Finché c'è amore c'è speranza - Robert e Andrea
Jade's point of view
Un bacio sul collo mi fa rabbrividire. Il mio ragazzo se ne accorge e ne posa altri, prima di mordicchiarmi il lobo dell'orecchio.
- Peter... - borbotto, strappandogli una risata sommessa; poi si fa serio.
- Ma che ha tuo fratello? - domanda, facendo un cenno col capo verso mio fratello. Oh, io lo so cos'ha.
- Rob? Niente, perché?
- È tutta la sera che si comporta in modo strano. Guarda.
Robert guarda fuori dalla finestra, ignorando Andrea che invece sta osservando lui. Inarco un sopracciglio.
- Allora io vado - dice piano il fidanzato di mio fratello. Rob si riscuote e si volta verso di lui. - Ciao, Rob.
Gli prende una mano, lo bacia sulla bocca e poi fa per andare, tuttavia mio fratello lo trattiene.
- Aspetta! - lo supplica. - Ho una cosa da chiederti.
Io mi raddrizzo immediatamente, il mio ragazzo mi lancia un'occhiata interrogativa.
Rob si inginocchia ed estrae una scatolina dalla tasca dei jeans, dopodiché alza lo sguardo verso il suo fidanzato.
- Ti amo tanto... mi vuoi sposare? - chiede nel tono più dolce che gli abbia mai sentito. Andrea si porta una mano alla bocca, si guarda le scarpe, si gira verso noi che assistiamo. Gli mostro entrambi i pollici all'insù, incoraggiante.
- Sì - bisbiglia allora, e io non ho bisogno di sentirlo per saperlo. Lo so perché mio fratello inizia a piangere e lo abbraccia, singhiozzando qualcosa d'incomprensibile.
Io e Peter applaudiamo.
- Lo sapevo già - sussurro.
- Lo sapevi già?
- Sono andato a comprare l'anello con lui...
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Robert's point of view
Mi siedo sul letto, sbottonandomi la camicia e sospirando piano.
- Mi sei mancato - mormora mio marito al mio orecchio, avvolgendomi le braccia attorno alla vita e poggiando il mento sulla mia spalla. - Mi sento così solo senza di te.
- Mi dispiace, amore mio - replico, piegando il capo per posare le labbra sulla sua guancia. La sua bocca si appropria della mia.
- Rob... - sospira, risistemando il mento sulla mia spalla.
- Ti prendo un animaletto! - esclamo, illuminandomi. - Così ti farà compagnia mentre io sono al lavoro. Quello che vuoi: un cagnolino, un gattino, un criceto...
- Hmm...
- Non vuoi?
- I criceti vivono poco - osserva, allontanandosi da me e sedendosi a gambe incrociate. - Un paio d'anni al massimo...
- Allora un cane. No?
Scuote la testa, senza guardarmi.
- Non voglio avere il cuore spezzato quando dopo dieci o più anni non ci sarà più.
- Un pappagallo. Sono longevi. No, meglio! Una tartaruga! Gli animali più longevi del mondo!
Scuote di nuovo la testa.
- E chi se ne occuperà quando io non ci sarò più? - mormora. Mi gratto la testa. - No, Rob, non è questo che voglio...
Sospiro.
- E cosa vuoi, allora? - domando, guardandolo. I suoi occhi grigi incrociano i miei, finalmente.
- Rob... - fa una pausa, abbassando lo sguardo, poi torna a guardarmi. - Io... voglio un figlio, ecco.
Per un lunghissimo istante mi limito a fissarlo a occhi sgranati, basito. Lui si osserva le gambe.
- T-tu... tu cosa? - tartaglio. Serra i pugni e le labbra.
- Voglio avere una famiglia con te, Rob. E per famiglia non intendo solo noi due... e Jade... una famiglia nostra - dice piano.
- Questo è... molto improvviso - riesco unicamente a commentare.
- Tu non vuoi?
- Andy...
- Sì o no?
- È troppo improvviso! - esclamo, alzandomi. - Dammi tempo per pensarci!
Mio marito scuote la testa per l'ennesima volta e si porta una mano al viso, prima di iniziare a piangere silenziosamente. E io, per quanto mi dispiaccia di come sia andata la nostra conversazione, non lo consolo e vado in cucina, a consumare la cena che mi ha preparato...
~~~
- Se tu e Andrea vi lasciate dopo un anno di matrimonio, ti disconosco - borbotta mio fratello con la bocca piena.
- Non si parla con la bocca piena, Jade - lo redarguisco, giocando col cibo nel mio piatto. Il sol pensiero di lasciarci mi fa passare l'appetito. - E non ci lasceremo.
- Non si gioca col cibo! - mi canzona Jade. Piccolo impertinente. Alzo gli occhi al soffitto.
- Capita a tutte le coppie di litigare, ma tutto si può risolvere senza lasciarsi, se ci si ama - proseguo, sforzandomi di riprendere a mangiare. - E sai che amo Andy.
- E lui ama te - ribatte mio fratello. - Mi dispiacerebbe se vi lasciaste, ecco.
- Non ci lasceremo - ripeto, forse con tono un po' brusco.
- Okay, okay.
~~~
È passata una settimana da quando ho pranzato con Jade e due dalla discussione avuta con mio marito. E, da allora, la situazione tra noi non è migliorata: non parliamo della questione scottante, non ci diciamo le cose dolci, non ci parliamo, se non buongiorno e simili, ci siamo allontanati fisicamente, anche se dormiamo ancora nello stesso letto.
- Andy...
Mi appoggio allo stipite della porta, lui mi osserva da sotto il suo adorabile ciuffo. Mi manca scostarglielo per ammirare i suoi bellissimi occhi.
- Rob... - replica, mordicchiandosi il labbro inferiore.
- Mi dispiace - diciamo in coro. Mi avvicino, mi siedo sul letto anch'io e lo stringo forte a me. Lui affonda il viso nell'incavo del mio collo.
Dopo un istante prendo il suo viso tra le mani e lo bacio dolcemente sulle labbra.
- Andy... - asserisco, mentre lui al contempo dice: - Rob... -. Ridiamo e ci baciamo di nuovo.
- Ho reagito male - ammetto, accarezzandogli il volto. - Ma Andy, certo che voglio una famiglia con te.
Tenta di abbassare il capo, tuttavia io gli sollevo il mento con l'indice e gli bacio il naso.
- Ho sbagliato anch'io - sussurra. - Sono stato precipitoso.
Gli sorrido teneramente.
- È tutto a posto, amore - dico, invitandolo a stendersi con me. Le sue braccia si avvolgono attorno alla mia vita.
- Mi sei mancato tanto, Rob...
- Anche tu, piccolo - replico, baciandogli il capo. Inspiro a fondo il suo profumo così familiare, così rassicurante.
- Ma quindi... davvero...? Davvero vuoi...?
- Quello che vuoi tu? Sempre, amore. Sempre.
Intreccio le gambe alle sue e lo stringo a me.
- Ti amo da morire, Andy - sospiro, sorridendo contro i suoi morbidi capelli corvini.
-
Note dell'autrice:
buonasera! Come ormai ben sanno i miei pasticcini più affezionati, Isa è un po' pazzerella e non sa mai non strafare... e per tale motivo ha rischiato lo svenimento, oggi; dunque, costretta a letto, si è decisa a terminare questo capitolo! Il prossimo introdurrà una piccola peste, eheh. Un abbraccio
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