CAPITOLO 14
Jungkook era vestito con un completo total black. I capelli erano pettinati all'indietro in modo da lasciare quasi tutta la fronte scoperta, tranne per due piccoli ciuffi che cadevano simmetrici ai lati del volto, nascondendo il piercing al sopracciglio.
Questa volta era senza trucco ma anche così era veramente bellissimo. I suoi occhi neri erano incollati nei miei e non so con quale forza di volontà impedii al mio corpo di mettersi a correre nella sua direzione.
Percorsi i pochi metri che ci separavano con il cuore in gola e le gambe tremanti.
Non ascoltai nemmeno quello che le mie amiche stavano dicendo, avevo occhi soltanto per lui.
Quando gli arrivai davanti provai a parlare ma mi resi conto di come il mio respiro fosse irregolare e mi bloccai di colpo. Le gote rosse dall'imbarazzo.
"Riprenditi forza, riprenditi." ripetei nella mia mente distogliendo lo sguardo dal suo.
«Sei stupenda,Noona.» lo sentii sussurrare.
Dopodiché ringraziò l'anziano signore per averci accompagnate fino a lui e l'allegro vecchietto si congedò donandoci un grande sorriso prima di tornare veloce all'interno del locale.
«Sono contento abbiate accettato il mio invito» disse Jungkook rivolto alle mie amiche.
«Non avremmo mai potuto rinunciare ad una serata in tua compagnia» rispose Lisa senza imbarazzo e mostrando il suo perfetto inglese.
«L'onore è tutto mio» le disse inchinandosi.
«È un piacere rivederti» continuò poi rivolgendosi a Emily. A quelle parole la mia amica divenne istantaneamente rossa in volto.
«Anche per me» disse la ragazza con voce tremante.
Subito dopo Jungkook si voltò verso di me e i suoi occhi si illuminarono. Rimanemmo a fissarci in completo silenzio per alcuni secondi ed ebbi una irrefrenabile voglia di stringermi a lui.
Mi accorsi che anche lui sentiva lo stesso bisogno visto che continuava a muovere la mano destra verso la mia direzione, ma eravamo in pubblico ed io ero stata categorica: nessun contatto. Sebbene mi avesse scritto di stare tranquilla visto che aveva cenato più di una volta nei ristoranti lungo il lago senza essere riconosciuto, io non mi fidavo.
Mi guardai attorno osservando i vari tavoli e con sollievo notai che nessuno sembrava prestare troppa attenzione a quel stupendo ragazzo davanti a me. Mi tranquillizzai un pochino e tornai a guardarlo.
"Speriamo abbia ragione" pensai mentre ci incamminavamo verso il nostro tavolo.
L'ambiente della terrazza richiamava lo stesso stile che avevo visto poco prima nelle sale interne. Era infatti un'atmosfera calda e familiare. I tavoli erano posti ad intervalli regolari e dei piccoli alberi di olivo fungevano da verdi separé, rendendo l'atmosfera in qualche modo molto confortevole.
Nel piccolo giardinetto alle nostre spalle un dj stava mixando tra di loro diverse canzoni lounge. Mi rilassai ascoltando quelle note di sottofondo.
«Questa sera siete tutte mie ospiti. Quindi vi prego, sedetevi e godetevi la cena.» disse Jungkook con un sorriso appena arrivati davanti al tavolo. Poi si girò verso le mie amiche e continuò: «Lisa, Emily, vi ringrazio ancora per essere venute.»
Nell'istante in cui sentirono il loro nome pronunciato da Jungkook entrambe ebbero un sussulto e potei giurare di aver visto un lieve sorriso passare sul volto del ragazzo nel momento in cui si accorse della loro reazione.
Stavo per afferrare lo schienale della mia sedia quando Jungkook si avvicinò e la spostò all'indietro invitandomi a sedere. Quel gesto romantico mi colse alla sprovvista e lo ringraziai leggermente imbarazzata. Emily e Lisa invece trattennero a stento i loro gridolini di gioia.
Prima di sedersi Jungkook sfiorò delicatamente la mia spalla con le dita e un lieve sospiro uscì involontariamente dalla mia bocca.
