No...cioè... non lo intendevo veramente...» iniziai a balbettare mentre sentivo le guance andarmi a fuoco «Intendevo solo che sei tipo...troppo bello per essere vero...cioè...sembri un principe azzurro...e io...non intendevo veramente...cioè non ho intenzione veramente di... »

«Noona, te lo hanno mai detto che quando balbetti e ti imbarazzi sei ancora più bella?» mi disse il ragazzo stringendomi tra le sue braccia. Avvampai ancora di più e cercai di nascondermi il viso con le mani.

«Non volevo dirlo veramente...non volevo» ripetei iniziando ad agitarmi. Cosa mi era saltato in mente?

«Tranquilla Noona, stai tranquilla. Non ho intenzione di sposarmi a breve...ma nel futuro...nel futuro mi piacerebbe davvero molto unire la mia vita per sempre assieme a quella di qualcun altro...non lo vorresti anche tu?»

A quelle parole il mio cuore fece un tonfo fino al pavimento e mi si ghiacciò il sangue nelle vene.
"Oddio no" pensai "Cosa ho combinato".
«-Kook io...io non...io penso che...» sentii una sensazione fin troppo familiare iniziare a prendere possesso del mio corpo. Non potevo. Non potevo farmi travolgere dal mio passato proprio in quel momento. Non potevo.

«Noona, va tutto bene?» chiese Jungkook con tono dolce mentre mi accarezzava la guancia «Cosa succede?».

«-Kook io...io...non...» strinsi il tessuto della sua camicia scura nel vano tentativo di calmare il mio attacco di panico.
"Come posso dirglielo? Come posso raccontargli tutto quello che è successo con Riccardo? Come posso dirgli che per settimane mi ero chiusa in casa? Che faticavo anche solo ad alzarmi per andare in bagno? Che non mangiavo e non dormivo, che mi ero ridotta ad uno scheletro solo perché lui...solo perchè lui aveva buttato tutto a puttane una settimana prima di..." iniziai a tremare senza rendermene conto.
Jungkook mi chiamò per nome diverse volte, e nella sua voce colsi un accenno di preoccupazione.
"Riprenditi...ha organizzato tutto questo per te, non è il momento per riversargli addosso tutte le tue ansie e i tuoi problemi, non se li merita. Goditi la serata, goditi l'ultima notte che puoi passare con lui. Forza riprenditi..."
Mi imposi di bloccare i piccoli fremiti che scuotevano tutto il mio corpo e dopo una manciata di secondi scostai le mani dal mio volto, obbligandomi a riprendere immediatamente il controllo delle mie emozioni.
«Scusa...scusa Coniglietto, non volevo farti preoccupare...non...non penso di essere una ragazza che sogna il matrimonio» dissi cercando di ridere, ma quella risata risultò forzata persino alle mie orecchie.

Jungkook mi fissò per dei secondi che mi parvero infiniti e nel frattempo cercai di mantenere il sorriso sul mio volto, sebbene mi fossi resa conto che il giovane ragazzo era riuscito a vedere oltre la mia maschera di finta contentezza.
Ripeté il mio nome dolcemente e rischiai di spezzarmi tra le sue braccia. Gli angoli del mio sorriso divennero meno pronunciati e i miei occhi si incupirono per un istante.
«Si tratta di Riccardo vero?»
Sentirlo pronunciare quel nome mi fece mancare l'aria.

«-Kook...io non... » risposi balbettando mentre un enorme nodo si formava nella mia gola.

«Noona» ripeté con tono dolce stringendomi nel suo abbraccio «Non ho idea di cosa lui ti abbia fatto, e ho capito che non sei ancora pronta a raccontarmelo...ma ti prego, ricordati una cosa: io non sono lui.» dichiarò alzandomi il mento e fissandomi dritto negli occhi.
«Io non sono lui » ripeté scandendo ogni singola parola.

