CAPITOLO 17

La voce del ragazzo cominciò a tremare mentre le lacrime si formavano ai lati dei suoi occhi «Mi spiace...non volevo...io....non...ti....ti ho...». Lo vidi sbarrare gli occhi e una grossa goccia minacciò di scendere lungo il suo bel viso.

Il panico si stava impossessando di me. Non avevo ancora capito cosa fosse successo di tanto grave e Jungkook sembrava poco propenso a spiegarmelo.

«Jungkook...parlami...cosa succede?» chiesi confusa.

«Noona...il...il...il tuo...collo» rispose prima di mordersi il labbro con forza « ...mi dispiace...io non volevo...pensavo mi fermassi prima...» continuò con la voce sempre più scossa.

Mi passai una mano sul collo cercando di capire a cosa si stesse riferendo ma non percepii nulla di strano. Sì, avevo un leggero dolore che partiva dalla nuca e si irradiava lungo il lato destro ma, considerando la forza che aveva utilizzato per tenermi bloccata al materasso, era tutto decisamente comprensibile. Cosa lo stava preoccupando tanto?

«Jungkook sto bene. Va tutto bene.» ribadii nel vano tentativo di calmarlo ma le mie parole non sortirono alcun effetto. Il ragazzo continuò a chiedermi scusa, dondolandosi avanti e indietro in un movimento ritmico e preoccupante.
Dovevo capire cosa lo stava angosciando così tanto o non sarei mai riuscita a calmarlo.

Scesi dal letto velocemente e mi diressi verso il bagno. Dovevo avere qualcosa di molto grave al collo quindi accesi tutte le luci e mi osservai allo specchio. Alzai i capelli in modo da poter osservare attentamente quella zona e notai immediatamente il motivo per cui il ragazzo fosse sull'orlo del pianto.

"Cazzo"

Sulla mia pelle si stava formando un segno scuro che partiva da sotto l'orecchio sinistro, passava sulla nuca e poi si estendeva lungo tutta la parte destra del collo. Mi avvicinai meglio alla luce e notai come si distinguessero, fin troppo chiaramente, quattro linee parallele perfettamente corrispondenti alle dita di Jungkook.

«Merda!» esclamai passandomi l'indice su quegli ematomi sempre piú evidenti «Sembra che qualcuno abbia cercato di strangolarmi. Come diavolo faccio a calmarlo?»

Uscii di corsa dal bagno e posai immediatamente gli occhi su di lui. Il ragazzo era rimasto fermo al centro del letto e si stava mordendo il labbro inferiore osservando un punto fisso davanti a lui.
"Si romperà il labbro se continua così" pensai notando la pelle tesa sotto i suoi denti.
«Jungkook-ah» dissi dolcemente mentre salivo sul letto e gattonavo nella sua direzione.
Quando sentii il suo nome accompagnato da quel piccolo vezzeggiativo il ragazzo alzò il volto verso la mia direzione e il mio cuore sprofondò. I suoi occhi erano rossi e lucidi e sul suo viso i segni delle lacrime rigavano le sue guance tonde.
«No...no...no...» iniziai a ripetere mentre mi avvicinavo a lui.
Mi sedetti sulle ginocchia e gli presi il volto tra le mani «Va tutto bene Jungkook...va tutto bene.» affermai guardandolo dritto negli occhi.

Il ragazzo mi fissò per alcuni secondi e poi allungo le sue braccia verso di me affondando il viso nel mio petto.
«Mi spiace Nonna...non volevo farti male. Perdonami ti prego.» sentii le sue mani tremare sulla mia schiena e le sue lacrime iniziarono a bagnarmi la pelle tra i seni. Mi strinse forte e ricambiai immediatamente l'abbraccio.

«Va tutto bene...va tutto bene calmati» ripetei accarezzandogli i capelli corvini. Vidi le sue spalle contrattate rilassarsi lentamente ad ogni mio tocco e continuai a coccolarlo.
«Jungkook stai tranquillo. La mia pelle è delicata ed è molto sensibile, si arrossa con nulla.» dissi cercando di rassicurarlo.

