21. Jimin
Io: "Che fai?" chiedo paralizzato. Non solo dal fatto che lui mi tiene premuto, quasi con forza, contro il bancone della mia cucina; anche dal fatto che è sempre così estremamente eccitante.
JK: "Quello che faccio sempre, ma stavolta per un motivo."
Io: "E... sarebbe?" domando titubante.
JK: "Voglio farti rabbrividire" mi risponde e capisco subito cosa intende quando la sua lingua gelida entra in contatto col mio collo. Come al solito, la passa sui succhiotti che mi ha fatto giorni prima; li ha fatti talmente tanto bene che ci sono ancora...
Stavolta però la sensazione di bruciore è completamente diversa, mi sembra di bruciare di freddo.
Sento le sue mani posarsi sui miei fianchi, applicando una leggera pressione con i polpastrelli sulla mia pelle. La mano destra poi sale fino al mio collo. Jungkook stacca per un secondo la sua lingua da me e mi guarda.
Divento subito rosso in volto, è estremamente imbarazzante avere gli occhi del mio migliore amico puntati addosso.
Anche se si è staccato da me, siamo comunque molto vicini e posso sentire il suo respiro affannato, irregolare, mischiarsi al mio, leggermente, ma di poco, più calmo.
Passa anche il pollice sul mio collo, proprio dove è ancora freddo a causa del ghiaccio che aveva sulla lingua. Il suo tocco è delicato, lento e dolce.
La sua mano va poi a posarsi sulla mia guancia e il mio cuore perde un battito. Siamo talmente vicini che le punte dei nostri nasi si toccano. Siamo talmente vicini che non riesco capire se sto respirando anche io o se invece è solo lui. Siamo talmente vicini che mi viene voglia di buttarmi in avanti e posare le mie labbra sulle sue, ma non ho tutto questo coraggio.
Il suo respiro è ancora irregolare; con voce calda e rauca mormora: "Ho un'assurda voglia di baciarti, dimmi che posso" pretende. Non vorrei, non dovrei, ma annuisco.
E nel momento in cui lo faccio so di aver firmato un contratto con il diavolo, perché non so cosa sento per Jungkook, ma anche se sentissi qualcosa, per lui tutto ciò è solo un gioco.
Io sono il suo giocattolo, penso mentre mi bacia, mentre ricambio schiudendo le labbra in modo che la sua lingua possa trovarsi con la mia. È un bacio dolce, davvero dolce, non c'è niente di aggressivo nonostante sia voglioso.
Uno dei baci più belli che io abbia mai dato, e uno di quelli che mi stanno facendo più male.
Sono il suo giocattolo, ma non è finita! IO gli sto permettendo di giocarci. E mentre lo penso, non avendo il coraggio di allontanarmi, senza neanche accorgermene verso una lacrima. Che entra subito in contatto col naso di Jungkook, il quale si allontana da me.
JK: "Jimin, perché stai... cos'hai?" domanda faticando a mantenere un respiro regolare.
Io: "Niente..."
JK: "È ancora per la casa? O è per colpa mia?"
Io: "Non ti preoccupare, sto bene" dico voltandomi di lato per non guardarlo negli occhi.
JK: "Cazzo, Jimin, non stai bene, stai piangendo! È per il bacio?"
Io: "No" mento e mi chiedo come io possa pretendere che lui capisca come mi sento se effetivamente continuo a mentirgli a riguardo.
JK: "Non me lo vuoi dire perché riguarda me?"
Io: "È per la casa..." mento ancora.
JK: "Sicuro?" chiede guardandomi intensamente per capire se sto mentendo, ma io distolgo ancora lo sguardo.
Io: "Sì" mormoro in un modo quasi incomprensibile.
Io: "Come sta la lingua?" aggiungo poi.
JK: "Beh, il tuo collo che dice?" ribatte sorridendo. "Comunque molto meglio grazie a quel ghiaccio. E grazie a te" conclude facendomi l'occhiolino.
Alzo mentalmente gli occhi al cielo e maledico me stesso per non aver parlato chiaro prima.
Io: "Dai, scegli un film. Io preparo i popcorn e arrivo."
JK: "Agli ordini, capo" dice schizzando via dalla cucina per precipitarsi in salotto, lanciarsi sul divano e scegliere un film. Metterà di sicuro un horror, stronzo.
Mentre prendo i popcorn dalla credenza per versarli nella ciotola, sento dei passi tornare verso la cucina e avvicinarsi a me.
Mi ritrovo Jungkook davanti e sobbalzo nel vederlo.
JK: "Lo so che sono stupendo, soprattutto ai tuoi occhi, ma contieniti!"
Io: "Che vuoi? Hai già scelto il film?"
JK: "No, volevo prima dirti una cosa."
Io: "Dimmi..."
JK: "Ci sarò sempre per te, Hyung. Puoi dirmi tutto, lo sai. Non aver paura di ferirmi, se qualcosa non ti va bene dimmela. E se qualcosa nella tua vita, anche che non riguarda me, non andasse bene... dimmelo. Voglio esserci per te, sempre. Me lo permetterai?"
Con gli occhi che pizzicano annuisco e sorrido, ma lui nota i miei occhi lucidi e dice: "Hey, non sono venuto qui a farti piangere. Due volte. Quindi smettila subito e svuota quei popcorn nella ciotola, il tuo kdrama ci aspetta."
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