Heavy Breathing

- Facciamo sesso.

La proposta giunge un poco improvvisa, ma nulla che Jonghyun non si stia aspettando. Stanno insieme da quasi sei anni, tenendo conto che hanno perso parecchio tempo, tuttavia sentire quelle parole uscire dalla bocca di Kibum fa imporporare le sue guance e sgranare i suoi occhi.

- C-cosa?

Kibum giocherella con lo strappo sui pantaloni e si stringe nelle spalle.

- Ci ho pensato...

Jonghyun lo guarda dal proprio posto in salotto.

- Voglio dire... ci ho pensato anch'io, ma - Jonghyun stringe le mani una nell'altra - mi bastava il contatto fisico e darti le pacche sul culo durante i concerti...

Kibum alza lo sguardo per incontrare il suo.

- Però ci hai pensato anche tu.

- Sì... non è normale, in una relazione? - chiede Jonghyun, arruffandosi i capelli scuri. L'altro lo studia e poi emette un sospiro.

- Mi dispiace se è stato improvviso... semplicemente ci stavo pensando.

Kibum si lecca le labbra mentre il suo sguardo vaga lungo il corpo del proprio compagno. Oggi indossa gli shorts e una sua maglietta, siccome è rimasto a dormire da lui. Hanno guardato dei film e bevuto un bicchiere di vino o due, ma nulla di più. I suoi occhi si soffermano in un punto preciso.

- Jjong...

Egli nota il suo sguardo.

- Cosa?

- Proviamoci.

Kibum si alza in piedi e va da Jonghyun, sedendosi sul bracciolo della poltrona. Jonghyun si scosta un poco per guardarlo.

- Adesso? Non hai degli impegni?

- Niente fino alle due.

Jonghyun si mordicchia il labbro inferiore.

- Non sono dell'umore... - mormora, purtroppo per Kibum.

Lui ride cupamente, sedendosi sulla sua coscia.

- Ti farò diventare io dell'umore giusto.

E insinua una mano sotto la sua maglietta, facendolo sussultare. Le sopracciglia di Jonghyun si aggrottano mentre gli afferra il polso.

- Non era quello che intendevo.

Kibum si ritrae e lo guarda dritto negli occhi.

- Allora cosa intendevi?

Jonghyun sospira e gli cinge la vita con le braccia, avvicinandolo a sé, così non deve sostenere il suo sguardo.

- Non ho mai detto nulla riguardo al sesso perché siamo sempre così occupati...

Kibum strofina il naso contro il suo collo e lo bacia.

- Smetti un secondo e ascoltami.

- Sto ascoltando - borbotta Kibum. - Ma il tuo corpo non sembra stia obbedendo alle tue parole.

E ride, premendo una mano sul rigonfiamento nei suoi pantaloni. Jonghyun freme al suo tocco, il suo respiro improvvisamente accelerato.

- Kibum - geme. - Quando penso di farlo con te... nngh... lo immagino come un momento lungo e dolce.

- Come il tuo amichetto in questo momento? - sussurra Kibum.

Le guance di Jonghyun s'imporporano di nuovo e lui spinge via l'altro, facendolo cadere sul pavimento. Kibum sussulta di dolore e gli lancia un'occhiataccia. Jonghyun ha ora una mano sul petto, ed esso fa rapidamente su e giù mentre cerca di calmarsi.

- Scusa, non volevo spingerti...

- No... - Kibum si passa una mano fra i capelli. - Lo capisco.

- Mi hai davvero, davvero colto di sorpresa quando l'hai detto.

Kibum ride sommessamente, stendendosi sul tappeto e osservando il ventilatore a pale. Gira e gira con i suoi pensieri. Sospira, portandosi un braccio sul viso.

- Hai paura? - chiede, rompendo il silenzio. Jonghyun si muove sulla poltrona, senza parlare. - Sei anni, Jjong, ma nove di tormento. Tu non... io non penso che tu capisca cosa ho passato in questi anni.

Jonghyun ascolta attentamente, il labbro stretto tra i denti.

- Ti ho guardato, ti ho amato, ho aspettato che tu provassi lo stesso ed ero spaventato.

Kibum si gira su un fianco e fissa pigramente la trama del tappeto, la studia.

- Ero spaventato perché pensavo strane cose riguardo ad un membro del mio gruppo; volevo abbracciarti e baciarti, toccarti in posti non permessi dal fanservice... ma lo capisco... il sesso è speciale. Tu vuoi che sia speciale - Kibum continua a giocherellare con la trama del tappeto. - Lo capisco.

Jonghyun lo osserva, incerto sul da farsi e terrorizzato al pensiero di muoversi perché le sue mani pensano da sole. E in quel preciso istante stanno gridando di toccare Kibum, di passare ogni dito sulla sua pelle liscia, oltre le sue caviglie, i suoi polpacci, e poi fermarsi sulle sue cosce. Eppure la sua mente, la sua mente vuole che ci pensi attentamente, vuole parlare, tuttavia non riesce ad articolare i propri pensieri. Sesso, lo vuole anche lui e forse è ciò che ha bisogno di dire.

- Io... io... - deglutisce sonoramente. - Lo voglio anch'io.

Le dita di Kibum mollano la presa sul tappeto e lui si tira lentamente a sedere. Si porta le ginocchia al petto, cercando le iridi castane del compagno.

- Cosa vuoi? - domanda a bassa voce.