"Datti una calmata. Non puoi fare così." pensai cercando di riprendere il controllo sul mio corpo.
Appena fummo tutti seduti, un giovane cameriere arrivò velocemente al nostro tavolo, portando con sé quattro bicchieri colorati.
«Eccovi degli aperitivi di benvenuto. Li ha fatti Mario appositamente per voi.» disse il cameriere porgendo un bicchiere a testa.
«Godetevi la serata. Per qualsiasi cosa sono a vostra disposizione» disse prima di congedarsi.
«Chi è Mario?» chiesi prendendo il mio bicchiere.
«È il signore che ci ha accolte. È il proprietario del ristorante.» disse Lisa.
«Davvero? Quando si è presentato?» domandai confusa.
«Appena arrivate sulla terrazza, ma tu eri abbastanza distratta in quel momento.» disse Emily indicando poi con gli occhi Jungkook e facendo una risatina. Dopodiché alzò il bicchiere in aria e brindò.
«A questa serata! Konbae»
«A questa serata e a tante altre future, konbae» le fece eco Jungkook prima di far rintoccare i bicchieri tra di loro.
«Non sono sicura di riuscire a sopportare un'altra serata con lui senza impazzire.» sentii sussurrare in italiano da Lisa prima di bere un lungo sorso di alcool.
Grazie a quel drink l'agitazione iniziale scomparve e ben presto ci trovammo a chiacchierare allegramente tra di noi.
Il consigliare Jungkook nella scelta dei piatti ci aiutò a far scomparire tutta la tensione e alla fine optammo per fargli prendere un tris di primi e la tagliata al pepe verde.
Come avevo immaginato Jungkook era un'ottima forchetta e quando arrivò anche la mia orata al cartoccio utilizzò i suoi occhioni da cerbiatto per rubarmene un pezzo.
Ogni cosa che assaggiava la gustava meravigliato, spalancando gli occhi e facendo un sacco di mormorii di apprezzamento.
Avevamo deciso di lasciare a Mario la scelta dei vini da abbinare con ogni pietanza, senza però renderci conto del numero effettivo di bottiglie che avrebbe portato in tavola. Ci ritrovammo così a bere più alcool di quanto immaginavamo e diventammo tutti talmente loquaci che, ad un certo punto, Emily riuscì perfino a far promettere a Jungkook di presentarle Taehuyng, la prima volta che sarebbe riuscita ad accompagnarmi a Seoul.
La serata passò piena di risate e allegria e quando ordinammo i dolci Jungkook volle finire la serata ordinando il vino più costoso presente nella carta.
«Sei sicuro?» gli chiesi titubante osservandone il costo.
«Per la mia Noona questo ed altro!» mi disse con tono dolce chiudendo il menù e confermando la sua ordinazione. Dopodiché mi fece l'occhiolino e tornò a parlare tranquillamente con Lisa.
Lo sentii commentare a voce alta i motivi per cui Jimin impiegasse sempre così tanto tempo a prepararsi, costringendolo quindi ad arrivare ogni volta in ritardo, quando Emily mi parlò.
«Come fai a non impazzire ogni volta che ti chiama cosi?» domandò in italiano.
«Ti ho per caso detto che non impazzisco?» le risposi con un sorriso e dopo esserci fissate per qualche secondo scoppiammo a ridere entrambe.
Le nostre risate furono interrotte di colpo dall'annuncio dell'imminente "Karaoke time".
«Così fate anche voi i karaoke!» disse Jungkook entusiasta osservando un giovane ragazzo prendere in mano il microfono e cominciare a cantare accanto alla postazione del dj.
«Si, ma sono un po' diversi dai vostri. Come puoi vedere qui si canta di fronte a tutti e non in una piccola stanza circondato solo dagli amici» risposi.
Ci ritrovammo così a ridere e a battere le mani a ritmo di musica, sebbene il ragazzo non fosse proprio così bravo ad intonare le note più acute, e anche quelle più basse, insomma, era decisamente stonato; almeno si divertiva.
