Una scelta facile - Misha e Liam
Misha's point of view
- Ciao, fratellone! - esclama mia sorella, abbracciandomi. La abbraccio anch'io e poi saluta anche Liam, bisbigliandogli qualcosa all'orecchio. Molto sospetto.
Leya ed io ci vediamo e sentiamo spesso, certo, ma da quando lei e Bella si sono sposate non è più capitato che venisse a cena da noi da sola.
Molto molto sospetto.
Mi chiedo cosa stiano architettando, lei e Liam. Non è il mio compleanno, e non riesco a pensare ad altre occasioni speciali.
- C'è qualcosa che ci devi dire, Leya? - domando, mentre mangiamo. Arrossisce lievemente, abbozzando un sorriso nervoso.
- E-eh? No. Volevo solo cenare con voi come ai vecchi tempi - risponde, sorridendo ulteriormente. Lancio un'occhiata a Liam, il quale sta mangiando con lo sguardo rivolto al piatto.
Non riesco a scacciare dalla testa il pensiero che abbiano in mente qualcosa, ma decido di lasciar perdere, è inutile arrovellarmi.
Dopo cena Leya mi aiuta ad asciugare i piatti, canticchiando. Liam sparisce nella nostra camera.
- Sorellina... sei sicura di non avere nulla da dirmi? - decido di chiederle un'ultima volta. Sgrana gli occhi con aria innocente.
- Mikhail, perché sei così sospettoso! - piagnucola. - Mi mancavi, tutto qui. Volevo solo trascorrere un po' di tempo con voi come ai vecchi tempi, davvero.
Non sono convinto, tuttavia fingo di esserlo. Liam ricompare in cucina nell'esatto istante in cui l'ultimo piatto è stato messo via.
- Mikha... andiamo a fare una passeggiata? - dice.
- Una passeggiata? - ripeto, perplesso. Deglutisce e guarda Leya, la quale si illumina come un abete a Natale.
- Posso venire anch'io? - domanda, facendogli gli occhioni da cucciolo.
- Certo...
Usciamo. Leya resta un poco più indietro per fare delle foto e trovare l'ispirazione per i prossimi quadri.
Liam ed io camminiamo in silenzio, mano nella mano. Le strade sono deserte e silenziose; il sole è già tramontato, però il cielo è ancora azzurro.
Decido di chiedere al mio fidanzato cosa stiano complottando, lui e mia sorella, ma si ferma all'improvviso e io mi limito a lanciargli un'occhiata interrogativa.
- Liam...?
- Mikha - esordisce, prendendomi entrambe le mani. - Non sono bravo con le sorprese e, come avrai intuito, c'è un motivo se siamo qui, stasera.
... lo sapevo.
- Ti ho fatto aspettare tanto, vero? Mi dispiace.
- Aspettare?
Ma di che sta parlando?
- Sono passati otto anni da quando ci siamo conosciuti... da quando stiamo insieme. Questi otto anni... mi piace pensarli come un assaggio del futuro che ci attende - si passa una mano fra i capelli, sorridendo imbarazzato. - Scusa, non importa quante volte abbia provato questo discorso, sono una frana.
Questo... discorso?
E poi realizzo. Sta per chiedermi di sposarlo.
- Mikha, sei così intelligente, così bello e gentile, così dolce e speciale, ti meriteresti di più di un discorso per buona parte improvvisato e una proposta in mezzo alla strada, ma non voglio aspettare di avere l'idea giusta. Ciò che sto cercando di dire è... - poggia un ginocchio a terra e fruga rapidamente nella tasca dei jeans, estraendone una scatolina e aprendola: un anello luccica al suo interno. - Mikha, mi vuoi sposare?
Mi copro il volto con le mani, perché non posso credere che la vita mi abbia davvero concesso un lieto fine, non dopo tutta la sofferenza dell'infanzia e dell'adolescenza. Singhiozzo, annuendo.
Liam mi abbraccia.
- Amore mio - mormora, sorridendo. - Se ti ho fatto piangere, allora non dev'essere stata una proposta così tremenda.
- È stata bellissima - singhiozzo di nuovo. Mi lascio togliere le mani dal viso per indossare l'anello.
