CAPITOLO 20
Arrivai di corsa in bagno e mi spogliai alla velocità della luce. Notai un piccolo involucro colorato appoggiato al mobiletto del lavabo.
"Forse questa loro idea non è poi così male" pensai prendendo il preservativo e svoltando l'angolo in pietra scura.
Mi trovai di fronte alla vasca d'acqua calda, ovviamente avevo fatto il bagno in quel luogo una infinità di volte ma l'idea che Jungkook potesse raggiungermi di lì a poco mi fece provare una scarica di adrenalina indescrivibile. Mi avvicinai al bordo e tocca l'acqua con la punta del piede. La temperatura come sempre era perfetta e dopo aver appoggiato il preservativo sul piccolo sgabello, scesi lentamente i gradini di fronte a me. Arrivai al centro della piscinetta e mi immersi fino alle spalle. La sensazione del calore sulla mia pelle era stupenda e la tensione accumulata nei miei muscoli si sciolse quasi immediatamente grazie a quel tepore. Mi guardai attorno e decisi di fare una lieve bracciata appoggiandomi con le spalle al muretto. In quell'istante la porta del bagno si aprì e il mio cuore iniziò ad accelerare.
"Comportati con disinvoltura e superiorità" mi dissi mentre tenevo puntati i miei occhi verso l'angolo davanti a me. Tuttavia nel momento in cui la figura di Jungkook si affacciò oltre al muro persi completamente le mie facoltà mentali. Era completamente nudo. E decisamente contento di vedermi.
Lo osservai camminare con fare predatore verso la mia direzione e mi morsi involontariamente il labbro. Il ragazzo sorrise, chiaramente conscio del potere che in quel momento stava esercitando su di me, e con un passo ferino entrò nella vasca. Scese con molta calma i tre gradini che permettevano di entrare comodamente nella piccola vasca e quando notai i muscoli delle sue gambe contrarsi mi staccai dal bordo, nuotando verso la sua direzione.
Arrivai davanti a lui nell'esatto momento in cui scese l'ultimo gradino. L'acqua gli cinse le cosce muscolose e io rimasi con le spalle immerse osservandolo dal basso.
«Cosa hai intenzione di fare?» mi domandò fissandomi con i suoi intensi occhi neri.
«Solamente rilassarmi un po'» risposi prima di alzare il mio busto e mettermi in ginocchio. Nel fare quel movimento strusciai il mio corpo bagnato contro la sua coscia sinistra e il suo membro guizzò tra le gambe. Passai le mie mani bagnate sulla sua pelle ancora asciutta e poi le sollevati fino a raggiungere la sua vita stretta.
Jungkook mi stava guardando con uno sguardo di puro fuoco e io gli sorrisi sorniona.
Iniziai a strusciarmi sulla sua coscia come una gatta che marca il suo territorio. Poi guardai verso l'alto e notai il suo respiro visibilmente accelerato. Il suo petto dalla mia posizione sembrava ancora più ampio e quella vista mi fece gustare ancora di più tutto quello che gli stavo facendo. E anche quello che gli avrei fatto di lì a poco.
Strusciai i miei seni bagnati sulla sua pelle facendogli sentire i miei capezzoli turgidi. Il ragazzo pronunciò il mio nome in un brontolio greve e sorrisi.
Alzai il mio sguardo verso di lui prima di sbattere le ciglia e leccare una goccia d'acqua che, a causa mia, stava colando lungo il suo inguine. Ne leccai lentamente tutto il tragitto mentre con le mani scendevo verso il basso.
Nel momento esatto in cui staccai la mia lingua dalla sua anca con le dita sfiorai volutamente la pelle delicata tra le sue gambe e sentii la sua coscia contrarsi contro il mio corpo.
Sorrisi contenta di quella reazione e decisi di immergere la mia mano destra nell'acqua calda. Poi la rialzai lentamente e la portai a livello del suo petto.
Alcune goccioline calde si staccarono dalla punta delle mie dita e con molta precisione, le feci cadere sulla sua punta eretta. Appena la toccarono Jungkook fece un brontolio profondo e io piegai la mia mano in modo che altre gocce cadessero su quella parte così sensibile.
«Noonah-» pronunciò mentre altre gocce cadevano sulla sua erezione e scendevano lungo la sua lunghezza.