«Non si può sentire» disse Emily ridendo.
«Poverino! Si sta divertendo. Apprezza il suo coraggio» risposi.
«Dovresti andare tu a cantare dopo di lui» esclamò Lisa in italiano.
«Non ci penso proprio!» le risposi prima di bere un sorso di vino.
«Dai sarebbe un toccasana per le mie povere orecchie» continuò Emily.
«Jungkook convincila a cantare!» esclamò Lisa tornando a parlare in inglese e girandosi verso il ragazzo.
«Tu canti?» mi chiese Jungkook spalancando gli occhi.
Non ebbi nemmeno il tempo per rispondere che Lisa e Emily urlarono un sonoro «Sì!» in contemporanea.
«Non ti ha detto che canta?» chiese Lisa incredula a Jungkook.
«Perché non gli hai detto che canti?» mi domandò contemporaneamente Emily incredula.
«Io...non...io non sono così brava come dite.» risposi cominciando ad agitarmi.
«A no, hai solamente cantato da solista per anni.» sentenziò Lisa.
«Davvero canti?» ripeté Jungkook sempre più incredulo.
«Sì ma...» il mio discorso fu interrotto da una fragorosa risata e dal dj che salutava l'allegro canterino e incitava la platea a farsi avanti per intonare qualche altra canzone.
Le mie amiche come due gazzelle si alzarono in piedi e cominciarono ad indicarmi.
«Lei canta! Lei!» urlarono come pazze.
Mi nascosi il volto con le mani e cercai di farmi piccola piccola.
"Qualcuno le fermi" sperai invano, ma poi la voce del dj arrivò forte e chiara alle mie orecchie.
«Mi sembra di capire che abbiamo una volontaria!» esclamò ridendo «Forza non essere timida vieni, vieni!» continuò al microfono.
Sentii gli sguardi delle persone vicine cominciare a fissarsi su di me e sperai di poter sparire inglobata dalla sedia.
«Ormai è troppo tardi, vai e splendi!» disse ridacchiando Lisa alle mie spalle.
«Me la pagherai» le assicurai mentre con uno sbuffo mi alzavo dalla sedia.
Cominciai a camminare verso la postazione del dj cercando di pensare a quale canzone avrei potuto fare.
Quando mi fermai accanto alla console il mio cuore batteva all'impazzata ma ormai, come aveva detto Lisa poco prima, era troppo tardi per tirarsi indietro.
Il piccolo omino paffuto mi accolse con un grande sorriso prima di dire: «Ecco la bella signorina! Non preoccuparti il motto della serata è divertimento quindi vedrai che andrà comunque tutto bene.»
« Hai qualche preferenza?» chiese mentre apriva la schermata di ricerca sul computer.
«Si, ho in mente una canzone che vorrei cantare.»
«Davvero? Come si chiama? La cerco subito.»
«Si intitola "Never enough".»
Lo guardai digitare il titolo nel portatile e poi girare lo schermo verso di me.
«È questa? Quella del film "The greatest showman"?»
«Si, è quella» confermai.
«È catalogata come difficile, sei sicura di volerla fare?»
«Sicura» risposi prendendo il microfono.
"Ora o mai piú " pensai mentre il dj premeva play e le parole comparivano sullo schermo.
Avevo già cantato questa canzone davanti ad un piccolo pubblico l'anno prima per cui in qualche modo sapevo quello che stavo facendo, ma ora sembrava tutto così diverso.
Conoscevo il testo a memoria.
Chiusi gli occhi, respirai profondamente, e cominciai a cantare.
I'm trying to hold my breath
*Sto cercando di trattenere il respiro*
Let it stay this way
*Lascia che rimanga così*
Can't let this moment end
*Non posso lasciare che questo momento finisca*
Aprii gli occhi e cominciai a guardare il pubblico davanti a me senza soffermarmi su un punto fisso.
You set off a dream in me
*Hai fatto nascere un sogno in me*
Getting louder now
*Sta diventando sempre più rumoroso ora*
Can you hear it echoing?
