Capitolo 19: Le migliori intenzioni pt.2

Capitolo 19: Le migliori intenzioni (seconda parte)

Eleonora si trovava sull'aereo, con destinazione Firenze.

Nonostante il film proiettato dal piccolo schermo sul sedile di fronte, non riusciva a distogliere i propri pensieri dagli avvenimenti degli ultimi giorni: la foto dei genitori; le informazioni sulla gravidanza di Margherita; la delusione della sera precedente riguardo alle informazioni dell'investigatore privato; lo scoppio di rabbia e la partenza improvvisa.

Ma ciò che continuava a rimbombarle nella testa erano le parole di Eleanor.

Quella mattina, una volta presi i bagagli, Eleonora si era apprestata ad uscire dal residence per andare a prendere il volo che aveva prenotato la notte prima. Aveva deciso di non parlarne con nessuno, avrebbe lasciato solo un biglietto a Gabriele, in modo che non si spaventasse non trovandola in camera.

Era uscita con le prime luci dell'alba, c'era un tappa che voleva fare prima che il taxi l'accompagnasse in aeroporto. Decise di passare dalla Chiesa di San Biagio, voleva accendere una candela e recitare una preghiera, aveva bisogno di capire che cosa fare di lì in poi e la chiesa era il posto in cui riusciva a ritrovare la propria pace interiore.

Fece il proprio ingresso in punta di piedi, non tutte le luci erano già state accese, solo delle piccole luci gialle che illuminavano l'altare, e i lumini delle candele; in chiesa c'erano solo lei e altre due signore intente a pregare, le quali non parvero accorgersi del suo ingresso.

Nell'ala destra della chiesa si trovava una piccola cappella, dedicata alla Santa Vergine Maria, con la volta color mattone e cobalto, illuminata da dei candelabri. Decise di inginocchiarsi sul genuflessorio e pregare. Una volta terminate le proprie preghiere si alzò e fece per dirigersi verso la porta della chiesa, ma uno schiarirsi di voce dietro di lei attirò la sua attenzione.

La giovane si voltò e vide, a pochi passi da lei, la figura di una donna minuta dai capelli argentei, la riconobbe subito: si trattava di Eleanor.

La signora non sembrò troppo stupita di trovarla lì, a differenza di Eleonora che non aveva proprio preventivato di poter incontrare la proprietaria del residence in chiesa a quell'ora del mattino e che, quindi, le domandò che cosa la portasse lì.

"Oh, in realtà vengo tutte le mattine a quest'ora, poi torno al residence e preparo la colazione per gli ospiti. Tu invece come mai sei venuta qua così presto e con i bagagli? Sei in partenza?!"

"Sì, prenderò il volo delle sette per Firenze, dall'aeroporto di Marsiglia!"

"È dovuto, per caso, a quello che è successo ieri sera? Ho sentito ciò che hai detto alla tua amica, dopo che me ne sono andata, eri un po' alterata e parlavi a voce abbastanza alta!"

"Sì, è per quello, ero venuta qua convinta di incontrare le persone della foto che le ho mostrato e, invece, non è andata così!"

"Posso sapere il vero motivo per cui è così importante per te trovarli?" domandò la signora con un interesse che pareva davvero sincero.

"È una lunga storia, tra poco devo partire, non ho tempo di spiegarle tutto per filo e per segno, posso solo dirle che era un modo per scoprire le mie origini. Le chiedo la cortesia di non dire ai miei amici di questo nostro incontro."

"Capisco...spero che il tuo viaggio a Valensole non sia stato del tutto vano e che le cose che hai scoperto possano aiutarti in qualche modo, anche se solo in minima parte. Per i tuoi amici non preoccuparti, inventerò qualcosa nel caso dovessero farmi domande."

Eleonora fece un sorriso di cordialità e si apprestò ad avviarsi verso il portone d'ingresso.

Ma la signora la fermò per un'ultima volta: "Sai, provoca sempre un senso di simpatia incontrare qualcuno con un nome simile al nostro. I nostri derivano entrambi dal nome Hellionor, mi è sempre piaciuto, uno dei suoi significati è cresciuta nella luce, l'ho sempre trovato poetico e meraviglioso. Ma c'è un altro significato, altrettanto importante, che è colei che ha compassione. Forse i tuoi genitori desideravano questo per te, quando ti hanno dato questo nome, che tu crescessi nella luce e che nutrissi uno spirito compassionevole verso te stessa e verso gli altri. La compassione è un sentimento nobile, penso che sia legato alla comprensione dell'altro."

La ragazza si era bloccata sul posto, ignara del tempo che scorreva e dell'aereo che la stava attendendo, percepiva che quella signora aveva voluto lasciarle un messaggio prima che partisse, probabilmente volendo che lei ci riflettesse sopra.

Sul momento l'aveva saluta cordialmente, cercando di scacciare il pensiero, sull'aereo però tutto le era tornato alla mente e non potè fare a meno di pensare a quelle parole per tutto il viaggio.


Spazio autrice: Ciao a tutti, ecco la seconda parte del capitolo "Le migliori intenzioni", purtroppo ho avuto problemi con il normale caricamento dell'immagine in alto e quindi ho dovuto metterla all'interno del testo, appena si risolverà la situazione la metterò al solito posto. A presto!💙

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top