Capitolo 3


SHAWN

Aspirai profondamente il fumo dalla sigaretta e lasciai che mi riempisse i polmoni e lenisse quel senso di inquietudine, che mi accompagnava dal primo pomeriggio.

Riuscivo a vedere il tramonto dalla  terrazza all'ultimo piano, ma non era certo quello il motivo per il quale ci andavo tutte le sere. Lì era l'unico luogo, in tutto il collegio, in cui si poteva fumare senza beccarsi una noiosissima punizione.

Mi sono sempre chiesto di quale droga si facesse quel demente che scrisse le regole di questo posto: niente sigarette, niente alcol, potevamo usare i cellulari solo in determinati momenti della giornata e non vedevamo nessun  essere umano di sesso femminile apparte  Mrs Jeck, una signora di mezz'età con i denti gialli.

Sapevo perché ero stato spedito qui.

Me lo meritavo, dopotutto la Cabello ci aveva quasi lasciato le penne in quel bosco.

Fu di April l'idea, lei pensava che sarebbe stato divertente vederla tornare sfinita e sporca, per prenderla in giro, ridicolizzarla davanti a tutti e  movimentare così la serata; perciò come sempre le ressi il gioco.
La amavo, facevo tutto ciò che voleva, cercavo con ogni mezzo di renderla felice e sembrava che l'unico modo esistente per farla gioire, fosse vedere la Cabello soffrire; lei si professava innamorata, ma nel momento del bisogno venne a galla la falsità di quelle dichiarazioni.

Forse non era mai stato amore.

Lei era la ragazza più bella che avessi mai visto, ma era marcia dentro; ho creduto di poterla salvare, invece ha finito per mandarmi in putrefazione il cuore.

Avevo perso tutto con le mie azioni devote a lei: il rispetto dei miei genitori, il rapporto con mia sorella ed ero stato spedito in questo collegio.
  
A volte sento ancora nelle orecchie, l'eco di quella terribile discussione che ebbi con Madison la sera stessa dello scherzo. Fece i nomi di tutti i coinvolti e così fummo portato via dalla festa e scortati in commissariato.

-Che ti dice il cervello?- mi urlò contro, appena mi vide -Quella ragazza poteva morire; ma ragioni, oppure pensi solo al tuo cazzo-

-Non parlare così- le urlai di rimando.

Avevo tanta rabbia dentro, sentivo il sangue ribollirmi nelle vene, che si gonfiavano ritmicamente sotto la mia pelle.

-Perchè non dovrei?- mi chiese tagliente- Da quello che so la stragrande maggioranza del tempo che passate insieme tu ed April, lo trascorrete facendo sesso-

All'epoca la reputai una traditrice e il sentirla additare la mia relazione con April come meramente sessuale, accrebbe ancor di più la mia ira.

- Io amo April- le sbraitai a un centimetro dalla faccia.

Non dimenticherò mai lo sguardo che mi regalò in quell'istante.

La pena che  suscitavo in lei era così imponente, che trasudava copiosa dai suoi occhi così simili ai miei e mi colpiva in pieno volto schiaffeggiandomi.

-Lei non ti ama fratellino- mi disse piano- e non la ami neanche tu-

Non aspettò la mia risposta, girò i tacchi e se ne andò.

Quella fu l'ultima volta che parlammo.

Mi mancava mia sorella.

Eravamo sempre stati molto legati, il nostro essere gemelli ci aveva permesso di creare un rapporto unico: ci capivano con uno sguardo, ci fidavamo l'uno dell'altro ciecamente e molte siamo stati così tanto in sintonia, da arrivare a parlare in sincrono.

Tutto questo, prima che rovinassi tutto con le mie azioni.

Se ripenso a quei momenti, oltre alla lite con mia sorella, la delusione negli occhi dei miei mi colpisce ancora in pieno petto, squartandomi ciò che resta del mio cuore putrido.

-Dove abbiamo sbagliato con te Shawn?- mi chiese mio padre, ancora scioccato dall'accaduto.

-Volevamo solo fare uno scherzo- cercai di giustificarmi debolmente- non volevamo mandarla in ospedale-

-Uno scherzo? Quella ragazza ha rischiato di morire- mi rispose lui severo- se non fosse stato per tua sorella, probabilmente sarebbero stati questi i risvolti-

Mia madre era in lacrime e mi guardava come se non riconoscesse in me suo figlio.

L'allarme del mio orologio, impostato sull'orario della cena, mi ridestò dai miei pensieri.

Gettai a terra il mozzicone della sigaretta, lo calpestai per spegnerlo e mi accinsi a scendere.

***

La mensa scolastica in collegio, era molto più ordinata di quella della normale scuola pubblica.

Ci alzavano in gruppi da venti, ordinatamente aspettavamo che il personale, rappresentato dagli alunni che quel giorno avevano il turno mensa, ci servisse il cibo e tornavamo ai nostri posti mantenendo lo stesso ordine.

Non ci era concesso di parlare durante il pasto, così l'aula mensa era sempre avvolta da un silenzio quasi surreale, considerando il numero di persone presenti.

Dopo cena tornammo tutti nei nostri rispettivi dormitori. Erano tutti da tre e io condividevo il mio con Kavin Palton, inviato qui dalla madre dopo aver avuto una relazione con la sua professoressa di letteratura inglese e Logan Majer, che si era guadagnato il suo biglietto di sola andata con la cinquantanovesima rissa.

Non parlavamo molto tra noi, in realtà nessuno aveva molta voglia di socializzare in quel collegio, comunque  i rapporti con i miei compagni di stanza erano cordiali.

Mi feci la doccia e mi sdraiai di peso sul letto.

Il senso di inquietudine, che mi aveva tormentato per quasi tutta la giornata non si era placato, anzi era cresciuto notevolmente e mi stava facendo faticare molto per prendere sonno.

Rilassai i muscoli e liberai la mente, ero molto stanco e volevo che quella giornata finisse il prima possibile.

Finalmente dopo un po' iniziai a sentire le palpebre pesanti e iniziai a scivolare in uno stato di dormiveglia.

Fu in quel momento che sentii qualcuno bussare alla porta.

Logan accese la luce ed andò ad aprire.

Era Mrs Jeck.

-Signor Mendes mi segua in presidenza- disse rivolgendosi a me.

Inizialmente pensai di essermi beccato qualche punizione, ma quando guardai gli occhi castano chiaro mi Msr Jeck capii che qualcosa di terribile era accaduto, fu in quel momento che il destino diede il colpo di grazia al mio cuore.

Note

Ciao ❤

Ecco un nuovo capitolo di questa storia.
Qui c'è il primo punto di vista di Shawn,che ve ne pare?

Faremi sapere cosa ne pensate di questa storia, se vi sta piacendo o se cambierete qualcosa.

Un bacio 😘

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