*Riesci a sentirlo risuonare?*
Mentre pronunciai queste parole mi resi conto di come sembrassero perfette per quel momento e involontariamente mi trovai ad incontrare lo sguardo di Jungkook.
Take my hand
*Prendi la mia mano*
Will you share this with me?
*Vuoi condividere questo con me?*
'Cause darling, without you
*Perchè tesoro, senza di te*
Respirai e andai avanti, senza riuscire a distogliere gli occhi dal ragazzo. Il cuore che batteva sempre più forte.
All the shine of a thousand spotlights
*Tutto lo splendore di mille riflettori*
All the stars we steal from the night sky
*Tutte le stelle che rubiamo dal cielo notturno*
Will never be enough
*Non saranno mai abbastanza*
Never be enough
*Mai abbastanza*
Towers of gold are still too little
*Le torri d'oro sono ancora troppo poco*
These hands could hold the world but it'll
*Queste mani potrebbero tenere il mondo ma non sarà*
Never be enough
*Mai abbastanza*
Never be enough
*Mai abbastanza*
Distolsi gli occhi dal ragazzo. Una strana sensazione si stava facendo strada dentro di me e non volevo ascoltarla. Non volevo renderla reale, volevo solo che il mio cuore smettesse di battere così freneticamente...
For me
*Per me*
Never, never
*Mai, mai*
Never, never
*Mai,mai*
Never, for me
*Mai, per me*
For me
*Per me*
...ma non ci riuscii. Tornai a fissare Jungkook che mi stava guardando con gli occhioni spalancati e la bocca mezza aperta. Il mio cuore si sciolse all'istante.
Never enough
*Mai abbastanza*
Never enough
*Mai abbastanza*
Never enough
*Mai abbastanza*
For me
*Per me*
For me
*Per me*
For me
*Per me*
Respirai e continuai a cantare. Cercai di eseguire al meglio la canzone, anche se ormai non capivo più se fosse solo interpretazione o se stessi cominciando a mettere i miei veri sentimenti in quelle parole.
All the shine of a thousand spotlights
*Tutto lo splendore di mille riflettori*
All the stars we steal from the night sky
*Tutte le stelle che rubiamo dal cielo notturno*
Will never be enough
*Non saranno mai abbastanza*
Never be enough
*Mai abbastanza*
Towers of gold are still too little
*Le torri d'oro sono ancora troppo poco*
These hands could hold the world but it'll
*Queste mani potrebbero tenere il mondo ma non sarà*
Never be enough
*Mai abbastanza*
Never be enough
*Mai abbastanza*
For me
*Per me*
Never, never,
*Mai, mai*
Never, never
*Mai, mai*
Never, for me
*Mai, per me*
Mi sembrò di sentire i presenti trattenere il fiato finché non conclusi la canzone.
For me
*Per me*
Dissi le ultime due parole guardando Jungkook con gli occhi lucidi.
Cosa mi stava succedendo?
Ci furono alcuni secondi di silenzio e poi un fortissimo applauso si levò dai tavoli davanti a me.
«E tu non volevi cantare?» disse il dj battendo le mani e guardandomi incredulo «ma io ti tengo qui con me tutta la sera bambolina!»
Posai il microfono accanto al PC e lo guardai con un sorriso.
L'adrenalina che stava lasciando il mio corpo mi stava facendo tremare leggermente le gambe e mi appoggiai un attimo al supporto del mixer per non cadere. Sebbene avessi già cantato quella canzone ad uno spettacolo l'anno precedente farlo adesso mi aveva destabilizzata più del previsto. E sapevo perfettamente quale fosse la causa.
Girai il mio volto fino ad incontrare gli occhi luminosi di Jungkook. Lo fissai per qualche secondo mentre batteva le mani estasiato, un sorriso splendente stampato in volto. Sentii le mie gote diventare bollenti e il mio cuore fece una capriola.
"È tutta colpa della canzone, ti immedesimi sempre troppo quando canti." pensai girandomi verso il dj e sperando che Jungkook non avesse notato nulla.
Mi accorsi solo in quel momento che il mio interlocutore non aveva smesso nemmeno un attimo di parlare e stava cercando di convincermi in tutti i modi a cantare un'altra canzone.
