CHAPTER 1 ~ LA PREMONIZIONE ~
Dopo aver camminato per circa cento miglia nel deserto, mi ritrovai davanti un bosco... un bosco imponente, fittizio e ricco di vegetazione.
《Che strano c'è una porta...》
Decisi di aprirla. Era delimitata da piante rampicanti che costituivano l'ingresso alla boscaglia, e mi catapultai dentro. Il bosco risultava essere molto fiabesco, dall'interno, come se fossi in un mondo incantato, ma non ero molto sicuro di ciò che mi stava trasmettendo. Gli animali di terra e di aria mi osservavano, imperterriti, mentre stavo iniziando ad incamminarmi per raggiungere il cuore pulsante del bosco. Ad un certo punto, gli animali iniziarono a scappare e, in lontananza, riuscii ad ascoltare il suono metallico dei passi di una specie di robot, che si stava avvicinando e che stava facendo scappare tutta la fauna.
《Sono pronto! Mi sono allenato per tanto tempo per sconfiggerti razza di mostro!》
Al suono di quelle parole, l'oggetto di metallo emanò un grido prorompente e, in un batter d'occhio, si ritrovò davanti a me. Tutto ad un tratto, mi corse un brivido lungo la schiena. Non era come me lo aspettavo. Testa completamente metallica con un occhio grande rosso, corpo costituito da argento, per tentare di accecare i propri nemici attraverso la riflessione della luce del sole, con otto zampe tozze e molto rumoreggianti. Così come mi aveva detto mio nonno, le sue armi erano molteplici. Enorme bocca per sbranare, letteralmente, le proprie prede, punte d'acciaio su ogni zampa per infilzare come spiedini le sue vittime e cospargerle di veleno, coda per intrappolare e uccidere. Un' autentica arma da guerra! Ma io ero pronto... mi sentivo pronto! Conoscevo tutti i suoi punti deboli ed era l'ora di finire questa orribile farsa. Il robot si precipitò verso di me, tentando di afferrarmi con la coda, ma, sfoderando la spada, riuscii a schivare e tagliare la sua coda. Dopo aver fatto ciò, con uno scatto fulmineo e approfittando del suo momento di distrazione, riuscii a saltargli sulla testa e grazie ad una mini-bomba il mio nemico perì. Ero entusiasta della mia vittoria... Finalmente, avevo dato un senso a tutti quegli anni, passati a studiare e ad allenarmi ma, all'improvviso, altri cinque ragni metallici si materializzarono intorno a me...
《...Sono finito...》
Rimasi immobile davanti alla mia morte, come una pietra... non ero allenato a combatterne cinque... Un sentimento di disprezzo nacque dentro di me, tutta la mia vita mi passò davanti quando i cinque si stavano avvicinando per uccidermi. Proprio quando le mie speranze stavano scomparendo, sentii un rumore molto familiare... Alzai gli occhi al cielo e vidi la sigla D.C. Era l'elicottero di mio nonno il quale era venuto a salvarmi...
《Come ha fatto a sapere che avevo bisogno di aiuto?》
Ad un certo punto, sentii la sua voce...
《Dylan! Afferra questa scala... ci penso io al resto!!》
I robot furono danneggiati dalla potenza del motore dell'elicottero, ma, anche, da un mitra che sporgeva dalla punta dello stesso.
Io mi affrettai subito per afferrare la scala e, nell'ultimo istante, riuscii a farcela. Proprio in quel momento, uno dei robot ancora vivi aveva lanciato su di me un po' del suo veleno. Era veramente la mia fine... I sensi mi si affievolirono... gli occhi iniziarono a chiudersi, autonomamente... I polmoni come se si fossero bucati all'istante... la presa, ferrea inizialmente, cominciò a diminuire di intensità, fino a quando caddi dall'elicottero...
《Dylan nooooooo》
Stavo per morire, la mia povera ed infima vita stava terminando, fino a quando . . .
MI SVEGLIAI!
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