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. . .

Ancora non credo all'amore; per me รจ solo un'illusione.

. . .

25/09/2022.
Ore 14:00.

"Mamma".
Ultimo accesso: 15:00.

Riprodurre messaggio vocale.

"Mamma, oggi passami a prendere piรบ tardi, rimango a pranzare qua vicino!

Sai, oggi ho fatto una nuova amica, e abbiamo deciso di fermarci qui vicino dopo la scuola!
Poi te ne parlo meglio!

E comunque le cose stanno procedendo bene anche con la scuola, sai che mi impegno, e questo lo vedono anche gli altri!
Presto tutti quanti in questa scuola si accorgeranno di che talento che sono!"

. . .

Ore 18:00.

"Xxxx".
Ultimo accesso: 17:00.

"Quella ragazzina nuova, quella del secondo anno... Ci hai giร  parlato?"

"Oddio, sรฌ! Pensi quello che penso anch'io?"

"รˆ il suo primo anno dentro questa scuola, e giร  si crede arrivata, giร  si crede la piรบ grande Ultimate che possa esistere!"

"Insopportabile, vero?"

"Per cosa poi? Perchรจ colleziona bambole! Questo sarebbe il suo talento!"

"Fossero almeno belle, poi, a me fa impressione quel bambolotto che si porta sempre appresso..."

"Non sarebbe divertente se quel cosetto sparisse, cosรฌ, per vedere la sua reazione?"

. . .

09/12/2023.
Ore 10:00.

... Si poteva dire che questa volta fosse finita in modo, forse, "migliore" delle precedenti?

Voglio dire, l'esito di quel trial era stato drammatico in ogni caso, dato che avevano perso l'ennesimo compagno.

Perรณ... a giudicare dalle scoperte che avevano fatto durante quel tempo, si sarebbe potuta concludere in modo molto peggio.

Come per esempio, con una povera personcina che aveva ucciso solo per difesa e che sarebbe potuta morire al posto di chi invece aveva organizzato l'intero omicidio nei dettagli, il quale sarebbe stato in quel caso libero di andarsene.

Quello sรฌ che sarebbe stato un finale molto piรบ tragico.

Ma invece, era morta la persona che aveva ucciso una dei loro amici, che aveva causato la morte indirettamente di un altro di loro e il ferimento di Omiro, e che aveva quasi ucciso un'altra persona che poi fu la stessa a smascherarlo davanti a tutti.

Omiro forse si sarebbe dovuto sentire sollevato di questo, dopo le emozioni che aveva provato fino a quel momento.
Sarebbe dovuto essere un minimo piรบ tranquillo di prima.

Eppure non lo era.

Aveva ancora dei pensieri su cui rimuginava mentre veniva aiutato da Ares ad andatsene, mentre tutti quanti se ne andavano da quella stanza, per dirigersi ognuno per i fatti propri.
Incredibilmente era la prima volta che finivano un trial di prima mattina e non all'ora di andare a dormire.

Nonostante ciรฒ, molte persone probabilmente sarebbero andate a riposarsi dopo la serata e la mattina che li aveva lasciati esausti.

Uno dei suoi pensieri andava proprio ad Ares, il quale lo aiutava a camminare rimanendo al suo fianco mentre lui aveva il braccio sulle spalle di quest'ultimo per sorreggersi, e tutto ciรฒ senza che nessuno dei due dicesse una parola.

Pensava a quello che era successo con lui durante il trial... e di quale effetto ciรฒ potesse avere su di lui.
Chiaramente non glielo avrebbe chiesto, pensava di poter soltanto immaginare la risposta ai propri dubbi.

Non pensava, quindi, che avrebbe ottenuto le proprie risposte giร  una volta giunti davanti alla propria camera e dopo che si fu allontanato per aprire la porta, visto che fu proprio in quel momento che l'altro interruppe il silenzio che si era creato.

"Omiro, se vuoi andare a riposarti rimani pure qua e non aspettarmi... anche perchรจ tanto io qua dentro non torno." fu ciรณ che disse.

"Sรฌ, sinceramente non sto molto bene, penso rimarrรฒ a letto tutto il giorno... Male che va ci rivediamo quando vai a riposarti anche tu o a dormire." ammise lui con tono calmo.

"No, ecco, veramente... Io qua non torno proprio, neanche per dormire, penso." rispose il castano con tono incerto.

"Cosa intendi? E dove pensi di andare?" chiese il ragazzo dai capelli neri con leggera perplessitร .

"Omiro, non... Io... ho bisogno di un po' di tempo da solo. Forse di piรบ di solo un po'." ribattรจ l'uomo di punta con lo sguardo spostato altrove.
Senza aspettare un'ulteriore risposta, esitรฒ solo un secondo, ma poi si voltรฒ e con calma si incamminรฒ lungo il corridoio, allontanandosi.

E quindi l'ipnotizzatore rimase cosรฌ, con la mano ancora poggiata sulla maniglia della porta, fermo immobile, a guardare l'altro che se ne andava.

... A giudicare dai comportamenti che aveva appena osservato, la risposta al suo dubbio era proprio quella che pensava che fosse.
E proprio quella che temeva che fosse.

Rimase ancora qualche istante cosรฌ, poi piano piano si avviรณ all'interno della stanza e richiuse la porta senza fare granchรจ rumore.

Non si curรฒ neanche di chiudere a chiave, perchรจ pronto per prepararsi a fare una cosa, qualcosa che gli capitava ogni tanto di fare in monenti simili in cui provava certi determinati stati d'animo.

Innanzitutto prese tra le mani una coperta poggiata su un comodino e la stese per terra aperta.

Dopodichรจ, anche se con gran fatica a causa dei propri dolori fisici, si mise a sua volta a terra, al di sopra della coperta.

Dopodichรจ, pian piano, si girรฒ un paio di volte a terra, fino a che non fu arrivato al punto di essere completamente arrotolato all'interno del tessuto.

Okay, ora che aveva fatto ciรณ poteva tranquillamente dare sfogo alle proprie emozioni.

E infatti iniziรฒ a singhiozzare pieno di sconsolazione e tristezza, cercando di fare comunque il meno rumore possibile.

Non sapeva per quanto tempo ne avrebbe avuto bisogno, e neanche ci stava pensando, in quel momento stava pensando solo che aveva bisogno di piangere, e piangere, e piangere tutte le lacrime che aveva in corpo.

"Omiro?"
La frase, preceduta dal rumore di qualcuno che bussava, stavano a indicare che il suo intento di non farsi sentire non era riuscito.

Poco dopo, la porta venne aperta da Rigel Aaron, che non sembrรฒ scomporsi troppo vedendo il ragazzo a terra arrotolato in una coperta.

"Oh Omiro, cosa stai facendo."
"Il burrito triste." Omiro ebbe modo di rispondere tra i pianti ed i singhiozzi.

"Ah okay, va bene." commentรฒ l'altro prima di ritirarsi fuori dalla stanza.

A quel punto, pensava ormai di essere rimasto da solo a poter esprimere le proprie emozioni liberamente; almeno fino a qualche istante dopo, quando la stessa persone che aveva in precedenza aperto la porta non rientrรฒ, ora seguito da due persone.

