𝖬𝗒 𝗀𝗎𝖺𝗋𝖽𝗂𝖺𝗇 𝖺𝗇𝗀𝖾𝗅.
. . .
... La cosa piú importante...
... È non restare a letto ad oziare.
... Già le sette...
... Già le sette e ancora tanta nebbia.
Devo alzarmi assolutamente prima delle sette e un quarto.
. . .
27/09/2011.
Ore 11:30.
Il mondo è pieno di incertezze su ogni cosa.
Dubbi a cui difficilmente riesci a dare una risposta, e alcuni che ti accompagnano per tutta la vita.
Le domande che ti poni quando non hai piú nulla da fare, e semplicemente, rimani da solo con l'unica compagnia dei tuoi pensieri.
Anche domande che mettono in dubbio l'esistenza di alcuni fenomeni.
Per esempio...
... Tu credi agli angeli?
Ma innanzitutto, cosa sono gli angeli? Come si possono definire?
Degli esseri superiori al genere umano, che nell'arte vengono raffigurati con bellezza giovanile, con ali e illuminati da raggi di luce divina, e che vengono considerati i messaggeri di Dio, i suoi tramite per poter comunicare con gli.uomini.
Si dice che ci sia anche un tipo specifico di questo genere, gli angeli custodi: quelli che ogni persona ha, e che ci accompagnano nel corso della vita, aiutandoci nelle difficoltà.
Però non tutti credono che gli angeli, se esistenti, siano come vengono raffigurati nell'arte: c'è chi li rappresenta come delle figure dall'aspetto ben lontano da quello di un umano, dotato di sei ali e altrettanti occhi sparsi su tutto il corpo.
Forme che possono persino suscitare inquietudine a vederle.
Però c'è anche chi pensa che non abbiano nè questo aspetto nè quello di persone alate.
C'è chi crede che gli angeli si nascondano nella vita di tutti i giorni, in mezzo a tutta l'altra gente.
Travestiti da persone ordinarie.
E che un giorno qualunque fanno d'improvviso la loro apparizione, che tu pensi sia capitata per caso, ma in realtà sono venuti per salvarti.
E magari il momento in cui arrivano è proprio il momento in cui hai piú bisogno di loro; magari mentre stai piangendo.
Che era proprio quel che stava facendo ✦̴̦̗̙͒͐̍̎͑̂́̃̏̒̄̈̓̒̍̒̄̈̿̂͒̚̚✦̶̧̫̥̘̞̝̬͎͖͍͉̈͂̾͒̏̿́̀̅̄̐̕͘✦̶͚̦̩̙̫̝̻̙̲̞̦͙̥͍̲̞̓̏̈́́́̀͛̓̒̑̽́͆͋͂̈͑̿͋́́̄̽̀͑̕͘̕͘̚✦̴̧͕̫̙̑̈̃̄͛͐̒̂̓̔̇̈́̆̾̄͂̋̉̽̓̐̕̚̚͝͝͠͝✦̸̡̡̙̦͓̻̳̲̼̳̺͉̬͔͚̫͖͈͕͉̬̘̟̩̘̘̲̠̂̒́̈́̂͂̄̇̄̆̂̆̀̂̓̔̌͒̍̅̂̿̄͜͝͠ͅͅ✦̶̨̢̬̼͎̼̦̘͈̬̱̦̘̪̥̗̪̱̭̫̖̼͆͑̄́̌̈́̇̚͝✦̷̧̧̧̧̡̛͎̠̤̼͚̞̣̘͈͓̳̥͉̮̹̯͓͚͎̏͗̽̄̈́̋́̈̎̇͝ͅ✦̶̡̡̡̢̡̗̹͕͈̲̼̪͇̖͎̜̪̩̞͕̳̯̳̻̯͓̰͇̦͘ͅͅ✦̵̨̡̨̛̛͍̯̩̲̝͇̯̯̮̗͈̦̗̝̓̌͌̊́͒̐̈́̅̍̒͌̃̒͂͗̕͝͝✦̷̨̦͖͈̄͌̈́̀̂͋̉͐̑́͋̐̌̚͝ in quel momento.
Quelxx ragazzinx tuttx solx in un angolino del parco, e non faceva altro che piangere, e piangere, e piangere.
