CAPITOLO 16

Il mio corpo avvertì istantaneamente le intenzioni di Jungkook.
Un forte brivido percorse la mia schiena. Mi girai di scatto ma non fui abbastanza veloce, il ragazzo prese le mie mani tra le sue e le alzò oltre la mia testa facendomi perdere l'equilibrio.
La mia schiena toccò il materasso morbido e in meno di un secondo Jungkook mi immobilizzò. Le sue dita strinsero i miei polsi facendo affondare le mie mani nelle lenzuola e il suo busto si distese sopra al mio. Provai a fare forza con le braccia tentando invano di liberarmi ma gli bastò contrarre leggermente i bicipiti per tenermi saldamente ancorata al letto.
Il respirò mi si mozzò in gola.

Avevo le gambe a penzoloni e il busto completamente bloccato dal suo corpo. Non sarei mai riuscita a batterlo ma ci provai lo stesso. La speranza era l'ultima a morire e io ero decisamente tenace.

«Liberami!» ordinai dimenandomi nella sua stretta «Liberami coniglietto!»

A quel comando lo sentii ridere. Una risata bassa e seducente che mi fece vibrare.
«Non penso proprio.» rispose facendo aderire ancora di più il suo corpo al mio.
Mi fissò e i suoi occhi cambiarono di colpo. La luce divertita che vedevo risplendere fino a poco prima lasciò il posto ad un'ombra fosca e predatoria.

Una scarica di adrenalina si liberò nel mio corpo e con le braccia diedi un'altra spinta verso l'alto, provando a farlo spostare. Jungkook ghignò e strinse ancora di più la presa sui miei polsi. Sentii le sue unghie affondarmi nella pelle e un ansimo uscii dalla mia bocca. Il mio cuore cominciò ad accelerare impazzito.

«Stai buona, Noona.» disse abbassando il tono di voce e facendo vibrare quell'ultima parola nella sua gola.
Smisi di dibattermi e mi bloccai immediatamente. Non so per quale motivo ma quel tono basso simile a un ringhio, unito al suo sguardo predatorio, mi fecero istintivamente fermare.
«Brava piccola, non ti conviene sfidarmi ancora» ammonì avvicinandosi pericolosamente alle mie labbra.
«Se farai la brava non ti succederà nulla di male» promise, facendo vibrare la voce e provocandomi una contrazione involontaria delle cosce contro la sua gamba. Lo vidi sorridere. Dopodiché allungò le mie braccia in alto, verso i cuscini, e avvicinò le mie mani tra di loro.
Riuscì a bloccarmi i polsi usando solamente la mano sinistra e mi fissò soddisfatto.

Sentivo i battiti del cuore rimbombarmi nelle mie orecchie mentre la mano destra di Jungkook scendeva senza fretta lungo i miei avambracci. La garza sfregava contro la mia pelle delicata e quella sensazione di ruvidezza accentuava ancora di più l'effetto del suo tocco.
Una volta terminate le braccia scese lungo il mio busto con una lentezza disarmante, lambì il contorno del mio fianco, accarezzò la curva delle mie cosce e infine sfiorò le calze scure. Passò la mano diverse volte sul tessuto, giocherellando con la trama bucherellata che fasciava le mie gambe. Non riuscii a trattenermi. Ansimai muovendomi sotto di lui per quel contatto così lieve ma fin troppo sensuale e come risposta Jungkook aumentò la presa sui miei polsi avvicinandosi al mio orecchio.

«Shhh...stai ferma» sussurrò mentre la sua mano cominciava a salire verso l'interno della mia coscia.

«Ti prego lasciami» implorai con il respiro corto mentre sentivo le sue dita avvicinarsi pericolosamente al pizzo tra le mie gambe.

«Assolutamente no. Te l'ho detto. Questa sera sono il tuo cattivo ragazzo» disse e subito dopo aver pronunciato quelle parole mi baciò con foga.
Sentii le sue labbra premere sulle mie e dovetti presto dischiudere la mia bocca per permettergli di approfondire il bacio come voleva. La sua lingua entrò immediatamente tra le mie labbra e i suoi movimenti sempre più prepotenti mi impedirono quasi di respirare. Esplorò ogni centimetro con sempre maggior passione, intrecciandosi alla mia lingua con una cadenza praticamente perfetta. Mugolai sotto di lui.
Nello stesso momento le sue dita sfiorarono l'estremità del body e mi fecero pregustare quello che sarebbe successo di lì a poco. Giocò con il contorno del pizzo accarezzando il mio inguine sensibile e aumentando ancora di più quel fuoco che sentivo divampare nel mio basso ventre..

