Decisioni col cuore - Raphael e Victor, Christopher
Raphael's point of view
- Raphael, sei pronto?
Mi liscio un'ultima volta i vestiti.
- Sì, arrivo!
Oggi incontreremo quello che potrebbe essere il nostro futuro bambino, Christopher, e la sua mamma.
Non ero sicuro che Victor volesse allargare la famiglia, ma ne abbiamo parlato e lui ha detto che, dopo aver incontrato me, ha cambiato idea su tante cose e spera di diventare un bravo genitore.
E io, io adoro i bambini. Non m'importa se non avrà i miei occhi azzurri o il sorriso di Victor, ciò che conta è dare una casa e tanto amore a un piccolo umano che ne ha bisogno.
Raggiungo mio marito e lui mi accarezza dolcemente i capelli.
- Sei così elegante - commenta, spostandomi una ciocca dietro l'orecchio. Mi schiocca un bacio sulla fronte. - Anche un sacco della spazzatura, su di te, passerebbe per un capo d'alta moda.
Sorrido.
- Sei nervoso?
Per un istante resta interdetto.
- Sinceramente? Sì - sospira, sorridendo debolmente. - Mi chiedo come fai a saperlo.
- Ti sei preparato mezz'ora prima di me. E la tua mano tremava, un attimo fa.
Mi alzo sulle punte e lo bacio.
- Andrà tutto bene, Victor - lo rassicuro. Annuisce, poco convinto.
Usciamo. Victor mi prende una mano e intreccia le dita alle mie. Gli accarezzo il dorso della mano col pollice.
Andrà tutto bene, me lo sento.
~~~
L'appartamento in cui vivono Christopher e sua madre è davvero piccolo, molto più del nostro (che grande non è). Lei è una donna sulla trentina, ha lunghi capelli castani e occhi del medesimo colore con sfumature verdi; è di una bellezza semplice, naturale. Christopher le assomiglia vagamente, ha gli occhioni verdi e i ricci castani.
- Buongiorno - dico, abbozzando un sorriso. - Sono Raphael, e questo è mio marito, Victor.
- Buongiorno. Prego, accomodatevi. Io sono Noemi - si presenta la donna, invitandoci nell'appartamento e poi in salotto. Christopher ci osserva timidamente. - Come già saprete, questo è mio figlio, Christopher.
Ci sediamo sul divano.
- Ciao, Christopher - diciamo prima io e poi Victor, sorridendogli. Nasconde il viso contro la madre per un momento, però poi torna a guardarci.
- È molto timido.
- È adorabile - commento. - Anche io da piccolo ero un po' come lui.
Victor annuisce, in silenzio.
- Parlatemi un po' di voi - asserisce Noemi, accarezzando la chioma del suo bimbo. Spero di poterlo fare anche io, un giorno. - Non mi è stato detto un granché.
- Abitiamo non molto lontano da qui, in un appartamento, e abbiamo due cani, un meticcio e una barboncina. Io lavoro come scrittore, mio marito lavora con i cani - dico, poggiando una mano sulla coscia di Victor e accarezzandogliela fugacemente. - Ci piacerebbe tanto avere un bambino, non per forza 'nostro'.
- State insieme da tanto?
- Sì, dal liceo - risponde mio marito, agganciando un mignolo al mio.
- Wow - Noemi esibisce un sorriso amaro. - Non ho mai avuto una relazione duratura come la vostra. Io e il padre di mio figlio ci siamo frequentati per qualche mese, ma poi lui è sparito poco dopo la nascita di Christopher.
Sospira.
- Non ero sicura di volere un figlio, e ora che ce l'ho… non ce la faccio. So di non potergli dare le cure e l'affetto di cui ha bisogno. Gli voglio bene, e proprio per questo vorrei che crescesse circondato da persone che hanno tempo e voglia di prendersi cura di lui come si deve - spiega, abbassando lo sguardo su Christopher.
- È comprensibile. È una decisione coraggiosa - prende parola Victor. - Anche io sono stato adottato. I miei genitori hanno fatto un ottimo lavoro e spero di poter affermare altrettanto, un giorno, se io e Raphael riusciremo ad avere un figlio.