«Rilassati coniglietto» miagolai avvicinando la mia bocca alla base del suo pene, raccogliendo una goccia che stava per cadere verso il basso. A quel contatto Jungkook trattenne il respiro e dopo averlo guardato negli occhi mossi la mia lingua verso l'alto ripercorrendo il tragitto della goccia sul suo membro. I suoi occhi si girarono verso l'alto dal piacere.
Soddisfatta feci cadere altre gocce e ripetei quel gesto. Una. Due. Tre. Quattro. Cinque volte.
Il respiro del ragazzo accelerò di pari passo con le mie leccate.
«Noona mi farai impazzire...» disse mentre con un'altra lappata arrivavo alla sua punta. Ormai avevo assaggiato ogni centimetro di quel gustoso boccone e un mugugno soddisfatto uscì dalla mia gola.
Lo leccai un'ultima volta. La sensazione della sua pelle tesa e fremente sulla mia lingua era eccitante e non riuscii più a resistere. Mi trovai a baciarne la punta rosea. Prima gentilmente sfiorandolo solo con le labbra e poi con sempre maggior pressione finché ne presi in bocca qualche centimetro.
A Jungkook fuggì un lieve gemito non appena le mie labbra toccarono la base della sua punta e il mio respirò accelerò assieme al suo.
Iniziai a muovere la lingua tastando ogni centimetro mentre le mie labbra si serravano attorno al suo membro con vigore. Cominciai a succhiarlo debolmente giocando più che potevo con la sua carne tesa e calda.
Il ragazzo portò una mano sui miei capelli sfiorandomi leggermente la testa e sentii le sue cosce contrarsi nei miei palmi bagnati mentre lo facevo lentamente avanzare nella mia bocca. Percepii la sua punta strofinarmi la gola e proprio in quel momento dalle labbra di Jungkook uscì una imprecazione. Lo tenni nel fondo della mia bocca per qualche secondo, affondando le mie dita nelle sue natiche affinché rimanesse immobile. Dopodiché quando non riuscì più a resistere mi scostai leggermente, presi fiato e iniziai a muovermi sulla sua erezione.
Lui cercò di accompagnare i miei movimenti con le spinte del suo bacino ma io affondai le mie unghie nel suo fondoschiena sodo.
«Oh Noona, ti prego» supplicò provando a muovere i fianchi contro il mio volto ma io rinsaldai la presa con le mie mani e lo fissai dritto negli occhi.
Le mie labbra percorsero ancora una volta la sua lunghezza e lui mi guardò con uno sguardo incendiario.
«È questo il gioco a cui vuoi giocare?» chiese poco prima di chiudere gli occhi e lasciarsi sfuggire un altro ansimo a causa di una mia succhiata vigorosa.
Sentii tutto il suo corpo vibrare e poco dopo affondò la sua mano destra nei miei capelli.
Ero così convinta che stesse per staccarmi con forza da lui che fui colta totalmente alla sprovvista quando la sua mano mi spinse con il suo bacino. La sua punta arrivò ben oltre il mio limite e io annaspai. La prima volta diede un veloce colpetto prima di lasciarmi andare, quasi volesse avvertirmi di non sfidarlo ancora ma poi senza alcun preavviso spinse di nuovo, mantenendomi ferma diversi secondi contro il suo inguine. Cercai di rilassare completamente la mia gola, sebbene la sua punta sfregasse contro le mie pareti sensibili facendole contrarre autonomamente, e dovetti mettere in campo tutto il mio autocontrollo per non opporre resistenza e dargliela vinta. Ben presto però la mia faringe iniziò a bruciare e i miei polmoni cominciarono ad essere a corto d'aria. Iniziai a mugugnare e lui mi lasciò finalmente andare.
Tornai a respirare affannosamente e dopo essermi schiarita la gola diverse volte lo fissai con uno sguardo di fuoco. Mi convinsi ancora di più delle mie intenzioni e tornai all'attacco.
Feci scivolare le mie mani sulle sue cosce muscolose graffiandole dolcemente finché non arrivai al suo inguine. Dopodiché con dei movimenti circolari iniziai ad accarezzare la pelle delicata intorno ai suoi testicoli.
«Sai chi sta giocando con il fuoco questa volta?» gli domandai «Tu!»
Con quelle parole ripresi a succhiare il suo membro intervallando ad ogni succhiata dei veloci movimenti con la lingua e poco dopo Jungkook cominciò ad ansimare pesantemente.
