Capitolo 7) 31 dicembre 2019

'Fai piano, irlandese' Scarlett, seduta su uno sgabello che Lysandra aveva piazzato in bagno, davanti al lavandino, si lamentava di continuo.

La rossa le stava sciogliendo le treccine che portava da anni, e non era semplice né indolore. Con una sforbiciata, ne tagliava l'estremità, per eliminare la perlina colorata, poi le districava, con una passata di olio di mandorle e le pettinava 'Abbiamo quasi terminato' indorava la pillola, il lavoro era ancora piuttosto lungo.

'Da quanto tempo ti acconci i capelli in questo modo barbaro?' le domandò, con Joey, incuriosita, che assisteva all'operazione e le porgeva gli attrezzi del mestiere, come una valida infermiera ferrista.

'Lascia stare, meglio tu non lo sappia...' la ragioniera, a seguito delle gradite avances di Mark e i due inviti che erano seguiti al pomeriggio del giorno di Natale, si era finalmente convinta a attuare un cambio di look, che l'interessato avrebbe ammirato alla festa di Robert, programmata la sera stessa. Le due donne e la piccola si erano, quindi, ritrovate nel villino di Lys, per prepararsi assieme.

'Hai un viso d'angelo... se avessi continuato con la pettinatura trasandata e gli abiti informi, l'anno prossimo ti avremmo ritrovato alla mensa dei poveri'.

'Detesto quando mi prendi in giro, però hai ragione. Irlanda, Ruffalo mi piace molto...' commentò, fissando le proprie unghie dipinte di rosso scarlatto, come il proprio nome. Un colore da poco di buono, secondo i paesani bigotti malpensanti, ma la sua amica aveva insistito per applicarglielo, sottolineandone la sensualità. E faceva la sua figura, toccava ammetterlo, per cui le si era affidata completamente.

Intanto che si occupava dei suoi capelli drammatici, la O'Neill le aveva spalmato una maschera sul viso, che pareva avesse del miracoloso, strappato i baffetti del labbro superiore con una spiacevole ceretta e disegnato le sopracciglia, con una pinzetta infernale. Era riuscita a evitare la depilazione a caldo sulle gambe e le braccia esclusivamente perché, sotto la doccia, aveva utilizzato l'abituale e pratico rasoio bilama; alla confessione del malfatto, Lysandra avrebbe voluto ucciderla, ed era stata pure rimproverata aspramente. Persino la piccola Renner sembrava prendersi gioco di lei ed essere più ordinata e carina.

'A te non interessa mai niente e nessuno, dolciumi a parte, per cui direi che sei a buon punto, perché Mark ti guarda con gli occhi a cuore, e quando fa il giro di controllo alla concessionaria si ferma a fissarti, per un tempo infinito! Jeremy mi ha confidato di volerlo licenziare e prendere una guardia giurata più seria, al suo posto' la rossa bluffò e l'altra ebbe un sussulto.

'Lys scherza!' Joey ridacchiò e Scarlett emise un sospiro di sollievo.

Innumerevoli treccine e un litro d'olio dopo, la chioma ribelle era domata. Con la testa nel lavandino, l'irlandese passò alla ragioneria lo shampoo tre volte, terminando con una crema ristrutturante. Asciugate le ciocche bionde con il phon e la spazzola, afferrò la piastra lisciante e si mise all'opera, per l'ultimo capitolo della personale avventura pomeridiana. Sotto l'occhio entusiasta della ragazzina, il manto risultò disciplinato come in un salone di bellezza professionale.

Lys fece cenno a Joey di restare in silenzio e all'amica di attendere la fase del trucco; dalla propria trousse, estrasse primer, fondotinta colorato e copriocchiaie, stendendo la base per i ritocchi successivi.

'Hai una pelle splendida, rosea e compatta, con dei piccoli accorgimenti sarai un vero schianto' una lieve spennellata di blush, una riga ben definita di eyeliner nero arricchita da un mascara infoltente ed un lucidalabbra rosso come il peccato completarono il capolavoro.

Senza permettere alla Johansson di rimirarsi allo specchio, l'aiutò a infilare l'abito che aveva scelto per lei, nel proprio armadio. Avevano quasi la stessa taglia e Lysandra possedeva molti vestiti. L'opzione era caduta su un tubino realizzato in una finissima maglia dorata, con scollo a cuore, che metteva in evidenza il prosperoso petto in precedenza tenuto nascosto; arrivava al ginocchio, da cui partiva uno spacco spettacolare, che terminava quasi all'inguine. Non era volgare, era strepitosa!

Scarlett calzò i sandali, molto alti, definiti da un sottile tacco a spillo e impugnò la borsetta, con la O'Neill e la piccola Renner che indicavano lo specchio, in attesa.

Si rimirò, restando senza parole. Fece soltanto un sorriso, convinto e incredulo, il che bastò alle altre due per essere ripagate della fatica e dell'impegno profusi.

