Dumah: Heh. Ora sarà più facile...

Emy: Cosa vuoi fare? Vuoi Uccidere anche me? Bene. Fallo allora

Dumah: Bhé, credo che mi divertirò un bel po' con te

E dopo aver detto ciò, si avvicinò alla ragazza, e si abbassò a guardarla. Poi, con furia gli tolse l'elmo e la prese per i capelli sollevandola.

Zal: Non mi sembra il caso di uccidere tutti quanti, possiamo parlarne, così ci chiariamo.

Dumah: Troppo tardi

Dumah mise un braccio attorno il collo della ragazza, e con l'altro gli mollò un pugno così forte da rompere la corazza ed arrivare fino all'intestino. La ragazza soffocava le urla di dolore in piccoli mugolii, non voleva farsi vedere debole

Dumah: Uhm... Vediamo cosa c'è qui

E mentre diceva ciò, iniziò a togliergli l'intestino, ai piedi del carnefice apparve un frullatore in cui veniva inserito l'intestino della ragazza e alcuni organi interni di quella zona.

Dumah: Credo che possa bastare

E il frullatore, dopo essere stato chiuso ermeticamente, venne avviato. Dal canto suo, la ragazza cercava di scappare inutilmente. Quando il frullatore ebbe finito si era formata una poltiglia di organi e sangue. Con forza, Dumah Aprii la bocca di Emy

Dumah: Su, bevi. È buono

La ragazza fece come gli era stato ordinato, e nel mentre il sangue gli usciva a fiotti dalla ferita alla pancia, ella iniziò a bere quel composto, cercava di respingere i conati di vomito, cosa che cercava di fare anche Zal. Ma poi tutti e due vomitarono.

Dumah: Oh, ma che peccato. Hai perso

Dumah afferrò la ragazza dai capelli, e gli mise la canna della pistola in bocca, Zal guardava tutto esterrefatto.. Non riusciva a comprendere quanto la pazzia umana potesse andare oltre ogni limite. La vera pazzia è quando fai cose che non crederesti mai di fare.

Dumah: Ehy Emy, Dì.. Ciao Ciao Zal

E dopo aver detto ciò, Dumah premette il grilletto. Tutti videro il proiettile passare da parte a parte. Il sangue che schizzava assieme al pezzo di metallo, il sangue colava e il corpo senza vita della ragazza venne fatto cadere da Dumah come un'oggetto inutile. In quel momento, ogni Killer ritornò alle proprie vesti finali, ma solo i poteri di Herofox vennero attivati, gli altri non potevano fare nulla.

Zal: Tu... SEI UN MOSTRO

E mentre diceva ciò, si Calò il cappuccio e si lanciò addosso a Dumah cercando di colpirla. I due schivavano ogni colpo dell'avversario, ma a volte non riuscivano, e venivano colpiti. Poi, sembrava che Dumah avesse deciso di non colpire, e si fece massacrare da Zal.

Zal: PERCHÉ HAI FATTO CIÒ? ERAVAMO UNA FAMIGLIA

Dumah: PER ME QUELLA FAMIGLIA NON ERA MAI ESISTITA. IO NON MI SENTIVO PARTE DI ESSA, E NON LO SARÒ MAI.

I due erano uno distante dall'altro, nessuno dei due voleva combattere. Ma dovevano farlo, vivere o morire. Dovevano fare la propria scelta...