39. Jimin
Anche questa sera Jungkook ha dovuto assumere il comando della situazione, impedendomi di parlare con un mio vecchio amico. Concordo sul fatto che questa fosse una serata tra di noi, ma non c'era bisogno di arrivare a tanto. E se prima avevo bisogno di bere tanto, ora ne ho bisogno ancora di più.
Io: "Fanno il servizio al tavolo in questo pub?"
JK: "Sì, puoi chiamare il cameriere premendo quel tasto" risponde Jungkook indicandomi un punto al centro del tavolino, dove vedo un bottone che subito premo. Mi stupisce che non abbia fatto nessuna battuta sulla parola 'servizio'.
JK: "Vacci piano con l'alcol stasera..." aggiunge poi serio. Lo so che ha paura che questa serata finisca male per me, e ce l'ho anche io, ma ho bisogno di non pensare per un po'. Solo per una sera, voglio farmi del male pur di non pensare.
Io: "No, questa sera ho intenzione di ubriacarmi fino a scordare persino il mio nome."
JK: "Qualcuno potrebbe approfittarsi di te se ti vedesse messo male..."
Io: "Non eri tu a dire che questo posto è super sicuro?" chiedo alzando un sopracciglio in segno di sfida.
JK: "Non parlavo di questo posto. Potrebbe anche succedere a casa" risponde ironicamente, sorridendo.
Io: "Provaci e non mi rivedrai mai più" rispondo ridendo, anche se sono serio.
JK: "Scherzo, non farei mai una stronzata simile" ribatte e so che è sincero.
Quando il cameriere arriva io ordino qualcosa di forte mentre Jungkook prende una Sprite. Vuole rimanere lucido e mi chiedo per quale motivo. Solitamente è lui il festaiolo, è lui quello che beve fino a cadere a terra incapace di reggersi in piedi, è lui quello irrazionale, ma stasera ci siamo invertiti i ruoli.
***
Dopo poco io sono già arrivato al quarto giro, mentre lui ha ancora la sua Sprite, appoggiata sul tavolino. La cosa strana è che, nonostante io abbia bevuto già quattro drink a stomaco vuoto, sono perfettamente lucido. Beh, forse perfettamente no, ma non mi sento troppo ubriaco.
Sto per premere per la quarta volta quel maledetto tasto che mi porterebbe al quinto drink della serata quando Jungkook apre bocca: "Ti va di ballare?"
Cosa? "Cosa?" domando. Non ha fatto altro che starsene zitto finora e adesso mi chiede di ballare... lo starà sicuramente facendo per allontanarmi dall'alcol, però accetto comunque. Mi alzo, lui mi prende una mano e mi trascina in mezzo alla pista.
JK: "Come ti senti? Riesci a stare in piedi?" chiede ridendo, anche se riesco a percepire la preoccupazione nei suoi occhi.
Io: "Sì, sto bene. Quanto a te? Strano che tu abbia bevuto così poco... è tutto okay?" domando perché anche io sono preoccupato per lui. Dovrei essere felice che non si sia sbronzato fino al vomito, ma mi preoccupa il motivo per cui non l'abbia fatto. Gli passa qualcosa per la testa, ne sono certo.
JK: "Odio i risvegli da ubriaco, e ne ho già avuti troppi."
Io: "Svegliarti accanto a me potrebbe aiutare?" chiedo senza pensarci, mentre strabuzzo gli occhi appena mi accorgo di quello che ho detto. Non è proprio vero che sono lucidissimo, a quanto pare.
JK: "Aiuta sempre, ma lo sai che non ti toccherei mai da ubriaco" dice sorridendo e in questo momento vorrei davvero tanto baciarlo.
Io: "Non parlavo di sesso, parlavo di dormire insieme" mento. Ad essere sincero, nel momento in cui gli ho fatto quella domanda avevo un doppio fine.
JK: "Certo" dice ridendo, prendendomi in giro. Due secondi dopo mi afferra un fianco e mi tira verso di sé fino a far scontrare i nostri corpi. Rabbrividisco al contatto, rabbrividisco ancora di più quando avvicina le labbra al mio orecchio: "Sei abbastanza sobrio?"
Con te così vicino? No, per niente.
Io: "Credo di sì...?" rispondo incerto, dato che non lo so neanche io e non so neppure che intenzioni ha.