«Noona non volevo lasciarti quei segni» mormorò prima di inspirare rumorosamente con il naso.

Mi scostai un attimo e mi abbassai per poterlo guardare in volto. I suoi occhi lucidi mi fissarono pieni di tristezza e sentii un'onda infrangersi contro il mio cuore.
"Devo farlo assolutamente tornare a sorridere" pensai.
Posai le mie mani ai lati del suo volto e mi avvicinai alle sue labbra. Lo baciai delicatamente e il sapore salato delle lacrime si mescolò a quello dolce della sua bocca. Sentii il suo corpo rilassarsi contro il mio e decisi di tornare a parlare.

«Lo so che non volevi lasciarmi quei segni, ma non mi hai fatto male. Mi è piaciuto Jungkook. Te l'ho detto che mi piace il sesso cosi. Non ti ho fermato perchè non hai esagerato» dissi con tono convinto.

Lui mi fissò e dentro i suoi occhi lessi una miriadi di sensazioni diverse: sollievo, dubbio, timore, incredulità, paura.
«Tu mi avresti fermato vero?» chiese «Me lo avresti detto vero?»

La sua voce supplichevole creò un nodo a livello della mia gola. Gli era successo qualcosa in passato, ormai ne ero sicura.
«Certamente coniglietto.» risposi convinta accompagnando quelle parole con un tenero sorriso «Ti avrei fermato sicuramente se avessi esagerato...te lo avevo promesso!»

A quelle parole un sospiro di sollievo lasciò le sue labbra e si asciugò gli occhi con la benda.

«Te lo avrei detto Jungkook» ripetei.

«Ho paura, Noona» mi confidò quasi in un sussurro.

«Di cosa hai paura?» insistetti.

«Di questo» rispose allungando la mano con l'intenzione di toccarmi il collo ma facendola ricadere sul materasso subito dopo.

«Di farmi male?» domandai.

«Si, io...Io non voglio fare ancora...» lasciò la frase in sospeso,chiaramente indeciso se continuare o meno.

"Dannazione cosa ti succede coniglietto?"
Lo osservai attentamente: aveva le spalle abbassate, la schiena inarcata, le braccia in grembo, la testa piegata. I capelli gli ricadevano sul volto e mi impedivano di osservare il suo viso. Sembrava fragile, maledettamente fragile, come se potesse rompersi da un momento all'altro davanti ai miei occhi. E io dovevo impedirlo a tutti i costi. Volevo impedirlo a tutti i costi.

«Cosa succede Jungkook?» chiesi timidamente.

«Io...io...» balbettò prima di cominciare a torturarsi le dita della mano destra con il pollice opposto.
«Sei sicura che ti vada bene?Tutto questo dico?» domandò indicando se stesso.

«Certo che mi va bene! Perchè non dovrebbe andarmi bene?» chiesi prendendo la mano bendata nella mia e stringendola dolcemente.

«Ti va bene anche se non sono il ragazzo perfetto che ti immaginavi? Ti vado bene io? Ti va davvero bene Jeon Jungkook? Il vero Jeon Jungkook?» chiese tra le lacrime.

«Certo che mi vai bene tu!» esclamai e lui tornò a singhiozzare «Non capisco Jungkook. Spiegami per favore. Cosa ti sta succedendo?»