E poi arriva.
"Hey!"
Fu a quel punto che xlx piccolx si girò, ritrovandosela in pieda davanti a lxi, che lx guardava storto.
"Che cosa fai tu qui?"
Presx di sprovvista, provò ad asciugarsi le lacrime.
"I-io... niente..."
"Ma come mai piangi?"
"N... niente..."
"Perchè non vieni a giocare con me?"
"... Co... cosa...?"
"Non mi piace il fatto che stai qui solx a piangere. Dai, vieni a giocare con me!" insistette l'altra bimba, porgendogli la mano libera, mentre nell'altra teneva in mano la propria bambolina di ceramica.
Xlx bambinx esitò, rimanendo un attimo a guardarla con aria sorpresa, prima di decidersi finalmente a prenderle la mano e usarla per rialzarsi.
"G... grazie..."
"Ma tranquillx! Io sono Daisy, tu come ti chiami?" le chiese lei con un sorriso.
"Io sono ✦̴̦̗̙͒͐̍̎͑̂́̃̏̒̄̈̓̒̍̒̄̈̿̂͒̚̚✦̶̧̫̥̘̞̝̬͎͖͍͉̈͂̾͒̏̿́̀̅̄̐̕͘✦̶͚̦̩̙̫̝̻̙̲̞̦͙̥͍̲̞̓̏̈́́́̀͛̓̒̑̽́͆͋͂̈͑̿͋́́̄̽̀͑̕͘̕͘̚✦̴̧͕̫̙̑̈̃̄͛͐̒̂̓̔̇̈́̆̾̄͂̋̉̽̓̐̕̚̚͝͝͠͝✦̸̡̡̙̦͓̻̳̲̼̳̺͉̬͔͚̫͖͈͕͉̬̘̟̩̘̘̲̠̂̒́̈́̂͂̄̇̄̆̂̆̀̂̓̔̌͒̍̅̂̿̄͜͝͠ͅͅ✦̶̨̢̬̼͎̼̦̘͈̬̱̦̘̪̥̗̪̱̭̫̖̼͆͑̄́̌̈́̇̚͝✦̷̧̧̧̧̡̛͎̠̤̼͚̞̣̘͈͓̳̥͉̮̹̯͓͚͎̏͗̽̄̈́̋́̈̎̇͝ͅ✦̶̡̡̡̢̡̗̹͕͈̲̼̪͇̖͎̜̪̩̞͕̳̯̳̻̯͓̰͇̦͘ͅͅ✦̵̨̡̨̛̛͍̯̩̲̝͇̯̯̮̗͈̦̗̝̓̌͌̊́͒̐̈́̅̍̒͌̃̒͂͗̕͝͝✦̷̨̦͖͈̄͌̈́̀̂͋̉͐̑́͋̐̌̚͝..."
"Dai, ✦̴̦̗̙͒͐̍̎͑̂́̃̏̒̄̈̓̒̍̒̄̈̿̂͒̚̚✦̶̧̫̥̘̞̝̬͎͖͍͉̈͂̾͒̏̿́̀̅̄̐̕͘✦̶͚̦̩̙̫̝̻̙̲̞̦͙̥͍̲̞̓̏̈́́́̀͛̓̒̑̽́͆͋͂̈͑̿͋́́̄̽̀͑̕͘̕͘̚✦̴̧͕̫̙̑̈̃̄͛͐̒̂̓̔̇̈́̆̾̄͂̋̉̽̓̐̕̚̚͝͝͠͝✦̸̡̡̙̦͓̻̳̲̼̳̺͉̬͔͚̫͖͈͕͉̬̘̟̩̘̘̲̠̂̒́̈́̂͂̄̇̄̆̂̆̀̂̓̔̌͒̍̅̂̿̄͜͝͠ͅͅ✦̶̨̢̬̼͎̼̦̘͈̬̱̦̘̪̥̗̪̱̭̫̖̼͆͑̄́̌̈́̇̚͝✦̷̧̧̧̧̡̛͎̠̤̼͚̞̣̘͈͓̳̥͉̮̹̯͓͚͎̏͗̽̄̈́̋́̈̎̇͝ͅ✦̶̡̡̡̢̡̗̹͕͈̲̼̪͇̖͎̜̪̩̞͕̳̯̳̻̯͓̰͇̦͘ͅͅ✦̵̨̡̨̛̛͍̯̩̲̝͇̯̯̮̗͈̦̗̝̓̌͌̊́͒̐̈́̅̍̒͌̃̒͂͗̕͝͝✦̷̨̦͖͈̄͌̈́̀̂͋̉͐̑́͋̐̌̚͝, andiamo sulle altalene!"
