Cambiamenti inaspettati - Shane e Max

Shane's point of view

Dopo che Max mi ha rivelato il suo 'segreto' ho cercato di dimenticarmene, o perlomeno di non rimuginarci troppo. Tuttavia il pensiero non mi abbandona, anzi, mi assilla ogni giorno.

Non riesco a fare a meno di analizzare ogni gesto, sguardo o parola del mio migliore amico, cercando di notarvi qualcosa di diverso. Ma i suoi abbracci sono sempre affettuosi, i suoi occhi sinceri e colmi di bontà, la sua voce gentile.

Durante le mie elucubrazioni finisco ogni volta per riflettere su me stesso. Ho tanti dubbi, nei miei riguardi. So di non essere attratto dalle ragazze: le considero solo delle amiche, le mie compagne di scuola, e magari riesco anche a definire qualcuna carina, ma allo stesso modo in cui direi che mia sorella è bellissima (e lo è). Non riesco a vedermi in una relazione con una ragazza, però con un ragazzo sì.

Un ragazzo carino, con un carattere forte ma dolce, che mi offra supporto morale quando ne ho bisogno, che sia non solo colui che amo ma anche il mio migliore amico.

Il fatto è che io ce l'ho, un migliore amico, tuttavia non mi sono mai soffermato ad immaginarlo nei panni del mio ragazzo.

Starei con Max?

È attraente, devo ammetterlo: i suoi capelli biondo crema sono morbidi e mossi, i suoi occhi sono di un caldo color cioccolato e il suo viso ispira dolcezza. Anche il suo corpo non è niente male e le nostre personalità sono compatibili.

- S-h-a-n-e - mi saluta, passandomi un braccio attorno alle spalle e abbandonando la mano sul mio petto. Avvampo, abbozzando un sorriso.

- C-ciao, Max - balbetto, sperando non mi si legga in faccia che stavo pensando a lui. Mi studia per un lungo istante.

- Ti senti bene? Sei tutto rosso. Pensavo di andare al parco prima di tornare a casa, ma è meglio di no, se non te la senti.

- S-sto bene... ho solo caldo - borbotto. Ovviamente è una bugia. Oh, giusto. Oltre ad essere il mio migliore amico, Maxwell è anche il mio vicino di casa, perciò dopo scuola torniamo a casa insieme.

- Sei l'unica persona che conosca ad avere caldo in qualunque stagione - replica, ridendo. Rido anch'io brevemente, rapito dalla sua risata. Non mi sono mai soffermato ad ascoltarla.

Usciamo da scuola e andiamo al parco senza proferir parola. Di solito chiacchieriamo per tutto il tempo e ci teniamo per mano come quando eravamo bambini, ma oggi le nostre mani si sfiorano e basta. Max mi sbircia di sottecchi, di tanto in tanto.

Ci sediamo sulle altalene del parco giochi all'interno del parco. Io mi dondolo lentamente avanti e indietro, il mio migliore amico si fissa le scarpe.

- Max... - dico, e nello stesso momento lui dice: - Shane... -.

- Cosa ti affligge? Ti vedo pensieroso - osservo, senza smettere di dondolare. Mi lancia un'occhiata fugace, prima di distogliere lo sguardo e puntarlo di nuovo sul terreno, avvampando leggermente.

- È che...

Dei bambini schiamazzanti invadono il parco giochi e Max sospira rumorosamente.

- Andiamo a sederci da un'altra parte, qui non possiamo parlare - sbuffa, alzandosi e allungandomi una mano. La afferro e lui avvampa ulteriormente, dirigendosi verso uno spiazzo erboso.

Ci accomodiamo uno accanto all'altro, eppure all'improvviso lo sento distante.

- È che... - riprende, torturando i fili d'erba. - Ciò che sto per dire potrebbe rovinare la nostra amicizia.

- Ancora con questa storia? - stavolta sono io a sospirare. Mi guarda, serio, e nelle sue iridi di cioccolato leggo tristezza e paura. - Maxwell, ti ho d-...

Non termino la frase, perché Max mi zittisce premendo le labbra sulle mie. La sua bocca è morbida e io sono sorpreso, è il mio primo bacio, tuttavia chiudo gli occhi e cerco di non pensare a niente. Come se fosse facile.

Cosa vuol dire questo bacio? È questo che intendeva con 'rovinare la nostra amicizia'?

- Mi piaci, Shane - confessa, staccandosi. È arrossito di nuovo e, a questa distanza quasi inesistente tra i nostri volti, è molto bello. - In questo senso. Voglio dire, voglio... vorrei baciarti ancora. Ed essere il tuo ragazzo. Mi piaci...

-C-credo anch'io di volerti baciare a-ancora... - è tutto ciò che riesco a farfugliare. Inarca un sopracciglio, poi si sporge di nuovo in avanti e mi bacia. Io prendo il suo viso tra le mani e muovo le labbra contro le sue, cercando di pensare a come si baciano Crystal e Harry. So che loro si baciano con la lingua e quello sembra decisamente complicato.

