Coppia... scoppia - Akira e Ryuu, Alex
Ryuu's point of view
Vieni in mensa.
Ripongo il cellulare in tasca, perplesso. In mensa? Di solito, dopo la lezione di tedesco, Alex mi aspetta fuori dall'aula, a parte quando mi ha portato nella parte non accessibile agli studenti del giardino. Ci siamo tornati solo un'altra volta, a fare delle foto. Sorrido al ricordo. Entrambe le volte sono dei momenti che non dimenticherò mai, come tutti gli altri momenti con Alex.
Ha davvero reso la mia permanenza qui indimenticabile. Peccato che stia per giungere al termine in poco meno di un paio di settimane...
Vado in mensa. È deserta, salvo due persone che non riesco a riconoscere da lontano. Mi avvicino. Sono un ragazzo e una ragazza: lei è seduta sul tavolo e lui la sta baciando.
Lui.
Alex.
Percepisco una fitta lancinante al petto che mi lascia senza fiato. Gli occhi mi si riempiono di lacrime.
No!
Mi volto e me ne vado, inciampando nei miei stessi piedi. Le lacrime corrono inarrestabili lungo le mie guance, ma trattengo i singhiozzi fino in camera.
- Ryuu? - dice Akira, sorpreso di vedermi. Poi nota lo stato in cui sono e si avvicina, poggiandomi le mani sulle spalle. - Ehi, che c'è? Cos'è successo?
Non rispondo, limitandomi a singhiozzare rumorosamente. Mi accompagna fino al mio letto e mi ci fa sedere.
Non ci posso credere. Non ci voglio credere. Ma la prova era lì, davanti ai miei occhi.
- Ryuu, mi stai facendo preoccupare. È successo qualcosa con Alex? Ti ha lasciato?
Singhiozzo ancora più forte.
- Mi ha tradito! Mi ha chiesto di andare in mensa e lui si stava baciando con un'altra!
Akira deglutisce sonoramente, sgranando gli occhi.
- No...
- Akira io non lo voglio mai più vedere! E non voglio innamorarmi mai più! Mai più! - esclamo, continuando a piangere disperatamente. Mi abbraccia, accarezzandomi la schiena.
- Oh Ryuu - dice, sconsolato. - Mi dispiace da morire.
Piango fino all'ora di cena. Alex non viene a darmi spiegazioni, né mi manda un messaggio. Credo che se venisse qua gli tirerei uno schiaffo.
- Andiamo a mangiare - sussurra mio fratello, ma io mi rifiuto.
- Non ho fame, e non voglio vederlo.
- Ryuu... - esita, in apprensione. - Ti porto qualcosa quando torno, okay? Se mi chiedono dirò che stai male. Cercherò di fare in fretta.
Se ne va, voltandosi un'ultima volta a lanciarmi un'occhiata prima di chiudere la porta.
Riprendo a piangere. Forse, se mi avesse lasciato, avrebbe fatto meno male. Invece mi ha tradito, e mi ha chiamato ad assistere. E mi ha mentito. Ha detto di amarmi, ma era una bugia. Io non farei mai una cosa così crudele ad una persona che amo.
Dopo poco più di venti minuti Akira torna in stanza con una barretta al cioccolato, una mela e una bottiglietta d'acqua. Vorrei chiedergli se Alex gli ha detto qualcosa, però non lo faccio.
- Grazie - mormoro, decidendo di mangiare almeno la barretta. Andare a letto a stomaco vuoto peggiorerà solo le cose.
- Non mi ha detto nulla - asserisce, leggendomi nel pensiero. - Si è seduto ad un altro tavolo, il più lontano possibile da quello dove ci sedevamo di solito.
- Non me ne frega niente - dico, sebbene le lacrime sul mio viso affermino il contrario. Akira si siede accanto a me e mi accarezza i capelli.
- Per questo te lo sto dicendo - sussurra, abbozzando un sorriso. Mi asciuga le lacrime con dolcezza. - Vuoi dormire con me, stanotte?
Faccio un cenno di assenso col capo.
- Ma tu hai mangiato abbastanza? - domando. Spero che non abbia mangiato poco e in fretta per me.
Mi arruffa i capelli con affetto.
- Certo, non ti preoccupare - mi rassicura.
Finisco la barretta. È stata un'impresa. Ogni boccone era come mangiare cartone.
- La mangi, la mela?
Scuoto il capo.
- Perché no?
- Non ce la faccio...
- E se te la taglio a fettine?
Scoppio in lacrime. Akira sospira, mi porge un fazzoletto, mi stampa un bacio sulla fronte e poi si alza e tira fuori un coltellino dalla sua borsa, prima di tagliare la mela a fette e passarmele una ad una.
Mi convince anche a bere tutta la bottiglietta per reidratarmi dopo aver pianto così tanto, dopodiché va in bagno e la riempie di nuovo, poggiandola sul tavolino.
- Andiamo a letto - dice. - Sarai esausto, riposare ti farà bene.
Obbedisco. Akira mi abbraccia come quando eravamo piccoli.
- Akira...
- Sì?
- Mi dispiace...
- Di cosa?
- Di non esser stato un bravo fratello in questi mesi qui in Germania...
Sospira, accarezzandomi i capelli.
- Non hai nulla di cui scusarti - bisbiglia. - Vederti felice era tutto ciò che desideravo. Io me la son cavata.
Felice...
- Sarai felice ancora, Ryuu - mormora, leggendomi nel pensiero per la seconda volta. - Anche se pensi di no. Anche se non sarà la stessa felicità. La vita è così.
Non replico. Cosa ne sa lui della vita? Legge troppe fanfiction, davvero. Non voglio che un giorno qualcuno lo faccia soffrire quanto sto soffrendo io e distrugga questa sua visione eccessivamente romanticizzata del mondo, e per questo lo proteggerò.
Resto a lungo sveglio a pensare. Il dolore nel mio petto è ancora vivo e pulsante. So che non svanirà presto. Forse non svanirà del tutto.
Il mio ultimo pensiero prima di addormentarmi è che la bolla è scoppiata.
-
Note dell'autrice:
pasticcini, so che ora vi starete chiedendo perché. Ma, come ho detto nelle note precedenti, dovrete aspettare per avere risposta. C'è ancora un capitolo dedicato al nostro draghetto col cuore spezzato e a suo fratello, ma torneranno ancora... chissà, magari aggiornerò di nuovo stasera. Baci
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top