CAPITOLO 23
Lo osservai camminare lentamente fino alla sedia. La tenue illuminazione della stanza faceva risaltare la sua schiena nuda grazie ad un gioco di luci singolare.
Osservai i suoi dorsali contrarsi ad ogni passo e tirai le braccia pensando a quanto mi sarebbe piaciuto affondare le dita in quei muscoli tonici. O più in basso, in quelle natiche sode che si muovevano ipnotiche davanti a me.
«Questo è perfetto» disse con tono basso e sensuale, prima di infilarsi un tessuto scuro nella tasca e tornare verso la mia direzione.
«Gira la testa a sinistra Noona» ordinò poi con tono perentorio. Era la prima volta che lo sentivo così sicuro di sé e tutta quella autorità mi fece eccitare più del dovuto. Sfregai le cosce tra loro mentre eseguivo il suo comando, mostrandomi molto più sottomessa di quanto volessi.
«Cosa hai in mente di fare?» chiesi quasi miagolando.
«Lo scoprirai molto presto» sussurrò nel mio orecchio facendomi fremere solamente grazie alla sua voce. Dopodiché la mia vista si oscurò. Sentii un tessuto morbido e scuro circondarmi la testa prima di essere bloccato con un saldo nodo a livello della nuca. Jungkook passò le sue dita sulla benda assicurandosi che non potessi spiare nulla di ciò che mi circondava e poi mi strinse il mento tra le dita, girando il mio volto verso di lui.
«Ora tigrotta potrai affidarti solamente al tuo udito, al tuo istinto e alla mia voce» mormorò sulle mie labbra prima di sparire.
«Jungkook?» chiesi esitante dopo alcuni secondi di completo silenzio.
Nessuna risposta.
«Jungkook-ah?» ripeti un'altra volta sperando di farlo parlare.
«Coniglietto?» provai a dire, desiderando ardentemente una qualsiasi reazione da parte sua ma nemmeno l'uso di quel soprannome servì a qualcosa.
Nonostante il suo corpo pieno di muscoli e la sua altezza non indifferente, quando voleva sapeva essere dannatamente silenzioso.
Mi misi in ascolto, sperando di percepire anche solamente il rumore del suo respiro.
«Coniglietto dove sei finito?» mormorai iniziando a percepire i battiti del mio cuore sempre più accelerati. Alzai lievemente la testa dal materasso e tirai le braccia. Era per caso uscito dalla stanza?
I miei nervi erano talmente tesi che nel momento in cui sentii il materasso vicino ai miei piedi abbassarsi, lanciai un piccolo urletto ritirando le gambe.
«Ma come piccola tigre, ti spaventi per così poco?» chiese canzonante Jungkook.
Un mugolio di disapprovazione uscì dalle mie labbra e lui rise.
«Non mi sono spaventata...è solo che non mi aspettavo saltassi sul letto così all'improvviso» gli risposi.
«Certo come no» disse il ragazzo «Facciamo finta che ti credo Noona ma ora...ora fai la tigre ubbidiente e apri le gambe per il tuo Coniglietto» ordinò tornando ad usare un tono di voce caldo e sensuale. Mi picchiettò la gamba sinistra e io eseguì anche quel comando.
Lo sentii gattonare e posizionarsi tra le mie cosce, poi si curvò sul mio corpo e appoggiò le mani ai lati della mia testa. Il suo alito caldo mi sfiorò il collo e trattenni il respiro. Aspettai il tocco delle sue labbra quasi in apnea, mordendomi il labbro nell'attesa, ma quello che sentii invece fu un lungo dito entrare prepotentemente tra le mie gambe. Un ansimo roco uscii dalle mie labbra e mi dimenai involontariamente, tirando con forza le mie braccia verso il basso.
«Oh Noona, sei già così bagnata...» disse soddisfatto Jungkook mentre estraeva il dito dalla mia femminilità e ne umettava le pieghe facendomi gemere «e non ti ho nemmeno sfiorata» aggiunse. Dopodiché spostò la sua mano lungo il mio inguine e afferrò la mia vita trascinandomi verso il basso. Le mie braccia si tesero e la mia testa scivolò dai cuscini, andando a sbattere sul materasso.