Smettila di pensare, santo cielo.

Le guance di Max sono calde sotto i miei polpastrelli quando ci separiamo. Un timido sorriso fa capolino sulla sua bocca, per un istante.

- Shane...

- Max...

I bambini ci stanno fissando, ma basta uno sguardo con i miei occhi di lupo per farli tornare a giocare e farsi gli affari loro.

- A te... va bene, Shane? Ti prego, non mi assecondare per farmi felice.

Gli accarezzo una guancia, prendendomi un istante per riflettere.

- Non ti sto... assecondando per farti felice. È ciò che voglio anch'io, Max. Baciarti - esito, lui legge l'incertezza nelle mie iridi dorate e mi bacia la punta del naso. - Essere il tuo ragazzo.

Poggia la fronte contro la mia e la sua risata mi solletica le labbra. Continuo ad accarezzargli il viso.

- Shane... sono così felice - bisbiglia, sorridendo. Poi tace per un istante e sospira. - Ci stavo pensando da parecchio tempo, ma non sapevo come dirtelo. Sei così importante, per me.

- Lo sai che puoi dirmi tutto - lo rimprovero affettuosamente, dandogli un buffetto.

- Lo so. Ma dirti che mi piaci... è difficile.

- Quanto sei coraggioso - rido, facendolo arrossire. Mi afferra una mano, togliendola dal proprio viso, e la stringe, accarezzandomene il dorso con il pollice.

Lo osservo. Credo di voler un altro assaggio della sua bocca, ora che ho provato. Avvicino timidamente il volto al suo e gli sfioro le labbra con le mie.

Le sue gote s'imporporano lievemente.

- Non sapevo di volerti baciare finché non mi hai baciato - confesso in un borbottio. Sorride.

- Io invece volevo baciarti già da un po' - ammette, imbarazzato.

- Da quanto? - chiedo, senza allontanarmi dal suo viso.

- Da un po' - ripete e io ridacchio, strappandogli un rapido bacio.

Sto baciando il mio ragazzo.

Tale pensiero mi fa arrossire. Max, il mio migliore amico e ora anche il mio ragazzo.

- Lo dirai ai tuoi genitori? - domando. Mi lancia un'occhiata interrogativa. - Che stiamo insieme.

Rivolge lo sguardo al cielo, lasciando vagare gli occhi castani.

- No - risponde, sospirando. - No, non ho intenzione di... di fare coming out, per il momento.

- Sarà il nostro segreto - affermo, abbozzando un sorriso. Intreccia le dita della mano che mi stava stringendo alle mie. - Torniamo a casa? Penso che siamo rimasti qui abbastanza.

Ci alziamo. Mi regala uno sguardo dolce.

- Sei tutto mio - asserisce, esibendo un sorrisetto compiaciuto. Avvampo, strappandogli una risata. Mi accarezza il dorso della mano con il pollice, poi c'incamminiamo verso casa.

Ci fermiamo davanti alla porta di casa di Max. Ci guardiamo attorno con circospezione: la strada è deserta. Prendo il suo viso tra le mani e lo bacio delicatamente sulla bocca. Maxwell insinua le dita tra i miei capelli e mi strappa un brivido sfregando i polpastrelli contro la mia nuca.

- Ciao, Shane. Ci vediamo domani - mi saluta, lasciandomi lentamente andare. Abbozza un sorriso ed io annuisco.

- C-ciao, Max... a domani - farfuglio, prima di voltarmi e correre a casa.

- Sei in ritardo - osserva Crystal, accoccolata sul petto di Harry, entrambi sul divano, mentre lui le accarezza i capelli.

Percepisco il calore affluirmi alle gote al pensiero che le coccole tra me e Max avranno tutto un altro significato, a partir da oggi. Ma, finché non renderemo ovvio che adesso stiamo insieme, non dovremo preoccuparci di essere scoperti.

- Ero con Max - dico. - Dove sono mamma e papà?

- A fare le compere.

Non le chiedo da quanto sia qui sola con Harry. Mi limito ad annuire rapidamente e arrossire ulteriormente, poi mi rifugio nella mia camera.

Mi affloscio sul letto, affondando il viso nel cuscino. Che giornata.

-

Note dell'autrice:
uhhh... salve? Mi sto estremamente vergognando di me stessa mentre scrivo queste note. Un mese. Forse di più. È da un mese che non aggiorno questa nuova raccolta. Mi dispiace tanto. Avevo bisogno di una pausa e me la son presa comoda... fin troppo. Mi dispiace davvero tanto, pasticcini. Non posso promettervi che non succederà più e che aggiornerò più di frequente... ma cercherò di fornirvi qualche avviso, eh? Spero accetterete le mie scuse. Un abbraccio

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