Il ragazzo dai capelli neri alla presenza di questi ospiti non si smosse minimamente dal punto in cui si trovava ora, nรจ tantomeno anche solo alzรฒ la testa per vedere chi era arrivato, continuando a dare libero sfogo alla propria tristezza.

Kokoro, senza dire una parola, si avviรฒ lentamente verso di lui, e una volta che gli fu abbastanza vicina, si sedette accanto a lui, guardandolo con uno sguardo serio in volto.
Dopo qualche istante che si era ormai seduta, con una mano spostรฒ delicatamente dei capelli che si erano messi davanti al viso di Omiro.

Il ragazzo dai capelli neri e la pelle scura fu seguito anche da Zhenya, e entrambi a sua volta si misero seduti al lato opposto del ragazzo: il primo aveva la stessa aria di Kokoro, mentre l'altra guardava il ragazzo a terra con un sorriso e sembrava provare compassione a vederlo in quello stato.

"Ti fa male ancora, Omiro?" domandรฒ quest'ultima con dolcezza, riferendosi alla ferita subita la sera prima.
"N... n-no..." riuscรฌ a rispondere flebilmente tra un singhiozzo e l'altro.
"Allora che hai? Perchรจ stai cosรฌ?" domandรฒ l'artista moderno.

Omiro tirรฒ su' col naso.
"รˆ... รˆ-รจ co-colpa mia...!" disse, prima di continuare a piangere.

Rigel Aaron parve disorientato a sentire ciรฒ, e si scambiรฒ degli sguardi con le altre due, e tra di loro la prima a capire parve Kokoro.

Infatti, ella tirรฒ un sospiro.
"No... non รจ colpa tua se Ares ha ucciso Robin." gli spiegรฒ poi.

Aggiunse subito dopo:
"Tu non hai fatto niente di male, non hai fatto nessun errore, e non potevi neanche immaginare che cosa poteva succedere."

Omiro esitรฒ un attimo prima di rispondere, interrotto dai singhiozzi.
"P-perรฒ... Ho visto Ares, sta male per quello che ha fatto... E se non fosse stato per me..."

"Omiro... Oltre a non pensare che sia stata colpa tua, non pensare che ora Ares ce l'abbia con te per quello che รจ successo." intervenne Zhenya mantenendo il sorriso.

"Proprio come te, รจ stato anche lui una vittima delle circostanze, visto che รจ stato costretto ad uccidere Robin per salvarti... Quello che รจ successo non รจ nรจ colpa tua nรจ colpa sua." continuรฒ poi a spiegare.

"La colpa non รจ neanche di Robin... Se c'รจ davvero qualcuno da incolpare per tutto quel che รจ successo, penso puoi arrivare da solo a chi รจ." disse Rigel Aaron spostando lo sguardo altrove, con disprezzo.
"E non mi riferisco soltanto a Jerome."

"E a chi altro altrimenti?" domandรฒ la cake designer guardandolo.
"Non รจ ovvio? Alla persona che ha organizzato questa specie di gioco. Non saremmo mai arrivati a questo punto se non fosse per lxi. Hijx de..."

Nel frattempo, Omiro pareva essersi calmato anche solo leggermente, dato che non piangeva piรบ e i singhiozzi si stavano man mano facendo sempre meno frequenti e forti.

"รˆ giusto che piangi se senti di averne bisogno, dopo quello che hai passato... Ma non incolparti di niente. Perchรจ niente di tutto questo รจ colpa tua." lo rassicurรฒ la bionda dandogli delle lievi e brevi carezze sulla testa.

"Omiro... Ti andrebbe di rimanere in camera mia per stasera? Considerando che lร  dentro non c'รจ piรบ nessuno..." gli propose invece il ragazzo dai capelli neri e la pelle scura.
"Uh... C-certo..."

"Perรฒ non รจ che per il momento preferisci che ti lasciamo un po' solo? Magari ne hai bisogno." chiese invece la ragazza dai capelli neri.
"... Uh... S-sรฌ... grazie."

"Ci vediamo dopo allora." disse allora Rigel Aaron, mentre i tre si alzavano.
"Riposati." disse invece la ragazza dall'Ultimate "ignoto", prima che lei e gli altri due si avviassero fuori dalla porta, per poi richiuderla.

Una volta essere sparita dalla vista dell'ipnotizzatore, l'espressione di quest'ultima cambiรณ leggermente, dato che ora pareva molto piรบ rilassata.

"Se siamo riusciti a calmarlo รจ principalmente grazie a te, lo sai?" le disse Kokoro, mentre Rigel Aaron si allontanava diretto chissร  dove.
"Non ho capito, puoi ripetere?" rispose lei.

"Ho detto che se siamo riusciti a calmarlo รจ principalmente grazie a te, perchรจ gli hai detto delle cose molto importanti e belle anche." le rispiegรฒ una volta avvicinatasi un poco di piรบ.

"Eh, non puoi immaginare che fatica... Non so quando sarร  la prossima volta che farรฒ una cosa simile, forse tra anni." disse a quel punto con ironia.

. . .

Ma in tutto ciรฒ, dopo gli eventi precedenti, Ares dov'era andato?

Era da un po' ormai che vagava in giro per l'abitazione senza una meta precisa, e senza nulla in mente da fare.
Semplicemente se ne andava un po' dappertutto tenendo lo sguardo basso.

Ad un certo tratto del suo cammino, vide due persone nel corridoio che parlavano a pochi metri di distanza da lui, ovvero Jelka e Taiyou.

In quel momento non si sentiva di voler parlare con qualcuno, cosรฌ pensรฒ di voltarsi e andarsene nella direzione opposta.

Questo, almeno fino a che Jelka non si accorse della sua presenza proprio quando se ne stava per andare.
"Oh! Ares??" lo chiamรฒ quindi ad alta voce, facendolo arrestare di colpo nel punto in cui si trovava in quel momento.

"Ma รจ necessario rompergli le palle proprio in questo momento?" chiese Taiyou leggermente irritato.
"Non ti ricordi cosa ci hanno detto prima? Di avvertire in caso lo avessimo visto!"
"Ah, giร , perchรจ ci sono quegli altri che gli vogliono rompere le palle..."
"Da come ne hanno parlato mi sembrava fosse qualcosa di importante!"

Mentre il castano dava ancora le spalle ai due, sentรฌ una terza voce dietro di se'.
"Ohhhhh! รˆ stato scovato!"
Una voce che riconobbe all'istante, e che gli fece venir voglia di sospirare.

Si limitรฒ, invece, soltanto a girarsi, e guardare le due persone davanti a lui che lo guardavano con un sorriso.
"Cosa volete da me...?" chiese poi loro, con rassegnazione.

Arthit aveva un'aria molto piรบ mite in quel momento, mentre era piรบ largo il ghigno sul viso di Asuka.
"Oh ciao, Ares, ti stavamo giusto cercando. Come stai?" lo accolse il primo.

"Ho ucciso una persona, e stavo per andare vicinissimo all'essere ucciso anch'io... come dovrei stare?" fu la sua risposta.

