baby, don't worry
Era da qualche minuto che correvano senza sosta. Mano nella mano, Yoongi, trascinava con forza Jimin esausto.
-Hyung, possiamo fermarci?- disse con il fiatone il piccolo cercando di mantenere il passo del più grande.
-Non c'è tempo Jimin, corri ancora un po'- gli riferì senza fermare la corsa.
Jimin rimase in silenzio, obbedendogli.
Non capiva perché dopo esser usciti dalla casa del gigante, Yoongi iniziò correre come se avesse visto un fantasma.
Era rimasto perplesso all'uscita di quella casa finché Yoongi ritornò e afferrò la sua mano fredda iniziando quella corsa inspiegabile contro il tempo.
Jimin guardò il cielo sempre più buio e la strada isolata su cui erano, guardò anche dietro di sè percependo la propria paura a fior di pelle.
Le nuvole si erano radunate sopra di loro sempre più grige e il freddo di quella notte aumentava a dismisura.
Ma Jimin non fiatò e rimase in silenzio.
Le prime gocce li bagnarono leggermente fino a renderli zuppi all'avanzar del temporale.
-Yoongi sta piovendo- disse Jimin sperando in una fermata.
-L'avevo notato- rispose senza nemmeno guardarlo in viso.
-Yoongi, dobbiamo trovare un riparo- picchiettò la spalla cercando di convincerlo.
-Jimin, smettila e corri ancora- lo strattonò con forza il più grande facendo scivolare l'altro, per sbaglio, sulla strada bagnata.
Gli strappi alle ginocchia permisero alla strada di graffiare la pelle del più piccolo che, notati i graffi insanguinati cercò di non piangere per il dolore.
-Jimin, ti sei fatto male?- sì avvicinò al corpo del giovane sull'asfalto bagnato.
Il ragazzo guardò il più grande con il labbro tremolante e indicò le ginocchia e in risposta, Yoongi fece una smorfia.
-Forse, è meglio fermarci- disse guardandosi intorno.
-Forse?- disse sarcasticamente con ira.
Gli diede delle manate al busto in preda al dolore per i propri arti.
Poi rimase a guardarlo dal basso verso l'alto.
-Ci toccherà ripararci lì- e con l'indice indicò dall'altra parte della strada, il bosco.
Jimin strabuzzò gli occhi guardando il posto buio in cui il suo hyung voleva tracorrere la notte.
-Ho ragione a chiamarti byeongsin-a- riprese a lamentarsi il più piccolo afferrando la manica inzuppata della felpa dell'altro.
-Cosa ti aspettavi, un Hotel?Dobbiamo accontentarci per stanotte, fai finta sia un campeggio senza tenda- fece spallucce alzandolo da terra.
-Ma hyung, io odio il campeggio- piagnucolò facendo resistenza nell'alzarsi, aggrappandosi al braccio di lui.
Yoongi sbuffò e si mise Jimin sulle spalle iniziando a camminare dall'altra parte della strada ed entrando nel bosco tanto temuto dal più piccolo.
Ad ogni passo Yoongi rompeva con i suoi piedi alcuni legnetti, spaventando maggiormente il ragazzo sopra di sé.
-Hai sentito Yoongi hyung?- disse avvicinandosi all'orecchio del ragazzo- Non saranno per caso gli orsi?- sussurrò.
-Jimin ma ti senti?Qui non ci sono orsi e non ti muovere così tanto, mi farai cadere- sbuffò sistemando il piccolo sopra di lui.
Altri rumori.
-Hyung, questi sono orsi- si avvicinò ancora il ragazzo provocando al più grande una sonora risata.
-Non ridere, possono sentirti byeongsin-a- disse di rimando l'altro.
-Qui, gli orsi non ci sono- ripeté guardandosi intorno per cercare un riparo dalla pioggia.
Jimin cercò di tranquillizzarsi nonostante avesse la paura in corpo fin quando Yoongi non calpestò qualcosa che provocò un sonoro rumore.
Jimin preso dallo spavento cerco di aggrapparsi al suo Hyung che perse l'equilibrio dopo poco, andando a cadere sul terrono fangoso, sporcandosi tutto.
Jimin si alzò da sopra il corpo di lui e lo alzò con fatica dato il suo peso decisamente superiore a quello del piccolo.
-Yoongi Hyung?- chiamò l'altro appoggiandolo ad un albero.
-Jimin- disse aprendo gli occhi e cercando di togliersi il fango dalla faccia.
-Sì?- chiese impaziente di aiutarlo.
-Chiudi la bocca-
-Adesso sei tutto pulito- sorrise togliendo il fazzoletto sporco di fango dalla faccia del più grande.
Lui sbuffò e cercò di sistemarsi meglio sotto l'albero.
Anche Jimin si appoggiò allo stesso albero a debita distanza dall'altro e iniziò a giocare con i propri pollici guardandosi attorno.
-Sei sicuro che non ci succederà niente stando qui?- chiese Jimin con un po' di paura nella voce.
-Jimin non ti preoccupare ci sono io, adesso dormi-
-Non ci riesco, c'è troppo freddo- piagnucolò girandosi a guardarlo.
Yoongi fece cenno a Jimin di avvicinarsi e così fece, ritrovandosi tra le braccia del più grande avvolti nel suo giubbotto.
-C'è ancora freddo, credo di essere così rosso in viso- si lamentò tastando la proprio pelle.
-bulg-eun ppyam- sussurrò Yoongi accarezzando i capelli del piccolo.
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