'Sei bellissima' Joey batté le manine.

'Confermo, se Ruffalo non cadrà stecchito appena ti vedrà, lo farò licenziare in tronco' l'irlandese le mostrò il pollice verso 'darò una mano alla signorina qui presente col suo vestito, poi mi preparerò io, i nostri cavalieri ci raggiungeranno alle sette' ricordò.

'Perfetto, intanto mi allenerò a camminare sui trampoli...' muovendosi su e giù sul parquet del salone per essere più sciolta possibile, la ragioniera, accesa la tv su un canale musicale, ingannò il tempo dell'attesa.

Jeremy avrebbe chiuso l'attività in anticipo; lui, Mark, Chris e Tom, con due auto separate, sarebbero passati a prenderle per recarsi assieme alla villa di Downey Jr., ubicata lungo la rinomata costa occidentale, distante una ventina di minuti dalla casa di Lys.

'Giochiamo a nascondino?' la bimba aveva coinvolto Scarlett, si stava annoiando. Si era celata nei punti più disparati della villetta, e si era fatta cercare, col suo vestitino nero con i cuoricini dorati.

La ragioniera esitava e la lasciava vincere, intanto che l'irlandese terminava di acconciarsi i capelli. In un abito color sabbia, di seta nella parte superiore composta da un top con spalline sottili e ricami floreali, una gonna lunga di organza, aveva l'aspetto di una principessa.

'Sembri Elsa di Frozen, più bella!' Joey si espresse in un paragone legato al suo film favorito, facendola spostare in soggiorno 'gioca anche tu...mi nasconderò di nuovo'.

'Va bene, hai vinto!' la venditrice rimase con la Johansson, a contare fino a venti, con lentezza. I loro accompagnatori sarebbero arrivati a momenti 'Ti va un aperitivo fresco? Lo abbiamo meritato!' si era spostata in cucina, aprendo il frigo alla ricerca del succo di frutta alla pesca, da abbinare al vino bianco che teneva per le occasioni speciali e quella lo era certamente.

Uno strano odore, acre, le arrivò alle narici...di fumo, forse di camino. Chi accendeva un focolare a trenta gradi all'ombra? Se lo domandò, dandosi istantaneamente la risposta. Nessuno!

Una fiammata alta lambì il bordo della finestra della cucina! Era un incendio! 'Scarlett!' lesta, la trascinò in salone, dove altro fuoco camminava dalle tende delle due portefinestre laterali, e si muoveva verso la camera da letto. 'Oddio, Joey!' gridò, aprendo la porta della stanza.

Una vampata di calore l'avvolse, e una densa nuvola nera la circondò. Con gli occhi che le bruciavano, non riusciva a vedere la bambina, né a sentire risposte.

'Lys...Dove diavolo sarà finita? Forse sarà già fuori; si era nascosta e non l'ho più seguita con lo sguardo, mi ero distratta'.

'Esci subito, accertatene e chiama i pompieri, io cercherò in casa' strepitò.

'Non posso lasciarti!'.

'Vai' strillò, entrando nell'inferno di fuoco.

Scarlett afferrò al volo la sua borsetta e quella dell'amica, contenenti documenti e telefoni, correndo all'esterno.

Urlò il nome della piccola; purtroppo di lei non vi era alcuna traccia.

Tentò di comporre il numero per le emergenze; tuttavia il cellulare, recuperato dalla pochette, le cadde a terra, a causa del tremolio delle mani.

L'anziana signora dai capelli bianchi, l'onnipresente vicina della villetta limitrofa, sopraggiunta, lo raccolse, porgendoglielo 'Ho avvertito già il 911 e i Vigili del Fuoco, stia tranquilla...ho notato una persona sospetta, dieci minuti fa e mi sono permessa di contattare anche il Vice Sceriffo, di cui ho il numero privato' le spiegò ' Lysandra?' domandò, preoccupata per via delle fiamme che avevano circondato la casa, lambendone ogni parete.

'E' ancora dentro, cercava Joey...non è voluta uscire con me' balbettò la Johansson, intanto che qualche abitante della zona si faceva loro incontro.

'Che cavolo succede?' un bagliore aveva colpito Jeremy, alla guida della sua Jeep, nell'avvicinarsi al villino di Lys. Era come se una luce a giorno illuminasse il cielo, una luce innaturale e orribile.

'Accelera' Tom lo esortò, inquieto, dal sedile posteriore, udendo il clacson della vettura di Mark che li tallonava e li avvertiva di ciò di cui si erano già resi conto; accidenti, si erano attardati nel negozio di fiori, dove Ruffalo si era voluto fermare, per comperare un pensiero romantico per la donna che stava corteggiando!

