CAPITOLO 5: IL METALLO UCCIDE
- Allora lascio tutto nelle tue mani Franck.
Si raccomandò Fred mentre abbandonava l'edificio, Wilson lo salutò con un cenno della mano, per poi mandarlo a quel paese una volta che si chiuse la porta alle spalle. Successivamente l'uomo controllò l'orologio, mezzanotte in punto, così si voltò subito verso il salone e tirò un sospiro di sollievo nel vedere gli animatroni ancora sul palco.
- Quindi è verso le tre di notte che iniziate a muovervi.
Aveva tempo, così decise di approfittare della notte per poter setacciare meglio la pizzeria in cerca di prove sull'omicidio. Franck iniziò con un veloce giro generale del ristorante, dapprima passò per i bagni, poi controllò i corridoi che conducevano all'ufficio ed infine arrivò davanti alle porte della cucina, purtroppo chiuse a chiave.
- Forse più in là...
Franck alzò le spalle e iniziò a riflettere, Emily gli aveva detto che la mascotte gialla era stata vista vicino al Backstage, ma la scorsa notte l'uomo non aveva visto nulla di particolare eccetto la sua cassetta.
- No, aspetta... se c'era la mia cassetta, deve esserci altro del Diner.
Senza pensarci due volte si diresse al Backstage, ed effettivamente una volta lì notò qualcosa che la scorsa notte non aveva visto, ovvero una porta a lui familiare. Si avvicinò ad essa, era stata dipinta come il muro per mascherarla, ma lui ricordava della sua esistenza: la Safe Room! Franck notò che fortunatamente non era chiusa a chiave e così la aprì, come previsto lì dentro c'erano vari cimeli del Fredbear's, ma cosa più importante due animatronics: Fredbear e Spring-Bonnie. Il primo era effettivamente un orso che poteva ricordare Freddy Fazbear, con l'eccezione che era di un color dorato, con due bottoni neri sul petto seguiti da un allegro papillon viola, lo stesso colore del galante cilindro che indossava. L'altra mascotte invece aveva le sembianze di un coniglio, anche lui dorato, provvisto di bottoni neri ed un papillon violaceo.
- Almeno voi fate i bravi...
Pensò Franck mentre si inginocchiò per esaminare la tuta di Fredbear e capire se ci fossero eventuali tracce di un uso recente, ma non notò nulla di particolare.
- È stato William, vero?
Se soltanto avesse potuto rispondergli...
Franck in seguito si alzò e decise di scattare una foto al robot, in modo da mostrarla il giorno seguente ad Emily e vedere se lo avrebbe riconosciuto. Successivamente l'uomo scattò altre foto alla Safe Room, per poi continuare ad indagare nel Backstage. A detta dei documenti, i poliziotti lo avevano trovato barricato il giorno della scomparsa, di conseguenza Afton doveva averli uccisi lì.
- Povere creature...
Sospirò appena provò solo ad immaginare cosa fosse successo in quella stanza, quante grida di dolore e di terrore che non furono ascoltate, quante lacrime e sangue versati in simultanea.
Improvvisamente un rumore allertò Franck, sembrava provenire dal salone, così prontamente sbirciò dalla porta: con stupore vide che Chica non era più sul palcoscenico, ed era solo l'una di notte.
- Merda.
Aveva fatto uno sbaglio enorme, avrebbe dovuto dirigersi in ufficio fin da subito.
Cosa fare ora? Franck non se la sentiva di uscire lì fuori, non aveva la minima idea di dove fosse la gallina. Sbirciò nuovamente dalla porta ed iniziò a scrutare per bene l'intero salone, finchè non la vide in mezzo ai tavoli, con lo sguardo rivolto verso uno dei corridoi che portavano all'ufficio del guardiano.
- Sì, forza... vai lì...
Ma in quel momento l'animatrone girò la testa di scatto verso di lui, con gli occhi che sbrilluccicavano nell'oscurità, in seguito si girò del tutto e a passi sconnessi si diresse proprio verso il Backstage. Franck imprecò allontanandosi dalla porta, lo aveva visto?