Detto ciò iniziarono a dirigersi con allegria verso i giochi del parco, mano nella mano.
Di certe cose non credi all'esistenza fino a che non le vedi.
. . .
29/11/2022.
Ore 6:30.
Silenzio.
In quegli istanti dopo quello che era appena successo regnava il silenzio piú totale, senza nemmeno una mosca che volava.
Tutti quanti erano semplicemente rimasti a fissare lo schermo, ormai spento, senza piú alcuna traccia di qualunque cosa potesse rimanere di Emme.
E a differenza di com'era andata la prima volta, nessuno gridò.
Nessuno protestò.
Nessuno richiese di essere liberato.
Semplicemente, nessuno fiatava, tutti troppo sconvolti per farlo.
"Okay, ve ne potete andare adesso per andare a dormire." disse Lily, alzandosi.
"Anche se sono le 6... Non so a che ora finiremo il prossimo trial... Quando finiremo il prossimo potrete andare direttamente a fare colazione."
Nessuno rispose neanche a quell'ironia, limitandosi tutti ad abbandonare i propri posti e avviarsi fuori dalla stanza con calma.
Anche mentre camminavano lungo il corridoio per tornare ognuno nelle proprie stanze a dormire... o almeno a provarci, a dormire.
Omiro, in tutto ciò, si sentiva...
Stanco.
Stanco di tutto quello che era successo nel giro di nemmeno una settimana.
Stanco di continuare a vedere morire i suoi compagni.
Ma in quel momento soprattutto... stanco di svegliarsi a quegli orari, per poi non andare a dormire piú per almeno qualche ora.
Specialmente in quel momento, era stremato.
Comunque era impegnativo investigare e fare il trial, considerando anche che aveva dovuto iniziare appena svegliatosi.
E ora non avrebbe neanche avuto abbastanza tempo per recuperare le ore di sonno perse: massimo due ore sarebbe passata e già si sarebbe dovuto rialzare per riunirsi a quel tavolo da pranzo.
Solo al secondo omicidio e già non ne poteva piú di quella situazione.
Avrebbe tanto voluto soltanto spegnere la mente, e chiudere gli occhi, dimenticandosi tutto quanto...
"... Omiro? OMIRO-" non fece neanche in tempo a sentire Ares allarmato che lo chiamava, che già era collassato a terra nel bel mezzo del cammino, sopraffatto dal sonno e l'esaustezza.
"OMIROOOO!" lo chiamò anche Hayami, accorrendo subito a soccorrerlo.
"Cos'è successo?" chiese invece Zhenya.
"È morto!" rispose Rev.
Ma lui.
Non sentì.
Piú niente.
. . .
Ore 08:20.
"Cosa mi è successo?"
Furono queste le prime parole che pronunciò una volta riaperti gli occhi, e ritrovandosi steso sul proprio letto.
"Oh! Sei sveglio!" gli disse Hayami che si avvicinò al suo letto, sorridendogli, seguita a ruota da Ares.
"Ragazzi, che cosa mi è successo?" domandò di nuovo l'altro, mettendosi seduto e mettendo una mano tra i propri capelli.
"Mah, in realtà non lo sappiamo neanche noi! È che all'improvviso sei caduto e non ti rialzavi piú... ma abbiamo controllato e non ti eri fatto male, così ti abbiamo riportato qui!" spiegò il castano con un sorriso.
"È Ares che ti ha ritrasportato fin qui!" aggiunse la ragazza dai capelli rossi.
"... Grazie."
"E di che, ho solo fatto quel che dovevo, eheh!"
"Omiro! Te la senti di venire a fare colazione?"
"Sì, certo. Andiamo pure."
. . .
08:30.