"Concretamente, la replica a tale quesito รจ assai lapalissiano... Ma รจ proprio per l'appunto che ti abbiamo rintracciato, avendo degli interrogativi da porti!" spiegรฒ xlx secondx.
"Questo ovviamente solo se te la senti, di rispondere alle nostre domande." ci tenne a precisare l'altro.

"Ecco, io in realtร  vorrei avere del tempo da solo..." ammise il castano, incerto.

Fu poi in quel momento che fece anche per fare un passo indietro nel tentativo di allontanarsi.
"Perรฒ vorrei che tu, Ares, sappia che quello che vogliamo farti non รจ mica un interrogatorio. Vogliamo soltanto accertarci delle tue condizioni dopo quel che รจ successo." aggiunse il ragazzo dai capelli bianchi.

Questo suscitรฒ la perplessitร  di Ares, che rimase perรฒ sempre in silenzio a guardare i due.
"Esattamente! Chiaro che la nostra mansione รจ di appurare che tutti i residenti di codesta dimora si indugino in uno stato di mentalitร  ed emotivitร  diafano!" aggiunse xlx ragazzx dai capelli viola con convinzione.

"Capiamo perfettamente che quello che hai passato dev'essere stato un vero e proprio trauma per te, quindi puoi immaginare quanto noi possiamo essere preoccupati." gli spiegรฒ Arthit con presunta premura.

L'uomo di punta in tutto ciรฒ era sempre piรบ insicuro delle intenzioni dexlx due.
"... Beh... penso che da quello che vi ho detto, potete immaginar-"

"La nostra finalitร  รจ di acclarare che tu non stia troppo a rimuginare sui sensi di colpevolezza che ti amareggiano!" disse Asuka.
"Voglio dire, ovvio che l'omicidio รจ sbagliato, ma un po' Robin se l'รจ cercata, insomma. Comunque!" si potรจ percepire un improvviso cambiamento nel tono di voce di Arthit, che perรฒ riprese in un attimo il suo atteggiamento disponibile e sereno.
"Quindi, se te la senti di dirci qualcosa su quello che ti รจ successo, di spiegarci come questo ti fa sentire..."

"Uhm..."
Il castano parve esitare un attimo, ma dopo qualche istante rimase sempre sulla propria posizione a riguardo.
"... Per adesso... non voglio..."

"Okay, okay. Sicuramente non รจ facile, quindi ti daremo un po' di tempo. Prima, voglio assicurarti del fatto che credo al fatto che tu non avessi cattive intenzioni, ma visto che ora ho visto di cosa sei capace... Ti terrรฒ un po' d'occhio."
Verso le ultime frasi il tono di voce dell'artista di sketch per la polizia si era fatto un poco piรบ serio.

"O... okay. Ci vediamo allora."
A quel punto Ares non ci pensรฒ due volte a voltarsi e incamminarsi lontano daxlx due, per rimanere finalmente solo una volta per tutte.

A quel punto, una volta rimastx solo loro due, Asuka e Arthit avevano qualcosa da dirci a vicenda.
"รˆ evidente che รจ parecchio travagliato dagli avvenimenti precedenti!" commentรฒ xlx primx con una leggera tristezza causata dal vedere il ragazzo, di solito molto piรบ allegro e gioviale, ora in quello stato.

"Giร ... E se lui sta cosรฌ, posso solo immaginare come sta anche Omiro." concordรฒ l'altro.

"Ragion per cui รจ legittimo questionare anche quest'ultimo!"
"Hai ragione, dovremmo la prossima volta che lo vediamo. Poi per il mio lavoro in parte mi occupo anche di vittime di eventi del genere, quindi..."
"Tanto vale decorrere a rinvenirlo!"

Quindi, prima che anche xlx altrx due si allontanassero, Arthit si voltรฒ vero Jelka e Taiyou, allora lรฌ in lontananza.
"Comunque, vi ringrazio per averci avvertiti quando รจ arrivato." disse loro, al che la prima rispose alzando il pollice della mano.

Quando poi xlx due se ne andarono, rimasero solo questi altri due, che erano stati fino a quel momento ad osservare l'interazione a distanza.

"Proprio come immaginavo, che due rompipalle." commentรฒ Taiyou una volta che xlx ragazzx se ne furono andatx.
"Erano solo preoccupati per lui, su'!" ribattรจ Jelka.

"Potevano almeno dargli del tempo, il trial รจ appena finito praticamente." sostenne lui.
"Ah, ma a proposito! Io ho appena realizzato una cosa!"
"Che cosa."

La skipper si voltรฒ verso di lui per guardarlo meglio.
"Tu adesso sei rimasto in stanza da solo, no?"
"E meno male."

Ella non pare aspettarsi questa risposta quindi si mostrรฒ un attimo interdetta, al contrario del teru teru bozu che rimase con la stessa espressione imperturbabile in viso.

"Che c'รจ? Non dovrei essere sollevato che sono rimasto da solo lร  dentro?"
La ragazza dai capelli neri esitรฒ un attimo, corrugando le sopracciglia.

"... Beh... non pensi che proverai un po' di solitudine stanotte?"
"Sempre meglio di stare in compagnia di qualcuno che sarebbe capace di uccidermi se volesse."

Quando la realizzazione colpรฌ Jelka, sgranรฒ leggermente gli occhi.
... In effetti, i vissuti trascorsi da Taiyou e dalle persone con cui condivideva la stanza non erano dei migliori.

Rendendosi conto di ciรฒ, guardรฒ con aria piรบ incerta il ragazzo dai capelli celesti, che rimaneva con un'aria indifferente negli occhi.

"In... in effetti... sรฌ, รจ sicuramente meglio di stare in stanza con due assassini..."

Non avesse mai detto ciรฒ.
Ebbene, bastรฒ una frase per far cambiare all'improvviso l'espressione facciale dell'altro, il quale aveva sbarrato gli occhi e ritratto il viso in un'espressione di rabbia.

La ragazza dai capelli neri non si aspettava neanche di questo, infatti non rispose subito, esitando un attimo.
"Ehm... che cos'ho detto ora?"

Taiyou sembrava davvero che avesse sentito qualcosa che lo aveva offeso nel profondo, dato lo sguardo oltraggiato con cui rimase a guardare l'altra prima di rispondere ulteriormente.

"Non chiamarla piรบ in quel modo."

Esitรฒ un attimo, ma poco dopo si girรฒ e se ne andรฒ in fretta e furia, come se volesse sottrarsi a quella conversazione, lasciando cosรฌ lรฌ Jelka, a se' stessa.

Quest'ultima quindi rimase lรฌ, nel bel mezzo del corridoio, da sola, a processare ciรฒ che era appena successo.

E non ci mise molto, a rendersi conto di cosa potesse essere stato ad innescare quella reazione nel teru teru bozu, sgranando di poco gli occhi appena si rese conto.

"Oh."

. . .

Come abbiamo giร  visto in precedenza, nella serata precedente trascorsa in Villa Smerdi, qua dentro si era scoperta l'esistenza di un'infermeria, dove prima nessuno aveva mai messo piede.

Nรจ tantomeno qualcuno sapeva dell'esistenza di questo posto dato che era una stanza nascosta, ma Lily aveva dovuto renderla accessibile per un'emergenza.