Ansimai la mia impazienza nella sua bocca e Jungkook con un guizzo dell'indice accarezzò ancora una volta l'orlo degli slip prima di spostare la mano verso l'alto. Un lamento di protesta molto simile ad un miagolio uscii dalla mia gola e quando Jungkook sentii quel suono morse le mie labbra.

«Noona, sono io che comando.» disse prima di stringere i miei polsi e passare la lingua calda e bagnata lungo il contorno del mio labbro inferiore. Un respiro strozzato uscii dalla mia bocca e dopo aver sorriso soddisfatto tornò a baciarmi con passione.

Nel frattempo le sue dita erano arrivate ad incontrare il primo laccetto laterale del body e il suo polpastrello morbido iniziò a percorrerne tutta la lunghezza. Arrivò lentamente fino al punto in cui la stinga si fondeva con le altre formando il piccolo tanga che stavo indossando e senza staccare le dita dal mio corpo ne seguì il contorno, accarezzando contemporaneamente la mia natica nuda. Sospirai, e lui premette le unghie nella mia pelle delicata. Una scarica di dolore partì da quel punto e si irradiò lungo tutta la gamba. Mi dimenai sotto di lui provando ancora una volta a liberarmi ma Jungkook rinsaldò la presa sul mio corpo, baciandomi con sempre più foga. Il dolore e il piacere cominciarono a fondersi assieme e iniziai a mugugnare sommessamente nella sua bocca.

Le dita del ragazzo lasciarono la presa sulla mia coscia e iniziarono a scorrere a ritroso. Tornò ad accarezzare la base della mia schiena e fu in quel preciso momento che percepii gli altri due laccetti partite dal tessuto in pizzo. Si fermò un istante e trattenni il respiro. Sentii il suo corpo eccitarsi a quella scoperta e poi le sue dita si posarono sulle stringhe appena trovate. Ripercorse il mio fianco fino a raggiungere l'addome e nel momento in cui tastò il mio ventre si scostò dalla mia bocca.

Mi trovai così a fissarlo mentre mi guardava con uno sguardo leggermente confuso.
«Noona...ma cosa?» chiese quasi balbettando mentre le sue dita passavano il contorno del pizzo sul mio ombelico.

La presa della sua mano sui miei polsi si fece più lieve e approfittai di quella sua momentanea confusione per barattare la mia libertà. Dovevo giocarmela bene. Magari sarei riuscita a farlo vacillare e a farmi liberare o, in caso di fallimento, mi sarei comunque divertita a provarci.
Lo guardai con uno sguardo lascivo e tentai il tutto per tutto.
«Non sei curioso coniglietto?» chiesi strusciandomi sotto di lui. Sentii il suo corpo rispondere di riflesso al mio e un sorrisino soddisfatto questa volta comparve sul mio volto.

Lo notai passarsi la lingua all'interno della guancia, pensieroso, ma poi diede uno strattone alle mie braccia facendomi perdere per un momento la fermezza che avevo dimostrato. Risaldò nuovamente la presa sui miei polsi contraendo i suoi bicipiti e un ansimo uscii dalle mie labbra.
Dovetti concentrarmi molto per riprendere la calma e tornare ad essere provocante come volevo. Non aveva ancora risposto alla mia domanda e quindi mi divertii a ritentare.

«Non vuoi vedere cosa indosso?» chiesi ancora «È un piccolo regalo che mi hanno fatto indossare apposta per te...» dissi avvicinando la mia bocca alla sua « ...ti basta solo liberarmi...e poi potrai spogliarmi quanto e come vuoi.» sussurrai a pochi millimetri dalle sue labbra.

Jungkook mi fissò per un attimo dubbioso.
"Ci sono riuscita" pensai pregustando già la vittoria, ma poi un lampo si accese negli occhi del ragazzo.