E quindi eccoli lì, di nuovo, tutti riuniti a quel tavolo con xlx ragazzx dai capelli celesti seduto a capotavola.
E nel frattempo si limitavano tutti a fare colazione in silenzio, senza che nessuno parlasse con nessun altro, persino quelli solitamente piú loquaci erano talmente scossi da non fiatare durante il pasto.
Poi, ad un certo punto, fu proprio lx stessx Lily ad alzarsi in piedi e ad essere xlx primx a proferire parola.
"Credo sia arrivato il momento di introdurvi al nuovo movente."
Rigel Aaron scosse la testa, in cenno per dire di no.
"No, per piacere, dacci almeno il tempo-"
"Decido io."
Detto ciò, tirò fuori dalla tasca un telecomando: ma stavolta era un telecomando dall'aspetto normale, il tipico che si usa per le televisioni, con tutti i pulsanti appositi.
Si girò e lo puntò contro la televisione della sala da pranzo appesa al muro, accendendola così.
A quel punto, lo schermo appena acceso mostrò una serie di immagini che gli spettatori ritennero, uh... strane.
Visto che raffiguravano ognuno dei partecipanti, e ognuno di loro aveva accanto una sagoma completamente nera e non identificabile, con un punto interrogativo bianco al centro.
"Adesso io vi chiamerò uno ad uno, voi dovrete venire davanti a me, e dovrete rispondere davanti a tutti ad una domanda che vi farò. Ah, è la domanda è la stessa per tutti." spiegò Lily, suscitando la perplessità e anche la preoccupazione tra tutti.
Perchè ora questa cosa?
A che serviva?
Che cosa voleva?
"Omiro, iniziamo da te."
Sentendo queste parole, Omiro fu un attimo preso di sprovvista, ma poi si decise ad alzarsi e avvicinarsi a dove si trovava xlx ragazzx.
"A cosa devo rispondere?" domandò rimanendo calmo, mentre aveva tutti gli occhi curiosi degli altri addosso, in attesa di capire che voleva fare quellx.
Quest'ultimx girò lentamente la testa a guardare il ragazzo, con un'espressione alquanto seria.
"... Se tu potessi uscire di qui, e ti venisse data la possibilità di scappare da questo posto assieme ad un altro partecipante a tua scelta... Chi sceglieresti di portare con te?"
Quella domanda ora suscitò molta sorpresa tra tutti, il che si poteva intuire dalle espressioni stupite sul viso di alcuni, e dal vociare sottovoce che si sentiva provenire da alcuni posti.
Il ragazzo dai capelli neri non rispose subito, rimanendo a fissare Lily, xlx quale si decise ad aggiungere un'altra cosa.
"Ne puoi scegliere solo una. Ah, e scegli BENE."
L'ipnotizzatore aspettò ancora qualche istante, come se stesse riflettendo sulla risposta.
E poi rispose.
"Penso che se avessi questa possibilità porterei con me Ares, perchè è la prima persona che ho conosciuto qui, e anche quella con cui ho piú confidenza al momento."
Fu a quel punto che sullo schermo, la figura non identificata accanto a quella di Omiro svanì lentamente, venendo poi sostituita da quella di Ares.
Tutti i presenti rimasero a guardare ciò che avveniva a bocca aperta, ad eccezione di Ares che aveva gli occhi pieni di entusiasmo e sembrava alquanto grato.
"Ora, Ares."
Così Omiro tornò a sedersi, e al posto suo si alzò Ares, il quale si avvicinò a Lily con un sorriso, pronto a dire la sua risposta a quella domanda.
"Vedete che non dovete per forza spiegare la motivazione dietro alla vostra scelta, eh."
"Ovviamente io vi vorrei portare tutti con me, nel caso in cui potessi uscire! Ma se proprio sono costretto a sceglierne uno solo... Allora scelgo Omiro!"
Così sullo schermo la figura dell'ipnotizzatore apparì accanto a quella dell'uomo di punta.
"Jerome." continuò a chiamarli uno ad uno Lily: così Ares tornò a sedersi, e al posto suo giunse Jerome.
"Ah, e dovete per forza scegliere una persona, non potete astenervi dalla scelta."
Il ragazzo appena arrivato sembrava alquanto incerto sulla scelta che doveva fare, e sembrava anche che la stesse facendo a malavoglia.
