Howdy, It's Me. Your Best Friend

Herofox pov:

Non sapeva cosa stava tramando sua zia, però aveva bisogno dell'aiuto degli altri, quindi decise di incaricare Lyra e Toby di avvisare più gente che potevano, la riunione si sarebbe dovuta tenere alla Creepyhouse, lei aveva una questione in sospeso. Si ritrovò davanti una casa diroccata, si chiedeva se era il luogo giusto.. ed era così. Entrò in casa, e non c'era nessuno, per il momento, un rumore interrompeva il silenzio, si diresse verso il luogo del rumore e trovò una televisione che trasmetteva solo telegiornali... Non gli diede molta importanza.. ma dovette quando sentì il suo nome.

Giornalista: A quanto sembra, il killer scarlatto è tornato. L'incubo sembrava finito fino a qualche anno fa. Ma ci siamo dovuti ricredere quando Herofox è tornata all'azione, con più violenza e cattiveria che mai. Alcune dicerie dicono che sia solo un'emulatore e che il killer vero sia morto cinque anni fa. Noi non siamo sicuri di nulla, vi terremo aggiornati

La gente si era già dimenticata di lei, il che aveva senso, ma odiava che qualcuno cercava di emulare i suoi omicidi. Nessuno doveva azzardarsi a emularla, aveva deciso. Dopo aver finito qui, avrebbe ucciso più persone possibili, il che rischiava di farle perdere il controllo, ma ne valeva il suo "onore"

??: Chi sei?

Qualcuno o qualcosa era dietro di lei, le stava puntando la pistola alla testa. Ella decise di girarsi lentamente, e appena vide il suo aggressore, sorrise.

-Howdy, non ti ricordi di me Astaroth. Sono io, la tua migliore amica-

Le sembrava di vedere la se stessa di cinque anni prima. La se stessa che era così ingenua da non capire quali poteri non aveva ancora scoperto.

Astaroth: Questa frase... Non è possibile

Astaroth iniziò ad allontanarsi, non voleva credere ai suoi occhi. Herofox era morta, tutti l'avevano visto era impossibile che lei fosse davanti a lei.

Astaroth: Tu sei morta. Tu sei Morta, capisci... Morta, fine, game over. È impossibile che tu sia davanti a me

-E possibile invece. Sono proprio qui... E mi sento il Messia :/-

Astaroth iniziò a ridere. Posò la pistola e diede un'abbraccio a Herofox, anche se in realtà la stava stritolando... Ma dettagli.

-Ehy. Così mi ammazzi-

Astaroth: Lo so. Vorrei chiederti come è possibile, ma lo avrai raccontato a tante persone che di sicuro, ti sei stufata.

-Indovinato-

Astaroth: Heh. Allora, che si fa?

In quel momento, qualcuno cercava di aprire la porta inutilmente. Astaroth aveva il brutto vizio di lasciare le chiavi dietro la porta impedendo alla gente di entrare.

??: Ehy. Sorellina. Togli le chiavi da dietro la porta

Astaroth: Cazzo. È tua sorella. Devi andartene da qui

-No! Sono venuta qui apposta. Quindi... Apro io la porta-

Nel frattempo, Emma, aveva sentito qualcuno nella casa assieme ad Astaroth. Quindi, senza farsi vedere, evocò una lancia d'energia in mano.

Emma: *sussurra* Astaroth. Fammi entrare. Chi c'è lì con te?

Poi, la porta si aprì. Ed Emma rimase immobile quando vide chi era il portiere.

Emma: N..Non è Po...possibile

-Taci e vieni dentro... Dio suona malissimo. *prende Emma e la trascina dentro casa*-

Dopo aver trascinato la sorella all'interno della casa, chiuse la porta violentemente.

Emma era ancora in stato di shock, la lancia d'energia svanì, era scettica e a bocca aperta. Non si mosse nemmeno quando la sua defunta sorella si avvicinò a lei, era pietrificata dallo stupore... Ma anche dalla rabbia.

-Lo so che dovrei essere morta eccetera eccetera... Ma non è così-

Astaroth: Vi lascio sole

E detto questo, sparì, lasciando le due sorelle faccia a faccia. Passarono i minuti, e nessuna delle due era intenzionata ad iniziare un discorso, finché non fu proprio il killer scarlatto a rompere il silenzio.

-Perché?-

Emma: cosa vuoi dire?

-Perché hai abbandonato papà e gli altri?-

Emma: Perché... Non me la sentivo di stargli vicino. Li avrei visti felici dopo qualche anno che tu sei morta, e non ce la facevo. Era più forte di me

-Ho letto il tuo diario, l'hai scritto durante una nottata intera passata in bianco a piangere, ti ritenevi colpevole della mia morte.. cosa che non era vera, tu avevi il compito di proteggermi per tutta la vita, ma quando mi hai vista a terra senza vita cinque anni fa, ti è crollato il mondo addosso.. Non è così?-

Emma non sapeva cosa dire, il suo unico amico durante questi anni era stato un diario. Lo stesso diario che la sorella teneva in mano. Non aveva il coraggio di parlare. Mosse solo la testa in segno di sì per poi abbassarla.

Emma: è che... Io sapevo che non eri morta, qualcosa dentro di me mi diceva che era così, ma ti avevo vista a terra, non c'era battito... Io.. io...

La ragazza scoppiò a piangere, erano anni che aveva questo peso interno, non voleva comportarsi male con i suoi amici e i suoi familiari. Con un lembo della camicia cercava di asciugarsi le lacrime che sgorgavano dai suoi occhi, poi sentì qualcosa di caldo che la avvolgeva. Emma aprì gli occhi, e vide sua sorella che la abbracciava, era strano.. ma sembrava che in quel momento i ruoli si erano invertiti, sembrava che Herofox era la sorella maggiore ed Emma quella minore.

Astaroth tornò dopo qualche ora, e le vide addormentate sul divano, notò fin da subito che Emma aveva gli occhi gonfi, come quelli di una che aveva pianto. Il demone sorrise e prese la sua agenda, che teneva sempre con sé, la aprì e scrisse la data e l'ora di quel giorno.

Astaroth: Non capiterà di nuovo vedere Herofox che si prende cura di qualcuno. Meglio segnarsi questo giorno.

Spazio autore:

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, come al solito illuminate la stellina e lasciate un commento.

Alla prossima :3

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