Jonghyun lo raggiunge sul pavimento, prima di sistemare le mani sulle sue ginocchia e separarle lentamente per confermare le proprie parole.

- Io... voglio... te.

Jonghyun guarda affamatamente tra le sue gambe aperte, per poi spingerlo gentilmente sul pavimento. Kibum lo fissa con sguardo impenetrabile. Lui deglutisce di nuovo sonoramente, facendo scivolare le mani sulle sue cosce; la sua pelle lascia una sensazione bruciante sui suoi polpastrelli, sui palmi delle mani. Kibum lo guarda e un lieve sorriso nasce sulle sue labbra. Jonghyun si abbassa e lo bacia. È un dolce, rassicurante bacio, quasi stesse chiedendo: questo va bene? La sua bocca si muove in sincronia con quella di Kibum e la sua mano spinge contro la sua nuca per avvicinarlo. Quando la sua lingua s'insinua tra le sue labbra, il bacio esplode di passione come un fuoco d'artificio. Il corpo di Jonghyun formicola e lui sa che, se non si ferma presto, andrà troppo in là. Ma non è ciò che Kibum vuole?

Jonghyun si scosta per riprendere fiato e stringe una coscia al fidanzato, strappandogli un gemito tremante. Lo fissa con occhi ardenti, tra le gambe un rigonfiamento più che evidente, e si morde il labbro inferiore. Si guarda attorno e sbircia l'orologio, dopodiché stringe i denti e tenta di sgravare Kibum dal proprio peso, ma lui lo riporta al proprio posto con un braccio, finché non sono petto contro petto, anca contro anca.

- Non farlo - sbuffa, gli occhi che brillano alla luce del sole. Jonghyun prova a sfuggirgli, tuttavia ciò provoca unicamente uno sfregamento dei loro bacini e le sue sopracciglia si inarcano.

- Kibum, lasciami andare.

- C'eri quasi. Mi vuoi, ma perché non vuoi andare fino in fondo?

La presa di Kibum sulle sue braccia si allenta; Jonghyun si siede, lo sguardo distante.

- Hai ragione... ho paura.

Le sue dita fanno distrattamente su e giù lungo lo stomaco di Kibum.

- Ho paura di farti male, di volerti così tanto da non riuscire a fermarmi. Tutti questi anni... ti ho guardato anch'io.

Le sue mani finiscono sui suoi fianchi, disegnando la curva dove finiscono le anche.

- Ti ho guardato ballare e mi sono innamorato ancora e ancora. Il tuo sorriso, il tuo naso, la cicatrice sul tuo sopracciglio, il modo in cui dici il mio nome quando sei arrabbiato - Jonghyun respira forte dal naso. - Ho paura.

Kibum lascia calare il silenzio prima di allungare le mani verso il suo viso. Gli accarezza una guancia, prima di scendere lungo le sue spalle e il petto. Jonghyun è senza fiato ma gli permette lo stesso di toccarlo, si morde il labbro inferiore quando la sua mano s'insinua nei suoi boxer. Il suo polso inizia a muoversi leggermente, impedendogli di avere il pieno controllo della propria voce: il suo corpo va a fuoco e la sua mente si colma di lussuria.

- Mia madre - asserisce Kibum, la voce calma nonostante l'ardente desiderio negli occhi castani - una volta mi ha detto che il sesso non è solo piacere o procreazione.

Jonghyun geme, poggiando una mano sul suo petto per mantenere l'equilibrio.

- È amore, connessione... unità - la sua voce trema un poco. - Sei così duro.

Sussulta quando Jonghyun freme nel suo palmo.

Egli deglutisce e afferra le sue mani, imprigionandole oltre il suo capo.

- Tu... mi hai reso così - sbuffa.

- Bene - Kibum lo fissa con decisione. - Ora fottimi.

Jonghyun sbatte le palpebre e poi scoppia a ridere, gli occhi scintillanti e l'espressione luminosa.

- Quanto sei volgare.

- Non ti eccita? - domanda Kibum, gli occhi a mandorla traboccanti di curiosità.

Jonghyun scuote la testa.

- Mi fa ridere.

- Be'... - l'altro distoglie lo sguardo. - Ci ho provato.

Jonghyun ride di nuovo, abbassandosi sul suo collo. Lo bacia delicatamente una, due volte, e la terza sugge la sua pelle.

A bassa voce sussurra:

- Prova a dire - gli morde un lobo - fai l'amore con me... Jonghyun -.

Kibum sussulta violentemente al sol pensiero, il cuore che gli batte forte; è abbastanza sicuro che anche il compagno lo possa udire. Con un flebile ringhio spinge le anche contro quelle di Jonghyun.

- Fai... - fa una pausa, beandosi del calore dei loro corpi premuti uno contro l'altro. - L'amore con me...

Incontra l'intenso sguardo di Jonghyun, insieme al suo sorriso sbilenco.

- Jonghyun.

E si baciano, sigillando la richiesta tra le loro labbra.

-

Note della traduttrice:
ultimamente traduco troppe cose e non mi dedico abbastanza alle mie storie... mi dispiace. Ma questa one-shot sulla mia amata Jongkey era troppo bella.

Il profilo dell'autrice:

http://nothingbutsoulmatesjongkey.tumblr.com

La one-shot originale:

http://nothingbutsoulmatesjongkey.tumblr.com/post/161933298575/heavy-breathing-11

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