"Se proprio devo scegliere almeno una persona... credo... Toshiaki, che penso sia uno dei meno fastidiosi qui dentro."
Così la sagoma misteriosa accanto a quella dello stilista sullo schermo fu sostituita da quella del creatore di kimono.
"Ma veramente? Che gentile, ti ringrazio." rispose Toshiaki stesso con tranquillità e un sorrisetto sul viso.
"Rev." lx chiamò Lily, e così xlx ragazzx si alzò e si diresse verso l'altrx, mentre il ragazzo che era già in piedi se ne tornò a posto.
Dal suo sorriso che ispirava convinzione e sicurezza di se', sembrava che Rev fosse già certx della sua scelta.
"Io penso porterei con me Mariasole, è simpatica!"
Così sulla tv, la figura dell'artista di strada era ora affiancata da quella della creatrice di bambole voodoo.
"Sono molto grata e contenta che tu mi abbia scelta!" disse Mariasole con un sorriso.
"Taiyou." continuò l'elenco Lily, così Rev se ne tornò allegramente a posto, passando accanto a Taiyou che si alzava e si avviava verso la postazione, tenendo ben stretto tra le mani l'ombrello.
Anche lui non sembrava affatto contento di fare quella scelta, a giudicare dall'espressione scazzata che aveva in faccia.
"Posso non scegliere nessuno? ... No, davvero? E pensare che non mi portererei nessuno di voi."
Girò poi lo sguardo verso Lily, xlx quale era ugualmente scazzatx per il suo rifiuto verso la scelta.
"No, davvero, non potresti magari scegliere tu a caso con quel coso che ha in mano?"
"Certo che si può."
"Bene, allora vai."
Fu così che sullo schermo, nel posto dove era raffigurato il teru teru bozu, si materializzò lentamente la figura della meteorologa.
"Ma è una merda 'sto generatore casuale." commentò Taiyou.
Nova rimase imperturbabile a vedere ciò, limitandosi a sbadigliare con fare annoiato.
"Mi hai detto tu di fare a caso." ribattè invece Lily.
"Sì ma non- ... okay, fanculo."
Detto ciò se ne tornò a posto ancora prima che l'altrx annunciasse il nome a seguire.
"Arthit." disse infatti dopo che lui si era seduto, così Arthit poteva tranquillamente dirigersi subito al suo posto.
Il ragazzo sembrava alquanto rilassato nonostante la decisione che doveva fare, dal modo in cui sorrideva serenamente.
"È chiaro che vorrei tanto avere modo di permettere a tutti voi di uscire da questo posto. Ma se dovessi sceglierne soltanto uno... Penso vorrei dare questa possibilità almeno ad Asuka."
Quindi la figura ignota di fianco a quella dell'artista di sketch della polizia divenne quella dellx drammaturgx.
"Veramente un onore, lietx di essere la tua scelta, collega!" rispose prontamente Asuka con un sorriso.
"Nova." la chiamò poi Lily, così Arthit se ne tornò con calma al proprio posto, e al posto suo arrivò Nova.
Quest'ultima era visibilmente stanca e assonnata dalla nottata precedente, e probabilmente non era nelle condizioni giuste per fare una tale decisione.
"... Io... Io pure me ne andrei da sola qui, non mi vorrei portare nessuno di voi, sarò onesta." spiegò, prima di girarsi verso xlx ragazzx dai capelli celesti.
"Mi affido anch'io al generatore casuale."
Detto e fatto: neanche un attimo dopo, e vicino alla figura della meteorologa era spuntata quella del teru teru bozu.
"Mi rifiuto di crederci." commentò lei guardando lo schermo con gli occhi spenti, dietro ai quali nascondeva l'incredulità, non vedendo così che intanto Taiyou dal proprio posto aveva alzato il dito medio della mano che teneva poggiata sul tavolo.
"Ringo." lo chiamò poi Lily, mentre Nova se ne tornava a sedere.
Così Ringo si alzò, e si avvicinò allx ragazzx.
... Vabbè, la sua scelta era abbastanza ovvio a praticamente tutti.
E anche lui ne era già sicuro, e si poteva capire ciò da come sorrideva fiducioso.