«Così finalmente sei tutta mia tigrotta» sussurrò nel mio orecchio facendo attenzione a non toccarmi. Girai il mio volto verso la sua direzione ma lui si spostò subito fuori portata.
Una risata bassa e profonda uscii dal suo torace. Si stava chiaramente vendicando per quello che gli avevo fatto passare la prima volta che avevamo dormito insieme, ne ero certa.
«È stato più semplice del previsto addomesticarti» disse altezzoso.
Quando sentii quella frase sorrisi. Mi stava chiaramente stuzzicando e stava godendo tantissimo nel vedermi dimenare impotente sotto di lui, ma forse si era dimenticato di una cosa: avevo ancora le gambe libere.
«Non sottovalutare la tigre» dissi, e con un movimento fulmineo feci passare i miei polpacci attorno alla sua vita ancorando il suo corpo e provando a fargli perdere l'equilibrio. Portai il mio bacino verso l'alto tentando di farlo cadere con un colpo secco di reni ,ma nel fare quel movimento il suo membro duro e vigoroso si strusciò pronto sulla mia entrata. Dannazione era nudo. Era completamente nudo! Ecco cosa aveva fatto in quei lunghi interminabili secondi di silenzio. Si era spogliato. Si era spogliato senza produrre nemmeno un suono e ora era completamente nudo sopra di me.
Sentii il materasso sprofondare e con una velocità e una forza accecante la sua mano premette la mia vita, facendomi staccare prepotentemente da lui.
«Tigrotta ti avviso solo una volta. Non farlo mai più o mi vedrò costretto a usare le maniere forti» lo sentii dire sopra di me.
«Le tigri non si fanno comandare dai conigli» risposi fieramente con un ghigno sul volto.
La sua risata roca e profonda riempì la stanza e dovetti concentrarmi per mantenere tutta la fermezza che dimostravo.
«La metti così?» chiese con un tono basso che mi fece contrarre involontariamente le gambe «Ricordati che te la sei cercata...tigrotta».
Dopo quelle parole sentii la cravatta attorno alla mia gola stringersi di diversi centimetri e poi con un movimento fulmineo il ragazzo scese dal materasso, lasciandomi vogliosa e ansimante.
"Maledizione" pensai.
L'idea che lui fosse nudo a fare chissà cosa nella stanza e io non potessi vederlo mi stava facendo impazzire. Tirai le mani sperando di farle scivolare tramite il tessuto, ma ovviamente Jungkook aveva stretto le manette in modo che non riuscissi in alcun modo a liberarmi e quindi quella prova di fuga non fece altro che farmi dolore inutilmente le braccia.
"Dannazione" pensai finendo di dimenarmi e tornando pazientemente in attesa.
Il silenzio attorno a me si fece quasi assordante ma ad un tratto qualcosa di morbido mi sfiorò il contorno scoperto dei seni. A quel contatto il mio cuore perse un battito e trattenni persino il fiato.
«Oggi la mia tigrotta voleva giocare con questo» disse Jungkook facendo scendere le piume morbide lungo il mio fianco.
«S-si» affermai con voce tremante mentre il piumino passava il contorno della mia gamba. Jungkook lo fece scendere lentamente sulla mia pelle e poi altrettanto pigramente lo scostò, lasciandomi tremante e sempre più bagnata.
Attesi ancora una volta che le piume morbide tornassero a posarsi sul mio corpo ma Jungkook invece decise di utilizzare nuovamente le sue dita calde. Le fece passare lungo il contorno inferiore del body, sfiorando le pieghe della mia femminilità e poi le portò verso l'alto. Ne percepii il calore lungo tutto il mio busto e poi le infilò sotto al tessuto, sfiorarmi il capezzolo destro.
« -Kook» miagolai inarcando la schiena.
«Stai buona» rispose il ragazzo stimolando quel punto e poi con un gesto brusco di entrambe le mani mi liberò i seni dallo strato di pizzo che li ricopriva. Percepii il suo alito caldo posarsi tra i miei seni e subito dopo la sua lingua calda e bagnata mi leccò tutto lo sterno. Un sospiro strozzato lasciò le mie labbra e mi dimenai sotto di lui.
«Lo sento che mi vuoi» disse mordicchiandomi la pelle della clavicola e tirando la cravatta «e mi avrai...ti basta solo ammettere di essere stata domata» aggiunse prima di spostarsi a pochi centimetri dalle mie labbra.