Jer aveva preso delle rose rosse per Lysandra ed un minuscolo bouquet per la piccoletta ma era la sera di Capodanno e la commessa da sola; il tempo dell'acquisto si era dilatato, purtroppo.

Chris era rimasto a bocca aperta, sotto shock, fino a che Renner aveva inchiodato davanti casa di sua sorella.

'Scendi' l'inglese volò ad aprire lo sportello, strattonando il biondo, con estrema foga dal bavero della giacca: non lo aveva mai visto così!

'Lyssssss, Joeyyyyyy' il capo interloquì la sua contabile, a cui si era accostato, rapidamente, un lamento alla stregua di una domanda accorata.

Lei non riuscì a rispondere, aveva la mascella serrata, dalla paura e dall'angoscia. Che avrebbe potuto dirgli? Che da minuti che le erano sembrati eterni aspettava sua figlia di nemmeno cinque anni e la sua fidanzata, rimaste intrappolate in una villetta in fiamme?

'Papino...' la vocetta di Joey, che correva giù dai gradini della veranda verso Jeremy placò leggermente gli animi.

Il visetto sporco di fuliggine, con due righe più chiare lasciate dai lacrimoni che le sgorgavano dagli occhi, la fece sembrare ancora più piccola della sua età.

L'uomo si abbassò sulle gambe, per accoglierla nell'abbraccio della vita, stritolandola. Aveva cento interrogativi nella testa e uno più necessario da sciogliere dell'aria che respirava.

Fu lesta Joey, che, piangendo come una fontana, gli spiegò 'Mi ha salvato Lys! Mi ero chiusa nel suo bagno, a chiave, per giocare a nascondino e non riuscivo a uscire' singhiozzava così forte, da aver bisogno del traduttore simultaneo per farsi comprendere 'il metallo della serratura si era infuocato e Lysandra ha buttato giù la porta, solo che...' prese una pausa, con gli altri in fibrillazione 'le è caduto addosso il mobiletto alto, dove tiene i trucchi e si è fatta male...mi ha detto di uscire, di chiedere aiutò, papà...'.

Suo padre scattò come una molla, accecato, inconsapevole dei rischi, folle d'amore, verso l'entrata del villino. Lysandra, Lysandra, Lysandra...ripeteva il suo nome nella testa, per ritrovare un po' di sano autocontrollo.

Sentì una presa sul braccio sinistro 'Jeremy, no. Vado io...se dovesse accaderti qualcosa, chi baderebbe a Joey? È troppo importante che tu resti qui' Hiddleston, determinato e razionale, si girò verso Hemsworth, fermo come una statua 'Muoviti, broccolone...prima bagniamoci' afferrò l'estremità del tubo verde usato per innaffiare le aiuole e apri l'acqua, facendo una doccia a entrambi, dalla testa ai piedi.

Gli smoking eleganti che avevano noleggiato furono inzuppati in un battibaleno; il freddo del liquido corroborò Chris, che parve riprendersi.

In pochi secondi furono dentro, lasciandosi alle spalle l'immagine di Joey fra le braccia di suo padre e di Mark e Scarlett, mano nella mano, nelle orecchie il suono lontano della sirena dell'Autopompa dei Vigili del Fuoco.

Tom fece l'occhiolino a Renner; forse fu sciocco, tuttavia fu il suo modo di tranquillizzarlo, l'ultimo gesto prima di immettersi nel villino.

***

La O'Neill aveva attraversato la propria stanza, guardando sotto il letto e ovunque fosse possibile nascondersi, urlando il nome di Joey.

Colse una vocetta flebile provenire dal bagno, e provò a aprirne la porta, scostando la mano all'istante.

La maniglia era cocente, il metallo si era arroventato per il forte calore, e la serratura incastrata.

Si liberò delle scarpe col tacco e scrutò nella camera in cerca di un'idea brillante per liberare la bambina. Avvolse il viso nella seta del kimono di seta a fiori lilla ripiegato sotto il cuscino; già le lacrimavano gli occhi, e il fumo aveva saturato l'aria, diventata quasi irrespirabile. Era evidente che l'incendio avesse avuto origine fuori dalla casa, poiché le fiamme si erano espanse dal perimetro della villetta stessa, fino all'interno.

La poltroncina fu l'unica cosa che le venne in mente, l'unico oggetto che forse avrebbe potuto far saltare i cardini dell'uscio. La sollevò, facendo leva sulle gambe: era gestibile come peso e dimensioni 'Joey, tesoro, allontanati dalla porta!' gridò, sentendo annuire la piccola e lanciando la seggiola imbottita, con tutta la forza che aveva. Grazie a Dio, al primo colpo, il legno si staccò dalla propria cornice, ricadendo verso l'interno.

La rossa vide la bambina raggomitolata a terra, sotto il lavabo. Gli occhietti vispi - che amava immensamente, identici a quelli di suo padre - furono indice del suo ottimo stato di salute 'Dammi la mano, ti porto fuori' si stese verso di lei, afferrandola.

