Capitolo 16: Doni
Hellionor: -SECONDA PARTE-
Capitolo 16: Doni
Era passato più di un mese dalla partenza di Fiamma e la donna ancora non aveva fatto ritorno, per di più nessuno sapeva dove si trovasse, lei infatti si era limitata a mandare qualche messaggio dove tranquillizzava la famiglia sul fatto che stesse bene e che presto avrebbe fatto ritorno a casa, per il resto nessuna traccia, né chiamate, né foto, niente di niente.
Eleonora durante quel periodo aveva continuato ad aiutare Walter con l'atelier come da volere di Fiamma e a scrivere; il periodo di tirocinio invece era giunto al termine.
Con Simone erano in pausa, da quando gli aveva raccontato quello che era accaduto con la Parini, entrambi avevano deciso che fosse meglio prendersi un periodo per riflettere.
Nonostante la situazione fosse apparentemente tranquilla però, la ragazza non riusciva a dormire sonni sereni, continuava a domandarsi dove fosse Fiamma e quando, ma soprattutto se sarebbe tornata.
Lei aveva inviato diversi sms alla donna, ma in risposta gliene era giunto uno solo:" Sto bene, ma non mi cercare. In questo periodo ho bisogno di staccare un po'!"
E lei così aveva fatto, almeno fino a quel giorno, quando all'atelier arrivò una strana busta, Walter la aprì, era un atto di donazione di un dipinto realizzato da Fiamma a favore di una certa associazione.
Inutile dire che Eleonora e Walter si insospettirono al quanto e iniziarono a fare delle ricerche e giunsero al nome della persona che gestiva l'associazione.
Sia questa persona che l'associazione avevano sede in un paesino nel Lazio, Eleonora sull'onda di quella scoperta decise subito di voler partire, per scoprire se anche Fiamma si trovasse lì e parlarle di persona.
Walter un po' restio le chiese di attendere qualche giorno, in modo da informare tutta la famiglia di Fiamma e poi decidere tutti insieme.
Il giorno seguente Walter informò la ragazza di come era andata la conversazione con la famiglia di Fiamma; questi ultimi prima si erano informati su quale fosse il dipinto oggetto della donazione, un quadro intitolato:" Bosco di larici", il quale faceva parte di una serie di dipinti ispirati al realismo magico che l'artista stava sperimentando nell'ultimo periodo; Fiamma aveva partecipato con esso ad una sola esposizione ed era una delle sue opere meno costose.
Forse per questo motivo o chissà per quale altra ragione, la famiglia disse che non c'era ragione di preoccuparsi visto che Fiamma era solita fare donazioni del genere a varie associazioni e di dormire tranquilli che presto sarebbe tornata, infatti aveva inviato pochi giorni prima un sms per far avere sue notizie, senza dire però come al solito dove si trovasse.
Eleonora iniziò a camminare su e giù per l'atelier, poi incuriosita cercò il dipinto oggetto della donazione e lo trovò in una stanzetta ammassato con altri esperimenti dell'artista.
La ragazza lo prese in mano e lo osservò attentamente, non era un dipinto molto grande, raffigurava questo bosco di larici e al centro una specie di grande casa di legno che si stagliava verso l'alto, simile alle tradizionali abitazioni giapponesi che aveva visto spesso in tv, il tutto condensato appunto in una strana atmosfera magica, a tratti fiabesca.
Guardò dietro al dipinto in cerca di scritte o altre informazioni, ma non trovò niente, chissà perché tra tante opere aveva deciso di donare proprio quella, forse appunto perché era considerata di minor pregio rispetto alle altre, pensò la giovane.
Comunque, l'unico modo per dare una risposta a tutti quegli interrogativi era uno solo, prendere gli indirizzi attinenti all'associazione che aveva reperito e andare in cerca di informazioni.
Il suo intuito le diceva che, con un po' di fortuna, lì nei dintorni avrebbe trovato anche Fiamma.
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