Bolla - Akira e Ryuu, Alex
Akira's point of view
Mio fratello e Alex sono diventati migliori amici nel giro di un paio di giorni. In classe sono sempre seduti insieme, e quando ha bisogno d'aiuto nello studio Ryuu si rivolge sempre a lui; ad ogni pasto mangiamo allo stesso tavolo di Alex; nel nostro programma sono incluse delle uscite culturali ed Alex, pur conoscendo probabilmente a memoria ogni angolo della città, non manca mai.
Io sono il terzo incomodo, ma non me ne lamento: in Francia Ryuu mi è sempre stato accanto, partecipando a tutte le attività extra a cui mi iscrivevo (come ad esempio il corso di ballo), aiutandomi a studiare e assicurandosi che non mi sentissi mai solo.
Vederlo così felice rende felice anche me. E comunque i nostri compagni di stanza sono molto simpatici, come gli altri del gruppo, e gli insegnanti sono gentili e disponibili.
- Akira, tesoro, vai a prendere un po' d'aria fresca anche tu - dice la mamma. Sono su Skype con lei, papà e onii-chan. - Lo studio non è tutto.
- Non inizierò a parlarvi solo in tedesco, quando tornate - aggiunge papà, abbozzando un sorriso. - Ricordati anche di divertirti.
Annuisco e li saluto. Mi mancano.
Vado a cercare Ryuu. È in piscina con Alex, ovviamente. Sono seduti sul bordo, e ridono. Ad un tratto succede: si guardano negli occhi, i loro volti sono vicini; Alex inclina il capo e fa per baciare mio fratello, ma lui mi nota con la coda dell'occhio e lo butta in piscina.
- Ryuu! - esclama Alex, fintamente indignato, una volta riemerso in superficie. Lui ride forzatamente e viene da me.
- Qualcosa non va? - mi chiede, senza alcuna particolare espressione in viso.
- Mi dispiace - dico. - Non volevo rovinare il vostro momento.
Scuote la testa.
- L'ho rovinato io - ribatte, recuperando il proprio asciugamano e andandosene. Alex lo guarda andarsene e poi s'immerge.
Decido di seguire mio fratello.
Sarei dovuto restare in camera a studiare.
~~~
Ryuu's point of view
Mi arriva un messaggio di Alex.
Hai finito lezione, vero? Raggiungimi in giardino.
In effetti ho appena finito lezione. Dovrei riscrivere gli appunti di oggi, ma so che non riuscirò a dire di no ad Alex.
Ho una cotta stratosferica per lui. È bellissimo, divertente, disponibile, spavaldo. Irresistibile.
- Akira... - dico, mentre usciamo dall'aula di tedesco. - Puoi farmi un favore?
Sospira, sorridendo.
- Ma certo.
- Mi porti la borsa in camera? Ti raggiungo più tardi...
Annuisce, prendendo la mia borsa e sistemandosela sulla spalla libera.
- Grazie mille, fratellino. Sei un tesoro.
Scuote la testa, sorridendo ulteriormente, e si avvia verso i dormitori. Io schizzo in giardino, impaziente di vedere Alex. Lui mi attende appena fuori dal portone.
- Guarda chi c'è, la mia persona preferita! - esclama, facendomi arrossire. - Scusa se ti ho fatto venire qui, ma c'è un posto che volevo mostrarti.
E detto ciò mi conduce davanti ad un cancello in giardino che è sempre chiuso.
- Vedi, solo una parte del giardino è accessibile agli studenti: la zona della piscina. Ma è immenso, in verità, ed è meraviglioso - asserisce, prima di estrarre una chiave e inserirla nel lucchetto che chiude il cancello. - Ho convinto il giardiniere a darmi la chiave, purché gliela riporti prima di cena e non faccia cose strane.
Ride, entrando e facendomi segno di seguirlo, dopodiché richiude il lucchetto.
- Andiamo - dice, prendendomi per mano.
È davvero meravigliosa, questa parte del giardino: ci sono alberi da frutto e interi cespugli di rose, lavanda, mimosa e altri fiori coloratissimi e profumati.
Sono estasiato. Amo la natura, soprattutto gli animali, e dopo il liceo mi piacerebbe diventare biologo, zoologo o veterinario, ancora non ho deciso.
- Ryuu - mi chiama Alex, prendendo anche l'altra mia mano. Mi chiedo perché mi abbia portato qui, non che mi dispiaccia. Ma perché io?
Ci guardiamo. I suoi occhi azzurri luccicano come pietre preziose. È così bello, e io muoio dalla voglia di baciarlo, però non ho mai baciato nessuno, e se bacio da schifo?
Forse non gli importa, poiché si china su di me e preme le labbra sulle mie. Chiudo gli occhi. Il tempo si ferma e il resto del mondo scompare, come sempre quando siamo insieme. È come se foste in una bolla, dice a volte Akira.
Lascio andare le sue mani, afferrando il bordo della sua felpa. Lui mi accarezza i capelli, muovendo lentamente le labbra sulle mie.
- Credevo non volessi baciarmi - dice, quando ci separiamo. - E che avessi frainteso tutto questo tempo.
- Perché? - chiedo, perplesso. Il cuore mi batte fortissimo.
Alex mi ha appena baciato. Ci siamo baciati. Ho appena baciato Alex.