Lo guardai, perdendomi nei suoi grandi occhi color ossidiana. Gli sarebbe bastato insistere un altro po'. Se avesse insistito solo un altro po' sarei sicuramente scoppiata tra le sue braccia e gli avrei raccontato tutto. Gli avrei detto di come, dopo essermi annullata completamente per Riccardo per anni interi, dopo aver abbandonato famiglia e amici per seguirlo nella sua città natale, dopo aver sopportato le malelingue di sua mamma che non mi vedeva di buon occhio, dopo aver subito la sua rabbia e le sue bugie, dopo aver comunque accettato di sposarlo, lo avevo trovato pochi giorni prima delle nostre nozze a letto con la sua testimone. Testimone che solo sei mesi più tardi diede alla luce il loro bellissimo figlio. Se solo Jungkook avesse insistito un altro po' mi sarei lasciata andare tra le sue braccia in un pianto liberatorio e gli avrei raccontato ogni cosa. Invece, il ragazzo mi posò il palmo della mano tatuata sulla guancia e restò in silenzio. Studiò attentamente il mio volto, mi accarezzò dolcemente la pelle arrossata e poi sorrise.
Rimase così per dei secondi lunghissimi e mi accorsi solamente quando ricominciò a parlare di aver trattenuto il fiato per tutto il tempo.

«E poi Noona dovresti saperlo che adoro le sfide. Più sono difficili e più piacciono. Quindi potrei benissimo scommettere che ti farò cambiare idea...» disse avvicinandosi al mio volto e sfiorandomi la punta del naso con il suo nel tentativo di farmi tornare il buon umore.

«- Kook, questa è una sfida che non potrai vincere. Mai! Ho perso la voglia di sposarmi molto tempo fa.»

Tuttavia, a quelle parole, gli occhi del ragazzo si illuminarono.
«Hai detto che l'hai persa, non che non l'hai mai avuta. Quindi questo significa che mi basterà solamente fartela ritrovare.» sussurrò sulle mie labbra prima di baciarmi dolcemente.

"Coniglietto...ho giurato diverse cose quando Emily e Lisa sono riuscite a farmi rialzare in piedi...e la prima tra queste era che non avrei accettato mai più di sposarmi...con nessuno" pensai mentre le sue labbra assaporavano dolcemente le mie.
Jungkook interruppe quasi subito quel tenero bacio e poi mi accarezzò ancora una volta la guancia. Seguii il movimento della sua mano e mi strusciai sul suo palmo caldo. Avrei tanto voluto parlargli di tutto, ma non ero ancora pronta ad affrontare il mio passato e forse non lo sarei mai stata.
«-Kook io...vorrei ma...» dissi in un sospiro perdendomi nei suoi occhi così dolci e confortanti.

«Noona, non serve...non dirmi nulla...non ti sforzare...io sarò sempre accanto a te e quando ti sentirai pronta ti ascolterò. Anche se dovessi essere dall'altra parte del mondo. Chiamami. Per te ci sarò sempre» mi disse suggellando quelle parole con un altro tenero bacio.
Mi rilassai tra le sue braccia. Aveva ragione, lui non era Riccardo. Lui era diverso. Era la miglior cosa che mi fosse capitata da anni, ma come tutte le belle cose, sarebbe rimasta ancora per poco. Non dovevo guastare quel momento con i miei problemi. Dovevo lasciare tutti i miei demoni al loro posto, almeno per quella sera, e gustarmi la sua presenza nello stesso modo in cui si assapora un vino pregiato. Con calma e con piacere.
«Adesso...togliamoci tutti i brutti ricordi di dosso, va bene? E lascia che ti faccia vedere la parte bella della serata» disse poi sciogliendo l'abbraccio. Dopodiché fece un passo indietro e si inchinò, piegando il braccio destro sul petto in un gesto molto cavalleresco.
«Signorina, la prego mi segua...mi segua e cerchi di mantenere i vestiti sul suo corpo almeno per il tempo della cena» disse sghignazzando.