«Oh Noona.» disse con voce roca «Non mi serve liberarti per poterti spogliare...non ti ricordi la nostra prima notte assieme?» dopo avermi posto quella domanda con uno scatto si portò al mio fianco e con la mano fasciata mi sfilò di colpo la gonna, facendo saltare i tre piccoli bottoni che la tenevano chiusa alla mia vita.

Rimasi per un attimo boccheggiante e palpitante. Quella dimostrazione di forza e destrezza mi aveva colto completamente alla sprovvista e nonostante la mia mente avesse reagito con una iniziale sensazione di paura il mio corpo aveva risposto decisamente in maniera diversa. Sentii infatti il tessuto del tanga bagnarsi e mi ritrovai involontariamente a strofinare le gambe tra di loro.

Jungkook passo la mano fasciata sotto la mia maglia e la fece scorrere verso l'alto. Quando arrivò a livello dei miei polsi li mantenne bloccati alternando le mani mentre sfilava il tessuto con facilità.
«Dovresti saperlo che non mi serve liberarti per poterti spogliare» disse soddisfatto mentre lanciava la mia maglia oltre il bordo del letto, ma quando si rese conto di quello che indossavo una espressione di sorpresa dipinse il suo volto.

«Wow...sei...sei stupenda» disse mentre mi osservava vestita solamente con il body e le parigine.

Il mio volto cominciò a tingersi leggermente di rosso mentre il suo sguardo percorreva ancora una volta tutta la mia figura. Si morse il labbro inferiore in un modo estremamente sexy e passò l'indice su tutto il pizzo del mio corpo soffermandosi a livello dei seni prima di scendere verso il basso.

«Voglio sentire il tuo corpo a contatto con la mia pelle. Quindi ora fai la brava e rimani ferma immobile. Non vuoi farmi arrabbiare vero?» chiese fissandomi dritta negli occhi e stringendomi il fianco con la mano tatuata in segno di avvertimento.

«No» dissi tremante.

«Brava e ora rimani ferma.» comandò mentre mi liberava le mani.

Mi sfregai la pelle dei polsi e rimasi ad osservarlo immobile. Si allargò la cravatta usando una sola mano e la sfilò con un movimento fluido. Poi cominciò a sbottonarsi la camicia osservando attentamente ogni mio movimento. Non si fidava, e faceva bene. Tuttavia in quel momento i miei occhi erano incollati sulle sue mani: le dita lunghe stavano aprendo i bottoni neri con estrema facilità e la sua pelle bianca compariva lentamente da sotto il tessuto scuro. Un bottone alla volta. Un centimetro di pelle alla volta. Volevo vederlo a petto nudo, anzi volevo vederlo completamente nudo. Nudo e sopra di me.
Mi morsi il labbro osservando l'ennesimo bottone sganciarsi dal tessuto che lo imprigionava. Ad occhio e croce mancavano ancora quattro o cinque asole da liberare. Mi stavo già pregustando la visione dei suoi addominali scolpiti quando lo notai distogliere gli occhi dalla mia figura per posarli su un bottone particolarmente ostico da aprire.

Approfittai di quella distrazione per giocare un po' con lui. Feci leva sulle mie braccia alzando il busto dal letto e con una spinta provai a scappare.
Avevo appena toccato il parquet con i piedi ed ero pronta al alzarmi e fuggire quando il braccio destro di Jungkook mi afferrò per la vita. Sentii i suoi muscoli contrarsi e, utilizzando solo la forza di quel braccio, mi fece ricadere con la schiena sul letto. Il contatto con il materasso mi causò una momentanea apnea e non riuscii ad essere abbastanza veloce per impedire a Jungkook di bloccarmi nuovamente con il suo peso.

Lo osservai a pochi centimetri dal mio volto. La camicia quasi completamente aperta che mi sfiorava il ventre.
«Noona...mia dolce e piccola Noona. Cosa hai cercato di fare?» chiese premendo l'indice sul mio labbro inferiore. La sua espressione era tornata ad essere cupa e bramosa.

«Volevo fuggire dal mio rapitore» risposi fissandolo dritto negli occhi in segno di sfida.

Un lampo di eccitazione passò sul suo volto e lo vidi sogghignare.