In quell'attimo, una vampata di calore si propagò dalla finestra del bagno, il cui vetro esplose in mille schegge a causa dell'alta temperatura a cui era stato sottoposto. Il fuoco aveva attaccato gli armadietti che utilizzava per riporre gli asciugamani e gli altri oggetti necessari per la toilette, iniziando a mangiare la struttura esterna del primo che, colpito dalle fiamme, aveva fatto spostare il secondo, i cui piedi di appoggio avevano ceduto. Le era caduto addosso, letteralmente, cogliendola di sorpresa.

Si era ritrovata stesa a terra, con il mobile che la bloccava, da metà coscia in giù. Era piuttosto pesante, non riusciva a spostarlo da sé, nonostante gli sforzi 'Raggiungi Scarlett' aveva ammonito la bambina.

'Lys' quella aveva sussurrato, spaventata, senza muoversi.

'Vaiiiii, chiama aiuto!' le aveva strillato contro, per impaurirla maggiormente e ci era riuscita, era la prima volta da quando la conosceva che alzava i toni con lei. Aveva visto giusto, la piccolina se l'era data a gambe.

L'irlandese aveva continuato a provare a liberarsi, i suoi tentativi erano stati inutili e il bagno era oramai saturo di fumo.

Respirare stava diventando difficoltoso, nonostante la seta con cui si era coperta...almeno Joey era riuscita a mettersi in salvo.

Ringraziò il Signore, mentalmente. Si sentiva stanca, disorientata. Provò a concentrarsi su qualcosa di bello, per restare lucida; il luccichio del suo anello a forma di zucca le strappò un risolino... Jeremy, sempre lui nei suoi pensieri, il capo di cui aveva tentato inutilmente di non innamorarsi, il papà dolce e premuroso che le aveva regalato il suo cuore, oltre che il monile.

Ricordò le parole del Reverendo Jackson: in fondo, anche se fosse morta, qualcosa avrebbe raccontato al Padreterno, di aver trascorso i due mesi più belli e intensi della sua vita, con l'uomo che amava, ne avrebbe portato con sé il sorriso per sempre, in una vita dello spirito. Meglio un giorno da leone che cento da pecora, qualcuno non aveva la stessa fortuna e in un'esistenza intera non incrociava mai l'anima gemella. A lei, invece, era accaduto...fu spontanea, iniziando a mormorare 'Padre Nostro, che sei nei cieli...'.

Si interruppe, udendo passi frenetici verso di sé e un accento british ben riconoscibile, che li accompagnava. Che bel suono, pensò!

'È qui, Chris' la sagoma alta e snella di Tom si stagliò sopra di lei; indossava un tight con la giacca bianca, farfallino e pantaloni neri e sembrava reduce da un tuffo in piscina.

'Lys, sorellina...' Hemsworth, nelle stesse condizioni, si inginocchiò dalla parte delle sue gambe e si rivolse all'inglese 'Io sollevo il mobile, tu tirala via, lentamente' poteva essersi procurata una frattura o una ferita importante, era meglio essere cauti.

'Pronto' Hiddleston prese la rossa sotto le ascelle e la spostò verso di sé, nel momento in cui suo fratello alzò l'armadio. Incerto se la O'Neill fosse in grado di reggersi in piedi, ancorché non avesse emesso un lamento e a vista non apparissero lesioni, il legale la strinse fra le braccia e percorse il tragitto a ritroso, schivando le fiamme, a testa bassa, la mano del compagno sulla schiena, il respiro dell'irlandese sul collo, la vestaglia di seta che scivolava a terra.

Agganciata a Tom, Lysandra si ritrovò nel bel mezzo del proprio giardino, di fronte a Jeremy e Joey, entrambi con gli occhi lucidi, estremamente in pena.

'Sto bene' mormorò, vedendo Mark sgravare Renner della bambina e quest'ultimo carezzarle il volto sporco di nero 'Sono morto, andato all'inferno e resuscitato...' le confessò, un filo di voce 'Tom, Chris...Grazie, infinite, per averla riportata da me' guardò prima l'uno e poi l'altro.

'Te la senti di provare a camminare? Ti metto giù?' l'avvocato lo domandò alla O'Neill, stava diventando pensante da tenere.

'Sì, scusa, Tom...' era intera, probabilmente aveva una contusione al ginocchio, nulla l'avrebbe fermata dall'appiccicare il proprio corpo e la propria bocca a quella di Jer...oltre la propria anima!

'Ti amo' sussurrò, avvinta a lui, osservando la casa bruciare come una pira, mentre i pompieri, con le manichette, tentavano di limitare i danni dell'incendio, indirizzando ingenti quantitativi di acqua sulla sommità dell'immobile.

