๐–ถ๐—๐–บ๐— ๐–ฝ๐—ˆ๐–พ๐—Œ ๐—‚๐— ๐–พ๐—๐–พ๐—‡ ๐—๐–บ๐—„๐–พ?

BUONGIORNO :D
Sรฌ stavolta lo spazio autrice lo metto all'inizio capitolo, a fine capitolo non ci sta niente.
Questo significa che ci saluteremo piรบ presto in questo ultimo capitolo.
Sono qui per dirvi che mi assumo tutta la responsabilitร  di quel che succederร  in questo capitolo ma non approfondirรณ oltre su questa cosa, spetta a voi leggere e vedere tutto. :D
Era da tanto che aspettavo questo momento perchรจ questo รจ il capitolo per cui ho avuto piรบ idee e che non vedevo l'ora di attuare, perciรฒ spero che esca il risultato che mi aspettavo di ottenere.
E spero anche che vi piaccia questo capitolo, e in generale che vi sia piaciuta questa storia giunta al termine :D

E ricordatevi che certe volte un'azione che per voi puรฒ sembrare insignificante o innocua puรฒ portare cambiamenti nella vita di una persona, sia nel bene sia nel male.

. . .

Ore 08:00.

Cosรฌ xlx ragazzx iniziรฒ ad incamminarsi finalmente verso ciรฒ che lx avrebbe condottx una volta per tutte fuori da quella villa, il cancello spalancato stava ad aspettarlx.

Dopo qualche passo, perรฒ, giร  si fermรฒ.

A quel punto, si voltรฒ per guardare un'ultima volta ciรฒ che si stava lasciando alle spalle.

Osservava l'ambiente circostante, il giardino della villa, consapevole del massacro avvenuto lรฌ e che xlx rimaneva dietro.

A conferma di ciรฒ vi era a qualche metro di distanza il corpo che giaceva a terra, ma sapeva bene che in altre parti se ne potevano trovare altri.

E ora rimaneva solo lxi a dover uscire, quindi era arrivato il momento di andare.

Si voltรฒ nuovamente e continuando a camminare, con la consapevolezza che almeno lei era stata vendicata.

. . .

Ore 07:00.

Quello visto in precedenza era un salto nel futuro, qualcosa che in quel momento doveva ancora avvenire, quindi per adesso il futuro era ancora incerto e nessuno sapeva cosa si doveva aspettare.

Quindi vediamo prima gli eventi che hanno portato a questo esito, tornando al punto in cui eravamo rimasti.

Dunque, era appena terminata l'esecuzione di Arthit, e Kokoro si era affacciata in una stanza nascosta all'interno di quella del trial.
In seguito, Omiro aveva deciso di seguirla.

Ed era qui che aveva fatto la scoperta di quella stanza, la quale era riempita con varie cianfrusaglie a caso, vi erano persino numerosi materassi, alcuni ammucchiati in un angolino, e altri al centro della stanza messi in fila uno sopra l'altro, e a sua volta sopra di essi si trovava l'artista di sketch per la polizia, steso a faccia in su' con le mani che stringevano la superficie morbida sotto di se', gli occhi talmente spalancati che sembrava che tra un po' gli sarebbero usciti dalle orbite, il respiro affannoso, e l'aria di una persona che ancora non riesce a credere di essere ancora viva.

E cosรฌ adesso anche l'ipnotizzatore, come la cake designer, aveva assunto un'espressione di stupore, non riuscendo a credere ai propri occhi.

Non si capacitava di come questo potesse essere possibile, non potendo essere a conoscenza del fatto che, durante le indagini della notte prima, Arthit e xlx defuntx drammaturgx avevano trovato quella stanza e avevano iniziato ad ammucchiare quei materassi uno sopra l'altro nel tentativo di raggiungere una botola sul soffitto.

Come neanche Arthit stesso di certo poteva immaginare che quella decisione era ciรฒ che gli aveva momentaneamente salvato la vita, dato che al di lร  di quel soffitto si trovava proprio la stanza delle esecuzioni.

Oltre a questo negli istanti a venire continuava a provare l'adrenalina a mille, per come era arrivato vicinissimo alla morte, di come ormai aveva capito di non avere piรบ scampo, e invece adesso era qua.
Era ancora qua!

Fu proprio questo che innescรฒ una reazione simile anche in Kokoro, questione di pochi istanti ancora, e poi quest'ultima indietreggiรฒ piano di qualche passo.

"No... no, no, no!" iniziรฒ a dire allarmata, attirando l'attenzione di tutti gli altri sopravvissuti ancora affranti, che rimasero a guardare la sua reazione perplessi, non avendo ancora visto che l'artista di sketch per la polizia era vivo ancora.

"Noo!" continuรฒ lei.
"NO!" urlรฒ poi, mettendosi anche le mani tra i capelli e fermandosi dov'era.

"CHE SIGNIFICA QUESTO? NON ERA NEI PIANI! AVEVO ORGANIZZATO TUTTO, ERA TUTTO PERFETTO! PERCHรˆ NON MUORI ANCORA?!" continuรณ poi a sbraitare nel panico, sotto agli occhi sempre piรบ disorientati degli altri presenti.

Si guardรฒ intorno per un attimo, poi prese una decisione affrettata, decidendo che il miglior modo per reagire a quel cambio di programma era voltarsi e correre fuori dalla stanza.

"Oh! Che cazzo fa!" esclamรฒ Rev sorpresa, proprio come tutti gli altri.

"A quello ci pensiamo tra un attimo, prima entrate qui!" disse Omiro che aveva ormai varcato la soglia della stanza nascosta.

Tutti gli altri si alzarono e accorsero lรฌ dentro, potendo cosรฌ fare la scoperta, e a quel punto lo shock venne anche a loro.

"oDDIO!" esclamรฒ Jelka incredula.
"Come... com'รจ possibile?" chiese Taiyou, con lo stesso stato d'animo.
"Non ci posso credere..." aggiunse Rigel Aaron, mentre Rev e Ares si limitarono a rimanere a bocca aperta.

Tempo pochi secondi e Omiro era andato in un angolo dove erano depositati altri materassi, e con entrambe le mani aveva afferrato l'estremitร  di uno di essi e aveva iniziato a trascinarlo verso il punto dove si trovava Arthit, non senza fatica.

"Aspetta, ti aiuto!" gli disse Rigel Aaron accorrendo e prendendo l'altra estremitร  del materasso, e insieme lo portarono nel punto stabilito, poggiandolo appunto lร .

In quel momento, vedendo ciรฒ Arthit, ancora respirando affannosamente, esitรฒ un attimo prima di decidere di lasciarsi cadere verso l'altro materasso che era stato lasciato davanti a lui, atterrando cosรฌ per una seconda volta sul morbido e senza farsi alcun male.
"Che grandissima botta di culo..." mormorรฒ tra se' e se' Rev ancora incredulx per ciรฒ che aveva appena visto, mentre il ragazzo si metteva seduto.

Jelka accorse dinanzi a lui.
"Arthit, mi dispiace, avrei dovuto crederti!" gli disse poi.

Ancora qualche respiro affannoso, e poi il ragazzo riuscรฌ a parlare per rispondere.
"... Non... non c'รจ tempo per le scuse ora, dobbiamo... pensare a fermarla."

"Vero, dobbiamo trovarla, dovunque sia andata, prima che decida di fare qualcos'altro. La avete sentita tutti quando ha detto che tanto moriremo tutti, dobbiamo impedirlo!" concordรฒ Rigel Aaron.

"... Cosa la fermiamo a fare? In fondo, un po' รจ giusto che lei ce l'abbia con noi cosรฌ." rispose invece Ares con rassegnazione e tono chiaramente sofferente.

"Ma non mi interessa proprio se รจ giusto che รจ incazzata con noi o meno, le cose che abbiamo fatto non significano che ci meritavamo tutto questo!" ribattรจ Rev indispettitx.

"Ma a me neanche dispiace. Cioรจ, mi dispiace per quell'amica di Kokoro, ma non mi dispiace che sono capitato qua perchรจ gli ho rotto il giocattolo. Non sapevo di chi fosse, non l'ho fatto apposta, ma quella pazza isterica di Kokoro se n'รจ fregata e per questo no, per lei non mi dispiace!" spiegรฒ Taiyou, altrettanto stizzito.

"Perรฒ ragazzi, anche se magari non tutti di noi hanno fatto cose tremendamente gravi, non sentite tutti anche solo un po' di senso di colpa...?" domandรฒ Omiro.

"Certo che mi sento in colpa! Ma voglio comunque vivere!" gli disse Jelka.

Mentre tendeva una mano verso Arthit per offrirgli un aiuto a rialzarsi aggiunse, prima che chiunque altro potesse ribattere.
"Quindi adesso andiamo a fermare Kokoro prima che fa qualcosa che non deve fare!"

Il ragazzo dai capelli bianchi esitรฒ un secondo, ma poi prese la mano della skipper e si rialzรฒ in piedi.
"Dividiamoci, faremo piรบ in fretta a trovarla se cerchiamo tutti in posti diversi."

"Non finisce mai bene quando dite cosรฌ ma okay, proviamo, l'importante รจ che ci sbrighiamo prima che schiattiamo tutti!" disse l'artista di strada mentre tutti uscivano in fretta dalla stanza nascosta.