"Io vorrei tanto potervi salvare tutti, davvero... Ma se dovessi fare una scelta, è ovvio che mi porterei Jelka!"
Per questo qualcosa sullo schermo della tv cambiò, e accantò al collezionatore di libri apparve la skipper.
"Hayami." la chiamò Lily.
Così Ringo se ne tornó al posto, e arrivò invece Hayami.
Nonostante sorridesse, si poteva percepire una certa indecisione dalla ragazza, la quale quindi era in difficoltà davanti a quella decisione che le era stata posta.
"Oddio, davvero non posso scegliere tutti? E io che vorrei tanto poter scappare con tutti quanti! Quiiindi... Dovrei scegliere qualcuno tra le persone con cui sono piú vicina al momento, come Ares, e Omiro! Non posso scegliere Ares E Omiro? Ohhhh, è così difficile...! Devo per forza scegliere solo uno dei due... Allora... Omiro? Senza offesa, Ares, e neanche voi altri, eheh...!"
Quindi accanto alla sagoma della parkourist apparì quella dell'ipnotizzatore, già scelto da ben due persone.
"Non ti preoccupare, è una scelta difficile!" la rassicurò Ares con un sorriso.
"... Beh, grazie a tutti e due." rispose Omiro, invece rimanendo come impassibile.
"Kokoro." la chiamò xlx ragazzx, così Kokoro si alzò, mentre Hayami invece se ne andava.
La ragazza anche era alquanto in difficoltà, insicura sulla propria scelta: infatti per qualche istante tacette, prima di decidersi a dare una risposta, senza però dare alcuna risposta sul perchè.
"... Penso sceglierei Zhenya."
Sullo schermo, la figura della cake designer era ora accompagnata da quella della ragazza dall'Ultimate ignoto.
"Ti ringrazio, davvero." rispose quest'ultima, con un sorriso dolce sul viso.
"Zhenya." la chiamò Lily, così Kokoro si allontanò dalla postazione, mentre Jelka si alzò e si avvicinó ad essa.
Fino a poco prima la ragazza sembrava pensierosa su chi scegliere, ma ora sorrideva con aria molto piú convinta.
"A questo punto... mi sembra giusto scegliere Kokoro!"
Detto ciò, la figura misteriosa vicino a quella della ragazza dall'Ultimate ignoto fu sostituita da quella della cake designer.
"... Grazie..." mormorò Kokoro.
"Rigel Aaron." lo chiamò Lily, così Rigel Aaron si alzò in piedi e si avvicinò, mentre Zhenya invece se ne tornò sulla propria sedia.
Il ragazzo sembrava leggermente indeciso sulla propria scelta, e non del tutto sicuro.
"Ecco... se proprio devo fare questa scelta, credo... che sceglierei Robin, perche è quello con cui ho passato piú tempo fin'ora, e con cui mi trovo meglio."
"Ma io non avevo detto che non dovevate per forza motivare le scelte e anche solo andare dritti al punto senza tutte 'ste lagne? Vabbè."
A quel punto accanto alla sagoma dell'artista moderno apparì lentamente quella del crittologo.
"E grazie, grazie mille, Rigel!" esclamò Robin entusiasta.
"Jelka." la chiamò Lily, e così Rigel Aaron si allontanò dalla postazione, alla quale si avvicinò invece Jelka.
... Beh, anche la sua di scelta era ovvia a tutti i presenti.
E anche lei era ben decisa, sorridendo sicura di se'.
"È ovvio che scelgo Ringo!"
Detto questo, accanto alla figura della skipper apparì quella del collezionatore di libri.
"Mariasole." la chiamò xlx ragazzx, così Jelka se ne tornò al proprio posto a sedere, dando la possibilità a Mariasole di alzarsi e avvicinarsi.
Quest'ultima anche sembrava già convinta della propria scelta, sorridendo con aria serena.
"Io sceglierei Rev, perchè tra tutti è la persona con cui mi trovo meglio!"
Sullo schermo della televisione apparve quindi la figura dell'artista di strada accanto a quella della creatrice di bambole voodoo.
"Eheh! Graaaande!" esclamò Rev con un sorrisetto.