Nonostante l'emergenza fosse ormai passata, il luogo era rimasto accessibile al pubblico.

E infatti, proprio in quel momento, Rev si trovava lร  dentro avendo bisogno di qualcosa che avrebbe potuto trovare soltanto lรฌ.

Come ben sappiamo, durante gli avvenimenti che avevano portato all'omicidio xlx ragazzx aveva riportato una ferita provocata da un colpo al viso: motivo per il quale quella sera aveva usato una manica strappato dalla propria giacca per fermare una fuoriuscita di sangue dalla propria fronte, una manica che ora si ritrovava adagiata su un lettino lร  vicino.

Ora lxi era intentx a rovistare tra delle cose trovate in un cassetto, alla ricerca di qualcosa da mettersi attorno alla testa che non fosse un pezzo del proprio outfit.

Questo, almeno, fino a che non sentรฌ dei passi veloci dietro di se', ma non fece in tempo a reagire che sentรฌ qualcuno sbatterle da dietro.
"ooOOOO-" questa cosa lx fece gridare per la sorpresa e sussultare mentre sentiva delle braccia avvolgerlx.

"CHI รˆ?" esclamรฒ subito dopo mentre tentava di girarsi.
"Rev, sono io!" rispose prontamente una voce che riconobbe all'istante, e riconoscerla le bastรฒ per calmarsi.

Infatti, tornรฒ subito serena, si separรฒ dalla persona che la aveva appena colta di sorpresa e si girรฒ a guardarla con un sorriso.
"Sole!" la chiamรฒ con cordialitร .
"Da quanto tempo!" le disse Mariasole, che sembrava molto entusiasta di vederla dal modo in cui le sorrideva.

"Eeeh, non esagerare, รจ passata qualche ora-"
"Ma io li ho percepiti come un'eternitร !" a quel punto, la piรบ bassa parve piรบ turbata.
"Ero cosรฌ preoccupata: credevo... credevo che non ti avrei vista piรบ, non sarebbe stato terribile?" chiese, e dal modo in cui spiegava ciรฒ sembrava che provasse molta paura al solo pensiero che ciรณ sarebbe potuto accadere.

"E invece, guardami! Sono ancora qui!" annunciรฒ con fierezza di se' stessa l'altra, prima di scoppiare in una risata assieme alla ragazza dai capelli rosa.
"Sono cosรฌ contenta che tu sia ancora con me!" disse poi quest'ultima con entusiasmo.
"Pur'io, eheheh!"

Poco dopo, perรฒ, la creatrice di bambole voodoo parve di nuovo preoccupata.
"Ma adesso come stai, Rev? Come va la ferita?"
"Eh, ancora mi fa un po' male la testa..."

Gli occhi di Mariasole era come se si fossero illuminati per l'idea che le era venuta d'improvviso.
"Ohhhh! So come fare per aiutarti!"
"Veramente? E come?"

Fu cosรฌ che Mariasole prese con due dita un singolo capello dalla chioma viola dell'altra, per poi torcerglielo.
"aHIAA-" esclamรฒ quest'ultima indietreggiando di scatto e tenendosi con entrambe le mani il punto dove si trovava il capello perso.

Quando realizzรฒ ciรฒ che Mariasole aveva appena fatto, si rigirรฒ a guardarla, trovandola che a sua volta lx fissava con il suo capello in mano e un sorriso ingenuo in faccia.
"P-Perchรจ l'hai fatto??"

"Perchรจ il mio talento mi permette anche di curare le persone, possiamo provare!" spiegรฒ lei.
Xlx ragazzx dai capelli viola non parve convintx all'inizio, ma poi sorrise.
"Ma sรฌ, proviamo!"

"Okay, allora!"
La creatrice di bambole voodoo tirรฒ quindi fuori il proprio pupazzo e il proprio ago.

Quindi era arrivato il momento dell'ennesimo tentato rito voodoo, e come tutte le altre volte la ragazza divenne d'improvviso seria, e si mise lentamente in ginocchio a terra, vicino all'artista di strada che osservava la scena.

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E giร  lรฌ Rev dovette trattenere la prima risata.

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Mentre xlx ragazzx dovette mantenere la bocca completamente serrata per non far uscire alcun suono da essa, si sentiva sempre meno sicurx del risultato di quel rito.

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"Sole, forse..." fece per chiamarla lxi.

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"Forse non รจ per forza..." provรฒ a dirle, prima che ella girasse la testa per guardarlx.

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Rev non si aspettava questo improvviso cambiamento, tant'รจ che pensรฒ che la cosa migliore da fare fosse allontanarsi come richiesto.

...

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Ecco, arrivatx lรฌ Rev non potรจ piรบ trattenersi dal scoppiare a ridere.

...

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Niente da fare, l'artista di strada non riusciva a smettere di ridere a crepapelle.

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E per concludere il rito, trafisse il pupazzo con l'ago, e rimase ferma per qualche istante.

Per Rev perรฒ ci volle piรบ tempo prima di smettere di ridere, motivo per il quale si stava anche piegando.

Dopo un po', Mariasole si alzรฒ in piedi e tornรฒ come sempre, guardando l'altra con un sorriso.
"Ha funzionato??"

"... Ohhhhh, non ci posso credere!" esclamรฒ l'artista di strada, strabiliata.
"Non sento piรบ male!"

Questo sorprese ancora di piรบ la creatrice di bambole voodoo.
"Ha... ha funzionato veramente?"
"Sembra proprio di sรฌ!"

Quella sorpresa si trasformรฒ presto in allegria, visto che la piรบ bassa era molto entusiasta per la riuscita del rituale.
"Ohhhhh! Ma allora ti ho guarita!"
"Siiiiรฌ! Grande!"

Per questo motivo, le due risero insieme felici per aver fatto passare il dolore alla testa della piรบ alta.

Perรฒ, una sola cosa, che non si sarebbe di certo saputa: a Rev non era passato proprio niente.
Dato che fin'ora tutti i riti di Mariasole in quel posto non erano mai andati a buon fine, aveva pensato di farle credere che almeno per una volta il risultato di essi fosse stato positivo.

Per non farglielo sapere di sicuro sarebbe rimasta a soffrire in silenzio.

. . .

Ore 23:00.

E l'ennesima giornata successiva ad un trial si era conclusa.

L'ennesima giornata nella quale erano rimasti sempre in meno.

Per l'ennesima volta, sarebbero andati a dormire e qualcuno andando nella propria camera non avrebbe rivisto un proprio compagno.

Ma ripassiamo un attimo la situazione delle camere dopo tutte le numerose perdite.

C'era l'ultima stanza, la stanza n.7ยฐ: in essa era rimasta una sola persona, Taiyou, che infatti in quel momento si trovava lรฌ all'interno, seduto sul proprio letto a riflettere proprio su ciรฒ di cui stiamo parlando ora.

Vi era la stanza n.6ยฐ, ormai abitata solamente da Rigel Aaron, il quale perรฒ aveva deciso di ospitare con se' Omiro per fargli compagnia.