'Attenzione, allontanatevi' il Tenente dell'Autopompa arrivata per prima sul posto, li ammonì; tempo due secondi, le fiamme raggiunsero la Mustang rossa, parcheggiata nel vialetto d'ingresso, che esplose come una palla di lava, con un boato infernale, giacché il fuoco aveva lambito il serbatoio del carburante.

Fu la goccia che fece traboccare il vaso dell'equilibrio psicologico della sua proprietaria; alla paura, al panico, alla certezza che fosse andata in cenere la propria casa e ogni oggetto personale che possedeva - eccezion fatta per l'abito da sera che indossava e la pochette che aveva recuperato Scarlett - si aggiunse il dolore sordo per la sua adorata macchina. Era un bene materiale; l'importante era che fosse viva e che lei e Joey non fossero ferite. Però un senso di vuoto e di tristezza infinita la colse, ugualmente, insieme a un pianto silenzioso che non riusciva a fermare.

Fu Tom, di nuovo, a trovare il bandolo della matassa per placare il subbuglio interiore che l'aveva colpita. Tese la destra a Chris e la sinistra a lei, che, lì per lì, non capì, scambiandolo per un gesto affettuoso.

Il sensibile avvocato inglese aveva ascoltato la sua preghiera, nel momento in cui era entrato nel bagno per soccorrerla, e, pur non essendo cattolico ricominciò a recitare 'Padre nostro...'.

La O'Neill, pallida come un cencio, prese un lunghissimo sospiro, unendosi all'invocazione, e strinse la mano di Renner, che fece lo stesso con Joey. Mark e Scarlett si erano congiunti a Chris e i sopraggiunti quattro amici - Robert, Gwyneth, Sebastian e Evans, avvisati da Ruffalo - in una confortante catena di sentimenti.

***

'Aspetta' Chris tirò Tom verso la stradina antistante il ristorante cinese dove si erano diretti, terminate le formalità del post catastrofe, prendendolo per un braccio sulla giacca ancora umida.

'Meglio affrettarsi, gli altri ci aspettano' Hiddleston era stanco e affamato, non vedeva l'ora di sedersi.

'Che aspettino, sono io che non posso farlo più...' il biondo lo spinse con la schiena sul muro del palazzo, sfiorando le sue labbra, con estrema dolcezza 'Ti amo, Tom! Scusa, non ho avuto il coraggio di dirtelo prima. Sono un broccolone, come mi hai gridato fuori dalla villetta di Lys...' si era deciso, finalmente.

Qualcosa era scattato, dentro di sé, nel momento in cui il principe del foro britannico si era gettato nel salvataggio di sua sorella, senza un minimo di esitazione e paura.

Lysandra era scampata all'incendio per merito suo e lo avrebbe ringraziato tutta la vita per questo.

Nel momento in cui si era reso conto che, in un sol colpo, in mezzo alle fiamme, avrebbe potuto perdere l'una e l'altro, aveva capito pure di non poter più negare ciò che sentiva, col resto del mondo, con Hiddleston e soprattutto con se stesso.

Ci aveva riflettuto a lungo, nella settimana che era intercorsa fra il Natale e il Capodanno, trascorsa a visitare Miami e altre località turistiche della Florida, oltre che in compagnia di sua sorella e degli amici recentemente acquisiti. Si era un po' estraniato, in apparenza, e forse era sembrato distaccato, pur non volendo. Finalmente, aveva capitolato!

'Anche io ti amo, lo sai benissimo' Tom rise, riservando alla bocca del compagno una coccola speciale e una battutina 'broccolone!'.

'Hai le nostre fedine con te?' il biondo voleva indossarle, sul momento.

'In effetti, sì. Speravo rinsavissi...' dalla tasca dei calzoni del tight, sbucò il sacchetto di stoffa rosso, fradicio anch'esso, e i due anelli presero posto dove avrebbero dovuto collocarsi fin dall'inizio, agli anulari dei due amici amorosi!

'Chris...' l'inglese ne fece il nome, angosciato.

'Dimmi, qualcosa non va?' credeva si riferisse a loro due.

'Sì...dobbiamo sbattere in galera chi sta facendo del male a Lysandra. E a Jeremy e a Joey. Devi aiutarmi...' fu tanto accorato nel dirlo, che Hemsworth si commosse.

'Gliela faremo pagare, ti giuro che il colpevole non vedrà più la luce del sole' unì la mano con la sua, entrando nel locale dove i compagni avevano occupato un tavolo d'angolo, con gli sguardi dei numerosi avventori addosso...due bei ragazzi così non passavano inosservati; con gli smoking bagnati, maggiormente.

'Che razza di soggetti siamo, annaffiati la notte di Capodanno! Se ti vedessero i tuoi colleghi parrucconi del Tribunale, saresti rovinato' il britannico scosse la testa, accomodandosi di fronte a Gwyneth.