Uscendo poi anche dalla stanza del trial, poterono prima notare che neanche Lily era piรน dove si trovava prima, il che strano, ma al momento non era il problema principale.

Cosรฌ ora si trovavano nuovamente nel corridoio dei dormitori, e a quel punto tutti quanti se ne andarono in direzioni diverse, spargendosi in giro per la villa alla ricerca della ragazza dai capelli neri.

Arthit stava appunto camminando lungo il corridoio, riflettendo sugli eventi piรบ recenti vissuti, ma venne ben presto distratto dai suoi pensieri notando una cosa.

Sรฌ, aveva notato una cosa con la coda nell'occhio passando accanto ad un comodino poggiato lร  nel corridoio, cosa che lo fece fermare un attimo.

Fermatosi, girรฒ la testa verso il mobile, continuando ad osservare la pistola poggiata al di sopra di esso.

Non che fosse sorpreso, era abituale trovare armi dove non sarebbero dovute stare in quel posto, era per spronarli a commettere delitti.

Piรบ che altro, vederla lo aveva portato ad una riflessione.

... Una riflessione che durรฒ qualche attimo e al termine della quale giunse alla scelta di prenderla prima di continuare a camminare.

Continuรฒ a camminare ancora per un po', quando decise di svoltare alla propria destra, ritrovandosi cosรฌ nell'ingresso principale dell'edificio.

Tutto era come prima: il portone principale chiuso alla sua sinistra, le scale alla sua sinistra che portavano al piano di sopra, la porta chiusa situata sulla parte opposta alla sua e che portava ad un altro corridoio.

Andรฒ avanti procedendo verso l'altra porta, pronto ad avanzare oltre di essa.

Arrivรฒ cosรฌ davanti ad essa e abbassรฒ la maniglia, rendendosi conto cosรฌ che quella porta non si apriva, che strano.

Fu in quel momento che sentรฌ alle sue spalle, dal punto in cui era arrivato, un rumore simile ad una serratura che veniva girata.

Si girรฒ cosรฌ di scatto, e finalmente la vide: gli dava le spalle poichรจ impegnata a chiudere l'altra porta, ma pochissimo tempo dopo Kokoro si girรฒ dimostrando che era tornata ad avere quel sorrisetto maniacale in viso, mentre reggeva tra le mani un set di varie chiavi di dimensioni diverse.

"Chiedi pure aiuto, nessuno te lo potrร  piรบ dare."

Dopo quella frase non ci pensรฒ due volte a cominciare ad avanzare verso di lui, cosa che anche lui fece avvicinandosi di qualche passo, ma una volta che furono ad un metro di distanza l'uno dall'altra, con sorpresa di lei, lui riafferrรฒ la pistola puntandogliela contro con entrambe le mani, rimanendo all'erta.

Non che questo la spaventรฒ, poichรจ nonostante lo stupore iniziale non smise un attimo di ghignare.
"Oh, guarda cosa ti sei portato!"

Il suo sorriso si allargรฒ mentre infilava una mano sotto alla giacca.
"Anch'io mi sono portata qualcosa, l'ho preso dalla tua "sorellina"!" gli disse prima di tirare fuori il coltello da cucina preso dalla stanza del trial prima di scoprire l'esito dell'esecuzione, ancora sporco del sangue della creatrice di bambole voodoo e della ragazza "senza Ultimate".

A sua volta lo tenne puntato contro il ragazzo, il quale cercava di mantenere il sangue freddo e la posizione in cui stava.

"Non... non voglio per forza farti del male, quindi non costringermi ad arrivarci." le disse con tono serio ma anche di avvertimento.

"Stai mentendo, Arthit, io lo so cosa vuoi da me. Tu stai solo aspettando il momento giusto per uccidermi, ma io non te lo permetterรฒ!"

Aggiunse lei subito dopo:
"Non fingere che non รจ questo quello che vuoi! Tu vuoi che io muoia per quello che ho fatto a te e a tutti i tuoi amichetti!"

Il ragazzo per un attimo aumentรฒ la stretta con entrambe le mani sull'oggetto, ma poi tirรฒ un lieve sospiro in un tentativo di calmarsi.

Fu a quel punto che Kokoro si spostรฒ di qualche passo iniziando a giungere a lato dell'altro, il quale si limitรฒ a spostare la mira senza staccarla un attimo da lei.

"Ma non fa niente, e sai perchรจ? Perchรจ questo รจ quello che voglio anch'io, anch'io non vedo l'ora di vederti stramazzare al suolo, non mi fermerรฒ fino a quel punto!"

Continuava senza sosta a spostarsi attorno al ragazzo dai capelli bianchi, il quale rimaneva fermo dov'era limitandosi a spostare solo le braccia con cui mirava.

"Per quanto ti possa odiare non voglio che nessun altro muoia per causa mia, quindi preferirei evitare di ucciderti." spiegรฒ lui.

"E pensi di poter rimediare a tutti i tuoi errori cosรฌ? HAH! Niente cancellerร  quello che hai fatto, non puoi piรบ tornare indietro! Le conseguenze delle tue azioni ti seguiranno per il resto della tua misera vita!" gli rinfacciรฒ lei con tono beffardo.

"Ti devi ricordare tutto quanto, e te lo devi ricordare in ogni momento della tua inutile esistenza! Ti devi ricordare di tutti quelli che sono morti per te! Non solo Daisy, ma anche Asuka, E ANCHE MARIASOLE! In fondo, se tu non la avessi coinvolta nei tuoi piani lei neanche sarebbe capitata in questo posto, ci pensi mai?"

"Non nominare nessunx dexlx due...!" mormorรฒ con tono leggermente piรน minaccioso lui, tentando perรฒ ancora di contenersi.

"Non ti piace quello che dico? Ti sto facendo arrabbiare? Tanto? Cosรฌ tanto che vorresti uccidermi all'istante? Fallo! PROVACI!" gli gridรฒ contro continuando a camminargli attorno.

Nel mentre che la ragazza dai capelli neri faceva ciรฒ lui cercava di mantenere sempre e comunque all'erta.
Sapeva che probabilmente stava continuando a fargli tutti quei giri intorno sperando di confonderlo e di conseguenza di abbassare le sue difese, e lui doveva assolutamente evitare questo.

"La mia intenzione รจ di fermarti cosรฌ che potrรฒ portarti da qualcuno che ti potrร  punire in modo legale appena ce ne andremo da qua, se farai qualcos'altro che non devi fare mi troverรฒ costretto a farti del male, ma fino a che questo non succede non voglio farti niente."

"Ah ma che gentile... Pensa un po', io invece no! Io voglio proprio farti del male! E appena ti farรฒ abbassare quella pistola ti ritroverai questo dentro al collo!" spiegรฒ con tranquillitร  lei continuando a brandire la lama.

"Anzi..." disse subito dopo fermandosi e abbassando lentamente la mano con cui reggeva l'oggetto.

Questo fece calmare un poco Arthit, il quale perรฒ rimase in guardia senza muovere minimamente l'arma.

"... Pensandoci non mi serve aspettare, pure se non ti decidi ad abbassarla lo faRร’ IN OGNI CASO!" mentre parlava pian piano alzรฒ la voce finchรจ non stava sbraitando nel mentre che dal nulla si era scagliata con ferocia contro dell'altro agitando di nuovo in alto la propria arma.

Fu questione di pochi secondi ma l'artista di sketch per la polizia fu abbastanza veloce a reagire da fare in tempo a sbattere con violenza la pistola sulla mano dell'altra, che per il dolore causato dall'impatto lasciรฒ andare il coltello prima di poter infierire su di lui in qualsiasi modo.

L'unico rumore che si sentรฌ poi fu quello del coltello che cadeva per terra lontano dai due, cosa che la cake designer rimase a guardare con gli occhi spalancati e la bocca semiaperta dopo essere indietreggiata di qualche passo, tenendosi la mano colpita.

Rimase pochi secondi cosรฌ prima di tornare a guardare incredula il ragazzo dai capelli bianchi, il quale rimaneva a sua volta a guardarla serio e con ancora la pistola in mano.

"Ti ho dato un'ultima possibilitร , fai un'altra cosa simile e ti uccido per davvero stavolta."

Rendendosi conto del punto in cui si trovava ora, Kokoro rimase ferma dov'era, cercando di trovare velocemente una soluzione per tirarsi fuori da lรฌ.

Ciรฒ che le venne in mente di fare in seguito fu di girarsi da un lato e sfrecciare il piรน veloce che poteva verso le scale.

BANG.

Appena si rese conto di ciรฒ che stava succedendo Arthit si decise finalmente a premere il grilletto sparando un proiettile contro della ragazza, mancandola di striscio, e motivo per cui lei cercรฒ di correre ancora piรบ velocemente.
Non lo faceva per ucciderla, ma per impedirle l'ennesima fuga!

Una volta arrivata sul primo gradino la cake designer iniziรฒ a salire il piรบ veloce che poteva.

Dopo giร  una decina di altri gradini, tirรฒ fuori dalla tasca un altro telecomando, che Arthit non aveva idea a cosa potesse servire: premette l'unico bottone che si trovava su di esso, poi si voltรฒ leggermente e, durante la corsa, lo lanciรฒ contro di lui.

Quest'ultimo riuscรฌ a scansarlo per un pelo, dopodichรจ decise di prendere la mira un'altra volta.

BANG.