«Non ti avevo detto di stare brava e buona? Così mi obblighi davvero a fare il cattivo ragazzo.» disse passando la mano fasciata sul mio collo e stringendo lievemente.
Rabbrividì a quel tocco e chiusi per un istante gli occhi gustandomi quella sensazione. Poi senza il minimo preavviso strinse leggermente la sua presa e con l'altra mano scostò di lato il pizzo bagnato tra le mie gambe infilando due dita dentro di me.

Aprii gli occhi di colpo e inarcai la schiena appena sentii le sue falangi farsi strada tra le mie cosce. Cercai di spostarmi ma la presa di Jungkook sul mio collo me lo impedì. Il ragazzo disse il mio nome in un sussurro e sentii le mie pareti contrarsi attorno alle sue dita. Poi si sfilò parzialmente e rimase per qualche secondo fermo sulla mia entrata, accarezzando circolarmente quella zona delicata. Sentii ogni centimetro dei suoi polpastrelli tastare minuziosamente le mie pareti e quella sensazione fece accelerare il mio respiro.

«Tenterai ancora di scappare?» chiese divertito a pochi centimetri dalla mia bocca. Il suo alito caldo a contatto della mia pelle mi dava alla testa. Le sue dita continuavano ad affondare con una lentezza devastante tra le mie gambe e io faticavo a mantenere la concentrazione.
«Allora Noona tenterai ancora di scappare?» ripeté, la voce decisamente divertita mentre continuava a giocare nella mia intimità ormai completamente bagnata e bollente.

«N-no -kook...non...scapperò... più...» dissi tra gli ansimi di piacere.

«Me lo prometti?» chiese mentre faceva un movimento circolare e toccava il mio punto interno più sensibile.

«Sì...sì te lo prometto» risposi a stento.

«Guarda che io credo alle promesse »

«Te lo prometto -Kook » giurai.

Il ragazzo mi guardò con gli occhi scintillanti e poi sorrise prima di liberare la stretta sul mio collo e bloccarmi ancora una volta i polsi poco sopra la testa.

«E ora mia piccola Noona...canta solo per me» disse mentre infilava un terzo dito e iniziava a muoversi senza sosta. I miei gemiti si trasformarono ben presto in veri e propri miagolii e mi persi completamente nel piacere che il ragazzo mi stava facendo provare. Essere alla sua completa mercé mi stava eccitando più di quanto immaginassi, tanto che percepii distintamente i miei umori bagnargli completamente le dita. Ad un tratto il ragazzo decise di mordicchiare delicatamente il mio collo e io mi sciolsi completamente sotto di lui.
Sentire la sua mano destra premere con forza i miei polsi, la mano sinistra entrare e uscire dal mio corpo e i suoi denti marchiare la mia pelle, era troppo da sopportare.
Il calore si addensò dentro di me e le mie pareti iniziarono a contrarsi involontariamente attorno alle sue dita. Stavo per raggiungere il culmine ed ero pronta a sciogliermi sotto di lui completamente abbandonata alle contrazioni che quell'orgasmo mi avrebbe fatto provare quando Jungkook uscì, lasciandomi vogliosa e vibrante sotto di sé.

«-kook» implorai.

«Così ci penserai due volte prima di provare a scappare ancora» disse fissandomi intensamente.

«Ma stavo per...» protestai.

«Lo so che stavi per venire Noona, ma questo ti deve servire da lezione. Cercherai ancora di scappare da me?» chiese con un ghigno.

«N-no» risposi in un flebile sospiro.

«E farai la brava?» continuò divertito.

«S-si» sussurrai quasi impercettibilmente «Te lo prometto. Non proverò più a scappare.Mai più.» continuai con un filo di voce.

«Brava piccola Noona» disse passando l'indice ancora bagnato sul contorno del mio viso e facendomi venire la pelle d'oca.

«Ora stai ferma immobile.» ordinò con voce profonda prima di scendere dal letto ed iniziare a sbottonare anche gli ultimi bottoni della camicia.

Lo osservai spogliarsi lentamente e smisi di respirare per interi secondi mentre osservavo la sua vita stretta comparire davanti ai miei occhi. La camicia cadde a terra senza fare rumore e Jungkook si leccò le labbra mentre mi osservava. Quella vista mi fece tremare.
Mi sarei mai abituata a quella visione stupenda? No. La risposta era sicuramente no.