«Allora, sei diventata la mia piccola tigrotta ubbidiente?» domandò con tono basso e provocante.
Risi.
«Assolutamente no» risposi muovendo il mio corpo verso l'alto in cerca del suo.
«E così è questo il gioco a cui vuoi giocare? Ricordati che se fosse stato per me ti avrei liberata già in questo momento» confessò prima di scostarsi ancora una volta da me.
«Avanti coniglietto...ti sembra di essere stato abbastanza dominante da potermi già comandare?» replicai sfidandolo apertamente.
«Apri le gambe» disse con voce perentoria.
Rimasi ferma immobile, sfidandolo.
Sentii le sue dita serrarsi attorno al mio capezzolo destro e tirare. Un mugolio lasciò le mia labbra e tesi le braccia.
«Ho detto apri le gambe» ripeté tirando ancora il mio seno e questa volta lo ascoltai allargando lievemente le mie cosce.
«Di più» comandò sfiorandone l'interno con le piume morbide e dovetti mordermi il labbro per non far fuggire nemmeno un ansimo di piacere.
«Di più» disse ancora una volta facendo vibrare quelle parole sopra di me mentre mi sfiorava l'inguine.
Dannazione quello che mi stava facendo era così dannatamente erotico e così maledettamente frustrante che iniziai a strattonare le corde con sempre più foga. Il piumino iniziò a scorrere avanti e indietro sulle e tra le mie gambe e io iniziai ad uggiolare senza ritegno. Dopo avermi stuzzicata a dovere e senza alcun preavviso, infilò le dita tra le mie pieghe calde.
«Noona, sei fradicia...Non stavi mentendo quando mi dicevi che ti piacciono queste cose» disse estraendo solo in parte le dita dalla mia femminilità «Penso tu abbia bagnato il letto» aggiunse con un brontolio di soddisfazione.
«Jungkook-ah come te lo devo dire che questo mi piace davver-ah» dissi mentre reinseriva le sue lunghe dita e iniziava a muoverle con movimenti lenti ma precisi.
«Ora ti credo veramente» rispose inserendo un terzo dito e facendomi impazzire completamente. Mi ritrovai a flettere le braccia e mi spostai di qualche centimetro più in alto. Al ragazzo ovviamente non andò bene quel mio cambio di posizione e con la mano libera mi afferrò la vita, spingendomi verso il basso con un movimento brusco. Le sue dita toccarono così il fondo della mia femminilità e io sussultai.
«Coniglietto...» dissi in un sospiro «Ho bisogno di vederti e di toccarti. Sto impazzendo» continuai in un mugugno mentre Jungkook aumentava la velocità dei suoi movimenti.
«Non così presto tigrotta. Ti libererò solamente quando mi sarò assicurato di averti addomesticata veramente» rispose il ragazzo sfiorando poi la mia coscia con quella che riconobbi essere la sua guancia. Sentii la sua lingua leccarmi con un veloce guizzo la gamba e non riuscii più a resistere. Cercai di assecondare il ritmo delle sue dita con il mio bacino e sentii molto presto la mie pareti contrarsi attorno alle sue falangi. Tutto quello era troppo. Ogni sensazione tattile era moltiplicata a causa della privazione della vista, e immaginarlo mentre si strusciava sulle mie gambe come un grosso gatto mi stava facendo eccitare come non mai. Percepii il calore accumularsi nel mio ventre e iniziai a gemere senza sosta. Stavo per venire.
«Non così presto » ripeté prima di sfilarsi con un ultimo movimento circolare e bloccando così il mio orgasmo pronto a liberarsi.
Un gemito di protesta uscì dalle mie labbra e mi accasciai sul materasso.
« -Kook ti prego» dissi tirando le manette e strusciando le cosce tra di loro nel vano tentativo di calmare la tensione che sentivo tra di esse.
«Oh no...» rispose spostandosi alla mia destra.
Voltai il mio viso verso quella direzione.
«Jungkook...» miagolai aprendo le gambe in un tacito invito e muovendo sinuosamente il mio corpo sul materasso mimando dei movimenti decisamente poco casti. Speravo di convincerlo a continuare. O magari a prendermi una volta per tutte.