Dopo quel secondo sparo che anch'esso la mancรฒ per pochissimo, la sua agitazione aumentรฒ sempre di piรบ, e si poteva evincere dal sudore che grociolava dalla sua fronte, non solo per la corsa.

Ancora un po' e vide l'ennesimo punto di aiuto: su un punto piatto della ringhiera accanto a lei vi era poggiato un vaso di ceramica, cosรฌ non ci pensรฒ due volte a prenderlo, girarsi, e scaraventarlo con un gesto brusco verso il suo inseguitore.

CRASH.

Fece in tempo a spostarsi da un lato per evitare di essere colpito in piedi dall'oggetto che era arrivato a tutta velocitร  contro di lui, e che di conseguenza cadde a terra spaccandosi in mille pezzi.

Era una specie di caccia in cui perรฒ non c'era un cacciatore preciso nรจ tantomeno una preda precisa, l'obiettivo di entrambi era eliminare l'altro mantenendo perรฒ salva la propria vita.

BANG.

Neanche qualche secondo dopo Arthit aveva deciso di sparare un altro colpo ancora in direzione della fuggitiva.

Quest'ultima per lo spavento e per l'agitazione nel fuggire fece un passo falso sulle scale, e dopo tutto quel che era successo fin'ora ci voleva questo errore fatale a fermare la sua fuga finalmente.

Infatti perse l'equilibrio e fece in tempo a lanciare un breve urlo, prima di sfracellarsi e iniziare a cascare su ogni gradino in modo a dir poco rovinoso.

Durante quella caduta cercava disperatamente di fermarsi e/o di rialzarsi, e mentre ci provava ad un certo punto il suo piede sinistro fece impatto con uno dei gradini e si piegรฒ in un modo in cui forse non si sarebbe dovuto piegare, e questo generรฒ un rumore simile a qualcosa che scrocchia, e fu questo che portรฒ ad un altro urlo della ragazza, stavolta per il dolore provocato.

"NO! AH-" emise l'ennesimo lamento dopo aver tentato di fermare la propria caduta notando che si stava dirigendo verso il punto dove vi erano i frammenti affilati del vaso lanciato prima, invano, passandoci sopra e perforandosi leggermente quindi vari punti della parte inferiore del suo corpo.

La sua caduta finรฌ quando tornรฒ al gradino iniziale, e a quel punto si ritrovรฒ accasciata a terra a faccia in su', ammaccata per tutto quello che si era fatta.

Nonostante ciรฒ le rimaneva ancora dell'energia data dall'adrenalina che stava provando, dato che doveva assolutamente rialzarsi in piedi.

Quindi non esitรฒ a provare a poggiare a terra il piede sinistro, tirando poi l'ennesimo grido, sia per il dolore sia per il panico rendendosi conto che non riusciva a rialzarsi.

Nel frattempo, Arthit stava finendo di scendere le scale con molta piรบ calma e, una volta sceso l'ultimo gradino, si incamminรฒ piano verso Kokoro.

Questo la fece allarmare ancora di piรบ, mentre lui si chinava dinanzi a lei guardandola con gli occhi socchiusi.

"No! No! Non puoi farmi niente, non devi! Non deve andare cosรฌ, devo essere io a passare sopra al tuo cadavere!"

"Come pensi di farlo usando solo un piede?" domandรฒ lui con tono calmo.

"OH NON L'HAI DETTO VERAMENTE BRUTTA MER-"

Non fece in tempo a finire la frase che sgranรฒ ancora di piรบ gli occhi vedendo come il ragazzo le stava puntando la pistola sopra alla fronte.

Per qualche istante rimasero entrambi fermi cosรฌ, e la ragazza dai capelli neri ora veramente non sapeva piรบ come fare.

Dopo un po', parve veramente esasperata.

"Ti prego, non volevo arrivare a questo punto! Io volevo solo vendicare la mia migliore amica! Era il suo ultimo desiderio!"

Fu questo quello che disse, ma nonostante dal tono sembrava star piagnucolando, non le stava uscendo nemmeno una lacrima.

"Voleva che tutti voi che la avete rovinata soffriste prima di morire... A me bastava di finire questo prima di poter continuare a vivere in pace, mi mancava pochissimo! Non รจ giusto!" continuรณ quindi a "piagnucolare".

"Kokoro, come ci si sente a perdere?"

Lei assunse nuovamente un'aria stupita a quella frase.

Aveva praticamente ripetuto la stessa frase che aveva detto lei in precedenza... quando si era rivelata in seguito alle votazioni del trial.

Era quasi come se fosse... un modo per ripagarla di tutto il male che lei gli aveva causato.

Fatto sta che lo stupore iniziale ci mise ben poco a tramutarsi in vera e propria furia.

Tocco poi ad Arthit a sgranare gli occhi quando d'improvviso si ritrovรฒ attorno al collo gli si avventarono entrambe le mani dell'altra.

Un secondo dopo aveva iniziato a stringere la presa causandogli serie difficoltร  a respirare, nonostante questo lui non si mosse minimamente, rimanendo fermo per lo shock.

Kokoro arrivata a quel punto era praticamente come se fosse assatanata, lo si leggeva negli occhi iniettati di sangue e pieni di odio mentre stringeva la presa piรบ che poteva attorno al collo del ragazzo, premendo quindi anche le unghie contro di esso e provocandogli dei graffi.

L'ennesima conferma della rabbia che si stava scatenando in lei arrivรฒ con le parole che gli disse poi su tutte le furie.

"Ma tu sei proprio un pezzo di merda, tu sei proprio qualcosa di orribile, TU NON TI MERITI DI VIVERE, TU TI MERITI SOLTANTO DI MORIRE TRA LE SOFFERENZE PIรš ATROCI. DEVI MORIRE SOFFOCAT-"

BANG.

Le sue parole subirono una busca interruzione quando l'ennesimo proiettile appena sparato fece spostare la testa della cake designer su un lato e le fece anche mollare la presa sull'altro, senza piรบ emettere alcun movimento, rimanendo cosรฌ, con quel buco sulla fronte da cui colava il sangue, gli occhi spalancati, e la bocca aperta.

Appena Arthit si ritrovรฒ libero iniziรฒ subito a respirare a pieni polmoni, ritrovandosi un'altra volta col fiatone, e gli occhi sbarrati.

Ah, quello ero stato l'ennesimo spavento per lui durante quella giornata, se l'era vista brutta un'altra volta ancora.

Gli ci volle un paio di minuti per calmarsi, e una volta che ci riuscรฌ, rimase a guardare davanti a se' in silenzio quello che aveva appena fatto.

...
Voglio dire, in questo caso era legittima difesa, non gli si potevano dare tutte le colpe.
Considerando anche tutte le cose di cui la cake designer si era macchiata, tra le varie accuse di omicidio, tentato omicidio, vi era anche una di resistenza ad un pubblico ufficiale.

Con questa consapevolezza, piano piano si alzรฒ in piedi, e si incamminรฒ verso il portone principale.

Dopodichรจ, abbassรฒ la maniglia, e lo aprรฌ...
... Ah, ma quindi almeno il portone era aperto per tutto questo tempo, a saperlo prima.

Vabbรจ, fatto sta che aprendolo si ritrovรฒ nel giardino, scoprendo cosรฌ che tutti si trovavano lรฌ, anche se in punti diversi: per esempio, vi era Jelka nei pressi della piscina, Taiyou che in quel momento camminava vicino a delle siepi, Rigel Aaron e Omiro che si trovavano nel bel mezzo del prato, Ares che era vicino alle mura dell'abitazione.

Poi Rev, che in quel momento stava proprio davanti al portone, motivo per cui alzรฒ lo sguardo a guardare il ragazzo appena uscito.

"L'hai trovata? Com'รจ andata?" gli domandรฒ poi, ovviamente non con la sua solita allegria ed energia ma molto piรบ giรบ di morale.

Con lo stesso stato d'animo, l'artista di sketch per la polizia indicรฒ dietro di se'.
"Mi voleva ammazzare. Cosรฌ l'ho ammazzata io."

"Bravo. Hai fatto bene."

Era incredibile la calma con cui aveva preso l'artista di strada aveva preso la notizia, rimanendo fredda dinanzi alla notizia della morte del cake designer, chiaramente per il male che lei le aveva causato.

Spostรณ poi lo sguardo altrove.
"Perรณ... adesso che facciamo? Come ce ne andiamo ora?"
"Non ne ho idea."

"Forse dovremmo... continuare a cercare una via d'uscita?"
"Dopo tutto il tempo che abbiamo passato a provarci penso che non c'รจ piรบ nient'altro che possiamo trovare."

La ragazza dai capelli viola sbuffรฒ, abbassando lo sguardo.
"Cavolo... Ora che non abbiamo piรบ nessuno che ci impedisce di uscire, non c'รจ proprio nessun modo in cui possiamo? Dobbiamo rimanere lo stesso qua, anche se la strega รจ morta? Eh?"

Alzรฒ poi lo sguardo verso l'altro dato che non stava ottenendo alcuna risposta da egli, notando cosรฌ come ora la stava guardando con aria a dir poco impanicata, con gli occhi spalancati e la bocca semiaperta, non riuscendo a spiccicare mezza parola.

"Uh? Che hai?"

Osservando bene il suo sguardo notรณ che non sembrava esattamente che stesse guardando lxi, piรบ che altro, un punto dietro di lxi.

Per questo decise di voltarsi, in modo da poter capire che cos'era che aveva provocato quella reazione in lui.

