Eravamo tutti esaltati di poter conoscere di persona il magnifico Hero Plus Ultra, immagine della Yuei, e ancora di più di poter essere i suoi studenti. Un opportunità unica! Appena entrò si presentò con energia e stile, e con un sorriso (a differenza della foto); aveva un costume da eroe molto figo. Ci spiegò un po' di cose: lui aveva il compito di coordinatore nella nostra classe e la sua materia coinsisteva nel conoscere tutto sugli eroi, dalla teoria alla pratica, da qui il nome "Fondamentali Sull'Eroismo". Dopo la sua spiegazione ci mettemmo la tuta sportiva della scuola e andammo subito fuori, nel cortile, per allenarci, poiché durante le prime due ore saremmo stati con lui e avremmo messo alla prova i nostri quirk. Non vedevamo l'ora!

Eravamo tutti davanti al professore, in gruppo. Ci spiegò che dovevamo fare degli esercizi sportivi che avevamo già fatto alle medie, ma da piccoli non ci era permesso di usare il nostro quirk. In quel momento invece avevamo il permesso di usarli al meglio, per raggiungere i punteggi migliori. Eravamo pieni di energia!

A quel punto allora scelse lo studente che aveva fatto il punteggio migliore all'esame e fece vedere un esempio a noi altri. Ero convinto di essere io ma... quel maledetto ragazzo presuntuoso che ci aveva spiaccicato a terra aveva fatto due punti più dei miei! Perciò venne scelto per dimostrare su che punteggio dovessimo lavorare. Che odio.

Il professore gli diede una palla e gli disse di lanciarla, rimanendo all'interno del cerchio disegnato a terra, con la potenza massima del suo quirk. Lui si preparò con concentrazione, serietà e un pizzico di arroganza, tirò il braccio indietro e poi utilizzò tutta la sua forza per lanciare la palla, che, grazie al suo quirk che da quello che capii agiva sulla pressione dell'aria, gli diede una incredibile spinta e la mandò molto lontano. Totalizzò ben 700 metri!

Mi sorpresi, ma ero convinto di riuscire a fare di meglio, perciò mi misi a pensare i metodi migliori per totalizzare un buon punteggio. Ma alla fine realizzai... non c'era nessun modo per usare il mio quirk e fare un buon punteggio in quella prova! Ci rimasi di sasso... ma forse un modo, un po' complesso, c'era.

Pensai che potevo creare un canale d'aria, una sorta di tubo, manipolando le molecole di cui è composta, e far passare la palla in esso fino a una buona distanza, senza che si notasse troppo. Era molto difficile per me creare una forma così precisa, mi avrebbe consumato un sacco di energia. Ma potevo riuscirci, dovevo riconoscere il mio potenziale e superare i miei limiti!
Ma prima c'erano altre prove, altri esercizi sportivi.

Il primo era la corsa: dovevamo percorrere una certa distanza nel minor tempo possibile. Alcuni fecero un buon risultato, tra cui io. Il mio metodo era rendere liquido il terreno su cui passavo e scivolarci sopra. Poi c'era il salto in lungo: anche in quello ero un po' in svantaggio, ma utilizzai un metodo abbastanza efficace, da me inventato, ovvero creare una piattaforma di terra sotto i miei piedi che mi spingeva fino al traguardo, perciò feci un risultato abbastanza buono. Poi c'erano i salti laterali: ormai avevo capito che il mio quirk non era molto utile in queste prove... questo mi deprimeva un po', ma comunque non mi buttai giù e andai avanti. Questo esercizio lo feci rendendo il pavimento leggermente più scivoloso e creando dei muri d'aria ai miei lati per aiutarmi. Poi c'era la forza nella presa: come potevo fare? Non mi veniva nulla in mente, perciò mi arresi e utilizzai la mia semplice forza fisica, accompagnata solo da un po' di aria indirizzata sulla mia mano. Infine c'era la palla: non avevo totalizzato nessun record, nessun punteggio degno di nota... Mi sentivo un fallito. Sapevo che anche in quest'ultimo esercizio non avrei totalizzato un punteggio molto alto, ma avrei comunque dato il massimo! Perciò mi preparai, tesi la mano indietro e lanciai la palla con forza, dopodiché creai con concentrazione e con difficoltà un canale d'aria che fece arrivare la palla a 305 metri, meno della metà del punteggio più alto della classe, anche se comunque era un punteggio più alto di altri...

Ormai c'era poco da fare, era finita. Mi trascinai a passo lento fino agli altri e mi misi in disparte a deprimermi. Per fortuna arrivò Miru che mi sollevò il morale. Era una ragazza fantastica e mi contagiò subito col suo splendido sorriso! Mi disse di non abbattermi, che comunque ero molto forte. Quindi ascoltai senza indugio i suoi consigli e mi sollevai di morale. Poi vidi la classifica... mi demoralizzai di nuovo per un attimo, ma poi tornai subito in me: non dovevo abbattermi. Ero arrivato quindicesimo, poteva andare peggio, e mi convinsi anche che non erano molto importanti quegli esercizi, potevo dimostrare la mia forza in altri modi!
Dalla classifica notai chi c'era ai primi posti e conobbi i loro nomi: al primo c'era Kaze Kukiatsu, il tizio della pressione dell'aria; al secondo c'era un certo Tony Tsuyo, di cui non sapevo nulla; idem per il terzo, un certo Pitaru Arashi. Gli altri non attirarono molto la mia attenzione in quel momento, tranne Miru che, per curiosità, controllai dove era arrivata, ovvero tredicesima. Le feci i complimenti.

Era passata un'ora, quindi avevamo ancora un'altra ora col professore. Ci disse qualcosa che mi sollevò molto d'animo... Nella scuola avevano sviluppato due robot per l'allenamento, degli androidi speciali e forti, poiché riproducevano i quirk di due Hero molto forti e famosi: l'eroe Katsuki Bakugo e l'eroe Shoto Todoroki! Mi rese molto felice perché, dato che servivano per allenarsi nel combattimento, potevo usare al meglio il mio quirk, finalmente! Il livello di questi robot era abbastanza alto, perciò venivano affrontati solo dai più forti. Ci facemmo avanti io, Kaze e Tony, gli altri decisero di riposarsi.

In quel momento accumulai più determinazione e coraggio possibile, dovevo dare il meglio di me! Entrammo con fierezza nella palestra principale della scuola, la Palestra Gamma, e ci preparammo per affrontare, a turno, uno dei due robot.

(Kaze)

(Tony)