Mi fissò con i suoi occhioni da cucciolo e fece un lungo sospiro.
«Due anni fa uscivo con una ragazza, a Seoul. Con lei mi trovavo molto bene...mi ero...sì insomma...mi ero innamorato.» i suoi occhi per un attimo si illuminarono ma poi tornarono subito cupi e tristi.
«Non era la prima ragazza con cui uscivo, ne avevo avute diverse prima di lei. Ma lei. Pensavo fosse speciale. Sai Noona, pensavo di aver finalmente trovato la ragazza perfetta per me.» si asciugò una lacrima e poi continuò «Molte volevano stare con me per la mia fama, per i miei soldi o semplicemente per il mio fisico. Dicevano di amarmi già al primo appuntamento, ma in realtà amavano l'idea che avevano di me, amavano il golden maknae dei BTS, non amavano Jeon Jungkook...a loro non interessava nemmeno conoscere il vero Jungkook anzi, quando l'idea che si erano fatte di me non combaciava con la realtà se ne andavano.» sospirò «Non sai quante volte mi è successo di concludere le serate in una asettica camera d'hotel. Facevamo sesso e poi ognuno tornava alla propria vita. All'inizio non era neanche male: io scaricavo le mie voglie e loro potevano crogiolarsi nell'idea di aver fatto sesso con un idol famoso. Una win win situation giusto?» mi chiese con un sorriso spento.
«Lei invece. Lei sembrava diversa...Ci siamo messi assieme verso la fine dell'inverno, dopo più di un mese di frequentazione. Ero così contento. Ero convinto di aver trovato finalmente qualcuno che potesse amarmi per quello che ero.»

«Lei apparteneva ad una importante famiglia di Seoul e io ero già famoso in tutto il mondo. Dovevamo tenere la nostra relazione segreta ma nonostante tutte le difficoltà volevo veramente che le cose fra noi funzionassero. Per questo motivo, dopo sei mesi di frequentazione ho deciso di aprirmi completamente a lei. Volevo che conoscesse ogni cosa di me, non solo quelle splendenti e dorate, ma anche quelle più oscure e torbide. Quelle che avevo mostrato solamente con alcune delle mie...chiamiamole "conquiste precedenti". Così un giorno mi feci coraggio e le chiesi di...si insomma...di farlo con meno tenerezza ecco. Sapevo che quel tipo di sesso mi piaceva e volevo provarlo con lei. Volevo condividere con lei anche quello.» lo guardai rattristarsi e strinsi ancora più forte le sue mani per dargli coraggio.

«Le avevo detto di dirmi se esageravo. Le avevo detto di bloccarmi se riteneva che mi stesse spingendo troppo oltre...ma... ma lei non disse nulla. Lei non mi disse mai nulla. Anzi fingeva pure che le piacesse. Sono stato così stupido! Pensavo di aver trovato una persona che mi capisse, che mi accettasse appieno, che condividesse anche i miei desideri più cupi. Ma mi sbagliavo.» i suoi occhi tornarono lucidi e rimase in silenzio diversi secondi. Trattenni il fiato in attesa che continuasse e dopo aver fatto un altro profondo sospiro, finì di raccontare quella storia.

«Mi lasciò qualche settimana dopo. Mi disse che ero troppo rude, che aveva i miei morsi e i lividi su tutto il corpo e che ogni volta che si guardava allo specchio e notava gli ematomi scuri iniziava a tremare. Aveva sopportato l'anonimato, i silenzi, una relazione praticamente al buio pur di far contenta la sua famiglia e stare con me ma quello, quello era troppo...non era disposta a sopportare anche quello. Le avevo detto che potevo trattenermi, che non sarebbe più successo, che doveva dirmelo prima...ma lei non ne volle più sapere. Mi rinfacciò che ormai le facevo paura e che quel tipo di sesso era malato; che io ero malato» cominciò a tremare.

«Oh no...» dissi cercando di stringerlo a me più che potevo. Un singhiozzo abbandonò la sua gola e i miei occhi si fecero lucidi.

«L'ho implorata di non lasciarmi, le avevo detto che sarei tornato quello di prima pur di stare con lei ma ormai...le facevo schifo...È stata l'ultima frase che mi ha detto: "-Kook mi fai schifo!", poi ha chiuso la porta del mio appartamento e mi ha lasciato lì, inginocchiato e in lacrime.» un altro singhiozzo lo scosse «Mi sono sentito sbagliato per tanto tempo Noona. Ho impiegato quasi un anno a riprendermi, a non avere timore ogni volta che mi ritrovavo nudo con qualcuno e... non so cosa sia successo...mi ero ripromesso che non avrei mai più fatto queste cose con qualcuno che non...» si interruppe per prendere fiato e poi finì «Ero diventato bravo a controllarmi, molto bravo, finché non ti ho incontrata.».
Mi guardò avvilito e abbassò il capo, rimanendo in silenzio per diversi secondi.
«Noona per favore... non andartene anche tu...posso controllarmi....Posso farlo veramente!» giurò con tono sommesso tra i singhiozzi.