«Noona ti conviene fermarti o non riuscirò a resistere ancora per molto.» disse con la voce roca e carica di piacere.
Diedi un'ultima succhiata e poi lo feci fuoriuscire dalla mia bocca. Guardai verso l'alto e lo leccai meticolosamente, poi poggiai la mano destra sul suo ventre e lo spinsi indietro di qualche passo.
«Coniglietto ti conviene metterti comodo» dissi facendolo sedere sul bordo della vasca.
Mi portai davanti le sue ginocchia e accarezzai le sue gambe muscolose con le dita. Lui le aprì in quella posa tipica da uomo e io mi insinuai tra di esse.
Mi immersi nell'acqua calda e cominciai a baciare la sua coscia arrivando fino al suo inguine dopodiché riemersi con il busto portandomi a pochi centimetri dalle sue labbra. I capelli tornano ad aderire al mio corpo nascondendo quasi completamente la mia schiena nuda e le goccioline d'acqua che scendevano lungo la mia pelle mi ricordarono piccole calde carezze, che non fecero altro che aumentare la voglia di lui.
«Adesso rilassati...e non fermarmi» sussurrai sulle sue labbra prima di afferrare con la mano bagnata il suo membro e abbassarmi ancora una volta.
Lo sfiorai con le labbra per qualche secondo e il suo petto smise di muoversi. Mi divertii a passare tutta la sua punta in quel modo finché con un movimento deciso mi calai tra le sue gambe. Mi dedicai con passione e attenzione ad ogni minimo centimetro che potevo raggiungere e questa volta lo stimolai anche con le dita.
Jungkook reclinò all'indietro la testa e si sorresse posando le mani sul pavimento.
Alzai lo sguardo per una frazione di secondo e lo vidi. Aveva il petto ansante e i muscoli contratti e stava chiaramente godendo delle mie dolci attenzioni. Quella visione mi fece aumentare il fuoco che già sentivo crescere tra le mie gambe e provai ancora più piacere nello stimolarlo. Aumentai la velocità dei miei movimenti e delle mie succhiate e lo sentii imprecare.
Ormai avevamo fatto sesso diverse volte ma c'era ancora una cosa che non avevo provato. Non lo avevo ancora assaporato nella mia bocca e adesso, adesso era arrivato il momento di farlo.
Mossi la mia testa assecondando i movimenti del bacino di Jungkook che stavano diventando sempre più frequenti e mi preparai.
«Noona non resisterò ancora per molto». Il ragazzo mi parlò tra gli ansimi, la voce bassa resa ancora più profonda dal piacere.
A quelle parole aumentai la velocità dei miei movimenti e portai le mie mani sulle sue cosce rinsaldando la presa delle mie labbra.
«Noona così è troppo...non...non riesco a...non riesco...Noonaah--» disse poco prima di riversarsi nella mia gola. Deglutii con gusto il suo liquido caldo e continuai a succhiarlo finché non presi anche l'ultima goccia del suo seme. Dopodiché mi staccai con un sorriso soddisfatto sul volto.
«Spero che questo ti abbia fatto rilassare almeno un pochino» gli dissi tornando ad immergermi nell'acqua calda e osservandolo sorniona.
Jungkook sbatté le palpebre diverse volte e poi mi sorrise felice.
«Omo...è stato fantastico» disse con la voce ancora tremante.
«Sono contenta ti sia piaciuto Coniglietto» gli risposi.
Il ragazzo staccò le mani dal pavimento e le portò sul mio viso. Mi fissò intensamente e poi si piegò a baciarmi. Sentii le sue labbra morbide sulle mie e le dischiusi subito per permettere alla sua lingua di entrare. Passò l'interno della mia bocca e assieme al mio sapore assaggiò anche il suo, ormai mescolato e diluito dalla mia saliva, ma non si ritrasse. Continuò a baciarmi con sempre maggior trasporto e quando si staccò avevo ormai il fiato decisamente corto.
«Lo sai vero Noona che ora tocca a te?» mormorò sulle mie labbra.
Le mie gambe si contrassero istintivamente e lo fissai dritta negli occhi. Passai alcuni secondi in apnea e poi, dopo aver portato le mie gambe in avanti, feci leva sul muretto della vasca e mi spinsi lontana da lui.
«Dovrai prima prendermi.» dissi sfidandolo mentre mi allontanavo.
