26~BLOOD
Nota autrice: in questo capitolo è presente una one shot che ho scritto nel mio libro "Just please, please don't go" e sarà in terza persona. Ovviamente ho dovuto modificare alcune parti perché potesse far parte della storia, ma volevo davvero ci fosse questa one shot.
Stiles
Lecito farsi domanda, a questo punto.
È lecito chiedersi il perché di certe cose.
Tutto è lecito qui a Beacon Hills.
Ma non questo.
"Lydia!".
Cerco la ragazza tra gli alberi del bosco, seguito da Scott e gli altri.
"Rispondi ti prego".
Niente, un silenzio assordante mi penetra fino nelle ossa.
"Cazzo Lydia".
Mi accascio al suolo, stanco e dolorante.
Distrutto.
"Will?".
Ora la mia ultima possibilità è lo spirito. Ma niente nemmeno su questa sponda.
Se ha preso lui, Lydia è morta.
E ha preso Will; quella cosa, chiunque sia, ha preso Will per il sacrificio. E ha ucciso Lydia.
Mi chino al suolo e resto fermo, bloccando anche i miei pensieri.
Frenando tutto.
"Stiles, l'ho trovata!".
Sento la voce di Jace frasi spazio nella mia testa, annaspando nel silenzio che regna in essa.
Mi alzo senza dire niente, con lo sguardo spaesato in cerca di qualcosa di conosciuto.
"Dobbiamo portarla all'ospedale".
Ma ormai non ascolto quello che dice Jace, lei è viva.
Ed è con me.
Narrator's POV
Il Beacon Hills Memorial era davvero un posto freddo, come la maggior parte delle persone al suo interno.
In questa giornata di corpi caldi se ne contavano solo due, due piccole luci rosse in uno sfondo azzurro ghiaccio.
Stiles aveva lo sguardo fisso su Lydia, stesa su un letto con i suoi capelli biondo fragola che le incorniciavano il viso.
Ma perché proprio biondo fragola?
L'origine del nome che identificava quel colore così particolare era qualcosa di assai più bizzarro dell'aggettivo stesso.
Stiles e Lydia si erano conosciuti all'asilo, ormai erano passati anni...
La prima volta che si erano visti la ragazza aveva offerto al ragazzo dagli occhi dorati una fragola.
Stiles, ovviamente, l'aveva accettata e subito se l'era messa tra le labbra.
La piccola Lydia era scoppiata a ridere, facendo saltare in aria tutte le fragole, anche tra i suoi capelli.
Per Stiles la somiglianza tra i due colori era impressionante, così chiara da poter essere constatata da tutti.
Biondo fragola.
Era rimasto così.
"Lydia, ti devi svegliare".
Erano ore ormai che provava a farle aprire quegli occhi verde smeraldo.
Ma niente da fare.
Lydia era sempre stata una ragazza testarda, anche nelle circostanze più assurde.
Se si metteva in testa qualcosa, niente la smuoveva.
Avrebbe rischiato la vita pur di salvare i suoi amici, e ora si sentiva in colpa per non aver salvato quella di Allison.
Si sentiva in colpa persino per Alec, scomparso e magari morto.
Nella testa la ragazza continuava a dirsi:"Li proteggerò tutti, proteggerò i miei amici"
Ma non aveva sentito in tempo le voci che ripetevano il nome di Allison, la sua migliore amica.
E lei era morta.Non aveva potuto fare niente.
Non aveva avvertito le morti di tutte quelle persone, uccise in modo crudo e violento da un essere senza anima.
E intanto Stiles si chiedeva a cosa stesse pensando la ragazza che amava.
Avvertiva che lui era nella stanza con lei?
Sentiva le sue parole di incoraggiamento?
Avrebbe pagato pur di poterlo sapere. Eppure era consapevole che lei glielo avrebbe tenuto comunque nascosto, era fatta così. Non lasciava mai trapelare i suoi pensieri.
"Gli occhi sono le finestre dell'anima"aveva detto una volta a Stiles la signora Morrel, la sua psicologa.
Ma probabilmente Lydia nella sua di anima non voleva alcuna finestra.