Il ragazzo però, dopo alcuni secondi di silenzio, si mise a ridere. Dannazione. Quando voleva sapeva essere maledettamente testardo.
La sua risata però durò solo qualche istante e subito dopo le sue mani afferrarono la mia coscia sinistra. I suoi denti affondarono violentemente nella mia pelle sensibile, marchiandola proprio nella zona in cui era più sottile e delicata. Inarcai la schiena, tirai le braccia e allungai di colpo le gambe. Una scarica di dolore mescolato al piacere arrivò dritto tra le mie cosce e gemetti il suo nome.
«Non ti conviene tentarmi ancora.» sentii dire da Jungkook «Ti avevo dato la possibilità di fare la brava tigrotta ubbidiente, ma tu hai voluto continuare ad essere una tigre selvatica e questo è quello che ti meriti.»
«Non mi vuoi prendere così? Legata al letto? Completamente a tua disposizione? Totalmente sottomessa?» chiesi con tono volutamente lascivo mentre strofinavo le cosce tra di loro per alleviare il punto in cui mi aveva morsa.
«Si» rispose in un brontolio «E lo farò...ma non subito.»
Dopo quelle parole sentii le sue dita toccarmi la caviglia sinistra e contemporaneamente le piume mi sfiorarono il braccio dello stesso lato.
Molto lentamente Jungkook iniziò a salire da una parte e a scendere dall'altra mentre il mio respiro diventava sempre più irregolare. Le sue dita dopo diversi centimetri avevano cominciato a graffiare la mia pelle, mentre le piume continuavano leggere ad accarezzare i miei avambracci. Sentii la mia intimità contrarsi e un ansimo uscì dalla mia bocca.
Le dita di Jungkook tornarono a bagnarsi e rimasero ferme sulla mia entrata, sfiorandone ogni centimetro. Il piumino invece si abbassò sui miei seni e il ragazzo iniziò a strofinarlo sui capezzoli sensibili.
Ansimai e chiamai il suo nome. Ansimai e chiamai il suo nome non so quante volte sperando che quella tortura stupenda finisse. O continuasse. Ormai non ero più sicura di quello che volevo.
Sentii le sue dita entrare dentro di me e contemporaneamente le piume vennero sostituite dalle sue labbra, altrettanto morbide, ma molto, molto più calde. Il ragazzo iniziò a succhiare il mio capezzolo mentre muoveva le sue falangi con movimenti veloci e circolari andando a stimolare ogni centimetro della mia femminilità.
«Jungkook ti voglio...ti voglio toccare...ti voglio vedere...ti voglio sentire nella mia bocca...» ammisi mentre il ragazzo si staccava dal mio seno e iniziava a salire lungo il mio collo «Ti prego sto impazzendo...»
«Se farai la brava tigrotta ubbidiente potrei anche esaudire uno dei tuoi desideri» sussurrò nel mio orecchio prima di leccarmerne il contorno facendomi tremare.
«Farò...tutto...quello...che...vorrai» risposi tra gli ansimi.
«Farai tutto quello che vorrò?» chiese.
«Si..-Kook...tutto»
«Brava piccola» disse tirandomi il labbro con i denti.
Sentii dal tono della sua voce quanto si stesse divertendo a tediarmi in quella maniera e uggiolai cercando di avvicinarmi a lui.
« -Kook...» lo chiamai facendo una vocina ingenua e supplichevole.
« -Kook...» ripetei mescolando il suo nome al mio ansimo decisamente osceno.
Per alcuni lunghissimi secondi il ragazzo rimase in silenzio e le sue dita rallentarono notevolmente. Poi lo sentii avvicinarsi al mio volto.
«Hai detto che faresti di tutto per me vero Noona?» chiese direttamente sulle mie labbra prendendomi il volto con una mano e alzandolo verso la sua direzione.
«Si» risposi lasciva.
«Allora apri la bocca» comandò e subito dopo passò le sue dita sulle mie labbra premendo verso il basso. Poi si spostò sul mio collo e prese il tessuto della cravatta tirandolo lievemente.
Mi morsi il labbro ed eseguii la sua richiesta..
«Di più» lo senti aggiungere e, nell'esatto momento in cui aumentai la mia apertura, il suo membro mi riempì le guance.