Poco importava, doveva nascondersi al più presto, così torno di corsa alla Safe Room e si chiuse dentro, maledicendo il giorno in cui aveva deciso di avventurarsi in quella dannata pizzeria.
Poco dopo udì Chica entrare nel Backstage, sbirciò allora dalla serratura della porta e la intravide. Sorprendentemente però la mascotte era giunta lì per un altro motivo, ovvero prendere uno dei costumi di ricambio dell'orso Freddy e andarsene così com'era arrivata. Franck perplesso uscì dal suo nascondiglio, nel mentre sentì in lontananza una porta aprirsi, così in punta di piedi si affacciò dal Backstage e vide che la cucina era finalmente accessibile.
- Non fare mosse avventate.
Si rimproverò per poi guardare il palcoscenico e capire se avesse via libera: fortunatamente Bonnie e Freddy erano ancora alle proprie postazioni.
Così Franck si avvicinò cautamente alla cucina passando per i numerosi tavoli, notò intanto che dalla stanza proveniva una debole luce giallognola. Il guardiano giunse alle due ante socchiuse e si affacciò, vedendo che la luce proveniva da un forno a legna acceso, inoltre iniziò ad avvertire una strana puzza. Trasalì poi nel vedere a pochi passi da un bancone Chica girata di spalle ed intenta ad adoperare coltelli, frullatore e altri utensili da cucina, per poi mettere qualcosa in un sacco e chiuderlo.
- Ma che diavolo...
Sussurrò Franck involontariamente mentre cercava di sbirciare, Chica si fermò tutto d'un tratto e si voltò verso la porta, rimanendo a fissarla. Franck si tappò la bocca e decise di indietreggiare lentamente, ma un brivido gli percorse la schiena appena sentì qualcosa dietro lui.
- È a-a-arrivato il fest-fest-festeggiato!
Esclamò Bonnie mentre Franck urlò per lo spavento, ma stavolta non riuscì a fuggire dato che il coniglio allargò goffamente le braccia e lo strinse a sè come in un abbraccio... alquanto inquietante dato che Franck iniziò pian piano a soffocare. Dimenandosi e scalciando, cercò di liberarsi dalla morsa della mascotte, ma essa non accennò ad arretrare di un millimetro. Chica intanto uscì dalle cucine, portava con sè il costume di prima.
- Giusto in tem-tempo! Ho lib-berato la vecchia tuta da-da-dal precedente arrivato.
Franck sbarrò gli occhi, volevano davvero infilarlo lì dentro? Perchè? Non era una tuta Spring-Lock, non c'era spazio per un corpo umano, sarebbe morto.
- ... è quella la loro intenzione!
Esclamò tra sè e sè mentre Bonnie lo alzò a mezz'aria e lo puntò verso la tuta, l'uomo in quel frangente di tempo riuscì a divincolarsi e cadere giù, per poi rialzarsi velocemente e correre il più lontano possibile dai due animatroni, i quali si voltarono verso di lui ed iniziarono a corrergli dietro. Franck imprecò imboccando subito il corridoio destro e si fiondò in ufficio, dove non perse tempo e chiuse la porta destra, infine si appoggiò ad essa ansimante, ma presto vide Bonnie dall'altra parte e così corse a chiuderla.
- Perchè accade tutto ciò?!
Urlò sedendosi a terra, senza forze e con il fiatone, perchè delle allegre mascotte di un locale volevano fargli del male? Cosa aveva fatto?
In quel momento udì un rumore provenire dal vetro, Franck si voltò e vide che Chica lo stava fissando, era così immobile che sembrava quasi inanimata. L'uomo deglutì e si rialzò avvicinandosi cautamente, per poi poggiare la mano sul vetro, improvvisamemte gli occhi del robot puntarono verso di essa facendo sussultare Franck.