È solo allora che noto Leya, a pochi passi da noi, a riprendere tutto col cellulare. Si avvicina, sorridendo.
- Un commento finale? - dice, e anch'io sorrido, fra le lacrime.
- Sono così felice - asserisco. Mia sorella termina di filmare e ripone il telefono in tasca.
- Liam mi ha chiesto di fare da cameraman e da supporto, nel caso ci fosse bisogno di convincerti - spiega. - E comunque, anche se non me l'avesse chiesto, non me lo sarei persa per nulla al mondo!
- Sapevo che stavate architettando qualcosa - affermo, mentre mi asciugo le lacrime. Il mio futuro sposo e Leya sono abbracciati a me.
- Fratellone, cosa ti aspettavi? Per i miei appuntamenti ho sempre chiesto aiuto a te, credi che sappia organizzare una sorpresa?
Scoppiamo a ridere.
- Voi due. Non cambiate mai, per favore - dico, e loro mi stringono più forte.
~~~
Le nostre labbra s'incontrano per sancire la promessa di restare insieme fino al nostro ultimo respiro. Tutti applaudono.
I miei genitori stanno piangendo, soprattutto mio padre, e anche Leya sta piangendo. I genitori del mio sposo e Dragan hanno gli occhi lucidi, ma non piangono.
- Tesoro - singhiozza mio padre, abbracciandomi. - Siamo così fieri di te. Sei bellissimo... sei cresciuto così tanto.
Anche papà si aggiunge all'abbraccio.
- Non c'è cosa più bella di vederti felice - dice.
- È anche grazie a voi - sussurro, ricambiando l'abbraccio con tutto l'affetto che provo per loro. - Grazie di essere qui.
Mentre Liam va ad abbracciare i suoi genitori io vado a salutare Dragan.
- Mi dispiace di aver perso tanti momenti importanti della tua vita, ma grazie di avermi invitato - asserisce, abbozzando un sorriso. - Spero che la vita continui a sorriderti ancora a lungo e che, nei momenti di difficoltà, avrai sempre qualcuno a cui rivolgerti.
- Papà, come potevo non invitarti? - ribatto, abbracciandolo. - Sei parte della famiglia.
Sta piangendo, adesso. Nonostante siano passati cinque anni da quando ci siamo ritrovati, ancora si commuove. E un pochettino fa commuovere anche me.
~~~
Mi siedo sul bordo del letto, stanco ma ubriaco di felicità. È stata una giornata meravigliosa.
Arrotolo le maniche della camicia e osservo le cicatrici sui miei polsi. Quanto le odiavo, quanto mi odiavo. Ma ora... ora sono la prova che la mia anima è guarita, che le mie ferite si sono rimarginate.
Chiudo gli occhi. Quando ero piccolo, credevo che non sarei arrivato al mio quattordicesimo compleanno. E adesso eccomi qui... con tutto ciò che potrei desiderare, con tutta la felicità che so di meritare, con un futuro luminoso.
Un lieve fruscio del letto, una gamba che sfiora la mia.
- A cosa sta pensando il mio bellissimo marito? - domanda Liam, accarezzandomi i capelli. Appoggio la testa sulla sua spalla.
- A... a cosa stavo pensando? Non mi ricordo più.
- Sarai stanco - dice, e io mugolo sommessamente in assenso. - Andiamo a dormire.
- Credevo volessi consumare...
Sorride, sfiorandomi la guancia con le labbra.
- Tu vuoi?
Sbadiglio.
- Il mio cuore dice sì, ma il mio corpo dice no - mugugno, strappandogli una risata sommessa.
- Avremo tutto il tempo di consumare quando più ci aggrada, domani - dice, baciandomi la punta del naso.
Ci cambiamo e andiamo a letto.
- Grazie di aver scelto me - sussurra, abbracciandomi. Sorrido, accarezzandogli il viso.
- È stata una scelta facile... ho scelto la felicità.
-
Note dell'autrice:
le mie scelte, invece, per quanto riguarda la gestione del mio tempo, non sono le migliori. Perdonatemi! Restano ancora pochi capitoli e spero di riuscire a scriverli tutti prima di settembre. Buonanotte!
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