Non resistetti nel vederlo così. Le lacrime iniziarono a comparire nei miei occhi e il cuore mi si strinse in una morsa dolorosa.
«Oh, Jungkook» dissi mentre gli asciugavo le lacrime dal volto «Va tutto bene mio coniglietto. Mi è piaciuto tutto quello che hai fatto stanotte. È stato stupendo! Sei stato stupendo! E non hai esagerato... era tutto perfetto...» dissi accarezzandolo dolcemente.
Lui alzó timidamente il suo sguardo verso di me, inspirando rumorosamente. Gli occhi rossi mi fissavano spalancati in attesa delle mie parole.
«...e se domani mattina dovessi avere un po' di dolore al collo...beh...mi ricorderebbe solamente di te e ad ogni piccola fitta sarei contenta. Perché davvero Jungkook...nessuno è mai stato come te.» dissi provando a tranquillizzarlo.

«Noona ne sei sicura?» chiese con gli occhi grandi e la voce tremante che nascondeva una lieve speranza.
«Sei sicura che dopo stanotte ti vada bene passare i prossimi giorni assieme? Non pensi che io sia un mostro dopo tutto quello che ti ho fatto?» domandò fissandomi intensamente.

"Maledizione se continui cosi sarei disposta a passare tutta la vita assieme te" pensai per un istante.
«Certamente Jungkook! Sono la Tua Noona e ti prometto che se mai dovessi esagerare ti fermerei immediatamente. Passerò i prossimi giorni assieme a te perché mi va di farlo e non sarà certamente un po'di buon sesso rude a farmi cambiare idea...anzi.» aggiunsi facendogli un grande sorriso «E ti giuro che se trovo questa stronza che ti ha fatto credere di essere un mostro malato le faccio passare i cinque minuti peggiori di tutta la sua vita.» aggiunsi in un moto di rabbia.

Lui mi fissò per qualche secondo e poi un timido sorriso comparve sul suo volto.
Ricambiai il suo sguardo e la morsa che sentivo nel petto si alleviò. Contrassi i muscoli delle gambe e, lanciandogli le braccia intorno al collo, lo feci cadere di schiena sul letto.

«Coniglietto!Non..farti...venire...problemi...inutili.» esclamai intervallando ad ogni parola un piccolo bacio sul suo naso tondo «Tu...sei...stupendo... così...come...sei! »
Sentii il suo corpo rilassarsi ogni volta che le mie labbra toccavano il suo viso e lentamente i suoi occhi tornarono a splendere.
«E io voglio conoscere il vero Jeon Jungkook, non l'idol che fa innamorare milioni di ragazze in tutto il mondo, ok?»

Ci fissammo per un attimo e poi i suoi muscoli guizzarono sotto di me. In meno di un secondo mi trovai distesa sul materasso, con Jungkook che mi fissava intensamente a parti invertite.
Il ragazzo mi guardò con un grande sorriso e poi mi baciò. Le sue labbra sfiorarono le mie e il mio corpo si sciolse completamente a quel contatto. Quel bacio non aveva nulla di passionale. Era dolce e genuino, esattamente come lui.
Quando si staccò dal mio volto entrambi stavamo sorridendo come dei bambini, con le gote rosse e gli occhi lucidi.

«Grazie, Noona»

"Oh Jungkook se continui così la tua Noona avrà sicuramente dei grossi problemi a lasciarti andare" pensai mentre lo osservavo tornare di buon umore.
Passai una mano tra i suoi capelli tirandoglieli indietro e gli sorrisi dolcemente perdendomi nei suoi occhi grandi e profondi.