Sentire quella piccola battuta e vedere i suoi occhi tornare vispi e allegri, fecero allontanare completamente ogni pensiero di Riccardo dalla mia testa. Volevo godermi la serata con lui e lo volevo veramente.
«Coniglietto insomma...sono in grado di tenere a bada i miei impulsi...anche se rimaniamo soli qui in cima» risposi con tono civettuolo afferrandogli il braccio che mi stava gentilmente offrendo.

«Io non ne sarei così convinto» ribatté osservandomi con uno sguardo malizioso «Da questa parte.»
Nell'esatto momento in cui ci spostammo verso il centro della terrazza le luci attorno a noi si accesero. Una dolce melodia riempì l'aria e mi resi conto solo in quel momento che il tavolo chiaro posto a diversi metri da noi era apparecchiato con due eleganti cloche argentate. Davanti ad esse diversi calici splendenti attendevano solamente di essere riempiti con qualche vino pieno di bollicine.
Mi stavo ancora guardando attorno meravigliata quando alla mia sinistra un distinto cameriere fece la sua comparsa da dietro un lungo bancone bianco. Il signore stava stringendo tra le mani un cestello argentato colmo di ghiaccio, da cui spuntava il collo di una bottiglia scura.
«Noona, avevo pensato di offrirti un buon vino prima di cominciare la nostra serata, ma visto che ti sei appena ripresa dall'ultimo Spritz direi di attendere un po' prima di stappare la bottiglia. Che ne pensi?»

«Sì, direi di sì.» risposi sorridendo e ripensando a come Jungkook alla fine mi aveva trasportata in braccio fino alla nostra stanza solo mezz'ora prima.

Tornai a fissarmi attorno sbalordita, mentre le dolci note di un sax intonavano una stupenda melodia. Dalla terrazza dell'hotel si poteva infatti osservare un panorama mozzafiato di tutta la laguna veneziana, illuminata dalle prime luci calde della sera. Provai ad avvicinarmi ad uno dei punti panoramici quando un flebile riflesso azzurro catturò la mia attenzione. Il ragazzo notò dove si era posato il mio sguardo e sorrise.

«Sai che ti avevo detto che ti conveniva mangiare tutta la tua pizza vero?» disse senza riuscire a mascherare l'eccitazione nella sua voce «Beh...questo perché la parte più interessante della tua sorpresa è oltre quei gradini bianchi.»

A quelle parole lasciai immediatamente il suo braccio e come una bambina corsi verso la parte ancora nascosta della terrazza. I miei piedi toccarono appena i primi scalini davanti a noi e quando arrivai a metà gradinata mi misi quasi ad urlare dalla gioia. Un'enorme piscina illuminata occupava tutta la parte sopraelevata del tetto e alla fine di essa una stupenda torre svettava su tutta la Giudecca.
«Oddio voglio entrare subito là dentro!» esclamai battendo le mani come una bambina.

«Visto? Per questo ero preoccupato che ti lanciassi in piscina mezza ubriaca... e annegassi.» disse ridendo.

«Guarda che sono un'ottima nuotatrice! Potrei persino batterti in una gara ai 100 metri!» esclamai beffarda «E poi non ero così ubriaca da rischiare di annegare, ero solo allegra...e poi da dopo la pizza avevo tutto sotto controllo!» affermai convinta.

Il ragazzo si mise a ridere a squarciagola.
«Sì, talmente sotto controllo che hai rischiato di cadere nel canale qui sotto almeno due volte prima che ti lasciassi prendere in braccio.»

«Non stavo per cadere nel canale, ti stavo solo mostrando come si orientano i pipistrelli attraverso i loro radar...sei tu che sei troppo apprensivo!» gli dissi tornando verso di lui e buttandogli le braccia al collo.

«Noona, se ogni volta che bevi tre bicchieri di vino sei così comincio a pensare che sia un miracolo il fatto che tu sia ancora in vita.»

«Stai forse insinuando che non sono brava a reggere l'alcool?»