Vi era poi la stanza n.5ยฐ, un'altra camera dove era rimasta una sola persona, ovvero Rev: non che sentisse tanta solitudine in questo modo, si consolava con il fatto che aveva tutto lo spazio che voleva per se' lร  dentro almeno.

Poi la stanza n.4ยฐ che era invece rimasta intatta, dato che erano rimastx tutti e tre xlx residentx lรฌ: era proprio questa condivisione che aveva creato un legame cosรฌ vicino e amichevole tra Arthit, Asuka e Mariasole: ogni volta che stavano insieme sembravano due fratelli con la loro adorata sorellina, nonostante tra xlx tre la piรบ piccola non fosse la creatrice di bambole voodoo, bensรฌ xlx drammaturgx.

Anche nella stanza n.3ยฐ c'erano ancora tutte, c'erano ancora Zhenya, Jelka, e Kokoro: tre grandi amiche che si divertivano sempre molto a stare lร  insieme.

Al contrario della stanza n.2ยฐ, che era ormai completamente deserta.

E infine la stanza n.1ยฐ, che originariamente apparteneva ad Omiro, Ares, e Hayami, ma beh... quest'ultima non sarebbe mai piรบ tornata lร  dentro, e in seguito al confronto avuto quel giorno l'ipnotizzatore neanche avrebbe fatto ritorno lรฌ quella sera, lasciando l'uomo di punta nella solitudine piรบ totale.

Nonostante ciรฒ, a quell'ora neanche lui era nella propria camera.
Di certo era a dare un'occhiata in giro per assicurarsi che fosse tutto apposto, no?

Questo era quello che Rev credeva mentre dava un'occhiata tra le cose delle sue ex compagne, quando ad un certo punto sentรฌ prima bussare alla porta e poi la voce del ragazzo.
"Sei qui? Revmira, sei dentro?"

Incuriosita, la ragazza decise di andare ad aprire, ritrovandoselo davanti con la stessa aria giรบ di morale che aveva da tutto il giorno e gli stessi occhi spenti.
"Oh, hey! Che fai qua?"

"Ho saputo che sei da solx in camera."
"Eh, giร  da un bel po'! Arrivi un po' in ritardo!"

"Vieni con me."
"Eh?" fu l'unica risposta dell'artista di strada, non capendo cosa intendesse l'uomo di punta e cosa volesse da lxi.
"Almeno per stanotte rimani con me in camera."

Rimase un attimo interdettx, ma poi tornรฒ a sorridere.
"Ah ma non c'รจ bisogno, mica soffro la solitudine, anzi, sto una meraviglia qua! Posso fare tutto quello che mi pare!"
"Non รจ una questione di solitudine, non mi piace sapere che qualcuno qui dentro รจ solo e indifeso di notte."

Ecco, xlx ragazzx dai capelli viola era ancora piรบ confusx ora, ma poi scoppiรฒ a ridere.
"Ioooo? Indifesx? Ma hai visto come sono statx bravx quando hanno provatx a farmi fuori? Non hai nulla da temere per me!"

Fece poi per chiudere la porta con ancora il castano fuori.
"Quiiindi, mi vedrai domani mattina sana e sal- oh- oH CHE FAI-" non fece in tempo a reagire quando Ares con un piede bloccรฒ la chiusura della porta e prese la ragazza, che in un attimo si ritrovรฒ caricata sulle spalle di quest'ultimo a mo' di sacco di patate.

"Mi sento piรบ sicuro cosรฌ, almeno so che posso impedirlo se ti succede qualcosa."
"OH- OH MI VOGLIONO SEQUESTRARE- AIUTATEMI-" esclamรฒ Rev agitatissima, prima di aggrapparsi con le mani alla porta per evitare che l'altro la trasportasse via.

"Lascia che ti fai male." gli disse con calma lui, prima di riuscire finalmente ad allontanarsi e incamminarsi verso la propria camera, nonostante lei opponesse ancora resistenza.
"Noooo! Voglio stare in camera mia, fammi tornare!"

Chiunque fosse rimasto ad assistere alla scena difficilmente sarebbe rimasto serio per quanto era surreale quel comportamento da parte di entrambi.

"Ho giร  causato la morte di qualcuno qui dentro, vorrei almeno riuscire a impedire che succeda lo stesso a qualcun altro." disse Ares mentre se ne andava.

Perรฒ, come abbiamo giร  visto, Rev non era mica l'unica ad essere rimasta da sola in camera.

Giร , perchรจ c'era anche Taiyou senza alcun compagno di stanza.
Quindi cosa sarebbe successo adesso?
Ares sarebbe passato a prendere anche lui?

Le risposte a ciรฒ le avrebbe ottenuto a breve, quando sentรฌ bussare alla propria porta.

Era inizialmente perplesso da chi poteva essere a cercarlo a quell'ora, ma poi decise di prendere il proprio ombrello per sicurezza e usarlo in caso di difesa mentre andava ad aprire la porta.

Quando poi la aprรฌ, vide che davanti ad essa vi erano Rigel Aaron e Omiro.
"Sera." lo salutรฒ il primo.
"Ciao, Taiyou..." lo salutรฒ invece Omiro.

Il ragazzo corrugรฒ un sopracciglio.
"Che volete a quest'ora?"

"Abbiamo saputo che sei da solo in camera, quindi... ci chiedevamo se ti andava di stare con noi." gli propose Omiro.

"Ma non se ne parla proprio, andatevene." fu la risposta che non tardรฒ per niente ad arrivare, prima che il ragazzo dai capelli celesti facesse per chiudere la porta in faccia a entrambi.

Fu perรฒ Rigel Aaron che, con una mano, bloccรฒ la porta prima che potesse essere chiusa anche solo a metร .
"Ascolta, ci pare brutto lasciarti tutto da solo, per questo..."
"Neanche per sogno, sto cosรฌ tanto bene." insistette l'altro con fare scorbutico.

"Non vorremmo darti troppo fastidio, ma... non pensi che ti sentiresti piรบ sicuro avendo qualcuno che ti fa compagnia?" gli suggerรฌ l'ipnotizzatore.

"Tutto al contrario. Considerando che fin'ora ho dormito nella stessa camera di un assassino praticamente, sai quanto sto bene da solo?" spiegรฒ il teru teru bozu guardandoli male.

"Noi perรฒ non siamo degli assassini. Siamo solo due tuoi compagni." cercรฒ di convincerlo l'artista moderno.
"Heh, dicevano cosรฌ anche di Ringo."

Aggiunse subito dopo:
"Dite che non volete darmi fastidio? Per non farlo, ve ne dovreste andare. Stavo giusto per mettermi a letto, quindi magari se mi lasciate andare a riposare..."

"Okay Taiyou, perรฒ io ti direi di pensarci bene, in caso ti sentissi piรบ sicuro..." provรฒ a dirgli Omiro.

"Ho detto che io in camera con voi non ci vado, e questa รจ l'ultima volta che lo dico!"

. . .

Ore 23:30.

"Se devi andare in bagno vacci senza problemi, solo cerca di fare il meno rumore possibile mentre esci." consigliรฒ Rigel Aaron al ragazzo dai capelli celesti il quale si era appena messo comodo e al caldo sotto alle coperte con la stessa espressione scontrosa in viso.