Robert, sopraggiunto proprio con la Paltrow sul luogo del misfatto, non aveva insistito perché andassero alla sua villa, come da programma, telefonando, invece, a un cliente di nazionalità cinese, che gestiva un ristorante tipico distante pochi minuti a piedi da casa di Renner. Era sembrata la soluzione più pratica.

'Abbiamo ordinato da bere, intanto. E nuvolette di gamberi, involtini primavera e ravioli di carne alla griglia per tutti' la rossa, scalza, teneva una bustina col ghiaccio sul ginocchio contuso, tentando di risollevarsi.

La piccola figlia del suo partner le si era stretta, per consolarla, non appena l'aveva rivista fuori dalla villetta, e le sue tenerezze la stavano aiutando - come può essere di conforto la presenza di una bambina della sua età - unite alle affettuose carezze di suo padre.

'Ottimo!' il biondo si soffermò a guardare Jeremy, di sottecchi. Era la sera dei mea culpa, l'aveva giudicato male. Era stato il primo a buttarsi verso la casa di sua sorella, e non avrebbe mai scordato il suo sguardo disperato e pieno d'amore, probabilmente lo stesso che aveva avuto lui nel medesimo istante.

C'erano almeno un paio di cose che aveva scoperto, in occasione della vicenda sconvolgente che avevano vissuto un'ora prima. E che Jeremy Renner fosse innamorato pazzo, sinceramente, di Lysandra, era diventata una certezza. Oltre che fosse altruista, tanto da aver scordato di avere una figlia da proteggere nel frangente, circostanza che, grazie al cielo, Tom aveva avuto ben presente.

'Adoro gli involtini primavera' Scarlett, con le bacchette di legno, portò l'antipasto alle fauci.

'Mark, ti piace il nuovo look della tua ragazza?' la O'Neill incrociò le dita sotto il tavolo, per mera scaramanzia, le guance di Ruffalo erano diventate del colore della salsa agrodolce...a conferma della risposta positiva!

'Sì...' fermo, aveva fissato la Johansson, che in grembo, oltre al tovagliolo di stoffa, recava il mazzolino di tulipani bianchi ricevuto in regalo dalla guardia giurata 'è favolosa, capelli compresi; le treccine erano la sua caratteristica peculiare, tuttavia così è stupenda' si avvicinò per rubarle un bacio, che scatenò una reazione inconsulta di Sebastian verso Evans 'Te l'avevo detto o no, che si mettevano insieme?' battendo le mani e con un grido degno della finale del Campionato del mondo di calcio, gli si rivolse.

'Scusate, mi sono esaltato, sarà il nervosismo' Seb si era reso conto di aver esagerato.

'No, anzi, ben vengano entusiasmi e risate' Lysandra lo incoraggiò 'la serata è iniziata in maniera disastrosa, l'allegria è la miglior medicina. Mi spiace tanto per il fratello della tua amica, Scarlett...ha perso la casa...'.

'L'ho avvisata immediatamente. Certo, il danno è ingente perché il villino è stato raso al suolo. Fortunatamente, esiste un obbligo assicurativo per le costruzioni edificate di recente, avranno un congruo risarcimento. Tu, piuttosto, non hai più nulla. Come farai? Dove andrai a stare? Il mio appartamento è microscopico...' la contabile aveva un monolocale e proprio non poteva ospitarla.

'Vieni da noi, abbiamo prenotato il cottage del bed and breakfast per un paio di mesi. Ci eravamo tenuti larghi per i tempi processuali che tendono a dilatarsi e ci sono due camere da letto. È una soluzione provvisoria e pratica' Chris fece la sua proposta, sentendo annuire il suo compagno al proprio fianco.

Jeremy abbassò gli occhi sui ravioli alla griglia. Avrebbe voluto tanto che stesse da lui, la sua villa era enorme ma Robert era stato chiaro, dall'inizio, sulla scarsa opportunità della convivenza, fino alla sentenza della causa. L'irlandese strinse, con una mano, la sua coscia, leggendogli nel pensiero, come accadeva sempre 'Vivere di nuovo con mio fratello a distanza di anni, non mi attira. Sei un broccolone, perfettino su tutto, un'angoscia. Accetto, grazie, è l'unica scelta che ho. Per fortuna, ci sarà Tom, a fare squadra con me!'.

'E viceversa' l'inglese scolò la birra cinese, direttamente dalla bottiglia.

'È crollata' Gwyneth segnalò Joey, che, poggiata la testolina sul tavolo, era caduta in un sonno profondo.

'È stata un'esperienza sconvolgente per ognuno di noi, figurarsi per una bambina...' Stan si era fatto molto serio 'Jeremy, Lysandra, dobbiamo parlare...' mescolando, con un cucchiaio di ceramica, la zuppa di tagliolini di soia e pollo - che aveva chiesto al cameriere come portata principale - si era scambiato un'occhiata con Downey Jr..