Fece in tempo a girarsi a metร  e cosรฌ facendo ebbe modo di vedere la mano che xlx arrivava a tutta velocitร , talmente veloce che non reagรฌ in tempo, dopodichรจ si sentirono un paio di rumori come quello metallico provocato dal colpo che lx aveva presa in pieno tutto il viso, mentre un rumore come il CRACK generato dal suo naso che si rompeva non lo udรฌ nessuno a parte lxi.

La mazzata appena ricevuta fu talmente forte e violenta che lx scaraventรฒ a terra davanti agli occhi sbigottiti del ragazzo dai capelli bianchi.

La scena, ciรฒ che era appena successo, per lui era come se la avesse vista accadere al rallentatore, come se per lui la velocitร  con cui stava scorrendo il tempo era diminuita.

Come se fosse la scena di un film, o di una serie.

Se fosse stata davvero una scena di un film, ci sarebbe stata bene una canzone di sottofondo, qualcosa che desse l'idea dell'atmosfera che si era creata in quel momento.

Magari qualcosa come La morte del cigno di Tchaikovskj.

E c'รจ di piรบ: quella scena, e i momenti a susseguirsi, sarebbero potuti essere accompagnati da una poesia.

Si sa come le poesie di solito vengono recitate con compostezza e grazia;

tuttavia non era il caso di quella usata a descrivere la serie di eventi avvenire.

๐—ฆ๐—š๐—ข๐—ญ๐—ญ๐—”!

Ora, immaginando tutte queste aggiunte di sottofondo, procediamo aย  continuare a descrivere di come Arthit vide finalmente xlx ragazzx cascare sul prato privx di sensi.

A quel punto rialzรฒ lo sguardo verso ciรฒ che aveva appena visto, rivedendo di nuovo ciรฒ che gli aveva fatto raggelare il sangue nelle vene.

Qualunque cosa guardavi in Lily, potevi percepire che c'era qualcosa che veramente non andava: l'occhio completamente nero, come se fosse spento, le scintille che generava brevemente a intervalli, gli scatti brevi che la sua testa spesso faceva, come se avesse dei tic, la mano sporca del sangue dell'artista di strada.

Ma soprattutto, bastava guardare la faccia.
L'espressione dove si poteva percepire solo l'odio piรบ assoluto, gli occhi iniettati di sangue, tutte cose che aveva visto giร  un'altra volta soltanto in Kokoro.

Sรฌ, perchรจ in effetti era questo quello che lx accomunava: tutto quell'odio in corpo.

๐—–๐—›๐—˜ ๐—–๐—œ ๐—ฉ๐—จ๐—ข๐—Ÿ๐—˜ ๐—” ๐—ฆ๐—š๐—ข๐—ญ๐—ญ๐—”๐—ฅ๐—˜ ๐—จ๐—ก ๐—”๐—š๐—ก๐—˜๐—Ÿ๐—Ÿ๐—ข??

Quando poi a quel punto iniziรฒ a parlare si rese conto dell'ennesima cosa fuori posto: la voce suonava molto piรบ robotica e distorta, a tratti talmente tanto da sembrare quasi demoniaca.

"๐—ง๐—ถ ๐˜€๐—ฒ๐—ถ ๐—ฐ๐—ต๐—ถ๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ผ ๐—ฎ ๐—ฐ๐—ผ๐˜€๐—ฎ ๐˜€๐—ฒ๐—ฟ๐˜ƒ๐—ถ๐˜ƒ๐—ฎ ๐—พ๐˜‚๐—ฒ๐—น ๐˜๐—ฒ๐—น๐—ฒ๐—ฐ๐—ผ๐—บ๐—ฎ๐—ป๐—ฑ๐—ผ ๐—ฝ๐—ฟ๐—ถ๐—บ๐—ฎ, ๐—”๐—ฟ๐˜๐—ต๐—ถ๐˜?"

... Oh.

Oh, eccome se se lo era chiesto quando aveva vista Kokoro usarlo prima di lanciarglielo appresso.

E mi sa adesso aveva capito a che serviva, vedendo il cambiamento subito dallx robot.

๐—Ÿ๐—จ๐—œ ๐—ฆ๐—š๐—ข๐—ญ๐—ญ๐—”! ๐—Ÿ๐—จ๐—œ ๐—ฆ๐—š๐—ข๐—ญ๐—ญ๐—”!!!!

Non ci poteva credere, gli sembrava troppo bello che fosse giร  tutto finito!
E invece quella aveva capito che forse non sarebbe riuscita a eliminarli, cosรฌ aveva deciso di corrompere Lily in modo che ci pensasse lxi, trasformandolx in una specie di macchina omicida assetata di sangue!

Oh, Kokoro!
Non era sicuro di dove potesse essere ora, lui credeva stesse bene all'inferno, ma diamine quanto sperava che ci fosse davvero e che ci rimanesse!

๐—–๐—›๐—˜ ๐—–๐—œ ๐—ฉ๐—จ๐—ข๐—Ÿ๐—˜ ๐—” ๐—ฆ๐—š๐—ข๐—ญ๐—ญ๐—”๐—ฅ๐—˜.
๐—–๐—œ ๐—ฉ๐—จ๐—ข๐—Ÿ ๐—ก๐—œ๐—˜๐—ก๐—ง๐—˜ ๐—–๐—œ ๐—ฉ๐—จ๐—ข๐—Ÿ๐—˜.

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Arthit non esitรฒ a chinarsi verso Rev ancora a terra, esanime e con il sangue che colava dal naso e che aveva anche macchiato gran parte del viso.

A quel punto iniziรณ a darle dei leggeri schiaffetti sul viso.
"Stavolta non ti salverai fingendoti morta, alzati..." cercรฒ poi di dirle in un tentativo di risvegliarla.

Sentรฌ un trambusto davanti a se', cosรฌ alzรฒ lo sguardo.

Vide cosรฌ che, avendo visto ciรฒ che stava succedendo come tutti gli altri, Jelka era accorsa e aveva attaccato Lily alle spalle, avvolgendoxlx le braccia attorno e stringendolx in un tentativo di tenerlx fermx.

"Cosa resti lร  fermo! CORRI!" gli intimรณ lei, al che lui si sbrigรฒ cercando di far rialzare la ragazza dai capelli viola per allontanarla con se'.

La skipper continuava a cercare di tenere fermx Lily, fino a quando non si accorse con orrore che quest'ultimx aveva appena girato il braccio in un modo che pareva quasi disumano, in un modo in cui una persona normale non ci sarebbe mai riuscita -almeno non senza rompersi l'arto-, riuscendo a girarlo portandolo dietro e facendo sรฌ che potesse afferrarla per il colletto della maglia.

Con una velocitร  incredibile poi si girรฒ e scaraventรณ la ragazza lontano per scollarsela di dosso.

Ella fece in tempo a lanciare un breve grido per il volo di qualche metro che fece prima che finisse in pieno all'interno della piscina in giardino.

SPLASH.

Arthit aveva approfittato di questa distrazione per trascinare dietro al portone Rev in modo da nasconderla velocemente.

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"๐—ฆ๐—ถ๐—ฒ๐˜๐—ฒ ๐—ฎ๐—ป๐—ฐ๐—ผ๐—ฟ๐—ฎ ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐˜ƒ๐—ถ๐—ป๐˜๐—ถ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฝ๐—ผ๐˜๐—ฒ๐—ฟ๐—น๐—ฎ ๐—น๐—ฎ๐˜€๐—ฐ๐—ถ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ ๐—น๐—ถ๐˜€๐—ฐ๐—ถ๐—ฎ ๐—บ๐—ฎ ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฎ๐˜ƒ๐—ฎ๐—บ๐—ผ ๐—ฝ๐—ฟ๐—ฒ๐—ฝ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฎ๐˜๐˜… ๐—ถ๐—ป ๐—ฐ๐—ฎ๐˜€๐—ผ ๐—น๐—ฒ ๐—ฐ๐—ผ๐˜€๐—ฒ ๐—ณ๐—ผ๐˜€๐˜€๐—ฒ๐—ฟ๐—ผ ๐—ฎ๐—ป๐—ฑ๐—ฎ๐˜๐—ฒ ๐—ถ๐—ป ๐—พ๐˜‚๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ผ ๐—บ๐—ผ๐—ฑ๐—ผ."

Girรฒ la testa da un'altra parte del prato notando altre due persone che si erano avvicinate per capire meglio che stava succedendo, ovvero Rigel Aaron e Omiro, ma che si erano arrestati sul posto appena lx avevano vistx.

I due quindi erano ora fermi a qualche metro di distanza a fissare quellx Lily corrottx, increduli e non avendo piรบ il coraggio di fare un solo passo avanti.

