XII CHAPTER
N͢e͢v͢e͢
Un venerdì del mese di Gennaio fu davvero memorabile.
Avendo ancora la febbre, Misaki non poté andare a scuola; e quella mattina, tutto era bianco.
Si potevano intravedere, dai vetri appannati per il freddo e dall' umidità, i vari vicini che spalavano la neve di fronte alle loro abitazioni in modo da avere un passaggio in cui si potesse camminare.
Lei adorava la neve, aveva avuto dei bei ricordi ogni volta che lei decideva di scendere in piccoli granellini di ghiaccio. Questa volta avrebbe avuto l'occasione di vederla e maneggiarla con i suoi amici. Chissà, potevano giocare a palle di neve, o meglio ancora, creare un pupazzo di neve assieme! L'unica cosa che la bloccava era la febbre, era ancora molto alta e sua madre non l'avrebbe fatta neppure uscire a pagamento.
In quel momento odió la sua salute cagionevole; proprio adesso doveva arrivarle la febbre, proprio quando la neve era scesa?
Mentre i suoi nuvolosi pensieri erano un susseguirsi di rabbia e tristezza, il campanello di casa suonò. Erano le 11.20, "chi poteva essere?" pensò. Senza pensarci due volte, andò a vedere nello spioncino chi fossero questi inattesi ospiti.
Si sbalordí quando vide i suoi amici dall'altro lato della porta di casa. Non mancava nessuno, Rikka, Meiko, Naoki e persino Satoshi, erano li aspettando che qualcuno aprisse la porta.
Aprì e con sguardo di ammirazione disse:
"Ragazzi, siete venuti a trovarmi. Sono davvero contenta di questo..." smise di parlare per un secondo, e con sguardo cupo continuó "ma non siete andati a scuola per causa mia? Non ce n'era bisogno.."
"Misaki calmati, oggi uscivamo a mezza giornata e per di più il professore delle ultime ore è mancato per cui siamo usciti prima." disse Rikka tutto d'un fiato, sapendo quanto Misaki odiasse essere un peso per le persone.
"Siamo venuti a trovarti, sei contenta Misa-chan?!" disse Naoki cercando di far tornare il sorriso all'amica.
"Si lo sono, ma entrate, fa freddo fuori." disse massaggiandosi le braccia in modo da riscaldarsi in qualche maniera.
Si misero in cucina e la padroncina di casa iniziò a preparare del thè caldo. Mentre ella preparava parlarono parecchio, fino a quando finirono all'argomento "neve".
"Stamattina ha nevicato da come avete notato. Mi sarebbe piaciuto andare a divertici di sotto, ma non mi sento affatto bene... mia madre non me lo permetterebbe." disse con tono triste.
"A proposito di tua madre, non c'è nessuno oggi?" chiese Meiko guardandosi intorno
"No, oggi sono sola. Ma, ragazzi io ho la febbre e siete venuti qui così, senza niente?"
Avendo sentito la scia di panico lanciata nelle ultime sue parole, tutti quanti presero dalla borsa una mascherina e se la misero.
"Abbiamo dato ascolto a Satoshi, che ci ha consigliato di prenderne una ciascuno in infermeria." disse ridendo Rikka
Misaki guardò Satoshi che ancora non aveva accennato parola da quando lei aveva aperto la porta di casa.
"Ehm... Satoshi, tutto okay?" disse sperando ad una risposta da parte dell'amico
"Non ce male." disse guardandola dritta negli occhi
"Ne sono felice. Almeno voi che potete andare sulla neve andate, su! Nel mio giardino se né formata assai; in caso vi guardo dalla finestra del soggiorno, andate." disse sorridente. Lei amava vedere i suoi amici con il sorriso stampato sulle labbra.
All'inizio erano un po' titubanti, dopo tutto loro erano andati lì per lei, non per divertirsi. Ma Naoki rise e disse: "Se questo ti fa star bene, lo faccio volentieri e subito!"
È detto questo si tirò l'amico e scese velocissimo.
Rikka e Meiko la guardarono e con voce pacata dissero una"Sei sicura di quello che fai?" e l'altra "mi sento in colpa..."
"Ma no! Non createvi problemi per me, forza che aspettate!" Si avvicinò alla finestra del soggiorno e continuó "Eh ma dove siete vi volete muovere!"
Le ragazze vedendola cominciarono a ridere a crepapelle e lei le seguì subito dopo.
"Ora andiamo, osservaci bene eh!"
"Lo farò!"
Da quella finestra ha vissuto momenti di gioia e divertimento, ma il momento più bello della giornata era quando tutti e quattro suonarono alla porta e lei aprendola vide Satoshi tenere un po' di neve nella propria mano. Con voce seria disse: "Questa è per te Utahara-san, da parte di tutti noi" lei con quasi le lacrime agli occhi la sfiorò con le dita constatando che era davvero fredda e sorridendo a trentadue denti, dichiarò a tutti:
"Questa sarà una delle poche giornate che ricorderò sempre quando cadranno i fiocchi di neve, vi voglio davvero bene!"
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