Capitolo 22: Alle strette
Capitolo 22: Alle strette
Una volta fuori, Eleonora consegnò a Walter una busta:" Questa me l'ha data Fiamma prima che arrivaste tu e Olivia, contiene le fotografie di cinque dipinti, dei quali dovrò fare una descrizione entro domani mattina, se vogliamo che Fiamma ritorni con noi!"
Il ragazzo aprì la busta e dette una sbirciata e notò che tra le fotografie si trovava anche "Bosco di larici", il quadro oggetto della donazione fatta all'associazione; gli altri quattro dipinti invece erano quelli che avevano visto nella stanza di Fiamma, all'interno del capannone.
Entrambi erano estremamente perplessi, così Eleonora decise che fosse giunto il momento di chiamare Kevin, al numero che egli aveva lasciato loro sul bigliettino.
Walter questa volta fu pienamente d'accordo con lei, qualcosa non quadrava: "Perché tutto questo interesse per delle descrizioni?" pensò. La ragazza allora prese il telefono e digitò il numero dell'uomo, il quale fece passare qualche secondo prima di rispondere, poi finalmente riuscì a sentire la sua voce.
"Ciao, Kevin, sono Eleonora, l'amica di Fiamma Parini!"
"Ciao Eleonora, che succede? Ci sono problemi?" domandò lui.
"In realtà non saprei, Fiamma mi ha fatto una proposta strana oggi mentre eravamo da sole, ovvero dovrei creare delle descrizioni per dei suoi dipinti entro domattina perché lei decida di tornare con noi a Firenze!" continuò lei.
"Capisco..." disse lui, "E questi dipinti quali sarebbero se posso sapere? Perché in questi ultimi tempi Olivia ha fatto una strana richiesta anche a me, mi ha chiesto di scolpire delle miniature in legno ispirate a dei dipinti, potrebbero essere gli stessi. Cosa raffigurano i dipinti che tu devi descrivere?"
"Aspetta, ho delle foto qui in una busta, le fotografo con il cellulare e te le invio!" rispose prontamente Eleonora.
Una volta ricevute e visionate le fotografie, l'uomo esclamò:" Come pensavo, sono gli stessi dipinti, forse ha in mente di fare una sorta di esposizione artistica su più livelli, pittura, scrittura e scultura e in questo non ci sarebbe niente di male, se non avesse in mente di appropriarsi lei stessa di tutti i lavori e i meriti. Il problema però è che ora come ora, se non farai come vuole lei, dubito che Fiamma tornerà con voi, quindi io ti consiglio di assecondarla per il momento, poi se la Saintclair dovesse appropriarsi delle opere, ti prometto che farò in modo di fartele riavere tutte il prima possibile!"
La ragazza era molto confusa, però decise di seguire il consiglio di Kevin, così lo ringraziò e gli promise che lo avrebbe tenuto aggiornato, poi si salutarono.
Walter non disse niente, anche per lui c'era qualcosa di losco in quella faccenda, ma al momento non c'era altro modo per far tornare sua zia a casa se non accettare la sua richiesta.
Appena tornati in hotel, la ragazza dispose con cura le foto di fronte a sé, c'erano per l'appunto: "Bosco di larici" e altri quattro dipinti che presentavano delle caratteristiche molto simili al primo, anche se i tratti non erano facilmente distinguibili, infatti la giovane dovette dar fondo a tutta la sua fantasia per creare delle descrizioni originali per quei dipinti.
Il mattino seguente, il suono della sveglia la fece sussultare, si era addormentata sulla scrivania della sua stanza d'hotel, fortunatamente però erano ancora le otto e aveva completato il lavoro prima di addormentarsi, quindi aveva tutto il tempo di andare al capannone per consegnare le descrizioni.
Pochi secondi dopo infatti, anche Walter bussò alla sua porta:" Allora ce l'hai fatta?". La ragazza mostrò il foglio al giovane e disse:" Sì, sono tutte qua, forza andiamo!" e si incamminarono per raggiungere Fiamma.
Una volta giunti a destinazione, bussarono e trovarono Fiamma ad accoglierli:" Buongiorno, ragazzi, allora ce l'avete fatta? Facciamo ritorno a casa?!". Eleonora un po' accigliata le consegnò il foglio, la donna prima dette una lettura accurata, poi fece un sorriso e disse:" Molto belle, hai fatto un buon lavoro, adesso vado un attimo a sistemare le ultime cose e poi andiamo!"
I ragazzi fecero per seguirla, ma lei chiese loro di rimanere sulla porta, che avrebbe fatto in pochi attimi. Appena Fiamma si fu allontanata, Walter guardò di sbieco Eleonora e le disse sbuffando sottovoce:" Starà lasciando il foglio da qualche parte per quell'arpia!". "Lo penso anche io, Walter...lo penso anche io!" rispose Eleonora sconsolata; poi d'un tratto videro riapparire la donna con i suoi bagagli e quella visione li rincuorò un po'.
Lì fuori c'era un taxi che li aspettava, per andare a prelevare i bagagli dei due ragazzi in hotel e poi accompagnarli direttamente in stazione. Finalmente una luce in fondo al tunnel iniziava a stagliarsi nella mente dei ragazzi; Fiamma sarebbe stata nuovamente con loro e questo tanto bastava.
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