Jungkook mi osservò nuotare fino all'angolo opposto della vasca e dopo avermi lanciato uno sguardo famelico entrò al mio inseguimento.
Gli bastò lo slancio delle gambe e una bracciata ben assestata per arrivare praticamente di fronte a me. Allungò il braccio e riuscì ad afferrare la mia caviglia, tirandomi a lui.
Per non cadere sott'acqua mi aggrappai con tutte le mie forze al bordo della vasca ma così facendo non mi accorsi di premere l'interruttore della doccia a soffitto. Dalla lastra di metallo sopra di noi iniziò a cadere una lieve pioggia calda e Jungkook colto di sorpresa mi liberò.
Approfittai di quel momento per scansarmi di lato e alzarmi in piedi, mettendo qualche metro di distanza tra di noi. Poi mi girai. Lo osservai sorridendo mentre si guardava intorno confuso ed esultai, ma quando si accorse del getto d'acqua che scendeva sopra di lui mi fissò intensamente. Dopodiché con un ghigno sul volto si alzò.
Guardai praticamente al rallentatore il suo corpo riemergere dall'acqua solamente per ritrovarsi poco dopo completamente cosparso da una miriade di goccioline trasparenti. Jungkook sollevò entrambe le braccia e si tirò i capelli all'indietro in una mossa chiaramente studiata a tavolino solo per farmi impazzire. O eccitare. O entrambe le cose.
Osservai il suo petto allargarsi e i suoi addominali contrarsi mentre reclinava la testa all'indietro e si passava le mani tra i capelli diverse volte.
La luce posta nella lastra del soffitto fece risaltare ancora di più la sua mascella squadrata e i suoi muscoli scolpiti e le gocce d'acqua brillarono mentre scesero sul suo corpo, impedendomi così di distogliere gli occhi da lui.
Rimasi a fissarlo continuando a mordermi le labbra. Quella visione mi avrebbe perseguitata per tutta la vita. Ne ero convinta.
Lo osservi abbassare la testa e uscire dal getto della doccia portandosi ancora una volta i capelli all'indietro.
"Perché devi essere sempre così dannatamente sexy!?" pensai mentre osservavo le gocce d'acqua che scendevano lungo il suo corpo.
Quelle maledette goccioline si staccavano dai capelli, correvano lungo il collo, passavano sul petto, si incontravano a livello della sua vita e poi scendevano lungo il suo inguine. Dopodiché alcune di esse correvano lungo le gambe muscolose e toniche mentre altre cambiavano strada. Percorrevano tutto il suo membro, giungevano fino alla punta e poi si staccavano, cadendo sulla superficie dell'acqua. Le loro piccole increspature si univano poi a quelle più grandi, formate dai suoi passi lenti e calcolati.
Si avvicinò e quando fu a pochi centimetri dal mio corpo mi scostò la mano dalla bocca, mi alzò il mento e fece aderire prima i nostri corpi e poi le nostre bocche. Quanto le sue labbra toccarono le mie mi ridestai da quel black-out totale e tornai velocemente padrona di me stessa. In meno di un secondo aderì completamente a lui e mi premetti contro la sua pelle, piena di bisogno.
Jungkook iniziò a mordermi le labbra e io iniziai a gemere sempre più forte finché nemmeno il rumore della doccia ancora funzionante riuscì a nascondere completamente quei suoni di puro piacere. Il ragazzo mi torturò le labbra finché il suo nome non si fuse completamente con i miei ansimi e poi evidentemente soddisfatto, decise di scendere lungo la mia mascella. Quando arrivò al mio collo ebbe la premura di lasciare solamente piccoli e dolci baci, ma che per me sembrarono comunque roventi come il fuoco. Le sue mani strinsero la mia vita e senza alcun sforzo mi portò verso l'alto. La mia clavicola arrivò così a contatto con la sua bocca e io mi trovai a perdere il contatto con il fondo della vasca.
«Noona ti ho catturata.» disse in un brontolio «E adesso è arrivato il tuo momento» così dicendo mi alzò di peso e mi fece sedere sul pavimento freddo a bordo vasca.
