Alex's point of view

Esco dalla mia stanza e attraverso il corridoio deserto con circospezione. Dev'essere il mio giorno fortunato: anche sulle scale e in giardino non c'è nessuno. M'intrufolo nell'edificio collegato al giardino e vado a nascondermi dietro una colonna.

Oggi arrivano i nuovi. Ho sentito che tra di loro ci sono due ragazzi della mia età, due gemelli, che sono figli del maggiordomo di un cantante famoso. Devono essere super viziati. Staranno qui ben sei mesi! Sarà interessante. Di solito nessuno resta per più di un paio di mesi.

Dovete sapere che mio padre è il direttore di questa scuola privata, la quale oltre ad avere studenti del posto accoglie anche studenti stranieri, usualmente durante le vacanze.

La scuola è composta da due edifici, collegati dall'immenso giardino: questo, in cui ci sono le aule, la mensa e i dormitori, e quello in cui c'è la mia stanza, le stanze degli insegnanti, la stanza di mio padre e il suo ufficio. Mia madre? È rimasta nella nostra vecchia casa quando lei e papà hanno divorziato.

Io, ovviamente, frequento questa scuola. Però, a parte avere una stanza separata dai dormitori, non ho nessun altro privilegio, tecnicamente; dovrei stare alle regole che valgono per tutti gli altri studenti, come per esempio non andare nelle stanze degli altri, non restare nelle stanze degli altri dopo una certa ora, non andare assolutamente nelle stanze delle ragazze se sei un ragazzo e viceversa.

Non ho mai rispettato queste regole. Mio padre lo sa e ormai chiude un occhio sia quando vengo beccato nella stanza di una ragazza, sia in quella di un ragazzo.

Cerca di mostrarsi severo con i suoi studenti, ma so che è tutta una finta. E anche la maggior parte degli insegnanti non sono per niente severi, a parte la professoressa di inglese che è una rompiscatole; tanto io parlo impeccabilmente inglese (per necessità di farmi comprendere dagli studenti stranieri).

Il portone si apre, lasciando entrare un gruppetto di nuovi con i loro bagagli, guidati dalla vicedirettrice. Il mio sguardo parte subito alla ricerca dei gemelli; non sarà difficile individuarli, saranno due gocce d'acqua.

I miei occhi incontrano un paio dorati, appartenenti a un ragazzo moro, basso. Accanto a lui c'è un ragazzo più alto che possiede i suoi stessi, spettacolari occhi.

I gemelli.

Il mio cuore manca un battito. Non ho mai visto ragazzo più bello e so già che lo voglio. E lo avrò. Mi nascondo di nuovo dietro la colonna.

Ryuu's point of view

- Ryuu? - mi chiama Akira, e io mi giro verso di lui.

- Niente - dico, seguendolo nella nostra stanza.

Quando siamo entrati, c'era un ragazzo dai capelli rossi e gli occhi azzurri nascosto dietro una colonna.

I nostri sguardi si sono incrociati per un istante, un solo istante, e mi son ritrovato senza fiato. Non mi era mai successo.

La stanza è grande: ci sono quattro letti singoli, due armadi, un tavolino.

Apriamo le valigie, e i nostri compagni di stanza fanno altrettanto. Uno è spagnolo e l'altro è francese. Tutti e due parlano bene inglese.

Una volta terminato di svuotare le valigie abbiamo un po' di tempo per riposare e avvisare la nostra famiglia di essere arrivati, prima della 'festa' di benvenuto. Mi chiedo se ci sarà il ragazzo che si nascondeva dietro la colonna.

Scendiamo e andiamo in mensa, nella quale sono stati appesi festoni con la scritta wilkommen, benvenuti. Ci sono il direttore, la vicedirettrice, alcuni insegnanti e degli studenti. Ma soprattutto c'è lui, il ragazzo di prima.

I nostri sguardi s'incrociano di nuovo. Dopo un breve discorso del direttore e la presentazione degli insegnanti siamo liberi di far conoscenza con gli altri studenti e far merenda.

Akira ed io ci avviciniamo al tavolo delle bibite. L'affascinante sconosciuto ci raggiunge.

- Ciao! - esclama, sorridendo. È bellissimo da vicino e il suo sorriso lo rende ancora più bello. - Io sono Alexander, ma potete chiamarmi Alex.

Gli stringo la mano.

- Ryuu. E lui è mio fratello gemello, Akira - ci presento. Non riesco a distogliere lo sguardo da lui.

- Deliziato di conoscervi - replica, guardando me. - Ho sentito parlare di voi... mio padre è il direttore di questa scuola. Spero che la vostra lunga permanenza qui sia... indimenticabile. Ci vediamo!

E se ne va.

- Il figlio del direttore? In effetti si assomigliano - commenta Akira.

- G-già... - concordo, voltandomi e afferrando un bicchiere d'acqua.

Mentre facciamo merenda gli studenti locali e gli altri del nostro gruppo vengono a presentarsi, ma Alex è sparito.

Lo rivediamo a cena, insieme ai suoi amici. Ci saluta con la mano e poi, quando Akira guarda altrove, mi fa l'occhiolino. Arrossisco.

Mentre mangiamo non smetto un attimo di cercarlo con lo sguardo. Alex chiacchiera con i suoi amici.

Dopo cena andiamo in camera. Mi butto sul letto. Nella mia mente c'è un pensiero fisso: Alex.

Da un po' di tempo mi sto chiedendo se davvero mi piacciono ragazze e ragazzi, però più ci penso e più mi dico che mi piacciono solo i ragazzi. Questa ne è la prova. Mi sento così attratto da Alex... come mai prima d'ora.

- Akira... hai mai avuto un colpo di fulmine? - domando, osservando il soffitto. Per fortuna i nostri compagni di stanza non ci sono.

- No, non credo. Perché? Hai avuto un colpo di fulmine?

- ... certo che no - rispondo, arrossendo.

Oh certo che sì, invece.

Ride.

- Per Alex?

Dannazione.

- ... forse - ammetto tra i denti. Ride di nuovo.

- Anche tu gli hai fatto un certo effetto.

- Eh?

- Ma sì, si capiva. In mensa... stavate praticamente facendo l'amore con lo sguardo.

- Akira! - esclamo, diventando rosso come un pomodoro.

Poi Jorge e Adrien, i nostri compagni di stanza, entrano, e la conversazione cade. Piomba il silenzio; esso viene rotto solo dall'augurio di buonanotte una volta spente le luci.

Sono stanco, vorrei dormire, ma ciò che mi ha detto mio fratello mi tiene sveglio: anche tu gli hai fatto un certo effetto.

Davvero? O stava scherzando? Io penso che Akira legga troppe fanfiction e veda cose che vorrebbe vedere, ecco.

Ma non riesco a fare a meno d'immaginare d'avere una storia d'amore come nelle fanfiction in cui per entrambi è stato amore a prima vista e diventiamo la coppia più carina della scuola.

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Note dell'autrice:
sorpresa! Era da un sacco di tempo che volevo scrivere di questi due, morivo dalla voglia. E anche se, come già sapete, non avranno un happy ending come coppia, spero che li apprezzerete comunque. Buonanotte! Un abbraccio