- Quel giorno, in piscina... volevo baciarti, ma tu mi hai spinto in acqua - mi ricorda, corrucciato. - Quindi ho pensato...
- Ma perché c'era mio fratello, e io volevo che il mio primo bacio fosse un po' più intimo e romantico!
Davvero crede che non volessi baciarlo? Pensavo che i miei sentimenti per lui fossero più che evidenti!
Stringe i miei capelli tra le dita, e un brivido di piacere mi percorre dalla nuca fino alla base della schiena.
- Sono il tuo primo? Che onore - asserisce, sorridendo e baciandomi dolcemente. Ci baciamo per un po', per poi spostarci su una panchina. Mi passa un braccio attorno alle spalle, e io mi accoccolo sul suo petto.
- Questo significa che adesso stiamo insieme? - domando timidamente. - Che... ti piaccio? Perché mi piaci tanto, Alex...
Sorride, strofinando una guancia contro i miei capelli.
- Mi sei piaciuto dal primo istante in cui ti ho visto - afferma, giocherellando con le mie dita. - E se a te va bene, allora certo, sei il mio ragazzo.
Gli solletico il collo con la punta del naso, prima di poggiarvi un bacio. Un sorriso enorme sboccia sulle mie labbra.
Sono il suo ragazzo. Wow!!!
Alzo il capo e lo guardo, e lui ricambia il mio sguardo per un lungo istante, per poi baciarmi. Mi sento sciogliere. È il giorno più bello della mia vita, potrei volare da tanto che sono felice.
- È meglio se torniamo indietro - asserisce, dopo un po'. - Devi ancora fare i compiti, no? E io devo andare a cercare il giardiniere per restituirgli la chiave, sperando di non farmi beccare da mio padre.
Annuisco, anche se vorrei stare ancora qui con lui. Rientriamo. Mi accompagna fino a davanti la porta della mia stanza.
- Ci vediamo a cena - dice, sorridendomi con tenerezza e baciandomi un'ultima volta. E se ne va.
Io lo seguo con lo sguardo finché non scompare alla mia vista, dopodiché entro in camera. Akira sta studiando, sdraiato sul suo letto.
- Dove sono Jorge e Adrien? - chiedo, recuperando la mia borsa lasciata ai piedi del letto e tirando fuori il quaderno e i fogli da riscrivere.
Mio fratello alza rapidamente la testa.
- Jorge è in doccia e Adrien si sta facendo aiutare dalla biondina dell'ultimo anno che tanto gli piace - risponde, tornando a concentrarsi sul quaderno. - E tu hai un sorriso che ti va da un orecchio all'altro. È successo qualcosa con Alex, immagino.
- Sì! - squittisco, nascondendo il viso nel cuscino. Ride.
- Buon per te - commenta, alzando di nuovo la testa per sorridermi. - Sono felice che vi siate finalmente messi insieme.
- Finalmente?
- Era solo una questione di tempo - afferma, ridacchiando. Poi tace, riportando l'attenzione esclusivamente su ciò che sta studiando.
Mi metto anch'io al lavoro, ma riesco a riscrivere solo la metà degli appunti: è impossibile non perdermi a pensare che sono il ragazzo di Alex e di aver avuto il mio primo bacio con lui.
Aspettare che arrivi l'ora di cena è un supplizio, una vera tortura, e non certo perché ho fame. Non molta, in verità. Mi basterebbe la mia felicità, tuttavia il mio corpo ha bisogno di qualcosa di concreto.
In mensa mi siedo accanto ad Alex, come sempre, e Akira si siede vicino a me. Il mio ragazzo ed io ci teniamo per mano sotto il tavolo ogni istante possibile.
Dopo cena Alex viene nella nostra stanza. Ci sediamo sul mio letto per parlare, ignorati dai miei compagni di stanza (a parte mio fratello che di tanto in tanto ci sbircia e sorride tra sé).
- Sono riuscito a restituire la chiave senza farmi beccare - annuncia il mio ragazzo, sorridendo. Si fa serio, abbassa la voce ulteriormente. - Mio padre sa che sono pansessuale... e anche la maggior parte degli studenti. Ma lo capisco se preferisci che la nostra relazione resti tra noi. Non c'è problema.
Mi sporgo verso di lui e lo bacio timidamente.
- Voglio che tutti sappiano di noi - ribatto, deciso. Torna a sorridere come prima.
- Amo la tua grinta - dice, prendendo il mio viso tra le mani e impossessandosi della mia bocca.
Poggio le mani sulle sue gambe e cerco di godermi il momento e basta.
- Resterei qui ancora... ma non voglio sfidare la mia fortuna - asserisce, quando ci stacchiamo. - Devo tornare nella mia stanza, nel caso che mio padre venga a controllare. Buonanotte, piccolo.
Mi bacia un'ultima volta sulle labbra e poi sulla fronte.
- Buonanotte, Alex - gli dico, e lui sorride.
- Ci vediamo domani - conclude, uscendo e richiudendosi la porta alle spalle.
Sospiro, sdraiandomi.
Domani. Non vedo l'ora.
-
Note dell'autrice:
buongiorno, pasticcini! Ieri, una volta tornata dall'uscita con i miei amici, mi son portata a buon punto con questo capitolo, ma poi ero davvero stanca e sono crollata. Credo che oggi posterò ancora almeno una volta, se non due. Un abbraccio
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top