Lo seguii con lo sguardo mentre si dirigeva verso l'armadio e apriva un cassetto posto alla mia sinistra. Ne estrasse un preservativo e poi tornò a fissarmi portandosi davanti a me. Si spogliò completamente e dovetti usare tutta la mia forza di volontà per non gattonare fin da lui e strusciarmi senza ritegno contro il suo corpo caldo ed invitante.

Il ragazzo mi fissò ancora per qualche secondo gustandosi la mia figura avvolta nel body sexy e il suo membro guizzò tra le gambe. Quando vidi quel movimento decisi di aprire le mie cosce verso la sua direzione in un tacito invito. Rimase per un attimo ad osservarmi come imbambolato e poi con un balzo felino fu subito sopra di me.
Sentii la sua pelle calda strusciarsi sulla mia e ansimai. Percepii i suoi muscoli guizzare mentre si muoveva sinuosamente sul mio corpo facendomi sentire con veemenza tutto il suo bisogno.

"Impazzirò" pensai mentre iniziava a baciarmi appassionatamente e il suo membro si strusciava vigoroso tra le mie gambe. Essendosi fermato sul più bello il mio corpo reagiva con ancora più bisogno ad ogni sua carezza e ad ogni suo movimento, tanto che, i miei gemiti diventarono ben presto sempre più sonori.

«Noona, vuoi svegliare tutto l'hotel?» chiese ridendo mentre intrecciava entrambe le sue mani nelle mie ancorandomi ancora una volta al materasso. Dopodiché tornò a dedicare la sua attenzione alle mie labbra e io persi completamente quel poco di ragione che ancora mi rimaneva. Sentii solo la sua lingua che inseguiva la mia, le sue mani che stringevano con forza affondando nel letto e il suo membro che si strusciava sul pizzo nero ad intervalli squisitamente perfetti. Lo volevo. Lo volevo ancora e ancora. E volevo che mi prendesse esattamente così: bloccata a causa della sua forza e bagnata a causa del suo tocco.

«Lo sento che mi vuoi» mi disse leggendomi nella mente, usando quel tono basso e vibrante che ormai aveva intuito mi facesse eccitare da impazzire.

«Si» riuscii a rispondere prima che un altro gemito lasciasse la mia gola. Il suo membro continuava a muoversi tra le mie gambe e ormai mi risultava difficile anche solo dire quella semplice parola.

«E mi avrai...» continuò in un brontolio facendomi contrarre le cosce « ...ma non subito. Prima voglio giocare ancora un altro po' con la mia brava piccola Noona.»

Le sue mani si staccarono dalle mie ma questa volta non cercai in alcun modo di fuggire. Infilò la mano sinistra tra i miei capelli e girò la mia testa di lato esponendo il mio collo alla sua bocca. La punta della sua lingua tracciò tutto il profilo della mia gola, seguendo minuziosamente il percorso della mia vena pulsante. Ansimai e poi smisi di respirare. La vista mi si stava appannando e il mio corpo ormai stava andando completamente a fuoco.
Jungkook iniziò a baciarmi quella pelle fin troppo sensibile e contemporaneamente, con la mano destra, scese tracciando il contorno della mia clavicola. Arrivò fino al seno e lo strinse con forza facendomi mugugnare il suo nome ancora una volta e poi evidentemente soddisfatto portò le sue dita verso il basso.

Giocò con i laccetti sul mio fianco, tendendoli di lato e poi lasciandoli andare. Le stringhe batterono sulla mia pelle con un sonoro "Ciak" e il lieve dolore che sentii subito dopo non fece altro che accrescere ancora di più il mio bisogno di lui. Ansimai e lo implorai di rifarlo.

«Ti piace, Noona? » chiese poco prima di tendere ancora una volta il tessuto tra le sue dita.

«Si, ti prego ancora » risposi e il ragazzo mi ascoltò.
Le stringhe colpirono la mia pelle tesa e io sussultai sotto di lui.

«Ne vuoi ancora?» domandò con la voce ormai colma di lussuria.

«Si, ne voglio ancora...» e sentii i lacci scontrarsi sulla mia pelle «...e ti voglio ancora.»

In risposta a quelle mie parole Jungkook strinse la mano tra i miei capelli tirandola verso il basso, morse il mio collo con forza, artigliò la mia natica sinistra e spinse il suo membro contro il pizzo tra le mie gambe. Tutto questo contemporaneamente.