«Noona, se continui a guardarmi così potrei pensare che tu ti stia innamorando di me.» sussurrò con tono scherzoso.

Come se una bomba fosse esplosa nel mio cuore iniziai a boccheggiare. Distolsi immediatamente i miei occhi dai suoi ma ormai era troppo tardi. Il mio volto si tinse istantaneamente di rosso e iniziai a balbettare.
«No...io...non...abbiamo detto...no...» dissi cercando di spostarmi.
Sentii la risata cristallina di Jungkook riempire tutta la stanza e il mio cuore esplose ancora una volta. Dopodiché, notando il mio panico e la mia agitazione, il ragazzo si scostò di lato lasciandomi finalmente lo spazio per allontanarmi da lui.

Cercai di scendere goffamente dal materasso mentre Jungkook, disteso sul letto,mi fissava con sguardo compiaciuto.
«Tu...tu...» dissi alzando il dito contro di lui.

«Si Noona?» domandò con un'espressione divertita puntellandosi sui gomiti.

Il mio sguardo fu catturato dai muscoli guizzanti delle sue braccia, dalle spalle larghe contratte, dalla schiena muscolosa lievemente inarcata e dai glutei perfettamente tondi e sodi. Deglutii a fatica.
«È meglio se ti vesti coniglietto!» dichiarai tutto d'un fiato e poi fuggii in bagno colta dal panico.
Sentii la sua risata seguirmi per tutto il tragitto finché con un movimento veloce non chiusi la porta alle mie spalle.
«Quel coniglietto sarà la mia fine» borbottai passandomi le mani tra i capelli cercando di calmarmi. Feci un profondo respiro e mi avvicinai allo specchio controllando i segni sul mio collo. Come sospettavo stavano diventando sempre più marcati. Mi alzai in punta di piedi per osservarli meglio ma facendo quel movimento sentii qualcosa sfiorarmi la coscia. Abbassai lo sguardo e fu in quell'esatto momento che mi resi conto dello stato in cui versava il mio povero body nuovo: due laccetti della parte sinistra erano completamente saltati e il tanga rimaneva in sede solamente grazie alla terza stringa che restava eroicamente attaccata al tessuto dell'ombelico attraverso due ultime cuciture.
Mi misi a ridere di gusto e uscii dal bagno.

«Coniglietto mi devi un body nuovo» esclamai scherzando.

Jungkook si girò verso di me. Era davanti l'anta aperta dell'armadio e si stava vestendo con dei pantaloncini verdi semi trasparenti. Mi fissò con aria confusa, ma quando si accorse dell'intimo rotto sorrise.
«Aish» disse con una smorfia prima di girare attorno al letto e venirmi accanto.

«Coniglietto 1, Body 0» decretai ridendo e mostrandogli il fianco.

«Mi spiace Noona, non pensavo di aver usato così tanta forza...ma sai...era davvero bello.» disse giustificandosi mentre si grattava la testa. Poi sorrise imbarazzato prima di passare le dita sull'unica stringa sopravvissuta e far saltare il penultimo punto.

«Ok non toccarlo più! » esclamai scostandomi da lui «Se lo tocchi ancora rischio di ritrovarmi completamente nuda...» continuai fissando quell'ultima cucitura che resisteva come un highlander.

«E quale sarebbe il problema?» chiese divertito.

«Coniglietto spudorato!» esclamai ridendo mentre premevo il mio indice contro il suo petto nudo.
Con una mossa rapida mi afferrò il dito e solo allora notai la fasciatura della sua mano destra completamente rovinata.
«Jungkook la tua mano...» dissi prendendola tra le mie e osservandola accuratamente. Nella parte più laterale la garza era completamente arricciata e una lunga linea rossa tingeva tutta la zona centrale «Devo rifarti la fasciatura.» constatai «E fino a domani mattina devi fare il bravo. Ok? La devi muovere il meno possibile o il taglio continuerà a riaprirsi.»
Lo fissai dritto negli occhi con uno sguardo severo.

