Ritrovare la magia - Jakob e Jamie
Jakob's point of view
Sono passati sei mesi da quando Grace mi ha lasciato. I primi mesi sono stati duri; li ho affrontati da solo, alimentando il mio senso di sopravvivenza con la rabbia. Ma poi la tristezza ha avuto il sopravvento e io ho smesso di attaccarmi alla rabbia.
L'odio è un sentimento che avvelena. Ammettere di non odiare qualcuno e perdonarlo, dopo il dovuto tempo, è liberatorio.
Ho chiesto scusa a Rosalya delle parole che le ho detto quella sera. L'ho perdonata, perché volevo perdonarla e perché mi mancava davvero tanto.
Non sono ancora riuscito a perdonare Grace. È troppo presto, ma so che un giorno lo farò; la amo troppo per lasciarla andare così. La rivoglio nella mia vita, anche se solo come migliore amica.
Però non posso continuare a pensare a lei. Devo andare avanti. Ho bisogno di distrarmi, di provare qualcosa. Mi sento orribilmente vuoto, come se m'avessero privato d'ogni emozione.
Forse c'è una persona che può aiutarmi.
Suono il campanello.
- Arrivo! - si ode dall'interno. La porta si apre, rivelando il padrone di casa e il suo cane.
Sfoggio il sorriso più convincente che possiedo.
- Ciao, Jamie.
Sgrana gli occhi. Ho sempre amato gli occhi castani di Grace, amavo tutto di lei, ma devo ammettere che suo cugino ha degli occhi molto belli.
- J-jakob? - balbetta, arrossendo. - C-ciao...
So che Jamie ha una cotta per me. Non mi è mai interessato, non perché è un ragazzo, bensì per la differenza d'età e perché da sempre ho occhi solo per Grace.
Il suo cane mi osserva da dietro di lui, scodinzolando con la lingua a penzoloni tra i canini appuntiti.
- Hai... bisogno di qualcosa? - domanda.
- Non esattamente. Hai da fare? Ti va di uscire?
- E-eh? - si passa una mano tra i capelli corti e chiari, avvampando ulteriormente. - Intendi... adesso?
- Sì, adesso.
- Ah, uhm! Non ho nulla da fare! Dammi solo un istante per mettermi le scarpe! - esclama, scomparendo. In effetti era a piedi nudi. - Mammaaa! Io esco!
Riappare in un secondo e inciampa nelle stringhe mal allacciate, finendomi addosso.
- Oddio, scusa! Sono un disastro! - piagnucola, indietreggiando immediatamente.
Rido sommessamente. È... adorabile.
- Allaccia bene le stringhe. Non scappo da nessuna parte - dico, facendolo arrossire di nuovo. Si allaccia le stringhe in modo che non gli causino più incidenti.
- Può venire anche Volk? Il cane?
- Certo.
Usciamo e camminiamo in silenzio per un po', prima di raggiungere la spiaggia. Jamie mi sbircia di tanto in tanto, quasi ad accertarsi che io sia reale.
- Uhm... so che non dovrei chiedertelo, ma... non sei venuto a cercarmi per chiedermi di Grace o qualcosa del genere, vero?
Scuoto la testa.
- No, non sono qui per Grace, non esattamente - rispondo. - Voglio dire, tutto ciò che faccio è per non pensare a lei. E... noi... tu ed io, intendo, non abbiamo mai davvero parlato...
- Vuoi usarmi per distrarti, quindi.
- Voglio conoscerti, è diverso. Io non uso le persone, Jamie.
Resta in silenzio. Crede davvero che quello sia il mio obiettivo? Pensa forse che voglia giocare con i suoi sentimenti?
- Senti, se non vuoi va bene, non c'è problema - dico, sospirando. - Non posso mica obbligarti.
- Non è che non voglio... è che non capisco perché io. Non abbiamo niente in comune, ci conosciamo solo per via di Grace - replica, passandosi una mano fra i capelli. - Ho cinque anni meno di te, ai tuoi occhi sarò poco più di un bambino. E non sono per niente simile a mia cugina, non che io stessi pensando di poter essere il suo sostituto, assolutamente no, no no no.
- Non sto cercando di sostituire Grace con nessuno, ragazza o ragazzo che sia. Voglio solo conoscerti - ribadisco. Si massaggia il viso col palmo della mano.
- Okay.
Tace per un lungo, lunghissimo istante.
- Ma sei sicuro? Perché io...