Mi ritrovai ad inarcai la schiena mentre il piacere è il dolore si fondevano assieme facendomi perdere completamente la testa.
Non so cosa feci in quei secondi di totale blackout perché tornai in me solamente quando la presa delle sue mani si ridusse e la sua bocca lasciò il mio collo.

« -Guuk« ansimai tornando a respirare «Ti prego prendimi. Non riesco più a resistere» ed era vero. Le mie cosce ormai erano completamente bagnate e la mia femminilità si contraeva ritmica e dolorante in attesa di essere colmata.

Sentii il suo respiro pesante sulla pelle e il suo corpo muscoloso rilassarsi un attimo prima di tornare a tendersi sul mio.
«Girati Noona» comandò mentre posava la sua mano tatuata sul mio volto e premeva il suo pollice sul bordo della mia bocca. Dopodiché sapendo già che questa volta avrei ubbidito senza ribellarmi si alzò a sedere e prese il preservativo.

Mi sfilai da sotto le sue gambe e mi girai come mi aveva ordinato. Rimasi seduta sulle ginocchia, il busto eretto e le braccia lungo i fianchi.
Sentii la mano di Jungkook scostare i miei capelli di lato facendoli ricadere in avanti e poco dopo il suo corpo fu a contatto con il mio. Il suo respiro caldo sul collo mi ricordò la cera liquida. Cera calda e liquida che scendeva delicata sulla mia pelle dandomi alla testa.

«Noona se ti faccio male fermami in qualsiasi momento mi raccomando» mi disse con tono serio.

«Non ti preoccupare Jungkook, se dovessi esagerare ti fermerò» risposi.

«Promettilo» disse serio.

«Te lo prometto coniglietto mio.» dissi fissandolo a mia volta e facendogli capire che non stavo mentendo. Osservai l'espressione del suo viso. Mi era ormai chiaro che per quanto gli piacesse quel tipo di sesso fatto da morsi, graffi e spinte rudi una parte di sé né era come terrorizzata.
Mi voltai verso di lui e gli accarezzai il volto. Dopo il mio tocco la sua espressione si fece meno tesa e ci fissammo per qualche secondo.

«Te lo prometto Jungkook» ripetei prima di baciarlo delicatamente sulle labbra. Il ragazzo mi fissò intensamente e sostenni il suo sguardo.

"Cosa ti è successo?" pensai mentre osservavo quegli occhi neri così profondi.
Gli toccai la punta del naso con il mio indice «Non dovresti essere il mio bad boy per questa sera?» gli ricordai con un sorriso. Poi mi morsi delicatamente le labbra e adagiai il mio corpo al suo. Lo guardai chiudere gli occhi e gustarsi il contatto della mia pelle calda.

«I want you to be my bad bad boy» sussurrai sensuale sulle sue labbra.

Sentii il suo membro guizzare a contatto delle mie natiche e come se Jungkook fosse riemerso da un limbo di oscuri pensieri, nei suoi occhi ricomparve la fiamma con cui mi aveva guardata fino a poco prima.

Il ragazzo percorse il mio fianco con la mano destra arrivando fino alla mia spalla e poi strinse delicatamente il mio collo. La benda che grattava Ia pelle morbida mi fece contrarre il basso ventre e sentii i miei umori bagnare il tanga. Mi alzò la testa verso l'alto adagiandomi contro i suoi pettorali e passò il contorno della mia bocca con la sua lingua. Le mie gambe cominciarono a tremare quando il ragazzo si infilò nella mia bocca baciandomi con passione.
La mano sinistra che fino ad allora accarezzava la mia coscia nuda salì seguendo il contorno del mio body e una volta arrivata sul mio seno strinse con forza.
La sensazione del suo corpo che si muoveva sinuoso dietro al mio mi stava facendo andare a fuoco la pelle e sentire il suo petto ansante a contatto con la mia schiena nuda aumentava ancora di più la mia eccitazione. Ci trovammo presto con il fiato corto.