JK: "Okay..." dice soltanto. Poi aggiunge: "Siccome so che te la sai cavare anche da solo e io ho bisogno di andare un secondo in bagno e non ho intenzione di chiederti di accompagnarmi, dici che ce la farai a stare senza di me per circa cinque minuti? Dieci se c'è fila."
Da una parte non voglio rimanere da solo, Jungkook mi dà sempre quella sorta di sicurezza di cui ho costantemente bisogno, ma dall'altra cosa ci posso fare? Non posso seguirlo come un cagnolino alla mia età e ho anche voglia di salutare per bene Namjoon e scusarmi per come me ne sono andato prima, anche se contro la mia volontà. Quindi gli assicuro che starò bene, dicendo fintamente scocciato che non sono un bambino, e prendo la direzione opposta rispetto al mio migliore amico, in cerca del mio Hyung.
Lo trovo seduto a un tavolino insieme ad un altro ragazzo che però non è il suo fidanzato. Sto per fare marcia indietro, siccome non lo voglio disturbare, quando lo vedo sbracciarsi per attirare la mia attenzione. Arrossisco e mi avvicino a lui.
N: "Hey, ti sei liberato dal boy-guard personale?" dice in modo scherzoso, sfoggiando il suo splendido sorriso a trentadue denti.
Io: "No, è solo andato in bagno ed ero passato a salutarti per bene e scusarmi. Ma non pensavo avessi compagnia, quindi tolgo il disturbo" dico rivolto a Namjoon per poi fare un cenno di saluto con la mano verso il ragazzo seduto sul divanetto vicino a quello dello Hyung, cenno che ricambia subito con un sorriso e con un'espressione... divertita? Non lo so, è strano.
N: "Tranquillo, non disturbi affatto. Avanti, siediti un attimo, ti presento Kim Sihwan."
S: "Piacere" dice porgendomi la mano appena mi siedo accanto a lui, essendo l'unico posto libero.
Io: "Piacere... come mai Jin-Hyung non c'è?" chiedo rivolto poi a Namjoon. Non si sono mai separati quei due da quando ne ho memoria, quindi è molto strano vedere uno solo della coppia. Per di più con un'altra persona.
N: "Lo Hyung è fuori città per lavoro e quindi stasera sono venuto qui" risponde.
S: "Ed era da tanto che io e Nam dovevamo uscire insieme, ma quando c'è Jin-Hyung questo ragazzo ha occhi solo per lui quindi non mi intrometto quando escono tra di loro."
Io: "Guardate che se dovete stare tra di voi me ne vado..." dico iniziando a sentirmi in colpa per stare invadendo il loro spazio.
N: "Non ti preoccupare, Jimin, ti ho invitato io a sederti quindi non c'è alcun problema" mi rassicura il mio amico mentre l'altro inizia con me una conversazione che si rivela molto piacevole. Non l'avevo inquadrato benissimo all'inizio, ma dopo solo qualche minuto mi ha fatto una buona impressione.
Mentre chiacchieriamo, ridiamo e ci scambiamo battute, Sihwan mi mette un braccio intorno alle spalle e mi tira leggermente a sé. Un gesto a cui io non do per niente importanza, siccome stiamo semplicemente scherzando tra di noi mentre chiacchieriamo, e anche perché lui mi sembra leggermente più brillo di me. Un gesto che però fa esplodere Jungkook, di cui io mi ero completamente dimenticato. Lo vedo camminare nella mia direzione a passo spedito, con un'espressione decisamente arrabbiata sul volto, ma non mi stacco da Sihwan, neanche di un millimetro. Aspetto che invece Jungkook mi si pari davanti e, senza salutare nessuno, inizi a dire: "Ti lascio solo per cinque minuti e sparisci completamente? Ti ho cercato per tutta la sala ed eri qua a farti gli affari tuoi con... con uno sconosciuto e l'amico d'infanzia."
Stasera non volevo litigare, però il suo comportamento da ragazzino geloso me lo impedisce.
Io: "Innanzitutto porta rispetto per i miei amici" gli rispondo senza neanche alzarmi, inoltre sono ancora bloccato dal braccio di Sihwan attorno alle mie spalle. "E poi non sono sparito, volevo venire a salutare lo Hyung, dato che prima mi hai impedito anche solo di dirgli ciao."
JK: "Okay, l'hai salutato?"
Io: "Ancora no."
JK: "Due minuti saranno sufficienti, poi ce ne andiamo."