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"๐— ๐—ถ ๐—ฝ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ๐˜ƒ๐—ฎ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ณ๐—ผ๐˜€๐˜€๐—ฒ ๐˜€๐˜๐—ฎ๐˜๐—ฎ ๐—ฐ๐—ต๐—ถ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฎ ๐—พ๐˜‚๐—ฎ๐—ป๐—ฑ๐—ผ ๐—ต๐—ฎ ๐—ฑ๐—ฒ๐˜๐˜๐—ผ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐˜๐—ฎ๐—ป๐˜๐—ผ ๐—ฑ๐—ผ๐˜ƒ๐—ฒ๐˜๐—ฒ ๐—บ๐—ผ๐—ฟ๐—ถ๐—ฟ๐—ฒ ๐˜๐˜‚๐˜๐˜๐—ถ ๐—พ๐˜‚๐—ฎ๐—ป๐˜๐—ถ ๐—ฑ๐—ผ๐—ฝ๐—ผ ๐˜๐˜‚๐˜๐˜๐—ฒ ๐—น๐—ฒ ๐˜€๐—ผ๐—ณ๐—ณ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฒ๐—ป๐˜‡๐—ฒ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ฎ๐˜ƒ๐—ฒ๐˜๐—ฒ ๐˜ƒ๐—ถ๐˜€๐˜€๐˜‚๐˜๐—ผ, ๐—ฒฬ€ ๐—พ๐˜‚๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ฎ ๐—น๐—ฎ ๐˜€๐—ผ๐—ฟ๐˜๐—ฒ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐˜ƒ๐—ถ ๐—บ๐—ฒ๐—ฟ๐—ถ๐˜๐—ฎ๐˜๐—ฒ ๐—ฝ๐—ฒ๐—ฟ ๐—ฎ๐˜ƒ๐—ฒ๐—ฟ ๐—ฑ๐—ถ๐˜€๐˜๐—ฟ๐˜‚๐˜๐˜๐—ผ ๐˜‚๐—ป๐—ฎ ๐˜ƒ๐—ถ๐˜๐—ฎ ๐—ฒ ๐—ฝ๐—ผ๐—ฟ๐˜๐—ฎ๐—ฟ๐—น๐—ฎ ๐—ฎ๐—น๐—น๐—ฎ ๐—ฝ๐—ฟ๐—ผ๐—ฝ๐—ฟ๐—ถ๐—ฎ ๐—ณ๐—ถ๐—ป๐—ฒ."

Iniziรฒ poi a fare qualche passo verso i due, e subito anche l'artista moderno fece un passo in avanti mettendosi dinanzi all'ipnotizzatore, per quanto fossero entrambi impauriti e non sapessero cosa fare in quel momento.

"๐—–๐—ผ๐˜€๐—ฎ ๐—ฝ๐—ฒ๐—ป๐˜€๐—ฎ๐˜ƒ๐—ฎ๐˜๐—ฒ, ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ผ๐—ฟ๐—ฎ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฎ๐—ป๐—ผ ๐—บ๐—ผ๐—ฟ๐˜๐—ถ ๐˜๐˜‚๐˜๐˜๐—ถ ๐—ด๐—น๐—ถ ๐—ฎ๐—น๐˜๐—ฟ๐—ถ ๐˜ƒ๐—ฒ ๐—ป๐—ฒ ๐—ฝ๐—ผ๐˜๐—ฒ๐˜ƒ๐—ฎ๐˜๐—ฒ ๐˜๐—ผ๐—ฟ๐—ป๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ ๐—ฎ๐—น๐—น๐—ฒ ๐˜ƒ๐—ผ๐˜€๐˜๐—ฟ๐—ฒ ๐˜ƒ๐—ถ๐˜๐—ฒ? ๐—ฆ๐—ฒ๐—ป๐˜‡๐—ฎ ๐—ฎ๐—น๐—ฐ๐˜‚๐—ป๐—ฎ ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐˜€๐—ฒ๐—ด๐˜‚๐—ฒ๐—ป๐˜‡๐—ฎ ๐—ฝ๐—ฒ๐—ฟ ๐—น๐—ฒ ๐˜ƒ๐—ผ๐˜€๐˜๐—ฟ๐—ฒ ๐—ฎ๐˜‡๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ถ? ๐—จ๐—ป๐—ฎ ๐—ฟ๐—ฎ๐—ด๐—ฎ๐˜‡๐˜‡๐—ฎ, ๐—ฎ๐—ป๐˜‡๐—ถ ๐—ฑ๐˜‚๐—ฒ ๐—ฎ๐—ฑ๐—ฒ๐˜€๐˜€๐—ผ, ๐—ฐ๐—ถ ๐—ต๐—ฎ๐—ป๐—ป๐—ผ ๐—ฟ๐—ถ๐—บ๐—ฒ๐˜€๐˜€๐—ผ ๐—น๐—ฎ ๐˜ƒ๐—ถ๐˜๐—ฎ ๐—ฝ๐—ฒ๐—ฟ ๐—ฐ๐—ผ๐—น๐—ฝ๐—ฎ ๐—ฑ๐—ถ ๐˜๐˜‚๐˜๐˜๐—ถ ๐˜ƒ๐—ผ๐—ถ, ๐—ฒ ๐˜ƒ๐—ผ๐—ถ ๐—ฑ๐—ผ๐˜ƒ๐—ฟ๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ฒ ๐—ฒ๐˜€๐˜€๐—ฒ๐—ฟ๐—ฒ ๐—น๐—ถ๐—ฏ๐—ฒ๐—ฟ๐—ถ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฎ๐—ป๐—ฑ๐—ฎ๐—ฟ๐˜ƒ๐—ฒ๐—ป๐—ฒ ๐˜ƒ๐—ถ๐˜ƒ๐—ถ ๐—ฒ ๐˜ƒ๐—ฒ๐—ด๐—ฒ๐˜๐—ถ?"

Appena fu abbastanza vicinx si fermรฒ, e alzรฒ lentamente il braccio, come se si stesse preparando a colpire di nuovo.

"๐——๐˜‚๐—ฒ ๐—ฟ๐—ฎ๐—ด๐—ฎ๐˜‡๐˜‡๐—ฒ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ฎ๐˜ƒ๐—ฒ๐˜ƒ๐—ฎ๐—ป๐—ผ ๐˜‚๐—ป ๐˜€๐—ผ๐—ด๐—ป๐—ผ ๐—ฑ๐—ฎ ๐—ฝ๐—ผ๐—ฟ๐˜๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ ๐—ฎ๐˜ƒ๐—ฎ๐—ป๐˜๐—ถ, ๐—ฎ๐˜€๐—ฝ๐—ถ๐—ฟ๐—ฎ๐˜‡๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ถ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐˜€๐—ฒ๐—ด๐˜‚๐—ถ๐˜ƒ๐—ฎ๐—ป๐—ผ ๐—ฐ๐—ผ๐—บ๐—ฒ ๐˜๐˜‚๐˜๐˜๐—ถ ๐˜ƒ๐—ผ๐—ถ ๐—ฒ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐˜ƒ๐—ผ๐—ถ ๐—ฎ๐˜ƒ๐—ฒ๐˜๐—ฒ ๐—ถ๐—ป๐—ณ๐—ฟ๐—ฎ๐—ป๐˜๐—ผ. ๐—ฃ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฐ๐—ต๐—ฒฬ€ ๐˜ƒ๐—ผ๐—ถ ๐—ฑ๐—ผ๐˜ƒ๐—ฟ๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ฒ ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐˜๐—ถ๐—ป๐˜‚๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ ๐—น๐—ฒ ๐˜ƒ๐—ผ๐˜€๐˜๐—ฟ๐—ฒ ๐˜€๐—ฒ ๐—น๐—ผ๐—ฟ๐—ผ ๐—ป๐—ผ๐—ป ๐—ฝ๐—ผ๐˜€๐˜€๐—ผ๐—ป๐—ผ ๐—ฝ๐—ถ๐˜‚ฬ ๐—ด๐—ฟ๐—ฎ๐˜‡๐—ถ๐—ฒ ๐—ฎ๐—น๐—น๐—ฒ ๐˜ƒ๐—ผ๐˜€๐˜๐—ฟ๐—ฒ ๐—ฎ๐˜‡๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ถ?"

Con un gesto fulmineo aveva sferrato l'ennesima manata contro i due davanti a se' ma in quello stesso istante xlx si era parata davanti un'altra persona, che aveva quindi ricevuto il colpo al posto dell'artista moderno e dell'ipnotizzatore.

CRASH.

Cosรฌ tale persona era stata sbattuta al muro piรบ vicino con talmente tanta forza da aver creato delle crepe in esso e avendo fatto cadere dei pezzi, e ora si trovava lรฌ accasciata a testa bassa con qualche pezzo di maceria accanto.

"ARES!" lo chiamรฒ Omiro appena lo vide, ma non fece il tempo ad aggiungere altro che venne trascinato via dall'altro, ora che Lily era voltatx a guardare il ragazzo che aveva appena mandato al tappeto.

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Questione di un attimo e i due si trovavano ora dietro ad una siepe, e appena lรฌ nascosto il ragazzo dalla pelle scura mise una mano sulla bocca dell'altro e gli fece cenno di fare silenzio, ma non in modo severo, bensรฌ ancora impaurito quanto lo era anche lui.

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๐— ๐—” ๐—™๐—”๐—œ ๐—–๐—ฅ๐—˜๐—ฆ๐—–๐—˜๐—ฅ๐—˜ ๐—œ๐—Ÿ ๐—š๐—ฅ๐—”๐—ก๐—ข.
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Arthit in quel momento era ancora nascosto dietro al portone con la mano sopra alla pistola, pronta ad impugnarla da un momento all'altro, esitando perรฒ perchรจ non sicuro di quello che voleva fare.