- Jamie! - esclamo, ridacchiando. - Sono sicuro. Non lo so perché tu... lasciamo che resti un mistero. Aiutami a trovare un pizzico di magia nel mondo.
Non so perché Jamie. Ma so che, dopo sei mesi, mi sento più vivo... ed è grazie a lui.
~~~
Jamie's point of view
Jakob ed io ci stiamo frequentando da mesi. Be', frequentando... la nostra relazione non ha alcun connotato romantico, credo. È davvero troppo presto e Jakob... lui non vuole una relazione, e non vuole una relazione con me, e non ha ancora ripreso a parlare a Grace, e questo vuol dire che il suo cuore non è in pace.
Neanche il mio lo è, a dir la verità. Sapevo che la mia non era una cotta leggera, ma no, in questi mesi ho assolutamente perso la testa, sono follemente innamorato di lui.
Ogni volta che usciamo mi piace immaginare che sia un appuntamento. Lui mi porta al cinema, all'acquario, a cena al ristorante, in spiaggia, perfino ad un concerto. Una volta mi ha anche invitato ad una maratona di film con i suoi amici... e si è addormentato su di me. Nessuno ci ha fatto caso, però per me è stato un momento importante: ci siamo avvicinati.
Stasera ha organizzato un'altra maratona di film... a casa sua. Non è che non ci sia mai stato, ma non ci sono mai stato senza Grace. Lei e Rosalya non ci sono, e neanche i genitori suoi e di Jakob.
Siamo noi due soli soletti. Aiuto.
Mi siedo sul divano. Sono così nervoso.
- Scegli da quale vuoi iniziare - asserisce. Sul tavolino davanti alla televisione sono impilati dei DVD, insieme a patatine, popcorn, marshmallows e bottiglie d'acqua e di Coca-Cola.
Mi alzo e guardo le copertine ad una ad una. Sono tutti film romantici. Jakob li adora e io mi emoziono sempre. Tra di essi c'è anche Tuo, Simon. Lo afferro.
- Questo va bene?
Annuisce, sorridendo. Mi siedo di nuovo, sistemandomi accanto a lui. Le nostre gambe si toccano. Anche se è quasi nulla come contatto fisico, mi rende felice lo stesso.
Cerco di godermi il film, è uno dei miei preferiti, ma non riesco a fare a meno di pensare alla frase in copertina: tutti meritano una grande storia d'amore.
Cosa farò quando Jakob si troverà qualcuno e la vivrà? Resteremo amici? Non che ora siamo più che amici, ovviamente.
Il film è quasi finito quando Jakob mi passa un braccio attorno alle spalle. Lo guardo, avvampando.
- Jamie... - mormora, aprendosi in un sorriso. - C'è una cosa che ti devo dire.
- D-dimmi...
- Grace ed io ci siamo riconciliati, oggi. Non sarei mai potuto andare davvero avanti se non l'avessi fatto - dice. Sullo schermo scorrono i titoli di coda.
- B-buon per voi...
Vuol dire che adesso il suo cuore è guarito? Che non ha più bisogno di me?
Mi si forma un nodo in gola, il quale annuncia una marea di lacrime che non so se riuscirò a trattenere.
- Io l'amerò sempre, Jamie - prosegue. Perché mi sta dicendo questo? I miei sentimenti sono evidenti, non può avere pietà? - Ma come lei amava me. Come un amico, un fratello.
- Impossibile - sussurro. - Non è possibile che tu abbia già archiviato così ciò che provavi per lei. Eri pronto ad amarla per il resto della tua vita...
Sospira.
- Hai ragione. Un po' la amo ancora in quel modo. Ma non voglio diventare un fantasma che vive nel passato. Voglio andare avanti... e il mio futuro sei tu.
TUMP. Il mio cuore esplode.
- Io?
Sorride.
- Tu - ripete, prima di baciarmi. Chiudo gli occhi. Le sue labbra sono morbide.
Quando si allontana riapro lentamente gli occhi, incontrando i suoi. Sorride di nuovo.
- E prima che tu me lo chieda... sono sicuro. Voglio stare con te.
Mi accoccolo sul suo petto e lui mi bacia la fronte.
- Anche il tuo futuro è sicuro, Jakob.
FINE
-
Note dell'autrice:
buona...sera? Pasticcini, anche questa raccolta è finita e ne sono abbastanza soddisfatta. E voi? Voi che ne pensate? Ah e perdonatemi per gli aggiornamenti a quest'ora lol. Nei prossimi giorni inizierò a scrivere Eyes of Dragon. Buonanotte! Un abbraccio
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