Ed era una delle cose per cui Stiles amava Lydia. Il ragazzo voleva scoprire cosa nascondeva dentro di sè la biondo fragola.
Naturale voler indagare un'anima come la sua, non era rimproverabile il comportamento del giovane Stilinski.
Persino la morte, e Lydia l'aveva vista molte volte da vicino, era stupita da quell'essere umano. Uno raro anche per chi aveva tolto la vita a molti.
Quindi sì, Lydia Martin aveva stupito pure la morte.
La morte con cui lei aveva un legame stretto, una sorta di dialogo.Era come un pezzo di lei. E a Stiles il dubbio sorgeva spontaneo:può la morte uccidere una parte di sè?
Non ditemi che nessuno di voi ci aveva pensato...
Stiles temeva che la risposta fosse sì.
È così difficile amare qualcuno che la morte può toccare, anche solo sfiorare. Dio, lui ne era completamente terrorizzato.
Ora più di sempre.
"Lydia, non puoi andartene così.Ti vogliamo tutti indietro, io, Scott, Kira... Jace e Clary non fanno altro che cercare rune per guarirti".
Ma il mondo non è perfetto e non accetta insulti dalle anime mortali.
Cosa può importare al mondo di persone come Stiles Stilinski, Lydia Martin, Scott McCall e Kira Yukimura... Assolutamente niente credeva il ragazzo.
Ma il mondo pensa a noi di tanto in tanto? Voi cosa ne dite? Domanda che si può fare credo.
"Sai, oggi è da una settimana che non andiamo a scuola. Devo recuperare talmente tante materie... Magari potresti svegliarti e spiegarmi tutto tu".
Perché sì, Stiles era il primo ad aver scoperto quanto la Martin fosse intelligente.
Era andato oltre quel velo, perché sottilissimo, di apparenza; aveva indagato la vera Lydia Martin. E sì, aveva scoperto quanto la ragazza fosse intelligente.
Nessuno ci credeva. D'altra parte come biasimarli, lei era un'ottima attrice.
A suo malgrado.
Mascherava tutto, quasi fino al punto di esplodere.
"Non si può nascondere la polvere sotto i tappeti". Quante volte si è sentito questo detto?
Ma è vero, uno dei pochi realmente sensati. E purtroppo descriveva la vita, o almeno parte di essa, della giovane Lydia.
Lydia, la ragazza popolare.
Lydia, la ragazza intelligente.
Lydia, la banshee.
Lydia, la ragazza a cui è morta la migliore amica.
Gli altri avrebbero avuto dubbi su chi fosse la vera Lydia, ma Stiles no.
Stiles le avrebbe scelte tutte, ogni sfaccettatura, ogni pezzettino di vetro. E avrebbe ricomposto quel capolavoro che nemmeno Da Vinci avrebbe potuto creare.
Perché il ragazzo pensava che lei fosse un capolavoro. Il problema è che lei non lo sapeva, credeva di essere una tela senza pittore.
E forse è da qui che è nato tutto.
Tutto. E con questo termine indico una circostanza di cose che hanno composto la vita del branco di Scott McCall.Un mosaico.
Ed erano un mosaico stupendo quei ragazzi, fidatevi.
"Lydia, io ti amo, okay? Non lasciarmi andare. Svegliati, ti prego".
Forse il giovane Stilinski sperava in un segno della ragazza, un movimento di palpebre... Niente.
Quel ti amo sarebbe aleggiato nell'aria, solo noi e i muri ne avremmo saputo l'esistenza, oltre al proprietario ovviamente.
Che cosa triste.
Ma loro si sarebbero guardati un'altra volta negli occhi, entrambi ne erano certi.
Stiles
Il cardiogramma crea battiti più frequenti.
Le vene paiono muoversi.
Il sangue le scorre nelle vene.
Mi avvicino a lei, con una mano sul suo cuore.
Batte.
Bene, siamo arrivati al terzultimo capitolo.
Non ho tempo di scrivere molto e di commentarlo perché devo Andre alla cena ti famiglia *argh*, quindi BUON NATALE💕
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