๐—ฃ๐—ฅ๐—ข๐—ฉ๐—” ๐—ง๐—จ ๐—” ๐—ฆ๐—ง๐—ฅ๐—”๐—ฃ๐—ฃ๐—”๐—ฅ๐—Ÿ๐—ข ๐——๐—”๐—Ÿ๐—Ÿ๐—” ๐—ง๐—˜๐—ฅ๐—ฅ๐—”.
๐—ค๐—จ๐—˜๐—Ÿ๐—Ÿ๐—” ๐—ฆ๐—œฬ€ ๐—–๐—›๐—˜ ๐—˜ฬ€ ๐—™๐—”๐—ง๐—œ๐—–๐—”.

Prima o poi sarebbe dovuto uscire allo scoperto e fermarlx come poteva, poteva farlo giร  adesso.
Eppure non lo faceva.

Perchรจ c'era qualcosa dentro di se', forse il suo istinto, ma comunque qualcosa che gli diceva che provando a difendersi da quel robot indemoniato non sarebbe andata come pensava.
Come se avesse il presentimento che qualcosa sarebbe andato storto.

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Diede un'altra occhiata a Rev, ancora dove lx aveva lasciatx e nelle stesse condizioni, senza dare alcun segno di coscienza.

๐—ค๐—จ๐—˜๐—Ÿ๐—Ÿ๐—ข ๐—ฆ๐—œฬ€.
๐—ก๐—ข ๐—ฆ๐—š๐—ข๐—ญ๐—ญ๐—”๐—ฅ๐—˜ ๐—˜ ๐—ฆ๐—š๐—ข๐—ญ๐—ญ๐—”๐—ฅ๐—˜.
๐—ง๐—จ๐—ง๐—ง๐—ข ๐—Ÿ๐—ข๐—ฅ๐——๐—ข ๐——๐—œ ๐—ฆ๐—”๐—ก๐—š๐—จ๐—˜!

"๐—ฃ๐—ฒ๐—ป๐˜€๐—ฎ๐˜๐—ฒ ๐—ฎ๐—ป๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—พ๐˜‚๐—ฒ๐—น๐—น๐—ฒ ๐—ฑ๐˜‚๐—ฒ ๐˜€๐—ถ๐—ฎ๐—ป๐—ผ ๐—น๐—ฒ ๐˜ƒ๐—ผ๐˜€๐˜๐—ฟ๐—ฒ ๐˜‚๐—ป๐—ถ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐˜ƒ๐—ถ๐˜๐˜๐—ถ๐—บ๐—ฒ? ๐—–'๐—ฒฬ€ ๐˜‚๐—ป๐—ฎ ๐˜€๐—ถ๐—ด๐—ป๐—ผ๐—ฟ๐—ฎ, ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ผ๐—ฟ๐—ฎ ๐—ฒฬ€ ๐—ฎ ๐—ฐ๐—ฎ๐˜€๐—ฎ ๐˜€๐˜‚๐—ฎ, ๐—ฒ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—น๐—ฎฬ€ ๐—ฟ๐—ถ๐—บ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฟ๐—ฎฬ€, ๐—ฒ ๐—ฐ๐—ถ ๐—ฟ๐—ถ๐—บ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฟ๐—ฎฬ€ ๐˜€๐—ฒ๐—ป๐˜‡๐—ฎ ๐˜€๐˜‚๐—ฎ ๐—ณ๐—ถ๐—ด๐—น๐—ถ๐—ฎ, ๐—ฒ ๐˜€๐—ฒ๐—ป๐˜‡๐—ฎ ๐—ฝ๐—ถ๐˜‚ฬ ๐—ป๐—ฒ๐—ฎ๐—ป๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—น'๐—ฎ๐—บ๐—ถ๐—ฐ๐—ฎ ๐—ฑ๐—ถ ๐˜€๐˜‚๐—ฎ ๐—ณ๐—ถ๐—ด๐—น๐—ถ๐—ฎ, ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฎ ๐—ฐ๐—ผ๐—บ๐—ฒ ๐˜‚๐—ป๐—ฎ ๐˜€๐—ฒ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐—ฑ๐—ฎ ๐—ณ๐—ถ๐—ด๐—น๐—ถ๐—ฎ ๐—ฝ๐—ฒ๐—ฟ ๐—น๐—ฒ๐—ถ. ๐—”๐—ป๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—พ๐˜‚๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ผ ๐—ด๐—ฟ๐—ฎ๐˜‡๐—ถ๐—ฒ ๐—ฎ ๐˜ƒ๐—ผ๐—ถ."

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Tutto ad un tratto Lily si girรฒ a guardare da una parte vedendo cosรฌ l'artista di sketch per la polizia che si era deciso ad uscire e dopo qualche passo di fretta era giร  davanti a lxi e, appena si fermรฒ, non esitรฒ a puntarxlx la pistola contro e premere il grilletto con aria decisa.

Attese il rumore dell'ennesimo sparo, e sbiancรฒ di colpo quando si rese conto che non era mai arrivato.
Premette di nuovo, e gli arrivรฒ l'orribile realizzazione che la pistola era scarica.

๐—–๐—›๐—˜ ๐—–๐—œ ๐—ฉ๐—จ๐—ข๐—Ÿ๐—˜ ๐—” ๐—ฉ๐—˜๐—ฅ๐—ฆ๐—”๐—ฅ๐—˜ ๐——๐—˜๐—Ÿ ๐—ฆ๐—”๐—ก๐—š๐—จ๐—˜.

Rimase cosรฌ pietrificato a guardare Lily, che a sua volta lx guardava con l'istinto omicida negli occhi.

"๐—™๐—ผ๐˜€๐˜€๐—ฒ ๐˜€๐˜๐—ฎ๐˜๐—ผ ๐—ฝ๐—ฒ๐—ฟ ๐˜ƒ๐—ผ๐—ถ, ๐—ฑ๐—ผ๐—ฝ๐—ผ ๐—ฎ๐˜ƒ๐—ฒ๐—ฟ ๐—ฎ๐—บ๐—บ๐—ฎ๐˜‡๐˜‡๐—ฎ๐˜๐—ผ ๐—ž๐—ผ๐—ธ๐—ผ๐—ฟ๐—ผ ๐˜ƒ๐—ฒ ๐—ป๐—ฒ ๐˜€๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ฒ ๐—ฎ๐—ป๐—ฑ๐—ฎ๐˜๐—ถ ๐—ฐ๐—ผ๐—บ๐—ฒ ๐˜€๐—ฒ ๐—ป๐—ถ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ฒ ๐—ณ๐—ผ๐˜€๐˜€๐—ฒ, ๐—ฟ๐—ถ๐—ฝ๐—ฟ๐—ฒ๐—ป๐—ฑ๐—ฒ๐—ป๐—ฑ๐—ผ ๐—ฎ ๐˜ƒ๐—ถ๐˜ƒ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฒ ๐˜๐—ฟ๐—ฎ๐—ป๐—พ๐˜‚๐—ถ๐—น๐—น๐—ฎ๐—บ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ฒ!" continuรฒ lxi, iniziando ad alzare piรบ la voce.

"๐— ๐—ฎ ๐—ผ๐—ด๐—ด๐—ถ ๐—ป๐—ผ๐—ป ๐—ฎ๐—ป๐—ฑ๐—ฟ๐—ฎฬ€ ๐—ฐ๐—ผ๐˜€๐—ถฬ€. ๐—ข๐—ด๐—ด๐—ถ ๐˜€๐—ฎ๐—ฟ๐—ผฬ€ ๐—ถ๐—ผ ๐—ฎ ๐—ฝ๐˜‚๐—ป๐—ถ๐—ฟ๐˜ƒ๐—ถ ๐—ป๐—ฒ๐—น ๐—บ๐—ผ๐—ฑ๐—ผ ๐—ฝ๐—ถ๐˜‚ฬ ๐—ด๐—ถ๐˜‚๐˜€๐˜๐—ผ ๐—ฝ๐—ฒ๐—ฟ ๐˜ƒ๐—ผ๐—ถ, ๐˜ƒ๐—ถ ๐—ฑ๐—ฎ๐—ฟ๐—ผฬ€ ๐—ถ๐—ผ ๐—พ๐˜‚๐—ฒ๐—น ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐˜ƒ๐—ถ ๐˜€๐—ฝ๐—ฒ๐˜๐˜๐—ฎ ๐—ฝ๐—ฒ๐—ฟ ๐—ฎ๐˜ƒ๐—ฒ๐—ฟ ๐˜€๐—ฝ๐—ฒ๐˜‡๐˜‡๐—ฎ๐˜๐—ผ ๐—ฑ๐˜‚๐—ฒ ๐˜ƒ๐—ถ๐˜๐—ฒ!"

Alzรฒ con uno scatto il braccio e si avvicinรฒ di qualche passo, mentre il ragazzo invece indietreggiava.