«Grazie mille ma voglio andarmene all'apice della gloria, come i migliori artisti!» esclamai scherzando e ,ringraziandolo ancora una volta, lasciai il posto del karaoke incamminandomi lungo la terrazza.
Alcuni commensali mi fermarono per complimentarsi e chiedere un bis ma declinai gentilmente la loro offerta. In quel momento volevo solamente correre al mio tavolo e tranquillizzare il mio cuore.
Arrivata al tavolo venni accolta dalle urla di Lisa ed Emily.
«Ecco la nostra star!» esclamarono mentre Jungkook continuava a battere le mani come rapito.
«Ragazze per favore non facciamoci riconoscere, state buone.» dissi mentre dedicavo un sorriso timido a Jungkook il cui volto esprimeva la perfetta descrizione della parola "sorpresa".
«Noona!Noona! Perché non mi hai detto che canti ? Perché non mi hai detto che hai quella voce?» chiese parlando velocissimo e gesticolando davanti a se.
«Te lo avevo detto che sapeva cantare!» esclamò Lisa fieramente.
«In confronto a quello che fai tu non è nulla di che...non sono una vera cantante.» mormorai fissandomi le punte delle scarpe.
«Non è nulla di che?» chiese incredulo «Tu non hai idea...tu...hai preso lezioni di canto?» chiese incuriosito.
«No, so leggere la musica ma non ho preso lezioni di canto.»
«Tu non..Mio Dio... Protei provare a sentire Kim Seong Eun, dovrei avere ancora il suo numero da qualche parte.» disse prima di cominciare a parlare coreano tra sé e sé ad una velocità e con una cadenza che avevo sentito solamente in qualche video di Youtube.
«Jungkook » chiesi fissandolo.
«Jungkook?» ripetei un po' preoccupata mentre lo osservavo fissare il vuoto.
«Lo hai rotto» disse scherzando Lisa in italiano.
«Si, lo penso anche io» sentenziò Emily.
Gli toccai una spalla e finalmente tornò in se'. Si girò verso di me con uno sguardo di pura felicità.
«Perché non ho pensato di filmarti? Sarebbe stata una ripresa stupenda!»
Mi misi a ridere.
«Meglio così! Già mi agito a cantare davanti ad un pubblico.Se mi avessi anche ripresa non sarei stata in grado di azzeccare nemmeno una nota.»
«Avrò un tuo video prima o poi. Non me ne andrò da qui senza aver registrato la tua voce.» disse diventando serio.
«Mi stai sfidando ancora?» gli chiesi divertita sporgendomi verso di lui. Il ragazzo mi guardò alzando il sopracciglio con il piercing ed inclinando la testa lievemente di lato in uno sguardo di sfida.
Una signora di mezza età aveva appena cominciato a cantare al karaoke e approfittai della musica alta e della distrazione momentanea di Lisa ed Emily per avvicinarmi ancora di più.
«Lo sai che non ti conviene sfidare la tua Noona o rischi di perdere ancora...coniglietto.» gli sussurrai all'orecchio.
Quando udì il suo nomignolo notai la sua mascella scolpita contrarsi lievemente.
Feci un piccolo sorriso soddisfatto e mi ritrassi pensando di aver vinto ma Jungkook si sporse fino a farmi sentire il suo alito caldo tra i capelli.
«Ti ricordo che non vincerai mai più contro di me, Noona. Per cui ti conviene stare attenta a quello che dici.» sussurrò con voce calma e bassa.
A quelle parole una scarica percorse la mia colonna vertebrale e serrai le mie mani sul bracciolo della sedia chiudendo gli occhi. Jungkook si scostò con una espressione soddisfatta sul volto e si girò con nonchalances ad osservare la signora al karaoke.
"Maledetto coniglietto! Fai tanto il timido e l'indifeso ma in fondo sei un piccolo demonio." pensai mentre cercavo di calmarmi.
«Stanno arrivando i dolci!» esclamò Emily tutta felice mentre indicava il cameriere diretto verso il nostro tavolo.