«No per niente! In Corea saresti k.o. ancora prima di cominciare la serata.» mi rispose sorridendo.

«Questo lo dici tu Coniglietto! Come sempre stai sottovalutando il potere della tua Noona» esclamai ridendo.

«Oh grande e potente Noona non ti resta che venire in Corea e dimostrarmi il contrario» rispose ghignando.

«Non tentarmi piccolo Coniglietto insolente, verrei solamente per dimostrarti che ti sbagli.» gli dissi picchiettando l'indice sulla punta del suo naso.

«Sfida accettata allora!» negli occhi di Jungkook passò un lampo luminoso prima che con uno scatto mi serrasse le braccia proprio sotto i glutei e mi sollevasse verso l'alto «Ma ora andiamo a mangiare che sto morendo di fame!» esclamò iniziando a scendere i gradini velocemente.

«Prima o poi cadrai e ci farai ammazzare tutti e due!» dichiarai e come risposta il ragazzo fece un lungo balzo in avanti atterrando alla fine delle scale. Dopodiché fece scivolare una mano sulla mia schiena mentre si piegava verso il basso. Feci un piccolo urletto pensando avesse perso l'equilibrio e chiusi gli occhi trattenendo il respiro, invece con una contrazione delle braccia mi fermò a pochi centimetri da terra.

«Ho tutto sotto controllo» disse con un sorriso compiaciuto «E poi finché ci sono io al tuo fianco non ti succederà nulla di male».

«Sei un Coniglietto fin troppo sicuro di sé...e decisamente troppo romantico.»

«Avanti Noona, confessalo...ti piace quando faccio il romantico» rispose mentre con un movimento leggiadro mi rialzava posandomi a terra.

«Non lo saprai mai» gli dissi prima di attirarlo verso di me e, alzandomi in punta di piedi, gli diedi un leggero bacio.

«Questo lo prendo come un sì» affermò appena mi scostai da lui.

«Devi sempre averla vinta vero?» gli chiesi fissandolo con un finto broncio.

«Ovvio...è il bello di essere il più piccolo, me la date sempre vinta» rispose intrecciando le dita con le mie e accompagnandomi al tavolo.

«Io non te la do sempre vinta!» esclamai mentre mi sedevo. Lo vidi sorridere divertito e alzare il piercing verso l'alto mordendosi il labbro.
«Io non...» ripetei, ma poi mi bloccai. Dannazione aveva ragione. Gliela davo sempre vinta.
Lo sentii sghignazzare di gusto mentre si sedeva e mi fissava allegro.
Incrociai le braccia sul busto e lo fissai corrucciata.
«È tutta colpa dei tuoi bellissimi occhi...Come si fa a resistere a quei grandissimi occhioni neri che ti fissano? Ti fanno sembrare un cucciolo in cerca di coccole, e i cuccioli sono la mia criptonite.»

«Quindi di conseguenza anche io sono la tua criptonite?» domandò mostrandomi esattamente lo sguardo da piccolo Bambi indifeso.

«No -Kook, tu sei solo cretino!» esclamai lanciandogli addosso il mio tovagliolo e mettendomi a ridere.

«Se per farti tornare a ridere devo fare il cretino, beh...sappi che sono disposto a fare il cretino per tutta la vita!» disse il ragazzo divertito «Anche perché a detta di SeokJin-hyung fare il cretino è uno dei miei talenti naturali».

«Penso che potrei andare molto d'accordo con Jin!»

«Lo penso anche io! Anzi penso che andresti d'accordo con tutti i miei hyung...persino con Yoongi.»

«Oddio mi piacerebbe un sacco conoscere tutti i restanti Bangtan» dissi con gli occhi sognanti.

«Oh no, non se ne parla!»

«Come no? Non puoi affermare che andrei d'accordo con loro e poi dirmi che non me li faresti conoscere!» protestai.

«E invece sì!» rispose prima di osservare il cameriere posare il cestello pieno di ghiaccio tra noi e dirgli di non aprire ancora la bottiglia del vino.

