Spazio ai ricordi - Cole e Owen, Blake
Owen's point of view
La casa è immersa nel silenzio: mio marito lavora e nostro figlio è all'asilo. A farmi compagnia c'è solo il nostro cucciolone, Sonny, che tanto cucciolo più non è.
Mi annoio. Prima sono andato a prendere il sole a bordo piscina e poi ho fatto una nuotata con Sonny, ed ora che ci siamo asciugati non so cosa fare.
- Che facciamo, Sonny? - gli chiedo, facendogli i grattini sulla testa e dietro le orecchie. Scodinzola, osservandomi con i dolci occhioni castani.
Mi viene un'idea: cercare la primissima rivista in cui sono apparso. So che Cole ce l'ha da qualche parte; non dovrebbe essere difficile trovarla, a parte poche altre riviste in cui sono in copertina non ne ha, non che io sappia.
Certo, mi piacerebbe che acquistasse tutte le riviste in cui compaio, ma ha detto che sarebbe un inutile spreco di spazio e carta.
Mi metto alla ricerca. Sonny mi zampetta attorno.
Non ci metto molto a trovare un cassetto che straripa di riviste, ordinate per data e nome. Sgrano gli occhi.
- Wow, Sonny. Guarda qua.
Gli indico le riviste, e lui scodinzola perplesso. Me le sistemo sulle braccia e le poggio sul tavolo, poi recupero una sedia e mi siedo. Sonny poggia il muso sulle mie gambe.
La prima rivista sulla pila è proprio quella che cercavo. Compaio solo in tre pagine, a far da volto a una marca di vestiario tuttora sconosciuta. Da quelle pagine sbucano dei post-it.
Sorrido, allungando una mano per accarezzare il morbido testone dorato di Sonny.
Ho fatto diversi servizi per quella marca, prima di acquisire un pochino popolarità e ricevere richieste da marche più conosciute per far servizi con le loro modelle.
Non credevo che Cole avrebbe acquistato anche quelle riviste.
- È il tuo lavoro - ha detto, pur non mascherando il fastidio (o forse la gelosia?) che provava. - E sulle questioni di lavoro non si discute.
Grazie a quei servizi ho guadagnato un sacco di popolarità, fino a finire in copertina, a rilasciare qualche intervista, a ricevere richieste per fare servizi con modelle meno conosciute.
- Me li ricordo tutti, questi servizi, Sonny - dico, tornando a fargli i grattini dietro le orecchie, come prima. - Questo era il giorno prima del compleanno di Blake. In questo ero così stanco che mi son quasi addormentato sulla sabbia.
Con la mano libera sfoglio ogni rivista con delicatezza. Non riesco ancora a credere che non abbia mai dimenticato di acquistarne una da quando ho intrapreso la carriera di modello.
- Oh Sonny - sospiro. Tra le mani mi è capitata una copia che avevo autografato di Glamour, l'anno in cui ero finito al terzo posto tra i cento uomini più sexy; l'avevo presa ed autografata quasi per scherzo, pensando che Cole l'avrebbe guardata e cestinata, non conservata.
Mentre sono intento a guardare le riviste sento la porta aprirsi. Sonny alza il muso dalle mie gambe e, scodinzolando, va a salutare il suo padroncino e mio marito.
Io, per un istante, penso di affrettarmi a riporre le riviste al loro posto e fingere di non avere scoperto il dolcissimo segreto di Cole, ma poi decido che sono troppo felice per far finta di niente.
- Ciao, ciao, biondo - lo sento dire al nostro cane. In braccio tiene nostro figlio.
- Bentornati - dico, sorridendo. Si avvicinano.
- Ciao, Ow-... - replica mio marito, interrompendosi e arrossendo come un pomodoro. Non l'ho mai visto così. - D-dove le hai prese tutte... q-quelle?
- Nel cassetto - rispondo, innocente come un angioletto. - Pensavo fossi contro gli inutili sprechi di spazio.
Mi fulmina con lo sguardo, avvampando ulteriormente.
- Be', io, insomma... ho cambiato idea, ecco - borbotta, posando Blake a terra. Mi alzo e getto le braccia al collo a Cole, alzandomi sulle punte per baciarlo.
- Sono così felice che tu abbia cambiato idea - dico sulla sua bocca, sorridendo. Accenna un sorriso anche lui, sorreggendomi per la vita.
Quando ci stacchiamo saluto Blake e lo prendo in braccio, tornando poi al tavolo. Gli mostro le riviste.
- Vedi? Tu ancora non c'eri...
Cole si aggiunge a noi. Il suo volto è tornato del colorito usuale; i suoi occhi sono posati su di me.
- Più passa il tempo e più papà diventa bello, non pensi, Blake? - chiede. Nostro figlio annuisce, affascinato. Mi sporgo verso mio marito, gli arruffo i capelli e lo bacio.
- Questo era l'anno scorso, quando mi son appisolato sul divano e tu mi hai disegnato il cuoricino sulla guancia - dico a Blake, stampandogli un bacio sulla fronte. - Era così carino e si adattava per il tema del servizio, non me l'hanno fatto cancellare.
- Un altro bambino ti avrebbe pasticciato la faccia - commenta Cole. - Ad esempio Ryuu. Quant'è pestifero quel piccoletto.
Ridacchio.
- Hai ragione.
Sfogliamo le riviste ancora per un po'. Esse contengono così tanti ricordi... sono davvero felice che Cole le abbia acquistate e conservate.
La sua mano sfiora la mia nel chiudere l'ultima rivista. Gli sorrido, e lui me la stringe dolcemente.
Guardo Blake, seduto sulle mie gambe, e spero che non cresca troppo in fretta per poter creare altri ricordi.
Sì, penso, voglio una montagna di bei ricordi con loro, le persone che amo.
-
Note dell'autrice:
Isa invece vorrebbe che facesse un po' meno caldo, perché mi sto squagliando più rapidamente di un gelato. Pasticcini, mi raccomando: bevete tanta acqua e usate la crema solare! Un abbraccio
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