Jungkook posizionò il suo membro tra le mie natiche e iniziò a muoverlo con forza tra la mia pelle tonda e soda. Sentii la sua punta toccarmi la base della schiena e la sua lunghezza strusciarsi sul mio tanga spingendo con forza. Decisi quindi di stringermi ancora di più a lui aumentando la frizione in quel punto e il ragazzo iniziò ad ansimare nella mia bocca.
Con un'ultima forte strizzata staccò la mano dal mio seno e cominciò a scendere lungo il mio corpo giocando con il mio intimo.
Sentii le sue cosce posizionarsi tra le mie gambe e allargarle con una mossa decisa, mentre mi sorreggeva ancora il capo per non farmi perdere l'equilibrio.
Abbassò le sue labbra sul mio collo e iniziò a lasciare dei piccoli morsi ravvicinati sulla mia gola pizzicando la pelle tra i suoi denti. Stava dosando il giusto livello di dolore e di piacere e quella sensazione mi fece gemere incondizionatamente.

La sua mano nel frattempo era arrivata ai laccetti laterali del body e si stava divertendo a seguirne i contorni muovendo le dita avanti e indietro. Ogni volta aumentava il gesto rendendolo sempre più ampio finché, arrivato a livello dell'ombelico, non iniziò a scendere lentamente tra le mie gambe cominciando a stuzzicarmi da sopra il tessuto.
Sentii i suoi polpastrelli affondare nel pizzo e iniziai a contorcermi dal piacere. Jungkook rinsaldò la presa sul mio collo e iniziò a muovere le dita sempre più profondamente. Il tessuto si tese sotto le sue falangi e sfregò all'entrata nella mia femminilità. Iniziai a mugugnare il suo nome. Quel punto del mio corpo era ormai talmente bagnato che i miei umori cominciarono a colare lentamente lungo le cosce e lungo le sue dita.

«Noona adesso penso che ti prenderò» disse staccandosi dalla mia pelle. Dopodiché sposto la mano dal mio mento alla mia nuca e mi spinse caponi sul materasso. Con la mano sinistra spostò la parte inferiore del body di lato e in meno di un secondo si infilò dentro di me.

Il suo membro si fece strada nel mio corpo con un colpo secco e deciso e annaspai tra le lenzuola sentendo le mie pareti accoglierlo.
Jungkook strinse la presa sul mio collo e cominciò a muovere i fianchi con un ritmo tutt'altro che lento. Mi trovai istintivamente ad inarcare la schiena verso il basso, schiacciando il mio busto sul materasso e alzando contemporaneamente il mio bacino, in modo da poterlo accogliere ancora più in profondità. Jungkook gemette dietro di me.

«Noona, così è bellissimo» disse mentre iniziavo ad assecondarlo nei movimenti.

Sentirlo entrare ed uscire dal mio corpo mi provocò delle scariche che si accumularono piano piano nella mia intimità e non impiegai molto tempo prima di sentire il tepore addensarsi ancora una volta tra le mie gambe.

«Più forte... » dissi mentre sentivo il suo bacino premere contro le mie natiche.

«Di più ...» lo implorai mentre mi muovevo a ritmo con i suoi affondi.

«Di più...» ripetei mentre la sua lunghezza sfregava dentro di me e il suono dei nostri corpi che si univano riempiva tutta la stanza.

Sentii la mano destra di Jungkook premere con forza sul mio collo obbligandomi a toccare il materasso con il viso, la mano sinistra del ragazzo afferrò saldamente il mio fianco aumentando così la spinta del mio bacino contro il suo inguine e nello stesso momento le sue gambe aprirono ancora di più le mie. Bloccata in quel modo non fui in grado di gestire il livello di penetrazione e mi trovai così in balia delle sue spinte possenti e decise.

Il mio orgasmo montò come una tempesta tra le mie gambe e iniziai a gemere e a miagolare il suo nome scossa da una miriade di scariche di piacere. Le mie pareti si strinsero convulsamente attorno al suo membro, ma Jungkook non smise nemmeno un secondo di pompare dentro di me. Anzi aumentò la presa sul mio corpo impedendomi in tutti i modi di muovermi e io impazzi: urlai il suo nome nel materasso e strinsi le lenzuola nelle mie dita mentre l'orgasmo continuava imperterrito a percorrere tutto il mio corpo.