Poco dopo, il primo si avvicinรฒ poi al letto di Omiro, dove si trovava quest'ultimo seduto con un peluche tra le mani, in procinto di prepararsi ad andare anche lui a dormire.

"Omiro, hai bisogno di aiuto a stenderti?"
"No, io... ce la faccio da solo. Grazie lo stesso."

"In qualunque momento della notte, se hai bisogno di qualcosa, chiamami."
"Okay... grazie." disse l'ipnotizzatore, alzando lo sguardo verso l'artista moderno, vedendo come quest'ultimo lo guardava con un sorriso che gli ispirava sicurezza.

Rigel Aaron...
Ne aveva passate di recente anche lui.
Aveva perso un amico, e scoprire la dinamica di come ciรฒ era successo lo aveva mandato in seria difficoltร .

Omiro si sentiva in parte colpevole di quello che era avvenuto a Robin, e pensava che nonostante ciรฒ, ora l'amico di quest'ultimo stava facendo molto per aiutarlo.
E ovviamente si sentiva grato per questo.

Per tutto il tempo in cui erano lรฌ dentro tutti insieme, il ragazzo dalla pelle scura gli era sempre sembrata una persona molto tranquilla e pacata.
Di certo non poteva immaginare neanche le cose che aveva subito negli anni passati, prima di arrivare in quel posto.
Questo era ancora un mistero per tutti.

"Prima che vado, se posso chiedere, quel peluche dove l'hai trovato?" chiese il piรบ alto, alludendo appunto al peluche tra le braccia dell'altro.

"Oh, ho scoperto un'altra stanza nuova oggi pomeriggio. Qua nei dintorni c'รจ un posto pieno di peluche tutti di dimensioni diverse, ma fatti tutti con lo stesso aspetto... Ne ho preso uno per necessitร  emotiva." spiegรฒ lui.

"Mi suscita un po' inquietudine, ti dirรฒ... ma se ti aiuta, allora non ho problemi ad averlo qui." commentรฒ l'artista moderno, scrutando bene il pupazzetto e notando come esso fosse parecchio simile a Lily.

Comunque, poco dopo era ormai giunta l'ora di andare a dormire: gli altri due compagni si erano ormai coricati.

Diede un ultimo sguardo a Taiyou, il quale aveva giร  iniziato a ronfare nella quiete piรบ totale; alla faccia di quello che non poteva dormire con altre persone perchรจ non poteva sentirsi al sicuro.

Questo perรฒ non aveva piรบ importanza.
Si sentiva un po' stanco cosรฌ, piano piano, si distese anche lui sul proprio letto.

E qualche tempo dopo, poi, chiuse gli occhi.

. . .

D'improvviso riaprรฌ gli occhi, e si ritrovรฒ in una situazione completamente diversa.

Non era piรบ nel suo comodo pigiama, bensรฌ nei suoi abiti abituali.
Non era piรบ in una stanza, ma in uno spazio completamente vuoto e dove tutto era nero.
E soprattutto, Taiyou e Rigel Aaron non erano piรบ con lui, sembravano essere spariti.

Cos'era successo?
Dove si trovava?

Iniziรฒ a guardarsi intorno alla ricerca di qualcosa che lo aiutasse a capire come ci era finito lรฌ e come uscirne fuori quando, girando la testa all'improvviso, vide qualcosa, o meglio qualcuno, che gli fece spalancare gli occhi per lo stupore.

Un ragazzo che lui conosceva bene si trovava a qualche metro da distanza da lui.
Seduto su una sedia, guardava in basso con la stessa espressione che aveva da ormai tutto il giorno.

"Ares!" cercรฒ di richiamare la sua attenzione mentre si incamminava verso di lui.
Ma oltre al fatto che non ottenne alcuna risposta, si rese conto presto di una cosa assai incredibile: per quanti passi faceva, sembrava non avvicinarsi mai al ragazzo, come se non si stesse muovendo minimamente.

Poi, sentรฌ dei passi, cosรฌ si voltรฒ nuovamente, e si accorse di una nuova presenza.

Aveva fatto la sua comparsa in quel posto un uomo anziano dalla pelle leggermente scura, i capelli grigi, e una benda che copriva uno dei due occhi di colore celeste.

Esso si avvicinรฒ lentamente ad Ares, il quale rimase fermo com'era, gli passรฒ dietro mentre lo scrutava con disprezzo.

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Si poteva ben capire che l'uomo non era affatto soddisfatto.

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... Quindi... Quello, doveva trattarsi del padre di Ares?
A giudicare dalle sue parole, pareva proprio di sรฌ, fatto sta che Omiro non aveva la piรบ pallida idea di cosa stesse succedendo.

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In tutto ciรฒ, l'uomo di punta rimaneva con la stessa bassa e i soliti occhi spenti, anche quando subito dopo il presunto padre alzรฒ la voce contro di lui.

๐—ง๐˜‚ ๐—บ๐—ถ ๐—ฑ๐—ฒ๐—ฟ๐˜‚๐—ฏ๐—ถ ๐—ผ๐—ด๐—ป๐—ถ ๐—ด๐—ถ๐—ผ๐—ฟ๐—ป๐—ผ, ๐—ฎ๐˜€๐˜€๐—ฎ๐˜€๐˜€๐—ถ๐—ป๐—ผ!

L'ipnotizzatore, in tutto ciรฒ, non poteva fare altro che rimanere a guardare la scena turbato.

Voleva fare qualcosa.

Voleva aiutarlo.

Voleva tirarlo lontano da lรฌ.

Ma non poteva.

Poteva solo rimanere a guardare.

Fino a quando non sbattรจ un secondo le palpebre, e in un attimo Ares e l'uomo non c'erano piรบ.

Si allarmรฒ davanti a ciรฒ, non credendo ai propri occhi, e tornรฒ a guardarsi intorno alla ricerca del ragazzo.
"Ares!" lo chiamรฒ nuovamente.

Mentre continuava a spostare la testa da una direzione all'altra, si fermรฒ d'improvviso quando scorse in lontananza un'altra figura.

Un'altra figura che per lui era completamente estranea, ma in cui perรฒ gli sembrava di notare delle somiglianze in qualcuno che conosceva.

Vi era lร  nei dintorni un giovane ragazzo dalla pelle scura e i capelli bianchi corti e spettinati.
Esso aveva un sorrisetto sul viso e stava in piedi con le mani dietro alla schiena, e guardava davanti a se', nonostante non ci fosse nessuno, a parte il ragazzo dai capelli neri.

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Fu la prima cosa che disse, con tono apparentemente gentile e paziente.

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Queste affermazioni fecero rimanere confuso Omiro, ma non aveva ancora sentito niente, solo l'inizio.