"IฬถฬŠอ‹อ†ฬอ’ฬ“ฬ…อ—ฬ‚ฬฝอฬฬณฬจ๐—ข VฬตอŒอ’ฬŒฬปฬจฬฆอ•ฬ ฬขอ–๐—œ Dฬทฬ‘ฬฬบฬปฬซฬคฬณ๐—œVฬทอŠฬ€อ อ€อƒฬฬ…ฬ‹ฬฟฬ”อ„อ‚ฬ‡ฬ•ฬˆอˆฬบ๐—ขRฬทฬฟฬšฬšฬ“ฬƒฬอ’อ‚ฬพฬšฬ“ฬ…ฬŸอ•ฬฃฬซออ…ฬจฬณฬบฬบฬซ๐—˜Rฬทฬฟฬšฬšฬ“ฬƒฬอ’อ‚ฬพฬšฬ“ฬ…ฬŸอ•ฬฃฬซออ…ฬจฬณฬบฬบฬซ๐—ขฬƒ Lฬตฬ‡ฬ”อฬ•ฬšฬ’อฬ†ฬˆฬ›ฬชอ•อ™อ™ฬฌฬฅฬปฬขฬซฬฃฬฎฬกฬบฬฏฬฎ๐—”Nฬตฬ„อ‹ฬฬ€ฬ’ฬƒออฬ‡อŒฬปอ”ฬงฬณอ•ฬณฬฒฬญฬบฬ ฬนอ–๐—œMฬถอ„อฬˆอ†ฬ›อœฬกอ‰ฬบอ‰๐—”!"

Quella frase era detto con tono veramente demoniaco e dieci volte piรบ distorto del resto.

Prontx all'ennesimo attacco e talmente concentratx su quello che stava per fare, non sentรฌ i respiri affannosi dietro di se'.

E di conseguenze non si accorse neanche di Taiyou alle sue spalle con il fiatone, e che sembrava star facendo fatica a reggere il proprio ombrello, come se fosse divenuto piรบ pesante del solito, ma che nonostante ciรฒ con esso si mise in posizione per cui sembrava un giocatore di baseball pronto a lanciare la pallina.

"Divora questo, figlix di puttana."

๐—–๐—ฅ๐—”๐—ฆ๐—›.

Si sentรฌ un bel po' di fracasso per tutto il giardino a causa di tutto quel rumore di ingranaggi sfasciati, mentre stavolta l'unica cosa a fare un volo fu la testa dellx ragazzx dai capelli celesti, alla quale l'altro aveva sbattuto l'ombrello in un modo tale per cui si era staccata dal collo e di conseguenza anche dal resto del corpo.

๐—” ๐—š๐—จ๐—”๐—ฆ๐—ง๐—”๐—ฅ๐—˜ ๐—–๐—œ ๐—ฉ๐—จ๐—ข๐—Ÿ ๐—ก๐—œ๐—˜๐—ก๐—ง๐—˜ ๐—–๐—œ ๐—ฉ๐—จ๐—ข๐—Ÿ๐—˜.
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...

Silenzio.

Dopo tutto quel boato ora era caduto il silenzio piรบ totale in tutta Villa Smerdi.

Arthit era ancora piรบ scioccato di prima, e aveva qualche serio dubbio se quello a cui aveva appena assistito era vero.

Per conferma abbassรฒ lo sguardo, e la prova di quello che era appena successo sembrava stare veramente davanti ai suoi occhi.

Gli bastava vedere Lily ora steso a pancia a terra, e a pochi centimetri dal suo corpo la sua testa, dalla quale erano visibili dei fili di vari colore, e che era rimastx con la stessa espressione che aveva prima di essere fracassatx.

Non riusciva comunque a credere che questo potesse esserxlx successo, cosรฌ alzรฒ lo sguardo verso il responsabile, Taiyou, che stava ancora davanti a lui con l'ombrello tenuto da entrambe le sue mani e un'espressione scazzata in viso.

"... Quello... Quell'ombrello non mi sembrava cosรฌ duro, come..."
Per tutta risposta il teru teru bozu aprรฌ l'ombrello e da esso fuoriuscirono e caddero a terra le macerie del muro dove era stato ferito Ares, che il ragazzo aveva preso e nascosto all'interno del proprio oggetto.
"Oh, ecco come."

Una volta che si era stabilito che la quiete fosse tornata e che tutti fossero fuori pericolo, ognuno iniziรฒ ad aiutare i propri compagni rimasti feriti dalla furia di Lily.

Rigel Aaron si trovava davanti alla piscina e tendendo una mano a Jelka la aveva appena aiutato a uscire dalla piscina, e ora lei si trovava lร  fuori, zuppa fradicia dalla testa ai piedi, tossendo e con un'espressione di stanchezza in viso.

Omiro era accorso a dove si trovava Ares, il quale si stava rialzando pian piano, ancora un po' ammaccato per il male subito.

Lo guardรฒ mentre con un po' di fatica si rialzava in piedi, decidendo poi ti tendergli le mani.
"Ares, ti sei fatto male, lascia che ti aiuti!"

Non ottenne perรฒ alcuna risposta, sentendo solo dei flebili lamenti da parte dell'altro che ancora rimaneva a testa bassa.
"Ares-"

Tutto ad un tratto senza alcun preavviso sentรฌ una stretta attorno a se', e in un attimo si era ritrovato intrappolato tra le braccia dell'uomo di punta e appiccicato a lui con la faccia sul suo petto per cui per poco stava per avere qualche difficoltร  a respirare messo cosรฌ.

Fu poi in quel momento che si rese conto anche che quei lamenti non erano per il dolore ma per la tristezza, provato anche dagli occhi pieni di lacrime del piรบ alto anche se questo lui non lo poteva vedere.

"Omiro, mi dispiace! Avevo paura di farti soffrire e per questo ti ho fatto allontanare, ma non volevo, mi dispiace!"

Qualche secondo dopo aver sentito le parole del piรบ grande, l'ipnotizzatore arrivรฒ ad una decisione: innanzitutto con le mani cercรฒ delicatamente di distanziarsi dall'altro come per fargli un cenno di lasciarlo andare.

Malvolentieri il castano acconsentรฌ a questo, e rimase a guardare a come il ragazzo dai capelli neri si allontanรฒ un attimo dirigendosi chissร  dove per chissร  quale motivo.

Lo vide poi tornare dal gazebo vicino alla piscina, e da lรฌ aveva preso uno sgabello che stava portando con se', e la cosa lo lasciรฒ alquanto spaesato.

...
Non...
Non capiva a che gli serviva quello, glielo voleva tirare in testa...?

Appena fu di nuovo davanti all'altro, il piรบ basso posizionรฒ piano lo sgabello per terra.

Dopodichรจ con cautela ci salรฌ sopra, stando cosรฌ ad un'altezza tale da poter dare delle delicate pacche sulla testa dell'altro, il quale non reagรฌ, rimasto incredulo.

"รˆ tutto apposto, e smetti di piangere." gli disse poi con tono di premura.

Da un'altra parte ancora, invece, vi eraย  Rev che pian piano stava riaprendo gli occhi con fatica, ancora addolorata dalla mazzata ricevuta.

Ah, lei era l'unica a cui nessuno aveva prestato soccorso ancora: lei non si era resa conto ancora che nessuno si era degnato di assicurarsi almeno che fosse ancora viva.

Ma sinceramente, se se ne fosse resa conto, lo avrebbe capito, aveva visto di come un po' tutti erano arrabbiati anche con lei, lo era un po' anche lei stessa.

Era arrabbiata perchรจ sentiva che se avesse agito in maniera diversa, anche certe cose sarebbero andate in modo diverso, e si sarebbe potuta risparmiare qualche sofferenza.

"Oi! Tutti quanti, datemi un attimo di attenzione!" esclamรฒ ad un certo punto Taiyou.

Questi attirรฒ l'attenzione di tutti, che si girarono a guardarlo e videro che si trovava chinato sul corpo di Lily, e aveva una mano sollevata mostrando che reggeva in essa una chiave, estratta da una tasca degli abiti dellx ragazzx.

"Proviamo ad aprire il cancello con queste."

L'artista di sketch per la polizia si avvicinรฒ e prese delicatamente le chiavi, per poi incamminarsi verso il cancello.

Dopo pochi istanti di camminati, si ritrovรฒ dinanzi al cancello, infilรฒ la chiave nella serratura e girรฒ.

Ed ecco che si era aperto.

Quel cancello che avevano varcato il primo giorno e da cui poi non erano piรบ usciti poichรจ era rimasto chiuso fino a quel momento.

E ora era aperto, e potevano uscire da quel posto una volta per tutti per non tornarci mai piรบ, lasciandosi alle spalle quell'avventura cosรฌ tragica.

Cosรฌ, una volta che il cancello si fu spalancato, Arthit iniziรฒ a camminare fuori, varcando quindi l'uscita e ritrovandosu ufficialmente fuori di lรฌ.

Fu seguito poi da Ares e Omiro, che camminavano mentre il primo aveva un braccio sulla spalla dell'altro che lo aiutava a camminare nonostante gli acciacchi per le ferite.

A susseguirsi Jelka, che nel mentre che camminava continuava a prendersi vari lembi della gonna e strizzarli per togliere tutta l'acqua assorbita, continuando ogni tanto a tossire.

Presto anche Rigel Aaron passรฒ attraverso quel cancello nel silenzio piรบ totale.

Rev solo in quel momento stava iniziando a rialzarsi in piedi, quando ad un certo punto sentรฌ dei passi.

Subito dopo si sentรฌ puzzecchiata dall'ombrello di Taiyou, cosรฌ alzรฒ lo sguardo e se lo ritrovรฒ davanti che lx guardava male.

"Coglionx ce ne dobbiamo andare."

Fu la prima cosa che xlx disse con freddezza, per poi girarsi e andarsene.

"Sbrigati prima che ti lasciamo qua." aggiunse poi mentre usciva dall'edificio.

Cosรฌ poco dopo anche Taiyou abbandonรฒ la villa.

