46. Jungkook

eccolo, 1533 parole solo per voi <3

Sto dormendo tranquillamente da circa dieci minuti, quando sento qualcosa di bagnato sul mio collo. Non faccio fatica a riconoscere da dove provenga questa umidità, quindi dico con voce impastata dal sonno: "Jimin...?"

Allora lui smette di lasciare segni viola sulla mia pelle e mi guarda.

J: "Ben svegliato" dice alzandosi. "Dobbiamo mangiare" aggiunge poi facendo qualche passo per andare verso la cucina, ma i miei muscoli rispondono veloci ai miei comandi e lo afferro per un braccio facendolo risedere sul divano accanto a me.

Io: "Non pensare di scamparla così. Ora finisci quello che hai iniziato" dico. Lo sanno tutti che stimolare qualcuno nel dormiveglia fa ancora più effetto – e anche se non lo avesse saputo, ora mi deve aiutare – quindi non gli permetterò di andare via prima che abbia sistemato tutto. E prima di averlo ricambiato, ovviamente.

J: "Come tirarmi indietro?" accetta lui sorridendo e scivolando a terra, in mezzo alle mie gambe. Posa le sue mani delicate sulle mie cosce e le divarica, iniziando a maneggiare con la cintura dei miei jeans per slacciarla.

Alzo i fianchi quando lui afferra i lati dei miei pantaloni per abbassarli, fino a farli arrivare a terra. Dopo aver liberato il mio membro, inizia a torturarmi stuzzicandomi la punta con le dita e con la lingua e io sento la mia erezione crescere ancora di più. Jimin continua a giocare fino a quando gli dico: "Smettila di provocarmi".

Allora fa il serio e mi prende interamente, senza che io glielo debba ripetere una seconda volta. Nel sentire la sua bocca calda attorno a me getto la testa all'indietro e emetto un gemito, che fa andare Jimin ancora più veloce.

Sento la sua lingua muoversi così bene che dopo pochi minuti sto già per raggiungere il massimo del piacere. Non riesco a parlare, riesco solo a emettere leggeri gemiti, quindi gli faccio capire che sono vicino inarcando la schiena e spingendo i miei fianchi verso di lui, colpendo il fondo della sua gola. E nel sentire Jimin annaspare mi fa raggiungere il mio orgasmo, i miei occhi che si girano all'indietro per il piacere. Penso proprio che dovrei addormentarmi più spesso prima che lui torni a casa.

Il mio ragazzo, come al solito, ingoia tutto quanto leccandosi le labbra. Ormai sono abituato a questa scena – la vedo abbastanza spesso, ad essere sincero – però mi fa sempre lo stesso tremendamente fantastico effetto. E oggi devo dire che mi ha lasciato decisamente senza fiato.

Jimin mi guarda, indeciso su cosa fare adesso. Questo ragazzo non smette di stupirmi: a volte sembra così sicuro di sé, così deciso; altre invece sembra un cucciolo indifeso che aspetta solo che io lo protegga. Come in questo esatto istante.

Io: "Adesso tocca a me, piccolo" dico, dirigendo i suoi movimenti per farlo sentire più al sicuro. Non è solo una questione di piacere fisico, se il migliore amico nonché fidanzato di Jeon Jungkook non si sente al sicuro o non è a suo agio con qualcosa, faccio il possibile perché si tranquillizzi. Deve stare bene lui prima di tutto, per poi far star bene entrambi dopo. E cavolo se fa stare bene...!

***

Dopo che ci siamo fatti una doccia per sciacquare via tutto, anche il peso della giornata, Jimin entra in cucina e respira a pieni polmoni il Kimchi che ho preparato per lui. È la prima volta che cucino da solo... spero che il risultato non sia così pessimo.

J: "Il profumo è buono" dice con sincerità.

Io: "Spero anche il resto" dico io ridacchiando nervoso.

J: "Ora vediamo" dice e ne assaggia un po'. Il gesto che fa di portarsi le dita alla bocca e leccarle per assaporare il Kimchi mi fa tornare alla mente quello che abbiamo fatto poco fa e mi fa venire voglia di rifarlo. Ma cerco di stare buono e aspetto impaziente una sua risposta.

J: "Oh, mio Dio..." dice. Cosa? Fa schifo! E ora per cena cosa ci mangiamo? Sapevo che non avrei dovuto cucinare io, da solo. Lo sapevo, ma l'ho fatto lo stesso. Come tanti altri errori che avrei potuto evitare, ma ora cerco di non pensarci.

Io: "Cosa...?" domando con un filo di voce, sentendomi arrossire. Sto davvero arrossendo per un po' di Kimchi? Abbasso lo sguardo.

J: "È fantastico!" dice dopo e io ripunto subito i miei occhi nei suoi.

Io: "Davvero?" domando stupito e contento.

J: "Sì, giuro, è... hai fatto tutto tu?" chiede senza completare la prima frase.

Io: "Io e Youtube."

J: "Beh, complimenti allora!" dice, avvicinandosi poi a me per abbracciarmi. "E grazie per aver provato a cucinare" continua sciogliendo l'abbraccio, e un po' di calore mi sparisce di dosso. "E per aver messo tutto in ordine... avevo paura di entrare e trovare un disastro" aggiunge ridendo.

Io: "Mi conosci: se faccio una cosa la faccio bene. Sempre" dico facendogli l'occhiolino.