"Asuka." lx chiamò Lily, così Mariasole tornò presto a sedersi, e al posto suo si alzò Asuka.
Xlx ragazzx anche sembrava aver già deciso, sorridendo convintx.
"Heh... Questa è senza ombra di dubbio una scelta piú che ardua. Chiaro che se si ha la possibilità ci si vorrebbe trascinare tutti i sopravvissuti fin'ora appresso, ma purtroppo mi è già stato comunicato che ciò non è tra le opzioni. Davanti a ciò, al dover fare un solo nome, il nome di quell'unica persona che vorremmo ci seguisse verso la libertà... È indiscutibile la certezza sul fatto che sceglierei il mio fidato collega! Per varie ragioni che potrei elencarvi, come resistituire il favore che mi è stato fatto da egli stesso, ma anche tutto il tempo trascorso insieme nel tentativo di garantirvi la salvezza! È sicuro che una volta uscitx insieme, se ne avessimo l'occasione, continueremmo poi a collaborare per escogitare un modo per tirare fuori tutti voi a vostra volta! Quindi, sì... Arthit!"
Nel mentre che spiegava si poteva vedere che Lily, ormai spazientito, lx guardava con gli occhi spalancati e a denti stretti, e nel mentre faceva un gesto che sembrava stare a rappresentare una cosa che si restringe, come per volerxlx dire di abbreviare la cosa e andare dritto al punto.
Finalmente la figura dell'artista di sketch della polizia apparve accanto a quella dellx drammaturgx.
"Ti ringrazio, Asuka. E sì, sicuramente se uscissimo poi penseremmo a fare uscire tutti voi altri." rispose Arthit con un sorriso gentile in viso.
"Toshiaki." lo chiamò poi Lily, con qualche tic all'occhio causati dal nervosismo, mentre Asuka se ne andava e arrivava Toshiaki al suo posto.
Toshiaki...
A vederlo, in realtà gli altri non erano ben sicuri se si fosse già deciso o no.
Semplicemente, aveva un'aria tranquilla.
"Vorrei ricambiare il favore, quindi Jerome è la mia scelta."
Quindi sullo schermo della tv, vicino al creatore di kimono, apparve lo stilista.
"E infine, Robin." chiamò l'ultimo nome mentre Toshiaki se ne tornava con calma verso il tavolo, passando vicino a Robin che si era alzato nel frattempo.
Eccome se il ragazzo pareva sicuro, sorridendo con aria piú che convinta della scelta che aveva fatto.
"Ovvio che scelgo anch'io Rigel! È dal primo giorno che ci passo molto tempo, e mi trovo piú che bene con lui! Senza nulla togliere agli altri, sia chiaro!"
E così anche l'ultima figura misteriosa scomparì, quella vicino a quella del crittologo, e al posto suo apparve quella dell'artista moderno.
"Grazie." rispose con calma Rigel Aaron.
"Okay, abbiamo ufficialmente finito." annunciò xlx ragazzx dai capelli celesti.
"Ma a cosa serviva questo, non capisco?" domandò Ares, incuriosito.
"Serviva al movente: ora, se commettere un omicidio senza farvi beccare al trial, moriranno tutti tranne la persona che avete scelto. E così sarete liberi di andarvene insieme."
... Stavolta qualcuno se lo aspettava, avendolo intuito da quando Lily aveva iniziato a parlare di movente.
Ma era comunque una sorpresa per gli altri, che invece non si erano ancora resi conto di quale fosse stavolta l'idea malsana avuta da lxi.
Quest'ultimx, intanto, aggiunse altro.
"Non vi piace l'idea? Di poter scappare insieme, mano nella mano, via da questo posto infernale... A discapito di altre 15 vite, ma in fondo a voi mica importa, no? Non preferite questo?"
Continuò poi:
"Poi c'è qualcuno tra voi che è stato scelto da non una, ma ben due persone... Fossi al posto suo, mi sentirei fortunatx, perchè avrei una possibilità in piú rispetto agli altri di cavarmela..."
Si girò poi di spalle, e diede un'ultima occhiata ai presenti.
"Beh... Decidete voi come gestire la cosa a vostro favore."
. . .
27/09/2011.
Ore 12:00.