Nello stesso istante Mario comparve al nostro fianco, portando con sé la bottiglia di spumante precedentemente ordinata da Jungkook.
«Chi vuole assaggiare?» chiese con un sorriso raggiante.
Jungkook mi guardò invitandomi a provare il vino e Mario mi porse un piccolo calice.
Il profumo dello spumante era articolato e complesso, con una nuance che mi ricordava a tratti le scorze di arancia e i frutti di bosco. Il gusto era inizialmente forte e deciso, con lunghissimi aromi di frutta rossa, agrumi e spezie ma poi andava man mano a scemare lasciando lo spazio ad un sapore più leggero e delicato.
«È davvero buonissimo» risposi posando il calice sul tavolo.
«Sono veramente contento che le piaccia. » disse riempiendo altri tre calici e posando la bottiglia in un cestello colmo di ghiaccio «E signorina, se posso permettermi, la sua performance al karaoke è stata stupenda. Spero proprio di sentirla cantare ancora.» disse sorridendomi.
Lo ringraziai imbarazzata e lo osservai allontanarsi dal tavolo con passo allegro.
«Noona, riesci davvero a conquistare tutti. Inizio a sentirmi geloso.» disse Jungkook sorridendo mentre fissava Mario.
«Ma cosa dici! Ha semplicemente voluto fare il carino. » dissi infilando la mia forchetta nella meringata che avevo ordinato e rompendola esattamente a metà.
Sentii Emily e Lisa ridere tra loro mentre mi osservavano e le fulminai con lo sguardo.
«Come avete detto che si chiama questo dolce?» chiese poi Jungkook osservando il piccolo recipiente in terracotta.
«"Panna cotta"» rispose Lisa.
«Panna cotta» provò a ripetere il ragazzo mentre infilava il cucchiaino nel dolce riempiendolo fin all'orlo.
«Attento che ti cola il sciroppo sul tavolo» dissi osservando la salsa ai frutti rossi gocciolare pericolosamente oltre il bordo della posata.
Jungkook si portò velocissimamente il dolce alle labbra e nel momento in cui lo assaggio un mugugno di piacere lasciò le sue labbra.
«Oddio è buonissimo!» esclamò fiondandosi subito ad assaggiare anche il resto del dessert.
«Oh si è molto buono! Piace un sacco anche a me.» disse Lisa iniziando a mangiare anche la sua Panna cotta.
«Puoi sempre chiedere alla "Tua" Noona di preparartela. Non è difficile.» continuò alzando un sopracciglio verso la mia direzione e sorridendomi.
«Davvero Noona me la rifaresti? Vorrei un sacco farla assaggiare ai miei hyungs, secondo me impazzirebbero!» esclamò felice.
«Hem...Non so cucinare la Panna cotta.» mormorai mangiando un altro boccone di meringata.
«Cosa?!» esclamarono in coro le mie amiche.
La serata si concluse così: con Lisa ed Emily che mi fecero promettere di imparare a cucinare la Panna cotta per Jungkook, minacciandomi che altrimenti lo avrebbero fatto loro al mio posto e con il ragazzo che rideva nel vedermi così imbarazzata ma comunque combattiva.
Ci alzammo dal nostro tavolo ancora sghignazzando e ci dirigemmo verso la cassa.
Jungkook, da bravo gentiluomo, volle pagare il conto al posto nostro.
«Vi avevo scritto che eravate mie ospiti stasera. Vi prego, lasciatemi questo ultimo onore» disse prima di dirigersi verso la cassa e parlare con Mario.
«È davvero stupendo» confessò Emily osservandolo mentre chiacchierava un po' in imbarazzo con l'anziano signore « ed è cotto di te!» aggiunse.
«Oh no. Non è vero.»
«Sì che è vero! O sei così cieca da non accorgertene?» chiese Emily fissandomi negli occhi.
«Emily ti dico di no! Sappiamo entrambi che non può durare! È solo una scappatella di una settimana. Staremo assieme per i prossimi giorni e poi ognuno tornerà alla sua vita.» cercai di spiegare.
«E questo te lo ha detto lui?» mi chiese Lisa improvvisamente.