Si inginocchio davanti a me e dopo avermi baciata ancora una volta si diresse verso i miei seni. Con la lingua calda e morbida leccò tutte le goccioline che si stavano formando sul mio petto e quando l'acqua smise di scendere iniziò a succhiare il mio capezzolo, mentre con le mani premette la mia schiena verso di lui. Inarcai la mia colonna vertebrale e feci forza con gli addominali per mantenermi in posizione. Cercai di ancorarmi con le gambe alla sua vita ma la mia pelle bagnata scivolò sulla sua, impedendomi di avere il grip corretto. All'ennesima succhiata mi abbandonai sulle sue braccia mentre una scarica di piacere mi obbligò a reclinare la testa all'indietro.
«Jungkookah- » ripetei tra gli ansimi mentre succhiava e mordeva la mia pelle passando da un seno all'altro.
«Distenditi» comandò poco prima di adagiarmi con la schiena sulla pietra ormai bagnata alle mie spalle.
Lo osservai leccare minuziosamente le gocce d'acqua sul mio ventre. Poi passò la lingua attorno al mio ombelico e si immerse dentro l'acqua mentre continuava a scendere. Mi puntellai leggermente sugli avambracci per osservare la sua figura che ora mi stava fissando con fare famelico. Poi senza alcun preavviso affondò il viso tra le mie gambe.
Una scarica di piacere esplose a quel tocco e non riuscii più a sorreggermi. Caddi con le spalle a terra e iniziai a dimenarmi dal piacere mentre Jungkook leccava la mia femminilità con movimenti profondi e decisi.
A causa dell'acqua non mi ero resa conto di quanto fossi bagnata e pronta per lui e avere la sua bocca che ora perlustrava la mia intimità con lappate potenti e appassionate mi stava portando oltre il limite molto velocemente. Troppo velocemente.
Gli bastò infatti leccare e succhiare il mio clitoride un paio di volte per farmi sentire l'orgasmo montare prepotentemente tra le mie gambe.
«Oh Jungkook» dissi dimenandomi sul pavimento e raspando il marmo mentre la sua lingua giocava su quel punto sensibile con una precisione disarmante.
Ad un tratto mi afferrò le natiche e le sollevò verso l'alto affondando tutta la bocca tra le mie gambe e quello fu troppo. Venni con il busto sollevato, le cosce contratte e la testa piegata all'indietro mentre urlavo il suo nome scossa da una miriade di potenti scariche improvvise.
Jungkook rimase a leccare e succhiare i miei umori finché l'orgasmo non scemò e poi con un movimento delicato posò il mio busto a terra, prima di sollevarsi facendo forza con le braccia sul muretto della vasca.
Lo osservai emergere ancora una volta dall'acqua e quando vidi la sua figura per intero rimasi piacevolmente impressionata nel notare il suo membro quasi completamente eretto tra le sue gambe.
Il ragazzo vide il mio sguardo meravigliato e un ghigno soddisfatto comparve sul suo volto.
«Sapevo che i coniglietti fossero famosi per la loro prestanza... fisica... ma non pensavo valesse anche per te.» dissi osservandolo mentre portava la mano destra sulla sua asta e iniziava a massaggiarla lentamente.
«Oh Noona, ci sono tante cose che devi ancora scoprire su di me.» disse.
Con difficoltà alzai il mio sguardo sul suo volto e lo osservai. Jungkook smise di stimolarsi e uscì dalla vasca, fissandomi con uno sguardo da predatore.
Indietreggiai leggermente e lui iniziò a gattonare verso di me. Mi sentii come una preda ormai in trappola e una scarica di adrenalina mi fece tremare. Il ragazzo si portò sopra al mio corpo. Le gocce d'acqua che ancora rimanevano sulla sua pelle si staccarono e iniziarono a cadere sul mio ventre, colando poi lungo il mio fianco fino al pavimento. Jungkook si distese dolcemente sopra di me e io allargai le gambe per fargli spazio.
Posai le mie mani tra i suoi capelli bagnati e glieli tirai indietro. Le gocce d'acqua caddero copiose, scorsero lungo la sua guancia fino al mento e poi scesero sul mio collo facendomi sussultare.
Ci fissammo per alcuni secondi e poi lo attirai contro di me. Cominciammo a baciarci appassionatamente e inizia a strusciarmi sotto di lui piena di bisogno. Sentii la sua mano destra tastare il mio corpo poi strinse la mia pelle bagnata e mi inarcai contro di lui in cerca di maggior contatto.
I nostri respiri divennero presto pesanti e il membro di Jungkook iniziò a premere insistentemente tra le mie gambe.
«Coniglietto ci conviene usare uno dei regali sparsi per il bagno.» sussurrai indicando la bustina metallica sullo sgabello dietro di noi.