~~~
Dopo aver conosciuto Noemi e Christopher, è stato il loro turno di venire a trovarci e a conoscere gli altri due membri della famiglia, ovvero Igor e Frankie. Igor, pur avendo mantenuto un atteggiamento positivo nei confronti del suo forse-futuro-fratellino umano, non si è dimostrato particolarmente interessato a fare amicizia con lui, al contrario di Frankie che si è innamorata di lui.
In seguito abbiamo trascorso del tempo all'inizio con Noemi e Christopher e poi, quando si è abituato a noi, solo con lui.
Ci siamo affezionati, io e Victor. A volte parliamo delle cose che faremo quando avremo Christopher. Spesso, tuttavia, Victor mi ricorda di non montarmi la testa troppo presto, per non rimaner deluso dopo. Ma so che lo fa per rammentarlo anche a se stesso.
Oggi lui è al lavoro e Noemi anche, perciò mi occupo io di Christopher finché lei non torna. Igor e Frankie sono con lo zio Shane, a giocare con Maxi.
Mi siedo sul tappeto, dove Christopher sta giocando con alcuni di animali di pezza. Vorrei chiedergli se posso giocare con lui, ma non lo faccio e mi limito ad osservarlo con tenerezza. È la creatura più carina del mondo, perfino più di Igor e Frankie quand'erano cuccioli.
Ad un tratto alza lo sguardo e mi guarda, e io gli sorrido.
- Vuoi che giochi con te?
Mi porge uno dei suoi animali, lo squalo, il suo preferito, e io gioco in silenzio con lui. Ogni tanto, quando siamo soli e non stiamo esattamente giocando, gli racconto delle storie che invento sul momento. Se me le ricordo, dopo, le scrivo; magari in futuro potrebbero diventare dei libri per bambini.
Quando finiamo di giocare gli accarezzo cautamente i ricci, soffici come le piume di un pulcino.
- Vuoi venire a casa con me? - gli chiedo, pur sapendo che non otterrò risposta. Casa, per Christopher cos'è? È questo appartamento, la sua mamma? O è ancora troppo piccolo per queste associazioni?
Mi prende l'indice e io mi sciolgo, sorridendo.
~~~
Dopo una lunga attesa, Christopher è diventato nostro figlio. Noemi ha detto che preferisce non vederlo più, dato che ora siamo noi la sua famiglia, nonostante il nostro invito a venirlo a vedere quando vuole. Non potevamo certo imporle il nostro volere.
'È meglio così. È per il suo bene.'
Per il suo bene, sì. Ma so che gli manca la sua mamma.
I miei genitori lo adorano, e anche i genitori di Victor. Soprattutto mia madre è innamorata di Chris, non credo sia mai stata così dolce neanche con me: gli prepara sempre i biscotti, gli legge le storie (spesso con me), gli compra un giocattolo nuovo quasi ogni mese...
È il bimbo più coccolato del mondo.
Ho mandato delle sue foto a Jake e lui ha risposto: tu e Testa Blu avete un marmocchio??? Congratulazioni!
Mi manca. Il mio sogno sarebbe di crescere mio figlio con accanto tutte le persone che amo, compreso il mio migliore amico. Sarebbe uno zio perfetto. Ma so che Jake e sua madre adesso sono felici, circondati da persone che li amano e si prendono cura di loro, ed è ciò che conta.
Appoggio la guancia al palmo della mano e sbircio Victor e Christopher. Victor gli sta mostrando i trucchetti che ha insegnato a Igor e Frankie, e lui osserva affascinato. Non riesco a trattenere un sorriso.
Sì, questo è tutto ciò che desidero.
-
Note dell'autrice:
miei carissimi pasticcini, non sono esattamente soddisfatta di questo capitolo, spero di rifarmi col prossimo. Dovrei riuscire a scriverlo e postarlo al massimo entro domani, se non già oggi. Se proprio non dovessi riuscirci… buon viaggio a me, ahah. Un abbraccio
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