Il mio respiro non rallentò nemmeno quando tornai parzialmente padrona del mio corpo. Le spinte che mi stava dando Jungkook continuavano a provocarmi piccole scariche di piacere e quell'orgasmo sembrava continuare all'infinito. Non smisi nemmeno un secondo di ansimare e dimenarmi e percepii che quelle mie reazioni involontarie gli stavano piacendo fin troppo. La sua mano sinistra infatti mi afferrò prepotentemente le stringhe del body e le dita attorno al mio collo iniziarono a serrarsi in piccoli spasmi ritmici togliendomi parzialmente l'aria.

Il ragazzo diede ancora diverse spinte rudi e possenti e poi si riversò dentro di me con un gemito roco. I suoi affondi si fermarono lentamente e la presa attorno al mio collo si ridusse.

Tornai a respirare normalmente e senza le sue dite che premevano la mia nuca, riuscii finalmente a girarmi. Lo osservai: aveva la testa penzoloni, i capelli cadevano in avanti coprendo tutto il suo viso e le spalle si alzavano e si abbassavano seguendo il respiro ancora accelerato. La mano sinistra stringeva quello che era rimasto dei laccetti laterali del body ormai saltati e la mano destra era posata al centro della mia schiena nuda.

Alzò piano la testa e mi fissò con un sorriso splendente. Provò ad uscire dolcemente dal mio corpo ma quella sensazione mi provocò un'altra scarica di piacere e le mie pareti si contrassero ancora una volta attorno a lui. Sentii il respiro di Jungkook mozzarsi di colpo mentre mi stringevo attorno alla sua punta e poi, dopo un ultimo sonoro sospiro, uscì completamente dal mio corpo.

Lo vidi fare un nodo al preservativo e poi appoggiarlo sull'asciugamano rimasto nel fondo del letto. Dopodiché si lanciò contro di me trascinandomi assieme a lui sul materasso morbido, mi abbracciò premendo la mia schiena contro il suo petto e affondò il viso nei miei capelli.

«Grazie» disse stringendomi ancora più forte.

«Grazie a te» risposi rannicchiandomi contro il suo corpo caldo e sudato.

«Sei finalmente in questo letto con me. Sono così felice.» disse prima di posarsi sul suo braccio per potermi vedere meglio.

Sentii il suo movimento e girai il mio volto nella sua direzione. Il ragazzo non attese nemmeno un secondo prima di baciarmi delicatamente. Si staccò dalle mie labbra fissandomi con un sorriso di pura felicità che fece sembrare il suo volto molto simile a quello di un bambino. Il mio cuore perse un battito, era così tenero e dolce.

Girai il busto verso la sua direzione e approfittai di quel momento per sistemarmi comodamente sul cuscino e lasciarmi cullare dalle carezze del ragazzo. Jungkook cominciò a sfiorare la mia guancia fischiettando una dolce melodia e io chiusi gli occhi. Il suono della sua voce era stupendo e accompagnato al tocco delle sue dita era pura delizia. Accarezzò il mio volto diverse volte ma poi, appena le sue dita sfiorarono la mia gola, si bloccò. Disse il mio nome con un tono chiaramente spaventato mentre scostava i miei capelli di lato ed io aprì gli occhi allarmata.

«Cosa succede?» chiesi cercando di capire perché il sorriso che avevo visto fino a poco prima sul suo volto ora si era tramutato in un'espressione terrorizzata.

«Mi spiace...non volevo...» disse colto dal panico mentre si metteva seduto sulle ginocchia e i suoi occhi cominciavano a diventare lucidi.

Una scarica di paura si impossessò del mio corpo e mi misi subito seduta davanti a lui.
«Cosa succede Jungkook? » chiesi preoccupata ma il ragazzo non mi rispose. Rimase a fissarmi con gli occhi sempre più bagnati.

"Cosa diavolo sta succedendo?!" pensai  preoccupata.



☆Nota dell'autore☆

E come ogni settimana eccomi tornata con il nuovo capitolo di Hibiscus!
Come mai Jungkook è così spaventato?

E cosa sarà successo nel suo passato per farlo titubare ogni volta che la sua Noona lo spinge ad essere...più selvaggio?

Fatemi sapere le vostre idee o le vostre supposizioni a riguardo!

Come sempre se vi piace questa storia lasciate qualche commento e qualche stellina, le vostre opinioni sono sempre ben accette e mi spingono a continuare la pubblicazione di questo racconto!

사랑해

A presto!

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