'Sebastian è l'investigatore privato a cui ho affidato il tuo caso, Jeremy. Prima non mi pareva opportuno rivelarlo, meglio lo apprendiate da me, adesso' Robert spiegò.

Evans, in smoking scuro, si strozzò col riso al curry e gamberi; gli andò di traverso di brutto e dovette attaccarsi alla propria bottiglia di birra. Il suo ragazzo era riservato sul proprio lavoro, non si immaginava a tal punto.

'Ho fatto due chiacchiere col Vice Sceriffo, Clark Gregg, ci conosciamo da anni ed a volte abbiamo collaborato. Purtroppo, sia le indagini delle forze dell'ordine sia quelle che ho svolto personalmente per il danno alla Mustang hanno dato esito negativo. Non ho scoperto nulla, zero assoluto. Anche la descrizione del ragazzo che ci ha fornito la vicina di casa impicciona è stata inutile; oggi ha segnalato di aver visto, di nuovo, una persona in tuta da ginnastica scura, non il suo viso, per cui non hanno potuto disegnare neanche un identikit' Stan riassunse ciò che già sapevano.

'Ho pedinato Samantha, giorno e notte. Non fa niente di particolare tranne spendere i soldi del mantenimento per massaggi, cerette, palestra e shopping con le amiche. Quando non è con Joey, frequenta un paio di uomini. Ho controllato le loro fedine penali e sono puliti. Inizialmente ho creduto che uno di loro fosse la mano che aveva rovinato la macchina, è stato un buco nell'acqua' mormorò, avvilito, continuando.

'I pompieri, stasera, mi hanno confermato che l'incendio è stato doloso; lungo il perimetro del villino hanno riscontrato tracce di liquido accelerante. È noto ai piromani, e molto comune, lo vendono nei supermercati per stufe, camini e barbecue. Il suo utilizzo è semplice come procurarselo, non servono nemmeno i tutorial in rete. Tuttavia, secondo i Vigili del Fuoco, ad appiccare l'incendio, sembrerebbe essere stato un neofita. Procederanno ad ogni rilievo possibile; vi avviso, tuttavia, che quando il fuoco raggiunge simili temperature quasi tutte le prove vanno perdute, diventando cenere. Sarà impossibile risalire al colpevole'.

'È stata Samantha...' Jeremy l'affermò.

'Lo pensi sul serio? C'era Joey, in casa. Avrebbe messo persino in pericolo la vita di vostra figlia?! Per un dispetto nei tuoi confronti? ' Mark era sconvolto.

'Quando è nata Joey, ho insistito per avere un altro bambino. Sono figlio unico e pensavo che sarebbe stato bello, per la piccola, crescere con un fratello o una sorella. La mia ex moglie rispose che, se fosse stato per lei, Joey non sarebbe nemmeno venuta al mondo, che era stato solo un grande errore. I primi tempi della nostra relazione credetti fosse una donna diversa. Scoprii che aveva indossato una maschera; le interessavano soldi e vita agiata, che, però, a seguito della morte di mio padre e della crisi del settore dell'auto, non potevo più offrirle, al livello che auspicava' Renner confessò, amaramente.

'Ti sta facendo la guerra...per cosa, quindi?' Evans parteggiava per il suo capo, la Davis non gli era mai andata a genio, la detestava!

'In corso di separazione, chiese l'affidamento congiunto, dopo avervi rinunciato. In caso contrario, la bambina sarebbe stata sempre con Jeremy, fu una ripicca' aggiunse Downey Jr., che aveva seguito il caso, a suo tempo.

'Samantha ha soltanto due emozioni. Rancore e gelosia. Altre non ne conosce. Odia Lysandra, dal primo momento in cui l'ha vista e all'epoca non ci frequentavamo; l'ho percepito a pelle, da subito, e lei non ne ha mai fatto mistero, nonostante vivessimo da tempo esistenze completamente separate. Odio la violenza, di ogni genere, non metterei a repentaglio il benessere fisico e mentale di mia figlia. Le sue accuse mi hanno ferito e forse mi rovineranno' Renner lo disse, gelido.

'Per esperienza, credo che le persone felici non perdano il proprio tempo facendo del male agli altri; la cattiveria è per gente frustrata, mediocre e invidiosa, ed evidentemente la tua ex fa parte della categoria. Ti conosce ed ha capito l'intensità del sentimento che ti lega a Lys, l'unica donna che hai frequentato post divorzio' Hiddleston aveva tanti di quei trascorsi in Tribunale che comprendeva il mondo e chi lo popolava, piuttosto bene.

'Come possiamo aiutarvi?' Scarlett lo chiese, accorata.