๐—”๐—ฏ๐—ฏ๐—ถ๐—ฎ๐—บ๐—ผ ๐—ณ๐—ฎ๐˜๐˜๐—ผ ๐—ฐ๐—ถ๐—ผฬ€ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฎ ๐˜‚๐—บ๐—ฎ๐—ป๐—ฎ๐—บ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ฒ ๐—ฝ๐—ผ๐˜€๐˜€๐—ถ๐—ฏ๐—ถ๐—น๐—ฒ ๐—ฝ๐—ฒ๐—ฟ ๐—ฐ๐˜‚๐—ฟ๐—ฎ๐—ฟ๐—น๐—ผ ๐—ฒ ๐˜€๐—ผ๐—ฝ๐—ฝ๐—ผ๐—ฟ๐˜๐—ฎ๐—ฟ๐—น๐—ผ, ๐—ฐ๐—ฟ๐—ฒ๐—ฑ๐—ผ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ป๐—ฒ๐˜€๐˜€๐˜‚๐—ป๐—ผ ๐—ฝ๐—ผ๐˜€๐˜€๐—ฎ ๐—ฟ๐—ถ๐—บ๐—ฝ๐—ฟ๐—ผ๐˜ƒ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฐ๐—ถ ๐—ป๐—ถ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ฒ. ๐——๐—ผ๐—ฏ๐—ฏ๐—ถ๐—ฎ๐—บ๐—ผ ๐—ฐ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฐ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฑ๐—ถ๐˜€๐—ณ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฐ๐—ฒ๐—ป๐—ฒ.

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Nonostante le parole erano quelle di una persona arrivata al limite della sopportazione, il ragazzo manteneva un'aria tranquilla e sorridente.

๐——๐—ฒ๐˜ƒ๐—ถ ๐˜€๐—ผ๐—น๐—ผ ๐—ฟ๐—ถ๐˜‚๐˜€๐—ฐ๐—ถ๐—ฟ๐—ฒ ๐—ฎ ๐—ฝ๐—ฒ๐—ป๐˜€๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ป๐—ผ๐—ป ๐—ฒฬ€ ๐—”๐—ฟ๐˜๐—ต๐—ถ๐˜.
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๐— ๐—ฎ ๐—ฐ๐—ผ๐—บ๐—ฒ ๐—ฝ๐˜‚๐—ผฬ€ ๐—ฒ๐˜€๐˜€๐—ฒ๐—ฟ๐—ฒ ๐—”๐—ฟ๐˜๐—ต๐—ถ๐˜?

Il ragazzo sbarrรฒ di nuovo gli occhi, a sentire pronunciare piรบ volte il nome di quest'altro suo compagno.

๐—ฆ๐—ฒ ๐—ณ๐—ผ๐˜€๐˜€๐—ฒ ๐—”๐—ฟ๐˜๐—ต๐—ถ๐˜, ๐˜€๐—ถ ๐˜€๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ๐—ฏ๐—ฏ๐—ฒ ๐—ฟ๐—ฒ๐˜€๐—ผ ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐˜๐—ผ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ด๐—น๐—ถ ๐—ฒ๐˜€๐˜€๐—ฒ๐—ฟ๐—ถ ๐˜‚๐—บ๐—ฎ๐—ป๐—ถ ๐—ป๐—ผ๐—ป ๐—ฝ๐—ผ๐˜€๐˜€๐—ผ๐—ป๐—ผ ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐˜ƒ๐—ถ๐˜ƒ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฒ ๐—ฐ๐—ผ๐—ป ๐˜‚๐—ป๐—ฎ ๐—ฏ๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ถ๐—ฎ ๐˜€๐—ถ๐—บ๐—ถ๐—น๐—ฒ, ๐—ฒ ๐˜€๐—ฒ ๐—ป๐—ฒ ๐˜€๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ๐—ฏ๐—ฏ๐—ฒ ๐—ฎ๐—ป๐—ฑ๐—ฎ๐˜๐—ผ ๐—ฑ๐—ฎ ๐˜€๐—ฒ'.

๐—ก๐—ผ๐—ถ ๐—ป๐—ผ๐—ป ๐—ฎ๐˜ƒ๐—ฟ๐—ฒ๐—บ๐—บ๐—ผ ๐—ฝ๐—ถ๐˜‚ฬ ๐˜‚๐—ป ๐—ณ๐—ฟ๐—ฎ๐˜๐—ฒ๐—น๐—น๐—ผ, ๐—บ๐—ฎ ๐—ฝ๐—ผ๐˜๐—ฟ๐—ฒ๐—บ๐—บ๐—ผ ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐˜๐—ถ๐—ป๐˜‚๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ ๐—ฎ ๐˜ƒ๐—ถ๐˜ƒ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฒ ๐—ฒ ๐—ผ๐—ป๐—ผ๐—ฟ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ ๐—น๐—ฎ ๐˜€๐˜‚๐—ฎ ๐—บ๐—ฒ๐—บ๐—ผ๐—ฟ๐—ถ๐—ฎ.

D'improvviso il sorriso del giovane si fece piรบ ampio, assumendo inoltre un'espressione che sembrava tutto tranne che quello di una persona benevola.

๐— ๐—ฎ ๐—พ๐˜‚๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ฎ ๐—ฏ๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ถ๐—ฎ ๐—ฐ๐—ถ ๐—ฝ๐—ฒ๐—ฟ๐˜€๐—ฒ๐—ด๐˜‚๐—ถ๐˜๐—ฎ.

Okay, arrivato a quel punto non era solo confuso, era completamente impaurito da tutte le cose che stava vedendo e a cui non riusciva a darsi una spiegazione.

Sperava di sentire la voce di Rigel Aaron che lo svegliasse, in modo da scappare da lรฌ all'istante.

Intanto, il timore lo spinse a indietreggiare lentamente di qualche passo, mantenendo lo sguardo inorridito verso il ragazzo.

Questo, almeno fino a che non sentรฌ qualcosa che gli sfiorรฒ la gamba, cosรฌ si girรฒ per vedere cos'era stavolta.

... Quello che si ritrovรฒ davanti abbassando lo sguardo aveva un aspetto leggermente piรบ rassicurante dei precedenti, dato che davanti a lui vi era un bambino.

Sรฌ, un bambino dai capelli celesti e molto piccolo, non poteva avere piรบ di 5 anni, che aveva lo sguardo alzato verso di lui, guardandolo con un sorriso innocente.

Sentendosi piรบ tranquillo a vederlo, Omiro decise di chinarsi dinanzi a lui per vederlo meglio.

Motivo per il quale poco dopo, non vide qualcun altro che era appena giunto alle spalle del piccolo, e fu colto di sorpresa quando vide due mani sollevarlo delicatamente.

Subito alzรฒ la testa, e cosรฌ la vide: era appena arrivata una donna adulta, dai capelli blu e che portava un paio di occhiali, e che ora aveva tra le braccia il bimbo, che la guardava con pura curiositร .

La donna, a sua volta, lo guardava sorridendo con tenerezza e orgoglio.

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Iniziรฒ poi a dire, con un tono per cui sembrava stesse per narrargli una storia.

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No niente era di nuovo confuso a sentire quella "storia", molto anche.

