L'amore e le sue forme - Akira e Ryuu
Akira's point of view
Il giorno della partenza, Alex è venuto con noi all'aeroporto. Era giù di morale, si notava. Credo volesse parlare con mio fratello. Ma non l'ha fatto. Non ci ha nemmeno provato.
Non so cosa pensare. Ha tradito mio fratello e, dopo averlo fatto, non gli ha fornito uno straccio di spiegazione, pur avendone tutto il tempo. Ma io credo che lo amasse almeno un po'.
Siamo finalmente di nuovo in Australia. Il viaggio è stato massacrante, non sono riuscito a dormire un granché; Ryuu ha guardato fuori dal finestrino tutto il tempo, forse ha dormito un po', ma so che ha anche pianto.
Fa male vederlo in questo stato. Ryuu è sempre stato solare, spavaldo, un po' ribelle: il mio cavaliere senza macchia e senza paura. Spero che una volta guarita questa ferita torni quello di sempre, ma temo che resterà segnato da ciò che è accaduto. E per questo non perdonerò mai Alex.
Recuperiamo i bagagli e andiamo alla ricerca di nostro padre.
- Vedi papà? - domando. Mio fratello ha ancora una cuffietta nell'orecchio e cammina a testa bassa con espressione assente. Scuote la testa.
Per un istante penso di afferrare la sua mano libera e stringerla nella mia, come quando eravamo bambini, ma non lo faccio.
Finalmente scorgo papà, in camicia bianca e jeans come sempre. Anche lui ci nota e ci viene incontro.
Lo abbraccio.
- Papà - lo saluto. Mi arruffa i capelli.
- Ciao, tesoro - replica. Mi concedo un istante per inspirare a fondo il suo profumo di casa e pulito, prima di lasciare il posto a Ryuu.
Lui nasconde il viso nel petto di papà e lo stringe forte per un lunghissimo momento. Papà gli accarezza i capelli, sorpreso, e mi lancia un'occhiata interrogativa. Evito il suo sguardo.
Ryuu mi ha chiesto di non dire niente di Alex e di ciò che è successo, e io ci proverò, però non so se ci riuscirò.
- Avete fatto buon viaggio? - chiede papà, mentre andiamo alla macchina. L'espressione sul volto di mio fratello è ancora assente.
- È stato stancante - rispondo. Per Ryuu dev'essere stato un incubo avere tutto quel tempo per pensare. - Ryuu è molto stanco.
Papà mi scocca una seconda occhiata interrogativa, alla quale replico con un sorriso nervoso.
Il viaggio fino a casa trascorre in silenzio. Ryuu guarda fuori dal finestrino con entrambe le cuffiette nelle orecchie.
Tutti ci aspettano in giardino. Lasciamo i bagagli ai piedi delle scale e raggiungiamo il resto della famiglia.
- Pulcini miei! - esclama la mamma, attirandoci tra le sue braccia. Ryuu la stringe forte e chiude gli occhi, come ha fatto prima con papà.
Anche onii-chan e Rei ci abbracciano. Marco ci scompiglia i capelli e Leon ci dà qualche pacca sulla spalla.
Shin mi chiede qualche coccola però, una volta ottenute, si rivolge immediatamente a Ryuu. I cani percepiscono la tristezza, e mio fratello ne ha molta in sé.
~~~
Siamo tornati da una settimana. I primi giorni, quando gli veniva chiesto cosa avesse, Ryuu diceva che era colpa del jet lag e la cosa suonava plausibile. Ma è passata una settimana, e il jet lag non ti fa chiudere in camera tua per ore e piangere.
Sono tutti preoccupati per Ryuu. E come biasimarli? È apatico e si isola ogni momento possibile, come se potesse servirgli a stare meglio. So che lo fa per sembrare forte, ma si sta solo facendo del male.
- Akira, tesoro? - mi chiama la mamma, entrando in camera mia e di Ryuu. Lui è in giardino, con Shin. - Ti posso chiedere qualcosa?
Sapevo che questo momento sarebbe arrivato. Ho promesso a Ryuu di non dire niente, però non posso mantenere quella promessa. Ha bisogno di un po' di conforto.
- S-sì?
- Tuo fratello ha qualcosa che non va, ma non vuole dire a nessuno cosa. Tu lo sai, vero?
Deglutisco.
- Sì... - ammetto, abbassando lo sguardo. Mi dispiace, Ryuu, ma è per il tuo bene. - Mamma... ti ricordi Alex? L'amico con cui Ryuu stava sempre?
Annuisce.
- Ecco... Alex era il suo ragazzo. Solo che... un paio di settimane prima di tornare a casa... l'ha tradito con una ragazza sotto i suoi occhi e non gli ha dato nessuna spiegazione...
I dolci occhi della mamma si colmano di pena. Cerco di forzare un sorriso, tuttavia mi esce una smorfia sconsolata.