Jungkook entrò nella mia bocca con un colpo secco, tirando la cravatta verso di sé, e io annaspai. Non ero pronta ad accogliere tutta la sua lunghezza così profondamente. Il ragazzo infatti toccò il fondo della mia gola facendomi quasi soffocare e poi, conscio delle sue dimensioni non indifferenti, si spostò indietro dandomi la possibilità di respirare.
«Succhialo tigrotta» disse rinsaldando la presa sulla cravatta e iniziando a tirarla con dei piccoli movimenti ritmici. Iniziai a fare quello che mi aveva chiesto, intervallando di tanto in tanto anche delle lunghe leccate a livello della base.
Jungkook rimase immobile per alcuni lunghissimi secondi e poi decise di muoversi con dei calcolati movimenti del bacino, dentro e fuori dalla mia bocca.
Iniziai a gemere con il suo membro tra le mie labbra mentre muovevo la testa contro il suo bacino facendolo affondare sempre più profondamente ad ogni spinta. Volevo sentirlo ancora nel fondo della mia gola.
Il ragazzo iniziò a gemere e poco dopo le sue dita aumentarono la velocità tra le mie cosce. Quei movimenti non fecero altro che accrescere la mia eccitazione e rilassai il fondo della gola con il chiaro obiettivo di farlo affondare il più possibile.
Come avevo sperato le sue spinte iniziarono a farsi sempre più profonde e io, quasi in risposta, iniziai a muovere tutto il mio corpo contro il suo. Il mio bacino spinse sulle sue dita mentre la mia bocca affondò fino a toccare il suo pube.
«Noona... sei troppo brava...» disse e un gemito sonoro e sexy lasciò la sua gola facendo contrarre prepotentemente le pareti della mia intimità contro le sue falangi. Sentii i miei umori colare lungo le cosce e succhiai con forza il suo membro che continuava a muoversi nella mia bocca.
Jungkook ansimò ancora una volta e poi si sfilò dal mio corpo. Completamente.
"No ti prego, non ancora" pensai, ma poi la fascia che fino ad allora mi copriva gli occhi cadde attorno al mio collo. Sbattei le palpebre diverse volte, provando a mettere a fuoco il campo visivo, e poco dopo la figura di Jungkook comparve nitida davanti a me. Il ragazzo era ancora in ginocchio e mi stava fissando con un lieve sorriso dipinto sul volto.
«Sei stata brava Noona, ti meritavi una ricompensa» disse piegandosi su di me. Poi prese il mio mento tra le sue dita e mi baciò. Fece scivolare dolcemente la lingua tra le mie labbra ma appena cercai di rispondere si scostò.
«Ora continuerai a fare la brava tigrotta? E ti lascerai dominare da me?» chiese e i suoi occhi diventarono ad un tratto magnetici.
Posai la mia testa sulla sua coscia contratta.
«Si» risposi strusciando la mia guancia sulla sua pelle con piccoli movimenti circolari, osservando una goccia di sudore che gli colava lungo il mento.
Il ragazzo sorrise e poi si allungò, afferrando il preservativo che aveva posato al lato del letto. Lo infilò e con un movimento aggraziato ma molto mascolino ,si posizionò tra le mie gambe.
Lo guardai, beandomi finalmente di quella meravigliosa vista mentre si stendeva sopra di me e faceva aderire tutto il suo corpo al mio. La sua pelle calda mi mandò in estasi.
Sapendo esattamente quello che volevo in quel momento Jungkook iniziò a strusciasi, aderendo il più possibile alla mia pelle calda e fremente. Baciò la mia bocca con movimenti lenti ma decisi, mentre le sue mani percorrevano ogni centimetro della mia figura e mi stringevano possessivamente contro di lui. Tutto quello gli era mancato. Sebbene si fosse divertito a tediarmi, portandomi al limite diverse volte, il contatto con la mia pelle calda e liscia gli era decisamente mancato.
Le sue mani passarono sui miei fianchi e sentii il suo membro posizionarsi contro la mia entrata. Diedi un colpo di bacino verso l'alto cercando di farlo entrare ma, a causa della posizione in cui mi trovavo, non ci riuscii.
«Ti voglio -Kook» dissi nella sua bocca.