«Questa è cattiveria...stai distruggendo i sogni della tua piccola Noona!» esclamai guardando a mia volta il cameriere che sollevava le nostre cloche prima di tornare al suo posto dietro al bancone.

«Mi ricordo che tipo di sogni facevi sui miei hyung!» disse lui imbronciato osservando le diverse entrée che fungevano da stuzzichini «Non te li farò conoscere! Poi va a finire che diventati amici, iniziate ad uscire assieme e magari una sera uno di loro si offre di dividere una foglia di perilla con te e poi vi sfiorate, e scocca la scintilla, e vi sposate. Dalla perilla al matrimonio è un attimo. Assolutamente no! Non ho intenzione di farmi rubare un'altra Noona da uno di loro!»

Lo guardai allibita.
«Cosa diamine è una foglia di perilla? E poi come sarebbe a dire un'altra Noona?» chiesi.
«Non ti sembra di esagerare?» aggiunsi poi riprendendo il tovagliolo bianco che mi stava passando.

«Assolutamente no!» esclamò con tono concitato «È già successo che i '95 mi rubassero le ragazze su cui avevo messo gli occhi. Soprattutto all'inizio, quando ero impacciato e mi imbarazzavo persino ad essere nella stessa stanza con un esponente dell'altro sesso. Me li ricordo ancora, usavano la scusa del "Ti faccio vedere come devi fare così poi lo ripeti" e alla fine li trovavo a scambiarsi la saliva proprio con le fan che gli avevo indicato...e quando ero fortunato era solo saliva.» precisò arricciando il naso tondo «Non gli permetterò di posare gli occhi su di te».

«Quanto tempo fa succedeva? Perché non mi sembra che tu adesso abbia paura ad approcciarti all'altro sesso» dichiarai.

«Erano i primi anni dopo il debutto...»
Aprì la bocca con il chiaro intento di controbattere ma lui intuii le mie intenzioni e continuò a parlare velocissimo «Ma prima che tu possa dire qualsiasi cosa devi sapere che l'ultima Noona me l'hanno rubata tre, no due...sì due anni fa...mentre eravamo in tour.» rispose corrugando la fronte e arricciando il naso.

«E da allora è più successo?»

«Da allora no...anche perché poi mi sono messo assieme alla mia ex. E lei li odiava. D'altronde Jimin-shi e Taetae mi avevano sempre detto che vedevano qualcosa di strano in quella ragazza, ma io ero talmente accecato dall'amore che provavo nei suoi confronti che non li ho mai ascoltati...» un'ombra scura passò nel volto del ragazzo ma, per fortuna, questa volta durò solamente un istante «E comunque lei non piaceva a loro, e loro non piacevano a lei. Quindi non c'erano rischi che me la rubassero!Tu invece...tu potresti piacergli...poi se Taetae scopre che sei una veterinaria e conquisti Yeontan è la fine. Si prostra ai tuoi piedi e ti chiede di andare a vivere immediatamente a casa sua, in modo che tu e il suo cane possiate stare sempre insieme. No, assolutamente no!» esclamò sempre più convinto.

«Mi stai proponendo di fare una cosa a tre assieme a Taehyung? Non ti sembra un po' troppo presto Coniglietto?» gli domandai con un ghigno sul volto.

«Io non...»

«Anche perché se mi obblighi a fare una cosa a tre a questo punto, tra i due '95, preferisco Jimin... lui mi da più quella vibes da Master che potrebbe benis- »

«N-NOONA!» urlò tutto rosso in volto «N-Non te li farò i-incontrare mai! Mai!».

Mi misi a ridere.
«È così divertente farti ingelosire Coniglietto. Diventi tutto rosso e cominci a balbettare. Sei così carino quando lo fai!»

Dopo quella mia esclamazione il colore sul suo volto divenne ancora più intenso.
«G-guarda che potrei farlo a-anche io!» mi rispose risentito.