"Hey, ✦̴̦̗̙͒͐̍̎͑̂́̃̏̒̄̈̓̒̍̒̄̈̿̂͒̚̚✦̶̧̫̥̘̞̝̬͎͖͍͉̈͂̾͒̏̿́̀̅̄̐̕͘✦̶͚̦̩̙̫̝̻̙̲̞̦͙̥͍̲̞̓̏̈́́́̀͛̓̒̑̽́͆͋͂̈͑̿͋́́̄̽̀͑̕͘̕͘̚✦̴̧͕̫̙̑̈̃̄͛͐̒̂̓̔̇̈́̆̾̄͂̋̉̽̓̐̕̚̚͝͝͠͝✦̸̡̡̙̦͓̻̳̲̼̳̺͉̬͔͚̫͖͈͕͉̬̘̟̩̘̘̲̠̂̒́̈́̂͂̄̇̄̆̂̆̀̂̓̔̌͒̍̅̂̿̄͜͝͠ͅͅ✦̶̨̢̬̼͎̼̦̘͈̬̱̦̘̪̥̗̪̱̭̫̖̼͆͑̄́̌̈́̇̚͝✦̷̧̧̧̧̡̛͎̠̤̼͚̞̣̘͈͓̳̥͉̮̹̯͓͚͎̏͗̽̄̈́̋́̈̎̇͝ͅ✦̶̡̡̡̢̡̗̹͕͈̲̼̪͇̖͎̜̪̩̞͕̳̯̳̻̯͓̰͇̦͘ͅͅ✦̵̨̡̨̛̛͍̯̩̲̝͇̯̯̮̗͈̦̗̝̓̌͌̊́͒̐̈́̅̍̒͌̃̒͂͗̕͝͝✦̷̨̦͖͈̄͌̈́̀̂͋̉͐̑́͋̐̌̚͝!"
La voce della bambina lx richiamò, mentre era ancora a dondolarsi sull'altalena.
Così strusciò i piedi a terra per far rallentare l'altalena e, una volta che si fu fermata, scese da essa e corse da lei.
"Che c'è?"
"Vuoi venire a casa mia per pranzo?"
Xlx bimbx fu coltx di sorpresa da tale proposta.
"I... I-io... Ma non-"
"La mia mamma ha detto che va benissimo, e che può parlare con la tua! Tra un po' ci passa a prendere con la macchina e andiamo a casa!"
"... Sei... Sei sicura...?"
"Certo, voglio farti vedere casa mia! È molto bella, e grande, e ci sono tante cose preziose!"
L'altrx rimase a guardarla per un attimo, senza dire niente, incertx.
"Poi puoi rimanere anche il pomeriggio, facciamo i compiti insieme!"
Esitò ancora un attimo prima di rispondere.
"O... Ok."
Rispose finalmente, per poi abbassare la testa, tenendo lo sguardo su un punto preciso.
"Evviva!"
"... Posso... posso dirti una cosa comunque?" xlx chiese continuando a guardare quel punto preciso.
"Che cosa?"
"... Mi piace la tua bambola, è carina."
Questa frase fece allargare un sorriso sul viso della bimba, la quale poi alzò leggermente le mani con cui teneva quel bambolotto di ceramica, entusiasta e fiera di esso.
"Davvero ti piace? Si chiama Lily, te lo presento!"
. . .
BUONGIORNO :D
ECCOCI CON UN NUOVO CAPITOLO!!!
Stavolta un po' piú tranquillo.
Ma tanto si riprende già dal prossimo, e a proposito, vorrei informarvi che non succederà piú di avere omicidio e trial nello stesso capitolo :D
Questo sarà complicato dato che devo riorganizzarmi con le frasi da mettere ad inizio di ogni capitolo, ma troverò il modo per risolvere ciò :DD
Anche se questo significa che i capitoli prima di ogni omicidio saranno probabilmente piú brevi, come questo.
Inoltre vorrei informarvi del fatto che sì, fin'ora scegliere le morti è stato difficile e una sofferenza, ma da questo in punto in poi sarà anche peggio.
Perchè si iniziano a toccare le amicizie che si erano create, e quindi sì che si inizia a fare sul serio ora.
E niente spero che questo capitolo vi sia piaciuto :D
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