Come risposta percepii la mano di Jungkook scendere lungo il mio inguine e poco dopo la sua punta si direzionò perfettamente tra le mie gambe.
«Sei mia piccola tigre?» domandò strusciandosi sulla mia entrata.
«Sono tua...sono totalmente tua...Coniglietto» risposi ripetendo il movimento di pochi secondi prima e conficcando la sua punta tra le mie labbra.
Il ragazzo mi sfiorò il contorno del viso puntando i suoi occhi neri nei miei e poi diede un potente colpo di reni.
Gemetti mentre tutta la sua lunghezza penetrò tra le mie cosce e poi sentii le sue dita percorrere il laccetto nero del body arrivando fino al mio clitoride. Il ragazzo iniziò a massaggiare quel punto mentre entrava ed usciva dal mio corpo con spinte lente ma decise e non ci volle molto affinché il calore iniziasse ad addensarsi prepotentemente nel mio ventre. Mi aveva portata al limite troppe volte e ora anelavo quella libertà come un assetato anela ad un sorso d'acqua.
Gli bastarono infatti altri due movimenti ben sincronizzati e qualche sfregamento circolare per portarmi finalmente oltre il limite e farmi venire tra le sue braccia. Jungkook mi morse il labbro mentre le scariche di piacere facevano tremare tutto il mio corpo e io mi abbandonai completamente sotto di lui.
«La mia tigrotta ha fatto le fusa solo per me» disse spostando le sue dita e poi con una contrazione delle braccia e degli addominali si alzò in ginocchio. Portò le mani sui miei fianchi e sollevò il mio bacino, facendolo rimanere adeso al suo. Dopodiché allungò le mie gambe sul suo petto e ricominciò a muoversi.
Lo osservai dal basso. I capelli che gli ricadevano sulla fronte completamente sudata, il piercing al sopracciglio che risplendeva nonostante la luce fioca, i muscoli che si contraevano ad ogni spinta. E gli occhi, quegli occhi neri che mi fissavano, e mi facevano tremare.
Jungkook lasciò la presa sulle mie gambe e, dopo averne accarezzato tutta la lunghezza, le fece scivolare lentamente lungo i suoi fianchi, aumentando così l'apertura delle mie cosce. Rinsaldò la presa sulla mia vita e iniziò a muoverla a ritmo contro il suo bacino.
«Jungkook-ah è stupendo...più forte ti prego» dissi mentre le scariche di piacere tornavano a raggiungere ogni fibra del mio corpo.
«Sicura Noona? Se spingo di più non riuscirò a controllare la profondità» disse guardandomi con gli occhi che si chiudevano lievemente ad ogni spinta.
«Si...-Kook...sì...di più...ne sono sicura...di più» dissi tra i gemiti.
Il ragazzo non se lo fece ripetere ancora e affondò prepotentemente dentro di me. Sentii i nostri corpi sbattere tra di loro e i nostri respiri affannati riempirono la stanza. Era tutto stupendo. Le maniglie che stringevano i miei polsi, le mie braccia tese, il mio bacino sollevato. Le sue mani sui miei fianchi, le unghie che premevano nella mia pelle, il suo bacino che si muoveva senza sosta facendo sprofondare la sua grossa lunghezza dentro di me.
La stanza era piena di noi e in quel momento non mi importava nient'altro. Che ci sentissero fino in Corea! Jungkook mi stava finalmente prendendo come desiderava e io volevo fargli capire e fargli udire quanto tutto quello mi piacesse.
Il ragazzo affondò dentro di me con spinte sempre più rapide finché non chiuse gli occhi e piegò indietro il capo. Un gemito più forte dei precedenti lasciò le sue labbra e poi le sue mani strinsero prepotentemente il mio corpo, facendo affondare il pizzo nella mia pelle. Numerose contrazioni gli fecero guizzare involontariamente i muscoli tesi e poi con due ultime poderose spinte si riversò finalmente dentro di me
Lo osservai rimanere in quella posizione per diversi secondi. Il petto che si alzava e si abbassava ad un ritmo sempre più regolare mentre piccole goccioline di sudore cadevano veloci sulla sua pelle lucida. Poi piegò la testa di lato e mi guardò con un enorme sorriso a cui risposi altrettanto felice.
