Era un altra mattina soleggiata ed Eren tornò sulla sponda del lago, esattamente dove si era messo il giorno prima e tirò fuori dalla propria borsa il blocco da disegno e la mattina, iniziando a disegnare.
Poco dopo fece un errore nel disegno e così frugò nella borsa in cerca della gomma, ma quella non c era.
Sbuffò e mise a testa in giù la borsa ma quella piccola gommina non voleva sapere di uscire.
Sospirò e decise di cercarla lì attorno, così si mise a gattoni spostando i ciuffi d'erba, aguzzando bene la vista, ma niente.
Alzò lo sguardo verso la villa e la guardò, mentre il presentimento di averla persa là, si fece strada nella sua mente.
Molto impaurito, mise tutte le proprie cose nella borsa e si avviò verso la grande casa in riva al lago.
Durante il tragitto pensò bene a come entrare e alle parole da usare, chiedendo cortesemente di entrare e cercare il piccolo oggetto, ma dubitava fortemente che l uomo che gli aveva descritto hanji, fosse incline a soddisfare la sua rischiesta; optò per entrare abusivamente come il giorno prima, ma di certo non voleva essere cacciato a bastonate.
Giunto fino al cancello che trovò aperto, lo spostò con un cigolio e vi entrò timidamente, guardando la finestra.
Non c era nessuno.
Tanto meglio, no? Chissà forse l uomo era uscito in città a fare la spesa?
Si sentì più sollevato e iniziò ad addentrarsi nel giardino, convinto di poter svolgere le proprie ricerche in santa pace, quando sentì un leggero rumore e scattó con la testa alla finestra, ma la trovò vuota.
Un brivido gli percorse la schiena, non avendo il coraggio di voltarsi.

"Oi, moccioso..."

Il moretto si raggelò sul posto e si voltò con lo sguardo spaventato, vedendo l uomo di fronte a se; lo trovò sorprendentemente più basso, ma la sua aura lo faceva spaventare e non poco.
Indossava un paio di pantaloni neri e una camicia bianca con le maniche tirate su fino all avambraccio, mostrando dei muscoli ben definiti.

"Le giuro che non ho cattive intenzioni! C-credo di aver perso una cosa qui..."

Mugolò imbarazzato e davvero intimidito da quel piccolo ometto, che continuava a fissarlo con i suoi occhi taglienti e gelidi; notò che erano grigi con una sfumatura di blu nelle iridi e ne rimase quasi incantato.
L'uomo rimase a braccia conserte a fissarlo senza dire nemmeno una parola.

"E già la seconda volta che entri nella mia proprietà senza permesso.
Dammi una buona motivazione per la quale non dovrei prenderti a calci nel culo fino a casa."

La sua voce risuonò davvero pacata e minacciosa, mentre assottigliò lo sguardo, facendo sussultare il povero ragazzo, ma non si perse d'animo; strinse i pugni e lo guardò cercando di raccogliere tutta la sicurezza che poté.

"Sono qui per ritrovare questo oggetto, non voglio crearle problemi, come credo lei non ne voglia da me."

L uomo lo ascoltò, trovando le parole di quel marmocchio veritiere, ma mai lo avrebbe ammesso.
Fece un gesto come a scacciare una mosca, decidendo di dargli il via libera.

"Allora Muoviti a cercare quello che devi e sparisci."

Sentenziò, ed Eren annui accennandogli un sorriso di ringraziamento e fu allora che il corvino notò un piccolo particolare.
Eren si mise a gattoni, cercando tra l'erba, mentre l'uomo conosciuto come Ackerman, rimase ad osservalo.

"Cosa stai cercando?"

Chiese infine, volendo sbarazzarti al più presto di quel ragazzino.

"Una gomma...credo mi sia caduta ieri mentre scappavo."

Rispose impulsivamente continuando a cercare.
Una gomma eh? Una piccola gomma bianca magari?...

"...questa?"

Chiese facendo alzare il ragazzo, che si voltò verso di lui, riconoscendo la gomma che teneva tra le mani.

"Ah! Si, e quella!"

Disse sollevato porgendogli la mano ma il piccolo uomo ritrasse la mano, guardandolo ancora più minaccioso.

"Quindi...devo dedurre che tu disegni..."

"S-si, o almeno ci provo..."

Rispose un po titubante e l uomo annui, porgendogli l altra mano

"Fa vedere i tuoi disegni e se saranno un minimo decenti, ti restituirò la gomma, altrimenti puoi pure sparire."

Ok, Eren si sentì preso in giro e lo guardò, indeciso se ridere o chiedere esplicitamente se lo stesse prendendo per il culo.
Ma dai racconti di hanji non sembrava affatto una persona con un senso dell'umorismo tale e strinse istintivamente la borsa.

"Non sono abituato a far vedere i miei disegni, sono cose private."

"Allora puoi pure andartene."

Rispose secco.
A quel punto, tirò fuori dalla borsa il blocco e glielo porse, e lui lo prese aprendolo e iniziando a sfogliarlo, sempre con la solita espressione apatica, cosa che fece innervosire Eren, il quale aveva poca pazienza ad aspettare, e quell omino stava facendo di tutto pur di farlo annegare nell agonia del responso.
Ci vollero cinque minuti buoni, perché gli restituisse il blocco con una mezza smorfia assieme alla gomma, per poi girarsi.
Eren li prese e guardò la schiena dell uomo.

"a-allora?"

Chiese, volendo sapere davvero il suo parere, non seppe spiegarsi il motivo.

"...allora dalla mia terrazza si gode di un ottimo panorama, verrebbero fuori dei disegni molto più presentabili.
Presentati qui domani alle tre e vedi di essere puntuale."

Si incamminò verso casa sotto lo sguardo inebetito di Eren, che ancora non credeva alle proprie orecchie.
Davvero quell'uomo lo aveva invitato a casa sua? A disegnare? Che aveva in mente?
Rimase un minuto buono a fissare il punto in cui l ometto era sparito, decidendo di uscire dal giardino e avviarsi verso casa.
L'idea lo spaventava a morte, ma infine se lo aveva invitato, significava forse che aveva trovato i suoi disegni in qualche modo belli?
Non seppe spiegarsi bene, ma di certo non aveva niente da perdere e il giorno dopo si sarebbe presentato alla villa.

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Angolino dell autrice: holla!
Ok, ok forse come ff e scritta da schifo ed e pure noiosa...non è il solito yaoi con scene di sesso sfrenato ma ho voluto cimentarmi in qualcosa di più "normale" e semplice xD
Spero cmq vi possa piacere e la storia prenderà una piega interessante...se viene come prevedo...:3
Ringrazio chi la segue, chi commenta e fatemi sapere se vi piace!
A breve aggiornerò pure l altra ><
Bye ~
Eren-chan =^*^=