«Lui ha...» mi fermai un attimo, cercando di ricordare le esatte parole dei nostri discorsi ma quando Jungkook si girò verso di me sorridendomi come un cucciolo felice, il mio cuore perse un battito. E poi due. E poi tre. Mi ritrovai a fissarlo mentre camminava verso la nostra direzione e tutta la mia concentrazione sparì di colpo.
«Mi sa proprio che non è l'unico ad essere cotto» disse Emily al mio fianco gongolante.
Mi ridestai con le sue parole e mi voltai verso di lei.
«Ti ho detto che non..» cercai di dirle ma venni fermata prima di finire.
«Ripetilo pure quante volte vuoi ma la cosa è evidente anche ai sassi del muro!» esclamò Emily sbuffando ed incrociando le braccia.
«Tutto bene ragazze?» chiese Jungkook arrivando davanti a noi,guardandoci con uno sguardo da cucciolo indifeso.
«Si tutto bene! E grazie ancora per esserti offerto di pagare.» rispose Lisa.
«Si davvero. Sei stato gentilissimo» disse Emily subito dopo.
«Siete mie ospiti, non potevo farvi pagare. Sarebbe stata maleducazione.» disse con un sorriso scintillante che le fece sciogliere entrambe.
Uscimmo dal ristorante e una volta all'aria aperta Jungkook propose di fare una passeggiata in riva al lago.
Guardai l'orologio, era quasi mezzanotte.
«Che bell'idea!» dissi battendo le mani dalla gioia «A quest'ora la riva non dovrebbe essere molto affollata.»
«Grazie mille della proposta ma io e Emily siamo un po' stanche.» disse Lisa fissando Emily e dandole una gomitata sul braccio.
«Oh, sì vero!» esclamò Emily facendo finta di sbadigliare per poi aggiungere « Ci siamo svegliate molto presto stamattina e io effettivamente sto crollando dal sonno.»
«Non fa niente.» disse Jungkook «Io vado a letto molto tardi e a volte mi dimentico che le persone normali non hanno i miei stessi ritmi. Vi chiamo subito un taxi così potete tornare in hotel a riposare.» aggiunse prima di allontanarsi di qualche metro per chiamare il taxista.
«Davvero non volete passare ancora un po' di tempo fuori?» chiesi alle mie amiche in italiano sperando di far cambiare loro idea prima della fine della telefonata di Jungkook.
«Noi rientriamo in hotel» disse Emily.
«Ma tu rimani con lui» aggiunse Lisa con un sorriso.
«Cosa?»
«Nessun cosa e nessun ma...noi torniamo in hotel e tu passi il resto della serata con il tuo biscottino prelibato. È tutta sera che vi guardate come se voleste mangiarvi da un momento all'altro quindi ora vi diamo l'occasione per farlo!» affermò Lisa con sicurezza «Ora fammi solo sapere come entrare nella suite senza di te che dopo quello che è successo stamattina non mi va di attenderti davanti all'ascensore tutta la notte.» disse ridendo.
«Siete sicure ragazze?»
«Non chiedermelo un'altra volta o vado io a fare un giro in riva al lago al posto tuo!» dichiarò Emily.
«Grazie» dissi abbracciandole entrambe.
«Mi ringrazierai domani, raccontandomi tutto quello che avete fatto stanotte» disse Lisa ridendo.
«Non credo proprio!» risposi prima di estrarre la card della suite e spiegare come usarla.
«Non so a che ora tornerò ma non preoccupatevi per me» dissi loro abbracciandole ancora una volta.
«Ci devi un favore. Ricordatelo. Divertiti con il tuo biscottino» disse Emily sorridendo.
Jungkook tornò in quell'esatto momento.
«Il taxi sarà qui fra pochi minuti.Per fortuna non era molto lontano.» spiegò.
«Grazie mille, per tutto Jungkook, è stato davvero un onore passare la serata in tua compagnia» disse Lisa.
«Si è stata la serata più bella della mia vita» ammise Emily.
«Sono contento vi sia piaciuta.» rispose Jungkook con un sorriso e grattandosi la testa leggermente imbarazzato.