Il ragazzo uscì con attenzione dal mio corpo e mi adagiò con delicatezza al matasso. Poi si sporse verso le mie braccia, liberandomi velocemente i polsi.
Cercai di muovere i miei arti verso il basso ma quel semplice movimento mi risultò lento e difficoltoso.
"Maledizione aveva ragione.Non dovevo tirare così forte." pensai osservando i segni rossi.
Jungkook nel frattempo buttò il preservativo nel cestino e poi si distese al mio fianco. Mi tolse la cravatta e la benda dal collo e dopo avermi passato un braccio sotto la testa mi strinse forte contro il suo petto.
«Tutto bene Noona?» chiese con tono dolce iniziando a massaggiarmi i polsi.
«Si tranquillo, ho solo le braccia che...come si dice...» cercai di ricordarmi la traduzione della parola che avevo in mente in inglese ma non me la ricordai, così provai a spiegargli la sensazione che stavo provando.
«È come se innumerevoli formiche camminassero sulla mia pelle» dissi con un sorriso voltando il mio viso verso di lui.
«Formicolano! Hai le braccia che formicolano» disse il ragazzo entusiasta nell'essersi ricordato quella parola per me.
«Si esatto! Ho le braccia che formicolano. Devo aver tirato troppo...» dissi accoccolandomi contro il suo corpo caldo e sudato.
«Te l'avevo detto che dovevi fare piano» disse Jungkook con tono dolce e protettivo passando a massaggiarmi gli avambracci «Ma sei una testona».
Dopo alcuni secondi di silenzio il ragazzo dietro di me riprese a parlare.
«Non ho esagerato vero Noona? Lo so che te lo chiedo sempre ma voglio esserne sicuro» disse appoggiando il mento sopra la mia testa.
Mi abbassai di diversi centimetri e alzai il volto verso di lui.
«E io come sempre ti rispondo che sei stato meraviglioso» dissi con un enorme sorriso.
Lui ascoltò quelle parole con gli occhi splendenti e poi le sue braccia mi cinsero la vita. Mi riportò verso l'alto e affondò il viso tra i miei capelli, iniziando a stringermi contro di lui. La sua stretta però divenne talmente forte che ad un certo punto dovetti chiedergli di fermarsi.
«Coniglietto se mi stringi così mi rompi in due» dissi allegramente afferrando le sue braccia con le mani «Sei un coniglietto muscoloso!»
«Sì, sono il tuo coniglietto muscoloso.. e tu sei la mia piccola tigre indomabile» disse «O quasi» aggiunse poi dandomi un bacio sulla fronte e allentando l'abbraccio mentre le nostre risate riempivano la stanza di allegria.
Quella notte ci addormentammo così, con le sue braccia che mi stringevano forte, quasi avesse paura che potessi sparire da un momento all'altro, e con il mio corpo accoccolato contro il suo, come un piccolo cucciolo in cerca di affetto.
«Era da tanto tempo che non stavo così bene con me stesso e con qualcun altro al di fuori dei miei hyungs... Sarebbe davvero un'idea così folle chiederti di venire con me in Corea?» mi sembrò di sentirlo sussurrare tra i miei capelli mentre mi addormentavo, e forse, se non fossi stata sull'orlo del sonno, in quel momento avrei anche potuto accettare il suo invito. Tuttavia Morfeo si impadronì velocemente di me e mi fece dimenticare per sempre quella richiesta così semplice ma allo stesso tempo così spiazzante.
☆Nota dell'autore☆
E come dice un vecchio detto: "Pasqua con i tuoi e Pasquetta...a leggere smut!" ahahahahah.
Allora è stato abbastanza hot questo capitolo?
E che ne pensate dell'ultima frase detta da Jungkook? Il ragazzo ormai sta seriamente pensando di portarsi la sua Noona fino a Seoul, ma lei secondo voi cosa deciderà di fare?
Aspetto con trepidante attesa le vostre idee. ≽ܫ≼
A presto!
ps: Ho scritto questo capitolo diversi mesi fa quando erano appena uscite le immagini di Vogue Corea e beh...questa foto mi ha ispirata per una parte fondamentale di questo capitolo...Riuscite ad indovinare quale?
ahahahahahaha
(๑ↀᆺↀ๑)
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