J: "Sì, ne so qualcosa."

***

J: "Sai, ho incontrato Taehyung tornando a casa, mi ha dato un passaggio e mi ha detto di salutarti."

Io: "Ah, sì? Grazie. E avete parlato?" chiedo sentendomi stranamente nervoso. Non dovrei, mi fido ciecamente di Taehyung. È un ragazzo poco serio a volte, ma con gli amici è estremamente fedele.

J: "Sì. Sai," dice mandando giù un boccone di Kimchi "l'ho completamente rivalutato. È un ragazzo fantastico."

Io: "Beh, non posso che darti torto e mi fa piacere che tu l'abbia rivalutato, ma... cosa ti ha detto per averti fatto cambiare idea così velocemente?"

J: "Mi ha chiesto scusa per quella sera in cui... sì, insomma, abbiamo litigato..." dice con fatica. "E poi mi ha chiesto cosa fosse l'amore. Ogni volta che doveva pronunciare quella parola prendeva un respiro così profondo che sembrava si stesse allenando per fare il subacqueo" dice e io rido perché ne so qualcosa. "La domanda mi è parsa davvero strana, però lui mi è sembrato davvero un bravo ragazzo, così tenero..." dice sorridendo.

È strano veder uscire dalle labbra del ragazzo più tenero al mondo proprio la parola 'tenero'. Taehyung a volte è un cucciolone, e oggi ha fatto tenerezza anche a me, ma sentirlo dire da Jimin rimane comunque molto strano.

Io: "Sono contento che il mio ragazzo e il mio secondo migliore amico vadano d'accordo."

J: "Sì, mi dispiace di aver iniziato male con Tae perché l'ho giudicato e ora mi sento anche un po' in colpa. Insomma, quel giorno ero davvero arrabbiato, ma la cosa doveva finire lì."

L'ha chiamato Tae?

Io: "Sì, ma lì Tae ha fatto il cazzone" replico, cercando di ignorare il soprannome.

J: "Sì, ma non avrei dovuto portarmi dietro il rancore. Avrei dovuto darci un taglio, invece me la sono portata avanti per un bel po', facendo solo male. Un ragazzo così puro non l'ho mai visto e non si meritava una reazione del genere da parte mia."

Uno: Kim Taehyung e la purezza sono come un piede e una fabbrica: non ci azzeccano niente insieme. Due: grazie, Jimin.

Alzo un sopracciglio come per chiedere: 'è davvero lui il ragazzo più puro che tu conosca?' e lui subito capisce la mia espressione, cercando di giustificarsi: "È un modo di dire, dai! Per dire che è un ragazzo stupendo!"

Io: "Sì, ho capito!" sbotto, ridendo per nascondere la gelosia, ma lui la nota. È vero che io conosco lui come le mie tasche, ma è altrettanto vero che anche lui mi conosce come se fossimo cresciuti insieme, l'uno a fianco dell'altro in qualsiasi istante, a curarci le ferite che a volte ci siamo provocati noi stessi, a vicenda.

J: "Non dirmi che sei geloso del tuo migliore amico" dice sorridendo.

Io: "Non posso essere geloso di te" ribatto.

J: "Non cercare di cambiare discorso... sei geloso di Tae?"

Io: "L'hai chiamato Tae già due volte, cosa ti ha fatto in quella macchina?" chiedo cercando di non passare per serio, mentre mi convinco che Jimin non mi abbia detto tutto. Sono quasi del tutto certo che abbiano parlato di me, ma che non me lo voglia dire.

J: "Niente, abbiamo parlato" dice. "Davvero sei geloso?" dice scoppiando a ridere.

Io: "No, affatto..." dico, cercando per la prima volta di nascondere la mia gelosia. D'altronde, questa è anche la prima volta che Jimin non si arrabbia a causa di quest'ultima.

J: "Sìsì, okay" dice coprendosi la bocca per trattenere una risata.

Io: "Smettila e mangia il Kimchi."

J: "Hai ragione, ti meriti tanto apprezzamento dopo questo capolavoro."

Mangiamo qualche altro boccone di Kimchi, quando Jimin parla ancora: "Comunque avevo invitato Taehyung a cena, ma mi ha detto che aveva da fare."

Strano, io avevo capito che fosse libero. Però magari l'ha detto per non disturbare.

Io: "Beh, sono contento che avesse da fare stasera."

J: "Perché?" chiede Jimin facendo un piccolo broncio e fermando le bacchette a metà strada tra il piatto e la bocca.

Io: "Beh, perché se no prima non avremmo potuto—

J: "Che egoista" mi prende in giro lui ridacchiando.

Io: "Sì, scommetto che sarebbe dispiaciuto anche a te rinunciarci."

J: "L'avremmo fatto lo stesso, ma dopo."

Io: "E perché non lo facciamo anche dopo?" dico posandogli una mano a metà coscia.

J: "Facciamolo."

Io: "Mi piace quando ci capiamo al volo" dico sorridendo. "Praticamente sempre" aggiungo poi, riflettendoci.

J: "Praticamente sì" dice e io gli do un veloce bacio a stampo. Ogni volta che parla le sue labbra fanno quel movimento armonioso che mi porta alla mente tutti i pensieri più impuri e sporchi del mondo. Finirò all'Inferno, ne sono sicuro, ma per ora mi godo il Paradiso.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top