Alla fine lo raggiunse anche Rev che, una volta alzatasi, si era incamminatx fuori dall'abitazione.

Cosรฌ xlx ragazzx iniziรฒ ad incamminarsi finalmente verso ciรฒ che lx avrebbe condottx una volta per tutte fuori da quella villa, il cancello spalancato stava ad aspettarlx.

Dopo qualche passo, perรฒ, giร  si fermรฒ.

A quel punto, si voltรฒ per guardare un'ultima volta ciรฒ che si stava lasciando alle spalle.

Osservava l'ambiente circostante, il giardino della villa, consapevole del massacro avvenuto lรฌ e che xlx rimaneva dietro.

A conferma di ciรฒ vi era a qualche metro di distanza il corpo che giaceva a terra, ma sapeva bene che in altre parti se ne potevano trovare altri.

E ora rimaneva solo lxi a dover uscire, quindi era arrivato il momento di andare.

Si voltรฒ nuovamente e continuando a camminare, con la consapevolezza che almeno lei era stata vendicata.

Quell'uscita anche poteva essere accompagnata dai versi di una poesia.

Qualcosa di molto diverso dalla precedente, anche se con lo stesso messaggio.

๐—–๐—ต๐—ฒ ๐—ฐ๐—ถ ๐˜ƒ๐˜‚๐—ผ๐—น๐—ฒ ๐—ฎ ๐˜ƒ๐—ฒ๐—ฟ๐˜€๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ ๐—ฑ๐—ฒ๐—น ๐˜€๐—ฎ๐—ป๐—ด๐˜‚๐—ฒ.

E cosรฌ tutti e sette, al completo, erano usciti da quella villa.
E anche dopo questo, avevano continuato a camminare insieme, attraversando la strada deserta.

Una volta dall'altra parte, davanti a loro vi era una discesa che portava alla spiaggia, quella spiaggia che era stata promessa loro all'inizio di quel viaggio, che stavano sognando fino a quel momento e che avevano finalmente raggiunto.

๐—” ๐—ด๐˜‚๐—ฎ๐˜€๐˜๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ ๐—ฐ๐—ถ ๐˜ƒ๐˜‚๐—ผ๐—น ๐—ป๐—ถ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ฒ ๐—ฐ๐—ถ ๐˜ƒ๐˜‚๐—ผ๐—น๐—ฒ.
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Con calma, iniziarono a camminare sulla spiaggia, noncuranti della sabbia che finiva nelle scarpe, e nel mentre osservavano il mare che di distendeva all'orizzonte.

Ascoltavano le onde che si fermavano sulla riva, generando quello scroscio neanche troppo forte e che facevano provare un certo di senso di pace interiore giร  solo a sentirle.

๐— ๐—ฎ ๐—ฐ๐—ฟ๐—ฒ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ ๐—ถ๐—ผ ๐˜ƒ๐—ผ๐—ด๐—น๐—ถ๐—ผ.
๐—™๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ ๐˜‚๐˜€๐—ฐ๐—ถ๐—ฟ๐—ฒ ๐—ฑ๐—ฎ๐—น๐—น๐—ฎ ๐˜๐—ฒ๐—ฟ๐—ฟ๐—ฎ, ๐˜๐˜‚๐˜๐˜๐—ถ ๐—ถ ๐—ณ๐—ฟ๐˜‚๐˜๐˜๐—ถ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐˜ƒ๐—ผ๐—ด๐—น๐—ถ๐—ผ.

Appena a qualche metro di distanza dalla riva, tutti quanti si fermarono e iniziarono a sedersi con calma sulla sabbia, rimanendo abbastanza vicino l'uno all'altro.

"... E siamo qua." concluse Arthit osservando il panorama.

"Oh, Rigel, ora che non abbiamo altre preoccupazioni ti volevo fare una domanda." disse Rev.
"Che c'รจ?" domandรฒ Rigel Aaron.

"Avevo saputo che tu avevi la lettera di Zhenya, l'hai letta? Mi era rimasto il dubbio sulla cosa dell'Ultimate e volevo sapere se mi sapevi dir qualcosa."

๐—ง๐˜‚๐˜๐˜๐—ถ ๐—ถ ๐—ณ๐—ถ๐—ผ๐—ฟ๐—ถ.
๐—˜ ๐—น๐—ฒ ๐—ณ๐—ผ๐—ด๐—น๐—ถ๐—ฒ.

L'artista moderno rimase qualche istante in silenzio, come se stesse riflettendo.

"... Ah, sรฌ, l'ho letta. Perรฒ non c'era scritto niente riguardo l'Ultimate, su quello non ti so dire assolutamente niente."

L'attenzione del ragazzo dalla pelle scura venne distolta quando sentรฌ l'ennesimo colpo di tosse provenire da Jelka.

... Vedendola bene, stava rischiando grosso: era bagnata fradicia, erano a dicembre, erano le otto di mattina circa, sicuro di questo passo si sarebbe beccata un brutto malanno.

Cosรฌ lui decise di togliersi la giacca e di poggiarla sulle sue spalle in modo da non farle prendere troppo freddo.

"Tsk, guardati. Ora che non c'รจ piรบ il suo fidanzato ci stai giร  a provare." commentรฒ con sarcasmo Taiyou guardandolo, al che lui trattenne una risata mentre la ragazza non disse niente poichรจ troppo impegnata a cercare di non prendersi una polmonite.

"E cosรฌ adesso siamo liberi... Potremmo... tornare alla nostra vita normale..." riflettรจ Omiro.

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"Dubito che la nostra vita sarร  normale dopo quello che ci รจ successo." rispose Ares guardando la sabbia sotto di se' e vicino a se'.

"... Voglio dire... Adesso sappiamo che una nostra compagna ci considerava colpevoli della sua rovina e che si รจ ammazzata per noi..." ricordรณ Jelka.

"E di tutto il nostro gruppo siamo vivi solo noi, tutti quanti sono morti. Sรฌ, penso proprio che non potremo tornare cosรฌ facilmente alla normalitร ." concordรฒ alla fine anche Rigel Aaron.

๐— ๐—ถ๐—ด๐—น๐—ถ๐—ผ๐—ฟ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ '๐˜€๐˜๐—ผ ๐˜€๐—ฒ๐—ฐ๐—ฐ๐—ผ.
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"Penso che la cosa migliore che possiamo fare a questo punto รจ morire." suggerรฌ Arthit.

Tutti quanti girarono di scatto la testa a guardarlo dopo quella affermazione.

"In fondo ce lo meritiamo, e poi tutto quello che ci รจ successo ci seguirร  per sempre, non possiamo farci niente ormai. Quindi ha piรบ senso finirla qui." continuรฒ a spiegare lui.

"Ma io non posso morire... Non... Non devo..." intervenne Rev, attirando stavolta l'attenzione su di se'.

"Non devo, perchรจ..."
Si vedeva avesse difficoltร  ad esprimere quel che volevo dire.
"Perchรจ lei รจ morta per me..."

Alzรฒ lo sguardo a osservare il cielo limpido sopra di loro.

"Lei l'ha fatto per me, perchรจ voleva salvarmi, e se... se morissi, renderei inutile il suo sacrificio..."
All'ultima frase il suo tono di voce si fece piรบ deciso.
"Non posso farle questo."

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Tutti quanti rimasero in silenzio dopo quelle parole, e piรบ di qualcuno sembrava star riflettendo.

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Fu qualche istante dopo Taiyou il primo a rispondere.

"Pensandoci bene, la maggior parte di noi non sarebbe qui adesso se non fosse per altri nostro compagni che si sono fatti ammazzare per salvare noi."

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"... Beh... ora che mi fate notare questo... Penso che ammazzarci pure noi anche sapendo questa cosa รจ un po' da stronzi, almeno nei confronti degli altri." commentรฒ Jelka.

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"La cosa piรน giusta da fare sarebbe trovare un modo per andare avanti per loro." disse Rigel Aaron.

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"Sapete, io penso che il fatto che ci siamo salvati siano un segno che ci รจ stata data un'altra possibilitร ." ipotizzรฒ Omiro.

"Tu dici...?" gli chiese Ares.

"Sรฌ, io la penso in questo modo."
Si mise in piedi, facendo sรฌ che tutti lo guardassero mentre spiegava loro quel che aveva da dire.

"Non possiamo piรบ rimediare ai nostri errori, ma possiamo evitare di farne altri, per esempio cercando altre persone a cui magari possiamo dare un aiuto. Sento che รจ per questo che abbiamo avuto questa possibilitร , quindi ragazzi, da oggi poi facciamo tutto quel che possiamo per evitare che sia un'opportunitร  sprecata, per favore. E ricominciamo da capo tutto."

๐—–๐—ต๐—ฒ ๐—ฐ๐—ถ ๐˜ƒ๐˜‚๐—ผ๐—น๐—ฒ ๐—ฎ ๐˜€๐—ด๐—ผ๐˜‡๐˜‡๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ.
๐—” ๐˜€๐—ด๐—ผ๐˜‡๐˜‡๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ ๐˜‚๐—ป ๐—ฎ๐—ด๐—ป๐—ฒ๐—น๐—น๐—ผ.

C๐—ถ ๐˜ƒ๐˜‚๐—ผ๐—น ๐—ป๐—ถ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ฒ ๐—ฎ ๐—ด๐˜‚๐—ฎ๐˜€๐˜๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ.

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