«Come ordina la dottoressa» rispose in tono divertito prendendomi in giro.
Lo stavo ancora guardando torva quando un brivido percorse la mia schiena provocandomi la pelle d'oca. Jungkook se ne accorse subito e mi accarezzò le braccia.
«Noona, hai freddo?» disse.

«Sì, in effetti ho un po' di freddo. Dove sono finiti i miei vestiti? Li hai lanciati da qualche parte e...speriamo di riuscire ad indossarli. Ricordo fin troppo bene dei bottoni che saltano come mine per colpa tua.» dissi ridendo «Anche perché altrimenti come ritorno in hotel? Non posso mostrarmi alle mie amiche mezza nuda altrimenti sai che scenate?» domandai guardandomi intorno.

Sentii Jungkook prendere un profondo respiro e poi mi chiamò.
«No-Noona, ti va di fermarti qui? Ormai sono le tre di notte...le tue amiche staranno già dormendo e...» lasciò in sospeso la frase non sapendo probabilmente come giustificare quella sua richiesta «Beh mi piacerebbe che rimanessi qui con me.»

Lo fissai mentre abbassava gli occhi e si fissava la punta dei piedi nudi chiaramente a disagio. Sembrava così piccolo e indifeso che non potei fare altro che lanciargli le braccia attorno al collo.
«Si! Si! Mi va benissimo rimanere qui con te!» esclami con forse troppa enfasi «Ovviamente se non ti creo troppo disturbo» aggiunsi timidamente.

«Come potresti disturbare?» chiese con un sorriso radioso.

Mi alzai in punta di piedi e mi allungai con l'intento di baciarlo ma a causa di quel movimento l'ultimo laccetto del body cedette.

«Cazzo» inveii in italiano mentre osservavo il tessuto ormai rotto e il fianco completamente scoperto.

«Che ne dici se ti presto qualcosa di comodo con cui dormire?» domandò Jungkook divertito prima di dirigersi verso l'armadio «Non penso tu voglia dormire così.»

Scossi la testa e lo seguii lungo il bordo del letto.

Il ragazzo aprì i cassetti e si mise a fissarne il contenuto.
«Cosa ti posso dare?» chiese più a sé stesso che a me osservando i vestiti davanti a lui.
«Di notte fa fresco perché dormo con l'aria condizionata accesa e non vorrei mai ti ammalassi.» disse cominciando a passare le varie maglie. Lo vidi prenderne una a maniche lunghe di un color blu notte e poi con un movimento rapido aprì un piccolo cassetto alla sua destra. Ne estrasse un paio di boxer dello stesso colore e poi posò tutto sulle lenzuola accanto a me.
«Un attimo di pazienza Noona, adesso ti cerco anche un paio di pantaloni.» aggiunse superandomi.

«Va benissimo così! Non mi piacciono i pantaloni quando dormo, e a giudicare dalla lunghezza di questa maglia non mi servirebbero comunque.» dissi prima di prendere maglia e boxer, ringraziarlo con un bacio sulla guancia e fuggire in bagno a cambiarmi.

Mi tolsi il body rotto ed indossai i vestiti di Jungkook. Quando mi calai la maglia sul volto il profumo del ragazzo mi riempii i polmoni e mi ritrovai involontariamente a premere il tessuto sul naso. Sorrisi felice inalando il suo dolce odore.
"E così mi vuoi dire che non ti stai innamorando di lui?" disse la voce di Emily nella mia testa.
«Taci!» la ammonì.

Dopo una decina di minuti tornai nell'altra stanza. Jungkook aveva indossato la maglia a maniche corte abbinata ai pantaloncini ed era disteso sul letto ad osservare lo schermo del cellulare. Quando mi vide si girò fissandomi con un grande sorriso.
«Noona, sei carinissima!» esclamò felice.