Sentiva che c'era qualcosa di strano in lei, qualcosa che andasse al di là della programmazione.
- Cosa volete da me?
Le chiese, ma ovviamente l'unica risposta che ottene fu un gemito gutturale e alquanto stridulo, Franck sospirò tornando alla realtà: come poteva mai rispondergli un robot programmato per dire al massimo quattro parole messe insieme?
- V-v-vee...n-ndett...taaaa.
Balbettò improvvisamente la gallina facendo fare un balzo all'indietro a Franck.... lo aveva davvero capito?
- Vendetta?
Le chiese perplesso, ma la gallina se ne andò senza dire altro e l'uomo potè finalmente riaprire la porta, stessa cosa poco dopo per Bonnie.
Franck era alquanto confuso, quei robots volevano vendetta, ma per cosa? Erano solo macchine senza vita.
Cercò di non pensarci troppo e prese il tablet, erano scoccate da poco le due di notte e aveva il 67% di energia elettrica restante. Provò a rintracciare i robots tramite le cam, trovando il coniglio nel Backstage mentre Chica gironzolava per il salone principale. Improvvisamente Franck sussultò lanciando il tablet al suolo appena vide comparire dal nulla il volto di Bonnie sullo schermo, senza occhi, per poi venire seguito velocemente da quello di Freddy e da una voce incomprensibile. L'uomo scosse la testa e recuperò l'apparecchio da terra, lo schermo si era un po' incrinato ma funzionava ancora.
- Ora sto avendo anche le allucinazioni, fantastico!
Riprese a controllare le telecamere e in particolar modo quelle più vicine al suo ufficio, ovvero gli angoli dietro alle due porte. Vide che su quello di destra tutto era tranquillo, mentre nell'altro notò quasi subito qualcosa di strano in un poster di Freddy appeso al muro: l'orso, che normalmente era raffigurato nell'atto di cantare, con un espressione quasi disperata aveva le zampe sulla sua maschera, come se volesse togliersela.
- Cosa vuol dire? È tutto così... paranormale.
Robot in cerca di vendetta e che cercavano di staccarsi la testa, come un disperato tentativo di far uscire qualcosa...
-... i bambini?
Fu ovvio pensarlo, ma era alquanto impossibile, soprattutto perchè Franck non era credente, di conseguenza non credeva nelle anime.
- Non può essere, spiriti intrappolati nei robots... no, questo sì che è impossibile.
Meditò mentre controllava le altre telecamere, fortunatamente Chica e Bonnie erano ancora bel lontani, continuavano però ad avvicinarsi per poi allontanarsi, come se volessero giocare ad una macabra versione di nacondino.
- È come se volessero attenzione... per distrarmi.
Fulmineo Franck selezionò la telecamera che dava sullo stage ma, contrariamente a come credeva, Freddy Fazbear era ancora lì ad osservare il vuoto. L'uomo stava andando in paranoia, perchè l'orso non era ancora entrato in azione? Cosa aspettava?
Franck non ci teneva di certo a scoprirlo, così passò a fare una ricognizione generale della pizzeria: backstage, salone, bagni, Covo del Pirata...
- Aspetta!
Franck selezionò di nuovo la cam, con stupore vide che le tende violacee erano spalancate, ma dell'animatrone nessuna traccia, mentre sul cartello posto lì vicino era comparsa una scritta: Sono io!
Con il cuore a mille, il guardiano controllò le varie telecamere in cerca del quarto robot, per poi sussultare appena lo vide correre in una delle stanze.
- Oh cazzo!
Imprecò appena si rese conto che la volpe era diretta a tutta velocità verso il suo ufficio dal lato sinistro. Franck si voltò e scattò verso la porta per poi schiacciare velocemente il pulsante di chiusura. Doveva avercela fatta per un pelo dato che, una frazione di secondo più tardi, sentì qualcuno bussare quattro volte alla porta, nel mentre Franck notò che la luce nella stanza lampeggiò per un attimo.
