Capitolo 11
CAMILA
-Tu ti fidi di me Camila?- mi chiese Shawn agganciandomi a lui con le sue iridi scure.
Quella domanda mi spiazzò, ma al contempo mi chiarì fino a che punto fossi confusa.
Mi fidavo di lui?
Se me qualcuno mi avesse chiesto una cosa simile qualche mese prima, la mia risposta sarebbe stata sicuramente negativa, ma mi resi conto in quell'istante che c'era una finestra aperta dentro di me e quello spiraglio era stato creato da Madison.
Lei mi aveva ridato fiducia negli altri e certe cose restano dentro, certo Shawn era un caso a parte e il nostro passato una macchia scura e indelebile; ma in quel momento quel dolore compartito che avevo percepito nei suoi occhi, mi aveva resa incapace di allontanarlo da me.
Mi scrutava con quegli occhi profondi in attesa e l'intensità del suo sguardo era tale da arrivare a toccare le fibre più profonde del mio essere, mi sentivo avvampare, ma mi forzai a non abbassare lo sguardo.
-Te l'ho già detto- gli risposi - Madison mi ha insegnato ad aver fiducia nelle persone-
Chiuse gli occhi al nome della sorella respirò profondamente.
-Eravate molto legate tu e Madison-
La sua non era una domanda, ma un'osservazione.
-Si, lei mi ha salvata- gli risposi ripensando all'aiuto che Madison mi aveva dato durante la nostra amicizia, mi aveva resa più socievole, piu sicura in me stessa e nel mondo.
Shawn abbassò lo sguardo e mi resi che aveva frainteso le mie parole.
-Shawn non mi riferivo a quella notte-
Lui rise, ma la sua risata era fredda e priva si qualsiasi sostanza.
-Non devi essere gentile con me Camila-mi disse imperscrutabile- so perfettamente che quello che è successo quella notte è incancellabile-
-È vero è incancellabile, ma la mia vita è andata avanti- gli risposi- non stavo pensando a quella notte Shawn, è vero Madison in quell'occasione mi ha salvato la vita, ma poi lei per me ha fatto molto di più, mi ha fatta diventare una persona migliore e questo per me ha più valore-
Lui mi squadrò per un largo istante incerto sul credere o meno alle mie parole, poi mi sorrise.
Il mio cuore perse un battito.
Il suo era un sorriso così dolce, così puro e diverso da quei ghigni ai quali mi aveva abituata negli anni precedenti.
Non so quanto tempo restai impalata a contemplarlo, so solo che fui ridestata dalla campanella.
Ci alziamo simultaneamente e camminammo insieme per i corridoi della scuola.
Se qualcuno me l'avesse detto l'anno prima probabilmente gli avrei riso in faccia.
-Io ho biologia-mi disse fermandosi davanti alla sua aula.
-Oh io no- gli risposi automaticamente pentendomi nello stesso istante per essere stata così ebete.
-Lo so- mi rispose scoppiando in una fragorosa risata- so che tu fai parte del corso avanzato-
La sua dichiarazione mi stranì, lui era stato via per mesi e inoltre non sono mai stata la sua persona favorita, com'era possibile che si ricordasse del mio andamento scolastico?
-Come sai che faccio parte del corso avanzato?- gli chiesi dando voce ai miei pensieri
-Poco prima che cambiassi scuola la professoressa Maclan mi diede un foglio con i nomi di coloro che facevano parte del corso avanzato, diciamo per chiedere aiuto- rispose ridendo, come se quel ricordo fosse particolarmente divertente per lui.
-Oh e quindi... ti sei ricordato così che io faccio parte... beh- iniziai a balbettare frasi senza senso, il fatto che si fosse ricordato di qualcosa che riguardava me, mi aveva mandata in tilt.
-Ho buona memoria- tagliò corto lui sorridendomi- Ciao Camila-
-Ciao- sussurrai mentre entrava in classe.
***
Tornai a casa ancora con la testa e il cuore in subbuglio.
Sapevo che non potevo permettermi il lusso di provare certe emozioni.
Sapevo che probabilmente Shawn si ricordava tutti i nomi di quella lista, che non era una cosa importante, eppure non potevo evitare a quello strano calore che mi stava nascendo nel petto di espandersi e riscaldare ogni meandri del mio corpo.
Mi sedetti sua poltrona del salotto di casa mia e accesi la TV cercando di distrarmi.
Dopo un po' tornò mio padre dal lavoro.
Aveva una faccia imperscrutabile, così plastica che mi spaventò.
-Cos'è successo papà?-
-Non posso dirtelo- mi rispose.
-Dimmi solo se è grave-
Lui sospirò e si buttò di peso accanto a me, poi si passò una mano sul volto stancamente.
-È grave, ma non per questo è necessariamente una cosa negativa- mi rispose enigmatico.
Note
Eccomi qui con un nuovo capitolo 😍😍😍
Spero che vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate un bacio.
❤😘
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