- Ryuu... mi aveva fatto promettere che non avrei detto niente di questa storia - mormoro, sforzandomi di sopprimere i sensi di colpa. - Però lui è davvero molto giù e io...
Mi abbraccia.
- È tutto okay, pulcino mio. Hai fatto bene a dirmelo - dice, accarezzandomi i capelli. - Tu stai bene, tesoro?
- Sì, è solo... mi dispiace tanto per Ryuu.
- Vedrai che lo tireremo su di morale - mi rassicura, scostandomi il ciuffo dalla fronte e stampandovi un bacio.
Crystal's point of view
Dopo aver parlato con Akira vado a cercare mio marito. È in cucina, a preparare la torta preferita dei ragazzi nel tentativo di rallegrare Ryuu.
- Allora? - dice, sentendomi entrare. Mi chiudo attentamente la porta alle spalle e sospiro.
- Una brutta storia di cuore infranto - esordisco, appoggiandomi al bancone. Lui mi lancia una rapida occhiata e continua a lavorare. - Quel ragazzo, Alex... era più di un amico, ma non si è comportato molto bene.
- Hmm.
- Sono esperienze che tutti fanno, più o meno, ma questo non vuol dire che sminuiremo i suoi sentimenti quando ha più bisogno di noi - dico. Si ferma e mi guarda.
- Non ho mai pensato di sminuire i suoi sentimenti - replica dolcemente. - Io ci sono, se hanno bisogno di me, e più tardi lo ricorderò ad entrambi. Sono solo... preoccupato.
Mi avvicino e lo bacio.
- Scusa... suonava come se ti stessi accusando, e non era mia intenzione. Sei un bravo papà - mormoro. Sorride e si rimette al lavoro. - Vado a parlargli.
È in giardino, seduto sull'erba. Shin gli ha poggiato il muso in grembo.
- Ryuu, tesoro...
Mi siedo accanto a lui. Shin apre un occhio e mi sbircia, prima di tornare a sonnecchiare.
- Mamma...
- Akira mi ha raccontato ciò che è successo - lo informo, senza girarci intorno. Serra i pugni, contraendo la mascella. - Ma non ti arrabbiare con lui, gliel'ho chiesto io.
Evita il mio sguardo, osservando Shin.
- Tesoro, non c'è molto che io possa fare per un simile dispiacere, ma posso ascoltarti se ne vuoi parlare, e posso consolarti, se me lo permetti.
Gli passo un braccio attorno alle spalle e lui si rifugia contro il mio petto, strappando Shin al suo pisolino.
- Ryuu, Ryuu, Ryuu - sussurro, accarezzandogli la schiena. - La solitudine non ti cura quando sei abituato a circondarti di persone.
Geoffrey's point of view
Busso sullo stipite della porta della camera dei ragazzi. Akira sta leggendo, Ryuu ascolta la musica.
- Ehi - dico, incerto. Non sono bravo con le parole. Ho provato con i gesti - con la torta, ma non so quanto abbia funzionato. - Posso... posso entrare?
Annuiscono. Mi siedo sul bordo del letto di Ryuu. Akira si alza e si sistema di fianco a me.
- Voi... lo sapete che vi voglio bene, vero? - domando, cercando i loro sguardi. Hanno gli occhi più belli del mondo.
Annuiscono di nuovo.
- È solo che non ve lo dico mai abbastanza spesso, non sono bravo con le parole, al contrario della mamma, e so che preferite rivolgervi a lei o a vostro fratello... ma io ci sono, se avete bisogno di me, per qualunque cosa - faccio una pausa. - Voglio solo sapervi felici e al sicuro.
Akira mi abbraccia. È così simile a Crystal, ha il suo colore di capelli e i tratti del viso dolci come lei, e anche di carattere si assomigliano. È facile volergli bene.
Ryuu esita, ma poi mi abbraccia anche lui. Lui ha preso tutto da me invece, i capelli scuri, i tratti del viso più marcati... forse il carattere no, il suo carattere è un misto tra quello di Crystal e un po' quello di... Adam. È una peste, Jake si dispera sempre per lui, ma come si può non volergli bene?
Li adoro, i miei ometti, anche adesso che hanno quindici anni e devono affrontare le prime grandi delusioni d'amore.
Li stringo a me e poso un bacio sui loro capelli.
- E un'ultima cosa... l'amore arriva per tutti, che voi l'aspettiate o meno; a volte si perde per strada, ma arriva. Per intanto spero che vi accontenterete dell'amore che già avete... e poco non è.
Non so se potrò sempre assicurarmi che siano felici, ma di una cosa sono certo: saranno sempre amati.
-
Note dell'autrice:
come dicevo ad un pasticcino, Alex e Ryuu parleranno di nuovo (dopo un bel po' di anni!) alla fine di Eyes of Dragon, quindi dovrete pazientare fino ad allora. Eyes of Dragon sarà la prossima storia che scriverò. Vi auguro buonanotte e a domani, con il matrimonio di un certo cavallerizzo! Un abbraccio
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