«Sono d'accordo con te.» disse allungando il braccio per prendere il preservativo.
Il mio viso si trovò così a stretto contatto con il suo petto e vedendo il suo capezzolo scuro e bagnato proprio davanti alla mia bocca allungai la lingua e lo leccai. Poi decisi di chiudere le mie labbra attorno a quel piccolo punto invitante e succhiai. Jungkook si fermò ed emise un gemito roco. In quel momento si stava reggendo usando solamente il braccio sinistro, e potei percepire la tensione provenire dal suo corpo mentre provava a rimanere in posizione.
«Noona, se vuoi che apra il preservativo devi fare la brava o così rischio di romperlo.» disse fissandomi serio.
Alzai lo sguardo verso di lui e prima di rispondere leccai il suo petto liscio mordicchiando di tanto in tanto la pelle lungo il tragitto. Lo vidi chiudere gli occhi e rilasciò un profondo sospiro.
«Noona...» brontolò. Mi fermai e lo guardai dal basso, strusciando la guancia sul suo torace.
«Quello non è fare la brava.» aggiunse mentre con una spinta tornava in ginocchio tra le mie gambe.
«A no?» domandai
«No» rispose secco mentre con le dita apriva l'involucro del preservativo.
Gli allacciai le gambe alla vita e mi alzai a sedere.
«Voglio farmi perdonare...» dissi piegandomi in avanti e avvicinando pericolosamente la mia bocca al suo membro «La tua Noona può prenderlo ancora una volta? Prometto di fare la brava e se così non fosse...ti lascio il permesso di punirmi.»
A quelle parole gli occhi di Jungkook si allargarono un istante e fissò un punto dietro le mie spalle. Gli leccai timidamente la punta in attesa di una sua risposta e con un brivido si ridestò dai suoi pensieri. Assecondò la mia richiesta e con un movimento fluido della testa lo presi in bocca.
Iniziai a succhiarlo con gusto, giocando di tanto in tanto con la mia lingua e toccando le parti che avevo intuito fossero più sensibili. Mi piaceva sentire i suoi ansimi e mi piaceva ancora di più percepire il suo membro pulsante di piacere nella mia bocca. Lo feci affondare nella mia gola diverse volte e li respiro di Jungkook divenne sempre più veloce.
Ad un tratto sentii la sua mano nei miei capelli bagnati e con uno scatto mi tirò indietro.
«Brava piccola Noona» disse prima di baciarmi con passione, strappandomi un gemito.
«Ne volevo ancora!» protestai cercando di abbassarmi ancora una volta.
«Non avevi detto che avresti fatto la brava?» mi chiese portandomi il volto a pochi centimetri dal suo e facendo sfiorare le nostre labbra.
«Non vuoi punirmi?» domandai di rimando con voce melliflua.
La sua presa nei miei capelli si ridusse e ne approfittai per scendere ancora una volta verso il basso. Ero arrivata a pochi centimetri dal suo membro quando Jungkook mi bloccò e riportò la mia testa accanto alla sua.
«Noona, ti piace proprio disubbidire vero?» domandò leccando tutto il mio collo in un unico movimento. Un gemito si formò nella mia gola e lo sentii sorridere sulla mia pelle.
«Con tutto quello che mi hanno regalato le tue amiche ti conviene fare la brava...» mi disse «...perché posso punirti in modi che nemmeno immagini.»
A quelle parole una scarica di piacere pervase il mio ventre e sentii i miei muscoli interni contrarsi.
«Va bene...coniglietto...farò la brava.» dissi con il fiato corto.
«Brava piccola» ripeté prima di baciarmi violentemente. Dopodiché mi liberò i capelli e si infilò il preservativo.
Mi fece sdraiare sul pavimento con la schiena adesa al marmo freddo e portò il mio tallone sinistro sulla sua spalla. Poi mantenendo la mia gamba in quella posizione si curvò, fino a sfiorare le mie labbra con le sue. Rimase fermo immobile per alcuni secondi, il respiro caldo a contatto con la mia bocca, e poi con un movimento deciso entrò tra le mie gambe.
Urlai mentre si faceva strada dentro di me e inarcai la schiena non appena toccò il fondo. Le mie pareti si contrassero attorno alla sua lunghezza ma il ragazzo con una mossa veloce uscì dalla mia femminilità facendomi boccheggiante sotto di lui. Dopodiché con un altro colpo altrettanto veloce rientrò con ancora più forza facendomi mescolare il suo nome ad un lungo gemito.