'Il procedimento inizierà il sette gennaio, ci stiamo preparando. Interrogherò Lysandra allo sfinimento, sarà una delle prime a testimoniare per l'accusa. Nel frattempo, Sebastian continuerà a investigare, sperando di trovare qualche indizio o prova che ci porti alla signora Davis. Jeremy, ogni mattina, si sottopone a dei test tossicologici, dimostrerò che non fa uso di droghe e alcool. Dal giorno della notifica della citazione, incontra la sua dolcissima ex coniuge, quando va a prendere Joey o la riaccompagna, sempre in presenza di un altro adulto, per evitare fraintendimenti di sorta o inutili litigi.

E, vi anticipo che, se avessi bisogno, potrei chiamare qualcuno di voi alla sbarra, a suo favore. Siete suoi amici e potreste tesserne le lodi, che poi corrisponderebbero alla verità' Robert dette una leggera pacca sulla spalla del suo cliente, sedutogli a fianco, sentendo i commensali offrire la loro disponibilità.

L'irlandese, ancora un pochino scossa dall'incendio, si rallegrò delle ottime iniziative dell'avvocato, forte dell'innocenza del suo compagno; gli si appoggiò, leggermente, cominciava ad accusare la stanchezza.

'Terminiamo il pasto in bellezza' acchiappando prima degli altri il conto portato dal cameriere, per offrire di tasca propria, il legale distribuì, uno per ciascuno, gli involucri contenenti i famigerati biscotti della felicità.

'Sono immangiabili, tuttavia adoro leggere il messaggio al loro interno' la rossa ruppe il suo, ridacchiando 'mi pare una presa in giro...dice non avete alcun problema'.

'Strano, come il mio' Gwyneth aveva trovato un analogo bigliettino.

'Uguale a voi, diamine...' Sebastian si era urtato e si era rivoltato verso i tre avvocati presenti al tavolo, poiché era identico per tutti 'Possiamo fare causa al ristorante?'.

'Adesso ci penso! Fammi fare una ricerca giurisprudenziale, vediamo se ci sono sentenze in merito. E il broccolone sarei io!' Chris sbottò a ridere, di gusto.

'Mancano tre minuti alla mezzanotte, andiamo fuori coi bicchieri alla mano' Evans, guardando l'orologio appeso al muro, prese una delle bottiglie di spumante ordinate da Robert e si precipitò, seguito dagli altri, con Jeremy che portava in braccio Joey. La ragazzina si stava destando, per la confusione degli avventori del ristorante, che compivano lo stesso gesto.

Nella veranda esterna del locale, posizionata frontemare, infatti, era possibile assistere allo spettacolo pirotecnico organizzato dalla città di Fort Lauderdale, coi fuochi artificiali che venivano sparati in cielo, dalla zona del porto turistico.

Al momento del countdown, i maschi del gruppo fecero saltare i tappi dalle bottiglie, riempendo i calici, per il più classico dei brindisi, corroborato da baci scambiati, fra gli amici e a coppie.

'Buon anno, papino, buon anno, Lys' la bambina, insonnolita, si espresse nell'augurio più dolce.

'Grazie, tesoro, anche a te' la O'Neill contraccambiò, uno sguardo a Renner, molto angosciato. E come avrebbe potuto non esserlo? Sua figlia e la donna che amava avevano rischiato la vita e lui - nonostante quasi certamente l'incendio fosse opera dell'anima nera di Samantha - si sentiva profondamente in colpa, essendone la concausa.

La rossa, un sorsetto al vino bianco, lo consolò, cingendo con le braccia sia lui, sia la bambina 'Sarà un anno splendido, vedrai, superato l'ostacolo dell'affidamento'. Ci credette, sul serio, aveva bisogno di sperarlo, doveva trovare qualcosa a cui aggrapparsi.

Solamente una persona con un cuore puro e sinceramente innamorato, in quella circostanza, avrebbe potuto esprimersi così. 'Lys, assumerti è stata la scelta migliore che abbia compiuto. Ti devo tutto e, da stasera, persino ciò che ho di più caro... mia figlia: non tutti si sarebbero esposti come te, per proteggerla. Spero di riuscire a renderti felice e di darti ciò che meriti, non guai o problemi' grato era poco, innamorato era niente, rispetto ai propri sentimenti.

'Venire alla concessionaria e tormentarti per avere il lavoro è stata la mia! Stare assieme nella buona sorte è semplice, nella cattiva più complesso. Ciò che conta è amarsi e io ti amo, immensamente, Jeremy, anzi vi amo, te e Joey' furono le parole di sottofondo del primo bacio dell'anno nuovo.

La notte scura si era riempita di cuori, fiori, stelle luminose e colorate che esplodevano sopra le loro teste, una dopo l'altra; da lontano, osservarono le fontane prendere le forme più strane, a ridosso della baia.

Una pioggia luccicante li aveva avvolti in un'atmosfera festosa, facendogli scordare, per qualche attimo, la nefasta serata appena trascorsa.

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