«Peccato che io non sia gelosa.» risposi fieramente.

«Davvero Noona? Quindi prima non hai fulminato a morte la ragazza che mi fissava sul traghetto, vero?» disse riprendendo istantaneamente il controllo delle sue emozioni e questa volta toccò a me iniziare a cambiare colore.

«Non so di cosa tu stia parlando» risposi bevendo un sorso d'acqua.

«Allora non ti dispiacerà se dalle prossime live inizierò a flirtare un po' di più con gli Army»

«Tu non...»

«Io non...cosa?» chiese beffardo «Quasi quasi faccio una live con il pigiama, quello semitrasparente che mi hai visto indossare in queste sere.»
Lo fulminai con lo sguardo e lui scoppiò a ridere.
«Ammettilo: sei gelosa anche tu Noona»

«No, io non sono gelosa!» ripetei testarda.

Il ragazzo sghignazzò e borbottò qualcosa in coreano tra sé e sé e , a giudicare dallo sguardo divertito con cui mi stava fissando, ebbi la netta sensazione che avesse appena deciso un piano malvagio per farmela pagare.
«Forse dovrei tornare a postare su Twitter o su Weverse. Che ne dici pubblico un mio video mentre mi alleno a boxe? O magari dove faccio un po' di trazioni.»
Nel pensare a milioni di ARMY che osservano il fisico meraviglioso del ragazzo e commentano con frasi lascive quello che avrebbero voluto fargli, provai un moto di rabbia.
Lui mi fissò con uno sguardo soddisfatto.
«Ammettilo...» mi punzecchiò «Oppure lo farò...lo sai che lo farò...»

«Hibe non te lo permetterà»

«Ne sei proprio convinta?» chiese mettendosi una mano nella tasca ed estraendo il telefono «Potrei pubblicare su Twitter. Aspetta dovrei avere ancora un video che mi ha fatto Jimin non molto tempo fa...» disse iniziando a guardare la galleria «Trovato eccolo, questo è perfetto.»
Il ragazzo voltò il cellulare e fece partire un video di lui in maniche corte che si allenava in palestra. I tatuaggi in bella vista e i capelli lievemente bagnati dal sudore. Jimin contava ogni trazione, mentre il ragazzo seduto davanti a me liberava un ansimo roco alla fine di ogni sollevamento. Quel suono, che giungeva alle mie orecchie fin troppo chiaro e limpido, mi fece accelerare il battito cardiaco. No, nessuno poteva vedere e sentire il mio Coniglietto in quel modo. Nessuno.
«Lo pubblico allora va bene, Noona?» chiese con un finto sguardo innocente.
Osservò lo schermo e iniziò a digitare qualcosa.
«Workout with BTS» mormorò «Allora pubblico...».
Non lo avrebbe fatto, non poteva farlo. Non poteva pubblicare quel video palesemente sexy solamente per farmi ingelosire. Non poteva.
«Tre...»
O forse sì?
«Due...»
Lo avrebbe fatto?
«Uno»

«Fermo!» urlai con forse troppa foga «Ok va bene! Va bene! Forse potrei anche ammettere di essere un po' gelosa...ok?»

Nel sentire la mia risposta il ragazzo esultò contento e si alzò di scatto dalla sedia.
«Hai ammesso di essere gelosa! Hai ammesso di essere gelosa!Qui bisogna festeggiare!»

«Ho ammesso di essere un po' gelosa! Non gelosa gelosa...è diverso! »

«Oh no, è la stessa cosa! Sei gelosa pure tu.»

«Non è vero! Non sono al tuo livello. Volevi pubblicare un video mezzo nudo dove ansimavi come se stessi facendo sesso. È difficile non essere gelose di una cosa del genere! Tu invece, tu sei geloso di una foglia di non so cosa da dividere con qualcuno. Le due cose sono su due pianeti completamente differenti!»

«Non mi interessa. Sei gelosa di me. Punto. Questo è quello che conta! E ora festeggiamo la grande vittoria del fantastico JK con un po' di vino!»