Il guardiano si affacciò dalla finestra e Foxy andare via con la stessa velocità con cui era arrivato. Riaprì allora la porta tirò un sospiro di sollievo, controllò poi il tablet e con sorpresa vide che c'era stato un misterioso calo di energia in seguito all'attacco della volpe animatronica.
- Già il trenta per cento? Sono solo le tre e mezza!
Non andava affatto bene, soprattutto perchè in quel momento sentì dei passi provenire da sinistra e poco dopo la figura di Bonnie si presentò alla porta, che Franck chiuse subito. Difficilmente credeva di farcela stavolta, così nel frattempo decise di registrare un messaggio nella rubrica in modo da lasciare ulteriori informazioni a chiunque sarebbe arrivato dopo di lui. Decise però di usare un nome in codice in modo da avere una copertura, e siccome non aveva nè tempo nè fantasia, decise a malincuore di usare l'odiato soprannome Phone Guy.
Mentre apriva la porta, iniziò poi a discutere sul comportamento di Foxy, aveva capito che a quanto pare la mascotte non adorava essere trascurata, per questo consigliò di controllare il Covo del Pirata frequentemente, inoltre quando bussava il livello di energia scendeva più velocemente. Franck chiuse poi la porta destra e nel mentre concluse la registrazione.
- Buona fortuna... sia a te che a me.
Pensò mentre Chica andò via, così riaprì la porta e ricontrollò Foxy, doveva ammettere che a furia di cercare di sopravvivere là dentro, stava quasi diventando esperto.
- Cinque del mattino, forza...
Aveva veramente pochissima energia elettrica, era ormai al limite: 10%.
- S-sono i-i-iooo...
Farfugliò la voce di Bonnie mentre stava per entrare, ma Franck riuscì a chiudere la porta in tempo, a discapito però della la cifra sullo schermo, che iniziò a scendere severa e veloce.
- Avanti vattene!
Udì dei passi e, una volta accertatosi di essere al sicuro, premette il pulsante di apertura, ma pochi secondi dopo vide che la luce iniziò nuovamente a lampeggiare, ma stavolta sempre più velocemente, per poi spegnersi del tutto seguita dal rumore di disattivazione del generatore ausiliario.
- No... no!
Impreco mentre vide che, se provava a premere il pulsante rosso, l'unico risultato era il nulla. Provò allora a controllare il tablet, ma sullo schermo di ogni cam appariva solo uno statico con la scritta Offline.
- Non va affatto bene...
Il primo pensiero di Wilson fu scappare dalla porta sinistra, mandando al diavolo le regole dato che c'era in gioco la sua vita. Ben presto però il suo piano fu bloccato appena vide due occhi brillare alla soglia della porta, erano di un azzurro acceso.
- Freddy...?
Si chiese il guardiano mentre una strana melodia proveniva dal robot, di nuovo quella sensazione, Franck guardava lui... e Freddy guardava Franck, avvicinandosi con la stessa camminata traballante degli altri due animatronics.
- Freddy... c-che...
L'orso terminò la sua melodia per poi chiudere gli occhi, infine li riaprì di scatto mentre si lanciò contro Franck, spalancando le mascelle ed emettendo un urlo che per poco non spacco i timpani al guardiano, il quale indietreggiò scappando dal lato opposto. Ma una volta lì incrociò sorprendentemente Bonnie, che lo colpì in pieno viso con la sua chittarra, facendogli così perdere i sensi.
Dopo un po' Franck si risvegliò leggermente stordito, non capiva più nulla, ma sentiva che qualcuno lo stava trascinando da qualche parte, ebbe poi un capogiro e chiuse di nuovo gli occhi, che riaprì successivamente notando di trovarsi nel Backstage.
- Cos-...
Un improvviso dolore gli spezzò la voce, in seguito con orrore notò di trovarsi dentro una tuta, mentre lì vicino c'era Freddy in persona, che lo osservava con una maschera tra le zampe.
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