Capitolo 21: Lo scambio
Capitolo 21: Lo scambio
Quel pomeriggio, come d'accordo, Walter ed Eleonora si recarono nuovamente al capannone; una volta giunti lì e bussato alla porta, ad accoglierli trovarono Olivia.
La donna appena riconobbe il volto di Eleonora, assunse un'espressione infastidita:" Ah, sei tornata in compagnia... posso aiutarvi? Se volete vedere Fiamma vi anticipo già che in questo momento sta lavorando e preferirebbe non essere disturbata!"
La ragazza sentì subito la calma che si era promessa di conservare, svanire piano piano dal suo corpo, per dar posto ad un profondo nervosismo che presto si sarebbe tramutato in rabbia, se non fosse stato per l'intervento di Walter.
Infatti il giovane riuscì a tenere i nervi saldi e a mostrarsi accomodante nei confronti della Saintclair, esclamando:" Mi scusi, signora, non abbiamo avuto il piacere di presentarci...io sono Walter, il nipote di Fiamma. Siamo passati di qua solamente per salutare mia zia prima di andarcene, infatti domani partiremo per far ritorno a Firenze, potrebbe concederci questa cortesia?"
Olivia rifletté un attimo, poi rispose:" Beh, se le cose stanno così allora, non vedo perché no! Entrate pure!" e rivolse un sorriso di finta cortesia ai due ospiti che ricambiarono con altrettanta ipocrisia.
La donna fece strada ai due ragazzi verso la stanza di Fiamma, ma come prevedibile, una volta accompagnati dalla Parini, non accennò ad andarsene.
Fiamma stava dipingendo, quando d'un tratto sentì Olivia schiarirsi la voce, a quel punto si voltò e vide i volti dei due giovani, i quali le sorrisero, questa volta in modo sincero e lei sembrò sollevata da questo, forse temeva che fossero in collera con lei.
Walter raccontò anche alla zia la storiella secondo la quale loro si trovavano lì per salutarla prima della partenza e lei sembrò un po' dispiaciuta; Eleonora invece se ne stava in silenzio vicino ad Olivia, la quale la stava squadrando dalla testa ai piedi da più di cinque minuti, se quell'arpia non si fosse tolta di mezzo, sarebbe stato difficile cercare di convincere Fiamma a tornare a casa con loro.
D'un tratto Walter decise di mettere in atto ciò che aveva pianificato con Eleonora poche ore prima, ovvero lui avrebbe fatto da diversivo con la Saintclair, cercando di allontanarla dalla stanza ed Eleonora avrebbe tentato di convincere Fiamma a tornare a casa.
Il ragazzo iniziò a prodigarsi in complimenti con la Saintclair, affermando quanto fosse rimasto colpito dalle opere viste all'interno del capannone e domandò alla donna se potesse fargli fare un giro del capannone per ammirare anche le altre.
Chiaramente Olivia inizialmente si mostrò un po' titubante, ma a sorpresa intervenne la stessa Fiamma, dicendo alla donna che sarebbe stato cortese da parte sua fare ciò.
In questo modo Eleonora riuscì a rimanere da sola con Fiamma, la quale la guardò dritta negli occhi e disse:" Non partite domani, giusto? Riconosco le espressioni di mio nipote quando mente! Perché avete inventato questa balla?"
"Non volevamo infastidire quella donna, sembra che tu ci tenga molto alla sua opinione! Comunque te lo chiedo un'altra volta, torna a casa con noi Fiamma..."
"Perché dovrei farlo?!"
"Perché quella donna ti sta usando, non lo vedi? Per chi stai dipingendo tutti questi quadri... per lei?! disse Eleonora.
"E anche se fosse, quale sarebbe il problema?" ribatté l'artista in tono seccato.
"Nessun problema, basta che ce ne torniamo insieme a Firenze, quadri o non quadri non importa!" disse la ragazza.
"Beh, invece importa, mi sono impegnata molto per realizzare questi lavori in così poco tempo, questo è un mio nuovo progetto. Anzi, a proposito di questo, ho una proposta per te, visto che ci tieni tanto a riavermi a Firenze. Realizza per ciascuno di questi cinque dipinti una delle tue descrizioni e io tornerò a casa con voi, anche domani!" esclamò la donna decisa.
Eleonora rimase al quanto sorpresa da quella richiesta, non capiva come e perché le sue descrizioni dovessero essere oggetto di scambio per riavere Fiamma con lei. Sul momento pensò che avrebbe potuto accettare tranquillamente, ci avrebbe lavorato durante la notte e il giorno dopo sarebbero potuti tornare tutti quanti insieme a casa, ma sicuramente in tutto ciò ci doveva essere lo zampino anche della Saintclair e non aveva la minima idea di che fine avrebbero fatto quei dipinti una volta ultimati.
Ovviamente provò a domandarlo a Fiamma, ma la donna fu molto vaga, così le chiese di poter rifletterci sopra, almeno una notte, in caso di risposta affermativa, il mattino seguente si sarebbe presentata con le descrizioni e la Parini sarebbe dovuta tornare con loro.
Fiamma accettò la richiesta di Eleonora e le strinse la mano come se avesse appena concluso un affare; pochi attimi dopo Olivia e Walter fecero ritorno.
"Tutto a posto qui?" domandò la donna corvina, con aria sospettosa.
"Certo, tutto bene!" rispose Fiamma ed Eleonora fece un cenno affermativo, abbozzando un sorriso.
A quel punto, per uscire da quella situazione di forte tensione e imbarazzo, Walter proruppe: "Va bene, allora adesso noi andiamo. A presto, zia; e arrivederci, signora Saintclair, è stato un piacere conoscerla!" poi rivolse uno sguardo di intesa ad Eleonora che si limitò a salutare frettolosamente le due donne e seguì Walter verso l'uscita.
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