«Ma non hai detto che era meglio se non bevevo per un po'? Hai cambiato idea?»

«Oh no Noona, il vino è per me! Io riesco ancora a reggere altro alcool senza rischiare di annegare in piscina...tu no!»

«Hey, questo è ingiusto»

«Dimmi che ho torto»

Lo guardai imbronciata e incrociai le braccia come una bambina ancora una volta. Purtroppo aveva ragione. La testa aveva appena smesso di girarmi e finalmente la sensazione di nausea era sparita. Se avessi bevuto un altro bicchiere, nonostante la cena meravigliosa che ci aspettava, sarei sicuramente finita per inciampare e cadere in piscina.
«Hai ragione...» mormorai.

«Non ci credo. La mia Noona che mi da ragione per ben due volte di fila? Cosa sta succedendo questa sera? Devo iniziare a preoccuparmi? Devo aspettarmi una dichiarazione d'amore sotto la luna dopo?» chiese canzonante.

A quelle parole il mio cuore iniziò a battere all'impazzata e le mie guance andarono a fuoco. Il ragazzo si mise a ridere di gusto e io distolsi gli occhi da lui, fissando intensamente il cameriere avvicinarsi con la bottiglia di Prosecco.
«Sei un cretino Jungkook! E prima che tu ti faccia venire altre strane idee vedi di spiegarmi finalmente cos'è questa fantomatica perilla di cui hai tanto timore» gli dissi osservandolo con il broncio.

«Lo scoprirai quando verrai in Corea!» mi rispose il ragazzo facendomi l'occhiolino prima di osservare il cameriere che versava il vino nei nostri bicchieri.
Non so per quale motivo ma a quell'affermazione provai una strana agitazione.
«Forza Noona, prendi il bicchiere solo per fare un piccolo brindisi, ma non bere nulla. Alla mia vittoria!» esultò poi soddisfatto.

«Sei proprio un Coniglietto presuntuoso» sentenziai mentre il ragazzo faceva scontrare i nostri calici.

«Ti avevo detto che sarei riuscito a farti confessare di essere gelosa! Mi rimangono ancora ventiquattro ore. Chissà quante altre cose riuscirò a farti dire prima della mia partenza!» rispose ridendo prima di posare il bicchiere sulle labbra. Poi sollevò il piercing verso l'alto.

"Cosa stai tramando Coniglietto?" pensai osservandolo attentamente mentre beveva contento. Perché di una cosa ero sicura, da quel ragazzo, quella sera, ormai potevo aspettarmi ogni cosa.





☆Nota dell'autore☆

E dopo la settimana di pausa estiva eccomi tornata con il nuovo aggiornamento di Hibiscus.
Ammetto che questo capitolo mi ha dato non poco filo da torcere quando l'ho scritto perché volevo parlare del passato di Noona ma senza farla parlare direttamente con Jungkook, ma alla fine sono decisamente soddisfatta del risultato. E voi cosa ne pensate?

Vi aspettavate una cosa del genere?

Adesso spero di aver reso un po' più chiaro il motivo per cui la nostra piccola Noona ha così paura di accogliere i sentimenti del ragazzo e di ammettere di essersi innamorata di lui. È già stata pesantemente ferita e non vuole rischiare di cadere ancora vittima di quel dolore che l'aveva quasi distrutta.

Ma secondo voi cosa succederà dei prossimi capitoli? Ormai Jungkook ha un'idea ben chiara in mente e persino Noona da questo capitolo ha iniziato a fiutare qualcosa.

Prima di darvi appuntamento alla settimana prossima volevo ringraziare tantissimo Ekylove e honey-beams e approfittarne per fare un po' di pubblicità a queste due bravissime scrittrici. Andate a dare un'occhiata ai loro profili e alle loro storie, non ve ne pentirete! Promesso.

Ora penso di aver parlato ( o meglio scritto) fin troppo.

A presto!

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