Con la mano sinistra Jungkook mi allargò la gamba destra e dopo il secondo affondo modificò leggermente l'inclinazione dei nostri corpi. Così facendo riuscì a far aderire le nostre bocche mentre con il bacino continuava a muoversi tra le mie cosce.
La mia gamba sinistra era praticamente accanto al mio viso e in quella posizione non potei far altro se non aggrapparmi alle sue possenti spalle, lasciandolo entrare tra le mie cosce ancora e ancora e ancora.
La mia schiena bagnata scivolava sul pavimento ad ogni spinta del ragazzo e ad un certo punto Jungkook fu costretto a tenermi ferma per la vita.
I nostri ansimi si fusero con il rumore dell'acqua scrosciante e non passò molto tempo prima che Jungkook stringesse con forza il mio fianco, riversandosi con un'ultima profonda spinta dentro al mio corpo.
Si staccò dalle mie labbra e mi fissò a pochi centimetri di distanza. I capelli bagnati ormai erano ricaduti tutti in avanti, attaccandosi alla sua fronte e coprendo in parte i suoi occhi. Li scosse in modo da liberarsi la visuale e poi mi diede un piccolo dolce bacio.
«Grazie.» sussurrò sul mio collo prima di alzarsi e sfilarsi.
Mi rimisi a sedere con il respiro corto e allungai le mie gambe intorpidite.
«Adesso sì che ho bisogno di un bel bagno caldo» affermai con un sorriso mentre mi stiracchiavo e lo osservavo sistemarsi.
«Anche io!» rispose Jungkook e dopo aver detto quelle parole mi prese per la vita trascinandomi assieme a lui nella vasca.
Trattenni il respiro giusto in tempo perché meno di un secondo più tardi finì con la testa sott'acqua. Le mattonelle lisce non mi avevano dato alcun appiglio e così mi era risultato impossibile resistere alla sua presa ferrea.
Quando riemersi dall'acqua mi asciugai il viso e poi con un balzo veloce mi lanciai contro Jungkook. Cercai di spingerlo a forza sott'acqua ma alla fine l'unico modo per farlo affondare fu immergermi assieme a lui.
Tornammo in superficie ridendo.
«Non riuscirai mai più a battermi Noona!» giurò mentre si scuoteva l'acqua di dosso con quel fare che mi ricordava molto un cane bagnato.
«Questo lo dici tu! Ci proverò finché non ci riuscirò! E ci riuscirò!» dichiarai strizzandomi i lunghi capelli con entrambe le mani.
Jungkook si avvicinò a me e prendendomi per la vita mi buttò ancora una volta in acqua. Riemersi tossendo e impiegai qualche secondo prima di riuscire a rimettermi in ginocchio davanti a lui.
Lo sentii ridere di gusto e poi si avvicinò, stringendomi a sé.
«Stavi dicendo Noona?» domandò ridendo.
«Vedrai coniglietto....vedrai! Questa è guerra!» sentenziai guardandolo torva e posando il mio indice sul suo petto.
«E quante battaglie dovrò vincere prima di farti arrendere? Perché sono pronto a batterti tutte le volte che sarà necessario.» disse ridendo mentre mi accarezzava la schiena sotto l'acqua.
«Sarà una guerra di logoramento preparati Coniglietto...verrai ad implorare la mia pace prima o poi.» risposi ridendo e stringendomi a lui.
Jungkook mi afferrò per la vita e con uno slancio si portò fino al muretto della vasca.
«Sono pronto a combattere.» mi rispose adagiandomi sul suo grembo «Ma prima che ne dici di sospendere le guerriglie e dedicarci ad un po' di sano relax?» domandò baciandomi dolcemente la guancia.
«E va bene...Tregua accettata» sussurrai posandomi nell'incavo della sua spalla e chiudendo gli occhi.
«Tregua accettata.» ripeté Jungkook iniziando a cullarmi tra le sue braccia.
☆Nota dell'autore☆
Come promesso eccomi con un capitolo bonus per il mio compleanno!
E che capitolo bonus!
Avete avuto caldo? Almeno un pochino?
Ci sentiamo settimana prossima e nel frattempo vi lascio con un po' di foto sexy del nostro coniglietto per festeggiare.
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