Io: "Cosa?!" esclamo. La musica non è tanto alta da permettermi di urlare così forte senza essere sentito, ma in questo momento non mi importa.
JK: "Hai capito benissimo" risponde secco, incrociando le braccia al petto.
Non gliela vorrei dare vinta, ma sono sicuro che sarebbe capace di stare qua in piedi finché non gli do retta e non voglio rovinare la serata a Namjoon e Sihwan, quindi concludo che è meglio alzarmi e seguirlo.
Mentre cammino dietro Jungkook, cerco di scrivere un messaggio a Namjoon, ma esce fuori un testo tutto storto, allora decido di chiudere l'applicazione di messaggistica e aspettare di essere seduto in macchina.
***
Durante il viaggio dal pub a casa, per il quale non serve neanche un Uber siccome Jungkook è sobrio, rimango in silenzio. Non sono mai stato capace di litigare da seduto. Anzi, sono capace, ma devo sapere che ho la possibilità di alzarmi appena sento troppa tensione nei muscoli. E in macchina non ce l'ho, quindi rimango muto e aspetto di essere dentro casa nostra.
E lì scoppia la guerra.
Io: "Non ci posso credere!" dico alzando la voce. Ringrazio chiunque per aver permesso a Jungkook di comprarsi una villetta in un posto isolato, così posso urlargli addosso insulti anche di notte, quanto più forte possibile. "Davvero, non ci credo, hai superato te stesso... metterti a fare quelle litigate davanti a delle persone che tu neanche conosci!"
JK: "Jimin, ti ho cercato in tutto il cazzo di pub, capisci che ero preoccupato? Lo capisci?" risponde a tono.
Io: "Preoccupato di cosa? Che potessi socializzare con qualche altro essere vivente che non si chiama Jeon Jungkook?!" urlo buttando fuori tutta la rabbia che in questo momento provo nei suoi confronti.
JK: "Preoccupato perché ti sei scolato quattro drink senza neanche aver mangiato un boccone. Sorprendentemente hai reagito bene all'alcol, stasera, ma cazzo... me lo concedi di preoccuparmi per te?"
Io: "Assicurami che ti sei arrabbiato solo per quel motivo, solo perché eri preoccupato. Assicurami che non fosse perché ero seduto accanto ad un altro ragazzo."
JK: "Beh, sì, anche per quello" risponde e io inizio a camminare per tutto il salotto, incapace di stare fermo. È come se, camminando, stessi liberando i miei nervi da tutta la rabbia.
Io: "Giuro, non ce la posso fare..." commento con un volume di voce normale, fermandomi in mezzo alla stanza e passandomi una mano sugli occhi.
JK: "Hai visto dove aveva le mani quel pervertito? Ringrazia che Namjoon-Hyung fosse lì o quello ti avrebbe già scopato!"
In questo momento vorrei tanto dirgli che non deve parlare di me in questo modo, che non deve più dire una cosa del genere perché io non mi faccio 'scopare'. Ma la mia voglia, dettata dalla rabbia, di ferirlo è troppa in questo momento, quindi dico: "E anche se fosse? Anche se 'mi avesse scopato'? Che problema ci sarebbe stato? Sono un adulto, responsabile delle mie azioni, e se mi va di fare sesso in un pub... lo faccio!" sbotto.
Riprendo a camminare, vado anche in cucina, attraversando la sala da pranzo. Ho bisogno di un bicchiere d'acqua e il fatto che io in questo momento non possa parlare perché sto bevendo dà occasione a Jungkook di ribattere: "No, no, no. Non scopi con uno a caso in un cazzo di pub!"
Mando giù l'acqua velocemente sbattendo il bicchiere sul bancone.
Io: "Mio il corpo, mia la scelta."
JK: "Jimin, cazzo, non permetterò mai a uno chiunque di portarti via una cosa così intima in un locale pubblico. Se devi farlo per la prima volta, deve essere speciale, con qualcuno di cui ti fidi ciecamente e non con una persona che neanche conosci."
Io: "Smettila di essere così geloso..." perché non ti interessa di me, ti rode il fatto che potresti non essere il primo a portarmi a letto!, vorrei aggiungere, ma non lo faccio perché non lo penso neanche io per davvero. Forse un po', ma non così tanto.
Io: "Te lo ripeto un'ultima volta, non devi essere geloso perché tra di noi non c'è--
JK: "Tra di noi non c'è assolutamente niente" finisce lui interrompendomi. "Beh, non è vero. Non proprio."
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