«Ora però abbiamo un favore da chiederti.» disse Lisa con un barlume di malizia nei suoi occhi.
«Ditemi, in cosa posso esservi utile?» chiese il ragazzo.
«Porta la nostra amica in riva al lago e falle passare una nottata indimenticabile. Ha bisogno di innamorarsi di nuovo.» rispose Lisa.
«Lisa!» le urlai contro.
«Oh avanti! Quello stronzo ti ha lasciata da un anno! Hai bisogno di ritornare in sella! E ti sei scelta il cavallo migliore sulla faccia della terra per farlo!» esclamò Emily in italiano.
«Emily!» esclamai prima di picchiarla sul braccio.
Jungkook vedendo quel piccolo teatrino si mise a ridere.
«Lo farò. Ve lo prometto!» disse allargando il petto e mettendosi la mano tatuata sul cuore.
Mi fermai dal picchiare la mia amica e lo osservai sbalordita.
"Cos'è che avrebbe fatto?" pensai e in quel momento le luci del taxi puntarono dritte verso di noi.
«Allora noi andiamo, grazie ancora.» disse Emily aprendo la portiera e salendo sulla macchina che si era fermata accanto a lei.
«Jungkook, ti affidiamo la nostra amica per questa notte. Mi raccomando trattala bene o te la vedrai con noi» minacciò Lisa prima di salire e sparire alla mia vista.
«Buona passeggiata!» le sentii urlare mentre abbassavano i finestrini e ci salutavano con la mano «E usate le precauzioni!» aggiunsero prima di scoppiare a ridere e scomparire dietro il vetro.
«Certo che sono come due vulcani! Piene di energie.» disse Jungkook osservando la macchina sfrecciare lungo la strada.
«Si lo sono e prima o poi verranno uccise dalla sottoscritta se non si daranno una calmata.» risposti e sentii Jungkook mettersi a ridere.
«Nonostante tutto però...voglio loro un mondo di bene.»confessai con un enorme sorriso.
Quando la macchina sparì oltre la curva le mani di Jungkook strinsero la mia vita e mi alzarono in aria.
«Finalmente posso fare questo.» disse facendo qualche passo fuori dal cono di luce del lampione.
Mi trovai così ad osservarlo dall'alto in basso. Le gambe a penzoloni mentre intrecciavo le braccia attorno al suo collo ridendo felice.
Mi tenne sollevata mentre ci fissavamo a pochi centimetri di distanza. I nostri respiri caldi che si mescolavano.
«È tutta sera che aspetto questo momento.»confessò e poco dopo le sue labbra toccarono le mie.
Nel momento esatto in cui le nostre bocche si sfiorarono il mio cuore esplose di gioia e strinsi forte le braccia, aderendo più che potevo al suo petto.
Ci baciammo dolcemente e quando si scostò dalla mia bocca aveva il fiato corto e un sorriso estasiato dipinto sul volto.
il ragazzo mi mise a terra delicatamente.
«Ti voglio portare in un posto stupendo. Andiamo Noona.» disse intrecciando le sue dita con le mie.
Lo fissai con il cuore in gola e le gote rosse.
Strinse le dita un po' più forte e cominciò a camminare lungo il marciapiede senza lasciarmi la mano.
"Forse Emily ha ragione" pensai mentre lo osservavo condurmi lungo la strada che portava al lago, il cuore che mi martellava nel petto e le gambe ancora tremanti a causa del suo bacio.
"Ma non posso. Non posso innamorarmi proprio di lui..."
☆Nota dell'autore☆
Eccomi tornata con il capitolo settimanale di Hibiscus. Cosa ne pensate?
La nostra Noona ha finalmente capito di provare qualcosa per il suo tenero coniglietto ma non lo vuole ancora ammettere a se stessa. Ha troppa paura delle possibili conseguenze. Cosa le sarà successo in passato per farle avere tutti questi timori?
Lo scopriremo più avanti nella storia!
Nel frattempo se vi piace lasciate pure qualche stellina e qualche commento.
감사합니다
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