๐—ฆ๐—ถ๐—ฎ๐—บ๐—ผ ๐—น'๐˜‚๐—บ๐—ฎ๐—ป๐—ฎ ๐˜€๐—ฝ๐—ฒ๐—ฐ๐—ถ๐—ฒ, ๐—ฒ ๐˜๐˜‚ ๐—ด๐—ฟ๐—ถ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฎ ๐—ป๐—ผ๐—ถ ๐—น๐—ฒ ๐˜๐˜‚๐—ฒ ๐—ณ๐—ฒ๐—ฟ๐—ถ๐˜๐—ฒ ๐˜๐—ฒ๐—ฟ๐—ฟ๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ฟ๐—ถ, ๐—ด๐—น๐—ถ ๐—ถ๐—ป๐—ฐ๐—ฒ๐—ป๐—ฑ๐—ถ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐˜€๐—พ๐˜‚๐—ฎ๐—ฟ๐˜๐—ฎ๐—ป๐—ผ ๐—ถ๐—น ๐˜๐˜‚๐—ผ ๐˜€๐—ฐ๐˜‚๐—ฟ๐—ผ ๐—พ๐˜‚๐—ฎ ๐—ฒ ๐—น๐—ฎฬ€.
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๐—–๐—ฎ๐—ฟ๐—ฎ ๐—ป๐—ผ๐˜๐˜๐—ฒ, ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ป๐—ผ๐—ป ๐˜๐—ถ ๐—ฑ๐—ถ๐˜€๐—ณ๐—ฎ๐—ถ ๐—ฎ๐—ป๐—ฐ๐—ผ๐—ฟ๐—ฎ.
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Piรบ andava avanti piรบ sembrava che quella donna parlasse al bambino come se gli stesse raccontando una favola della buonanotte.

๐—ก๐—ผ๐—ป ๐—ฎ๐—ฏ๐—ฏ๐—ถ๐—ฎ๐—บ๐—ผ ๐—ฐ๐—ฎ๐—ฝ๐—ถ๐˜๐—ผ, ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ฐ๐—ผ๐˜€๐—ฎ?

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Ora con tutte quelle domande sembrava come se stesse parlando ad un bambino di pochi mesi, come si fa per aiutarli a ricordarsi la tua voce.

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Fu solo a quel punto che Omiro si accorse di qualcosa che stava avvenendo giร  da un po' ma di cui prima non si era reso conto, avendo lo sguardo puntato sulla donna e non guardandosi piรบ intorno.

Si era reso conto ora che l'ambiente circostante si stava facendo piรบ chiaro, tutto intorno a se' stava venendo pian piano illuminato da una luce bianca, e il nero stava lentamente svanendo dappertutto.

๐—–๐—ฎ๐—ฟ๐—ฎ ๐—ป๐—ผ๐˜๐˜๐—ฒ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ป๐—ฎ๐˜€๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐—ฑ๐—ถ ๐—พ๐˜‚๐—ฒ๐—น๐—น๐—ผ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐˜€๐—ถ๐—ฎ๐—บ๐—ผ- ๐˜‚๐—ป๐—ผ ๐˜€๐—ฝ๐˜‚๐˜๐—ผ ๐—ถ๐—บ๐—ฝ๐—ฎ๐˜€๐˜๐—ฎ๐˜๐—ผ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ณ๐—ฎ๐—ป๐—ด๐—ผ, ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐˜€๐—ฒ๐—ป๐˜‡๐—ฎ ๐—ฎ๐—บ๐—ผ๐—ฟ๐—ฒ ๐˜€๐—ถ ๐—ณ๐—ฎ ๐—ฑ๐—ฒ๐—ณ๐—ผ๐—ฟ๐—บ๐—ฒ- ๐—ณ๐—ผ๐—ฟ๐˜€๐—ฒ ๐˜๐˜‚ ๐—ฑ๐˜‚๐—ฟ๐—ถ ๐—ฑ๐—ฎ ๐—ฎ๐—น๐—น๐—ผ๐—ฟ๐—ฎ, ๐—ป๐—ผ๐˜๐˜๐—ฒ, ๐—ฑ๐—ฎ ๐—บ๐—ฒ, ๐—ฑ๐—ฎ๐—น ๐—ฝ๐—ฟ๐—ถ๐—บ๐—ผ ๐—ป๐—ฎ๐˜๐—ผ ๐˜‚๐—บ๐—ฎ๐—ป๐—ผ.

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Il suo tono di voce si fece sempre piรบ dolce, mentre continuava a guardare il ragazzino fiera.

Fece poi una breve pausa di silenzio, in cui semplicemente nessuna delle figure presenti in quello spazio illuminato parlรฒ piรบ.

Dopo quella breve pausa, la sua espressione cambiรฒ, dato che il suo sorriso si allargรฒ di molto rendendo ben visibili tutti i denti, e gli occhi si spalancarono, mentre il suo volto aveva assunto ora un'aria che di certo non era quella di una figura materna amorevole.

Anche il suo tono di voce cambiรฒ, essendo ora tutto tranne che dolce.

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Omiro, sempre piรบ disorientato e spaventato, spostรฒ lo sguardo verso il bambino, che rimaneva a guardare la donna con innocente curiositร  e ignaritร .

๐—™๐—ฅ๐—” ๐—ฃ๐—ข๐—–๐—ข- ๐—™๐—ข๐—ฅ๐—ฆ๐—˜- ๐—ฉ๐—˜๐—ฅ๐—ฅ๐—”ฬ€ ๐—”๐—Ÿ๐—Ÿ๐—” ๐—Ÿ๐—จ๐—–๐—˜.

Fu appena ella finรฌ di parlare che il ragazzo sentรฌ quel rumore.

Le sue orecchie furono d'improvviso stordite da un forte rumore, di cui non riuscรฌ perรฒ a localizzare la provenienza.

Lo riconobbe, perรฒ, come il rumore di qualcosa di fragile che si sfasciava in mille pezzi.

E fu udire questo che lo fece alzare di soprassalto, ritrovandosi seduto sul letto scombussolato e col fiatone.

Gli ci volle qualche attimo per riacquistare la calma, e appena lo fece, si guardรฒ intorno velocemente.

Nonostante l'ambiente buio, riconobbe la propria stanza, dove si trovavano anche gli altri due letti dove due ragazzi dormivano indisturbati.

... Era tutto un incubo.
Adesso capiva, era tutto soltanto un innocuo incubo, non era reale.

Sollevato, tirรฒ un sospiro, prima di riallungarsi, ancora accoccolato al peluche di Lily.

. . .

BUONGIORNO :D
SIGNORI!!!
ANCHE QUESTO CAPITOLO รˆ GIUNTO AL TERMINE!!!!
CHE FATICA.
Questo capitolo รจ stato un misto di... tante emozioni.
C'erano delle parti che m'hanno fatto salire una depressione, altre parti che erano talmente poco serio che a me veramente stavano uscendo le lacrime giร  solo a scriverle, e altre che so che potrebbe avervi mandato in uno stato confusionario.
In questa storia mi piace aggiungere delle parti presi da dei miei copioni passati solo perchรจ penso che ci stiano bene in alcuni contesti ๐Ÿ˜„
Niente, il prossimo capitolo รจ l'ultimo omicidio btw.
Siamo giร  arrivati a questo punto??
Vabbรจ tanto probabilmente ci vorrร  di nuovo piรบ di un mese per un po' potete stare tranquilli/hj
Intanto spero che questo capitolo vi sia piaciuto :D

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