Mi guardai dubbiosa. La maglia che mi aveva prestato era decisamente oversize. Mi arrivava fin sotto le ginocchia e il tessuto largo e morbido nascondeva interamente tutto il mio corpo. Le maniche indubbiamente troppo lunghe coprivano le mie mani e scendevano lungo le mie gambe fino a toccare l'orlo di quel pigiama improvvisato.

«Sembro un budino» dissi camminando verso il letto e facendo svolazzare il tessuto in eccesso avanti ed indietro accentuando i movimenti delle mie braccia.

«Un budino bellissimo... » rispose Jungkook allungandosi verso il bordo e attirandomi al suo fianco « ... e buonissimo.» concluse prima di curvarsi su di me e riempirmi di teneri morsi tutto il corpo. Mi misi a ridere.
«Coniglietto ti devo sistemare la mano e mi risulta difficile se continui così.» dissi ridendo e sfilando le mie dita dal tessuto. Inserii le mani tra di noi e spinsi con forza sul suo petto provando a spostarlo. Con una mossa teatrale Jungkook cadde sul materasso facendomi sobbalzare e tornò a ridere.

«Questo budino è troppo forte!» canzonò.

«Coniglietto!» esclamai picchiettando più volte la punta del suo naso «Torna a fare il bravo e lasciati sistemare, che se continuiamo così andiamo a dormire all'alba.»

«Per me non è un problema. Sono abituato a stare sveglio la notte» disse pavoneggiandosi.

«Tu magari sì ma la tua Noona decisamente no, e sta crollando dal sonno.» risposi mentre mi allungavo verso la borsetta medica.
Gli tolsi la medicazione, disinfettai ancora una volta il taglio e poi con cura iniziai a girare la benda attorno al suo palmo.
«Fatto!» esclamai sbadigliando e guardando la sua mano nuovamente fasciata.

«Grazie.» rispose Jungkook dandomi un tenero bacio.

«Di nulla » gli sorrisi e tornai a riporre tutto quello che avevo usato dentro la borsetta.

«Vado un attimo in bagno e torno subito. Aspettami pure sotto le coperte.» aggiunse il ragazzo prima di scendere dal letto.

«Molto volentieri » risposi scostando le lenzuola morbide e posizionandomi sotto di esse. Rimasi distesa qualche minuto ascoltando il suono dell'acqua che scorreva nella stanza accanto.
"Non ci credo. Sono nella camera d'hotel di Jungkook" pensai muovendo gambe e braccia dalla felicità. Una scarica di dolore partì dal mio collo e mi fermai di colpo.
«Ahia» mugugnai passando le dita sulla mia nuca e massaggiando i muscoli già dolenti "Domani avrò il collo completamente bloccato lo so, ma ne è decisamente valsa la pena".
Rimasi ferma immobile a fissare il soffitto della camera con un sorriso scemo sul volto.
Nel frattempo Jungkook chiuse il rubinetto dell'acqua e mi voltai a fissare la porta del bagno. Il ragazzo sarebbe uscito a breve.
Il mio sguardo cadde sul piccolo orologio con display a led posto sul comodino alla mia destra.
«Cavolo sono le 3:35. Devo avvisare le ragazze di non preoccuparsi!» e così dicendo mi alzai un'ultima volta dal letto. Corsi a prendere il telefono nella borsetta e iniziai a digitare l'ultimo messaggio della giornata.

 3:36 Io : "Ragazze visto l'orario mi fermo a dormire in hotel da Jungkook.
Non preoccupatevi per me sono in buone mani ☺. Ci vediamo domani!

Ps: il body è da buttare..è stato fin troppo apprezzato. "





☆Nota dell'autore☆

In questo lungo capitolo scopriamo finalmente perché Jungkook era così terrorizzato da quello che aveva fatto alla sua preziosa Noona.
Povero coniglietto è stato davvero sfortunato in amore, ma avrà finalmente trovato la ragazza adatta a lui? Voi cosa ne pensate?

Come sempre se la storia vi sta piacendo lasciate pure qualche commento e qualche stellina.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top